sabato 22 dicembre 2012

Auguri di Giuseppina Baffi

PS: Tutti i vertici ci ringraziano ma quando c'è da difendere i nostri diritti sono tutti distratti

venerdì 21 dicembre 2012

Grilli, guai immobiliari

Incredibile notizia lanciata da Bloomberg che coinvolge l'attuale Ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Secondo il sito economico internazionale il ministro nel 2004 avrebbe pagato un appartamento di 14 stanze nel prestigioso quartiere romano un milione e 65mila euro, prezzo nettamente inferiore al dovuto e con un mutuo superiore al prezzo d’acquisto. 
Potete leggera l'intera notizia su Il Fatto Quotidiano 

PS: Se fosse vera mi aspetto le immediate dimissioni di Grilli o la sua candidatura nelle file del PDL . 

mercoledì 19 dicembre 2012

L'IMU e le università cattoliche

Mentre noi paghiamo l'IMU il dipartimento finanze si organizza per esentare le università cattoliche!!!


martedì 18 dicembre 2012

Il modello Inps unisce stipendi fissi e accessori

Assorbito giuridicamente l'Inpdap, dopo un breve periodo di assestamento, l'Inps allarga a pieno titolo il suo raggio d'azione sui dipendenti pubblici e ne impone regole e procedure.
Un primo segnale è stato registrato con la sostituzione dalla vecchia denuncia contributiva dell'ex istituto di previdenza pubblico (Dma) con la nuova e aggiornata Uniemens, in uso presso l'Inps. Ma se, in teoria, il passaggio doveva rappresentare solo una diversa modalità di comunicazione dei dati previdenziali, l'avvicendamento nasconde una discreta quantità di novità, dubbi e problemi. Le prime istruzioni furono impartite con la circolare Inps n. 105 del 7 agosto 2012, documento di difficile lettura in quanto

Leggi l'articolo completo di  Tiziano Grandelli su Il Sole 24 Ore

lunedì 17 dicembre 2012

venerdì 14 dicembre 2012

Congedi parentali più facili e ampi

Le novità derivano dall'incrocio di tre leggi: dalla legge Fornero (legge 92/2012), che dal 1° gennaio 2013 dovrebbe estendere ai padri l'obbligo di un giorno di riposo (più due facoltativi) per la nascita del figlio, da utilizzare entro i cinque mesi di vita di quest'ultimo; dal Dl Sviluppo (Ddl di conversione del Dl 179/2012, approdato due giorni fa alla Camera), che snellirà l'iter dei certificati medici per l'assenza del dipendente a causa della malattia del figlio; e dal Dl «anti-infrazioni Ue», varato giovedì scorso dal Governo, che consentirà di fruire dei congedi parentali, quelli possibili fino agli otto anni di vita del bambino, anche a ore durante le giornate lavorative. Il decreto Sviluppo Il Ddl di conversione del Dl 179/2012 

giovedì 13 dicembre 2012

Budget dello Stato 2013 - 2015

È stato pubblicato sul sito della RGS il Budget dello Stato 2013 - 2015 

Il documento espone i dati economici (costi) previsti dalle Amministrazioni centrali dello Stato per il triennio di riferimento relativi all'utilizzo di risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le rilevazioni sono state effettuate secondo le indicazioni della Circolare ministeriale del 23 luglio 2012, n. 24, sulle previsioni economiche e finanziarie e riflettono gli effetti delle disposizioni per la revisione della spesa pubblica (spending review) sulla razionalizzazione della spesa pubblica e miglioramento dell’efficienza delle amministrazioni pubbliche mantenendo inalterata la qualità dei servizi per i cittadini. Da leggere subito · Il testo del Budget dello Stato per il triennio 2012 - 2014 (Budget a DLB)

mercoledì 12 dicembre 2012

Cartolarizzazione e ...produttività

Ricevo da USB e pubblico

Si è tenuta in data odierna la riunione sulla cartolarizzazione tra le OO.SS. e il sottosegretario del MEF con delega al personale Polillo, accompagnato dall’Amministrazione del MEF. 
La riunione si è caratterizzata subito per il vuoto assoluto di consistenza stante addirittura l’indisponibilità della bozza del decreto ancora in “osservazione” alla Corte dei Conti e la scarsa conoscenza, per sua stessa ammissione, della problematica da parte dello stesso sottosegretario. 
Il giro di tavolo successivo all’inutile preambolo del sottosegretario non ha evidenziato nulla di nuovo se non le già note posizioni delle OO.SS. presenti che hanno lamentato la differenziazione di risorse tra i vari pezzi dall’Amministrazione economico-finanziaria avventurandosi, a volte, in improbabili ipotesi di revisione della ripartizione delle somme assegnate per D.M. 
La USB, invece, ha posto l’accento sull’impoverimento salariale dovuto alle politiche del governo, aggravate nel caso specifico da una colpevole assenza e disattenzione della parte politica e dell’Amministrazione persino sulle possibilità ”tecniche” di reperimento di somme aggiuntive per ridurre il danno e riportare ad equità la parte di salario accessorio contemplato dalla cartolarizzazione. 

martedì 11 dicembre 2012

Regolamento per la disciplina degli interventi sociali e delle provvidenze

Chi è interessato può richiedere a notiziedalmef@gmail.com lo schema di Regolamento per la disciplina degli interventi sociali e delle provvidenze in favore del personale del Ministero dell'Economia e delle Finanze

lunedì 10 dicembre 2012

Il furto delle ricongiunzione onerose

Ricevo da USB MEF e pubblico

Cosa si intende per ricongiunzioni onerose? 
Si tratta del ricongiungimento, ai fini previdenziali, di diversi periodi contributivi versati in differenti casse previdenziali. L’onerosità consiste nel fatto che lavoratori e lavoratrici che oggi vogliono ricongiungere i periodi devono pagare somme elevatissime per ottenere il diritto alla pensione, già lautamente conquistato con il versamento dei contributi pensionistici. Una vera e propria rapina! 

Chi riguarda? 
Le stime parlano di circa 600.000 lavoratori e lavoratrici che si trovano in questa assurda situazione, con il rischio concreto di non poter accedere alla pensione. E’ il caso ad esempio di chi ha 18 anni di versamenti INPS e 18 INPDAP che non accetta di pagare o che non chiede la “totalizzazione”. 

venerdì 7 dicembre 2012

Finanziamento per le visite medico-legali nelle scuole

Il Ministerto dell'Istruzione ha  autorizzato una scuola della provincia di Torino ad utilizzare parte del finanziamento per le visite medico-legali per la realizzazione dei corsi obbligatori di formazione sulla sicurezza di cui al D.Lgs.81/2008 e per spese di funzionamento.  
Il nulla osta è stato concesso in seguito alla comunicazione prot.n.4442 del L.6/7/2102 che stabilisce con decorrenza 7 luglio 2012 che l'onere degli accertamenti medico-legali sul personale scolastico non sono più a carico delle scuole e dall'urgenza dell'obbligo di legge dato dall'art.34 del D.Lgs.81/2008 e dagli Accordi Stato-Regioni del 21 dicembre 2011, che impongono al datore di lavoro di provvedere entro dicembre 2012 alla formazione di tutti i dipendenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro per almeno 12 ore.

giovedì 6 dicembre 2012

Modalità di certificazione del credito

E' stata emanata dalla RGS la circolare del 27 Novembre 2012, n. 35 con le indicazioni operative per l’attuazione del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 22 maggio 2012 recante modalità di certificazione del credito, anche in forma telematica, di somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti da parte delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali come modificato dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 24 settembre 2012.


mercoledì 5 dicembre 2012

No al sivap

Ricevo dall'USB e pubblico  

Sta terminando in questi giorni, con la notifica delle “pagelline” a tutti i lavoratori, il secondo anno di sperimentazione del Sistema di valutazione del personale (SIVAP). 
La USB MEF, già lo scorso anno, aveva espresso la propria totale opposizione all’introduzione del sistema meritocratico nel proprio dicastero denunciandone anche l’impatto devastante sulla cultura del lavoro e l’affossamento della contrattazione collettiva. 

Il SIVAP, infatti, ha il preciso scopo di costituire, per l’Amministrazione del MEF, uno strumento privilegiato di divisione e controllo dei lavoratori attraverso l’annullamento delle tutele collettive e l’ingabbiamento delle rivendicazioni salariali con conseguente tentativo di depotenziamento delle lotte e dell’antagonismo sindacale.  

Questo sistema, di fatto, annulla il contratto collettivo di lavoro ed introduce un nuovo rapporto completamente subordinato in cui il Dirigente/Valutatore decide sul futuro salariale, professionale e determina anche gli automatismi disciplinari conseguenti. Questa operazione infame, nonostante due anni di sperimentazione trascorsi evidentemente invano, continua anche in questi giorni ad evidenziare innegabilmente i suoi nefasti effetti concreti. Sono pervenute, infatti, a questa Organizzazione Sindacale numerose segnalazioni dei lavoratori che sottolineano ancora una volta un utilizzo della valutazione dettato, nel migliore dei casi, da un fantasioso giudizio da parte del valutatore o, nel peggiore, da una sorta di “delirio di onnipotenza” legato alla scoperta del potere assoluto da parte dei nuovi “dittatorelli della meritocrazia”. 

Pur non volendo entrare analiticamente nella casistica, è chiaro che in molti uffici del MEF si è proceduto ad affibbiare ad ogni lavoratore il “votarello” senza neanche prima effettuare i colloqui individuali tra valutatore e valutato, previsti dallo stesso manuale operativo e fortemente ribaditi nelle linee guida del SIVAP per l’anno 2012; si sono valutati i lavoratori su prestazioni non corrispondenti all’organizzazione dei rispettivi uffici; si sono adottati criteri del tutto soggettivi che troppo spesso hanno sfociato in giudizi dettati esclusivamente da un immotivato livore nei confronti dei valutati. Inoltre, come se tutto questo non bastasse, numerosi valutatori hanno proceduto nella c.d. “esternalizzazione della valutazione” mediante l’improprio coinvolgimento del personale di area III con incarichi di coordinamento nella becera assegnazione dei punteggi, stravolgendo di fatto tutti i meccanismi previsti dal sistema di valutazione. Alla luce di tutto questo è evidente che, anche per il secondo anno di sperimentazione del SIVAP, il risultato sia devastante, completamente fallimentare e del tutto umiliante per i lavoratori. 

La USB MEF intende, quindi, continuare il percorso di lotta contro il SIVAP e chiama anche quest’anno i lavoratori a schierarsi fortemente contro questa operazione infame. Questa Organizzazione Sindacale invita, pertanto, i lavoratori del MEF a rifiutare in massa la scheda di valutazione per affermare con forza il proprio dissenso verso gli iniqui sistemi di valutazione della performance individuale tra cui il SIVAP

Roma, 19 novembre 2012.

Autore: non condivido il principio della non la valutazione del lavoratore anche se questa procedura molto discrezionale non può essere accettata.

martedì 4 dicembre 2012

TFS e TFR. Facciamo il punto.

Ricevo e pubblico dalla Cisl FP

Cari colleghi, 
dopo il Decreto Legge n. 185/2012, con il quale il Governo ha abrogato l’art. 12 comma 10 della l. 122/10 ristabilendo le modalità di calcolo del TFS precedenti al 1° gennaio 2011 e le prime istruzioni operative diramate dall’INPS con messaggio n. 18296 del 9 novembre 2012, appare utile fornire ulteriori chiarimenti in materia. 
In particolare, dall’entrata in vigore del d.l. n. 185: 

1) per i dipendenti pubblici in servizio al 31 dicembre 2000, è stabilito il ritorno al previgente regime del T.F.S. più vantaggioso rispetto a quello del T.F.R. di cui all’ 2120 c.c.; ciò comporta il ripristino, dal 1 gennaio 2011, del computo delle prestazioni secondo la l. 152/1968 per l’indennità premio di servizio e il d.P.R. 1032/1973 per l’indennità di buonuscita. I dipendenti pubblici in regime di T.F.S. continueranno, quindi, a versare la quota del 2,5% sull'80% della retribuzione in quanto, la stessa, contribuisce al finanziamento della “buonuscita”. I TFS liquidati in base all’art. 12, comma 10 della l. 122/2010 e sino al 30 ottobre 2012, saranno ricalcolati d’ufficio entro un anno dalla data di entrata in vigore del d.l. n. 185/2012 (ovverosia, entro il 31 ottobre 2013): se il risultato sarà a vantaggio del lavoratore verrà pagata l'integrazione, se invece l’importo spettante risultasse inferiore a quello precedentemente erogato, l’Inps non procederà al recupero della somma eccedente. Nulla, pertanto, è dovuto ai lavoratori nemmeno come arretrati delle trattenute effettuate, poiché, come detto, il d.l. n. 185 ha efficacia retroattiva, al 1 gennaio 2011. Di conseguenza, i processi pendenti aventi ad oggetto la restituzione del contributo obbligatorio del 2,5% a carico dei lavoratori si estinguono di diritto, mentre le sentenze eventualmente emesse, escluse quelle passate in giudicato, restano prive di effetto. 

2) per i lavoratori assunti dal 1 gennaio 2001, nulla cambia, in quanto gli stessi erano in regime di TFR mentre il d.l. n. 185/2012 ha effetti esclusivamente sulle posizioni dei lavoratori già in regime di trattamento di fine servizio. Per tali soggetti, dunque, è necessario, unicamente, verificare se alcune amministrazioni hanno applicato, per errore, la trattenuta del 2,5%. In questo caso, si chiede agli stessi, di interessare della questione il proprio delegato sindacale, in modo da valutare eventuali azioni legali e la possibilità di richiedere la restituzione di quanto versato in questi 2 anni. La nostra O.S. resta a disposizione per ulteriori chiarimenti e rimane attenta nella fase di conversione in legge del decreto n. 185/2011 (60 giorni dalla pubblicazione in gazzetta). 

Cordiali saluti 
Il Segretario Nazionale 
Daniela Volpato

venerdì 30 novembre 2012

La spending Review con Consip

Ricevo da UILPA MEF e pubblico

Consip è una società per azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), che ne è l'azionista unico, ed opera secondo i suoi indirizzi strategici, lavorando al servizio esclusivo delle pubbliche amministrazioni. 
L'ambito di intervento di Consip è volto, da una parte, a fornire servizi di consulenza e di assistenza progettuale, organizzativa e tecnologica per l'innovazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e della Corte dei conti (Cdc); dall'altra, a gestire il Programma per la razionalizzazione degli acquisti nella P.A. 
Questo obiettivo viene realizzato attraverso un modello organizzativo del tutto innovativo nella realtà italiana, che coniuga le esigenze delle amministrazioni con l'attenzione alle dinamiche del mercato, in un'ottica di massima trasparenza ed efficacia delle iniziative. Questo è quello almeno che si legge sul sito ufficiale. 

L’economista Gustavo Piga, ex presidente della Consip ha dichiarato che le grandi gare Consip hanno ottenuto significativi risparmi pari al 20%. Noi ci domandiamo invece quanto ci sono costate in più quelle piccole e quanto ci costa l’organizzazione logistica e strumentale e il mantenimento delle risorse di tutta la struttura e ci domandiamo il perché le stesse funzioni non vengono svolte dallo stesso Ministero, che avrebbe così il 20% netto di risparmio?
 Forse ci sono delle logiche parentali o altre che bisogna mantenere? 
Abbiamo l’impressione, ma speriamo di sbagliarci, che, il Ministero da controllore sia passato a controllato. Invitiamo gli organi in indirizzo a verificare quanto sopra descritto, e se corrispondesse a verità, a porre qualsiasi azione affinché venga ripristinata una corretta gestione. 
La nostra O.S. vigilerà su tutta la realtà CONSIP. 

Roma, 28 novembre 2012 
Il Coordinatore Generale BORDINI Andrea G
Il Segretario Nazionale COMPAGNONE Guido

giovedì 29 novembre 2012

Per una effettiva semplificazione di regole e procedure

(...) Queste riflessioni sui fattori che hanno ostacolato, nel recente passato, gli obiettivi di maggiore efficienza e qualità delle PA non possono chiudersi senza un cenno al tema della semplificazione di regole e procedure. Il tema, ovviamente, chiederebbe da solo molti approfondimenti, che però non sono qui possibili . 
«Per memoria», tuttavia, è doveroso ricordare quattro azioni essenziali, da cui largamente dipende il miglioramento delle nostre amministrazioni e dei nostri servizi pubblici. 

mercoledì 28 novembre 2012

Misurare sistematicamente efficienza e qualità dei servizi

Un altro insuccesso delle riforme degli ultimi quindici anni è stato il non essere riusciti a diffondere, nelle PA, la cultura della valutazione. Invece, valutare è essenziale se si vuole davvero spingere le P.A. verso livelli di efficienza e di qualità più elevati. 
 Sennonché, come valutare senza misurare? 
Anche in questo campo, occorre fare tesoro dell'esperienza e degli insuccessi degli ultimi quindici anni, per non trovarsi, fra altri anni, a constatare un nuovo fallimento. 

In primo luogo, allora, occorre promuovere la sistematica misurazione — che oggi manca — dei servizi erogati dalle P.A. alla collettività. Per ciascuna tipologia di servizio dovrebbero essere adottati standard e parametri a livello nazionale, così da consentire confronti non solo verticali (diacronici), ma anche orizzontali (territoriali). Un tale sistema sarebbe, tra l'altro, il presupposto per l'attuazione dell'art. 117, lett. a), della Costituzione che prevede la «determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ». 

In secondo luogo, va sgombrato il campo da un malinteso che offre, seppur involontariamente, pretesti agli avversari (interessati) del cambiamento nelle P.A.. Il malinteso è questo: per misurare e valutare i servizi delle P.A. e l'azione dei dirigenti e del personale pubblico non basta utilizzare acriticamente gli strumenti del settore privato. Anche nelle P.A. è possibile misurare e valutare, ma per farlo è necessario introdurre, nelle tecniche di misurazione e valutazione, gli adattamenti richiesti dalle specificità del settore e, in taluni casi, elaborare indicatori e parametri ad hoc. 


venerdì 23 novembre 2012

Movimento per la Qualità nei Servizi Pubblici

Ricevo e pubblico da Movimento per la Qualità nei Servizi Pubblici

La sempre crescente esigenza della Cittadinanza di poter fruire di servizi pubblici a livello di eccellenza, sia sotto il profilo della quantità sia di quello della qualità, è alla base della nascita del Movimento PQ. 
I costanti tagli non selettivi, che una miope politica ha imposto alla Pubblica Amministrazione, stanno provocando danni devastanti nel quotidiano dei Cittadini Italiani. 
Per tentare di giustificare e supportare tali scelte, è stata, quindi, orchestrata una assurda campagna mediatica volta a criminalizzare i dipendenti pubblici al solo scopo di tentare di far ricadere sugli stessi, e non su chi assumeva e gestiva tutte le decisioni, le pesantissime conseguenze delle stesse. Con sapiente regìa si è anche cercato di creare confusione fra i servizi pubblici direttamente erogati alla collettività dalla pubblica amministrazione e quelli erogati da soggetti privati. Sanità, scuola, trasporti, assistenza, asili nido, previdenza, sicurezza, comunicazioni, ricerca, tutela ambientale, servizi di ogni natura e genere sono stati negli ultimi anni drasticamente ridotti, obbligando, in troppi casi, a dover ricorrere a strutture private non sempre in grado di assicurare prestazioni adeguate ovvero con costi spesso proibitivi per quanti fruiscono di retribuzioni o pensioni già assottigliate ed erose dall’inflazione e dal blocco delle contrattazioni. 

giovedì 22 novembre 2012

I ritardi della Pa. Pratiche con tempi certi solo in 7 ministeri

Taglierà forse i tempi, non le incertezze. 
L'operazione messa in campo quasi tre anni e mezzo fa per obbligare la pubblica amministrazione a una maggiore reattività di fronte alle richieste dei cittadini è rimasta imbrigliata nella lenta applicazione delle norme. 
Di fatto, al momento solo sette ministeri sono riusciti a mettere a fuoco i propri tempi di conclusione dei procedimenti. A cui si deve aggiungere la ricognizione del Viminale, che solo a fine agosto ha superato il vaglio del Consiglio di Stato e ora aspetta la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale». 
Per non parlare, poi, degli enti pubblici nazionali: sono meno di una decina quelli che hanno le idee chiare sui tempi delle risposte da dare ai cittadini. Sfugge, infine, il mare magnum delle regioni e degli enti locali, anche loro obbligati a non lasciare gli utenti nell'incertezza. 

Articolo di Antonello Cherchi - Il Sole 24 Ore - leggi su http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2012-11-12/ritardi-pratiche-tempi-certi-173414.shtml?uuid=AbWjeK2G

mercoledì 21 novembre 2012

Spending review al mef

Ma qualcuno mi sa dire come si fa a parlare di spending review quando al Mef ogni dipartimento ha la sua direzione informatica che a sua volta utilizza Consip e Sogei?

Anticorruzione, chi denuncia resta anonimo

Resterà anonimo il dipendente pubblico che denuncia illeciti, almeno nella maggior parte dei casi. 
 Lo prevede l'articolo 1 comma 51 della legge 6 novembre 2012 n. 190 (pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» n.265 del 13 novembre 2012 e in vigore dal 28 novembre), limitando l'accesso al testo della denunzia. Ma il contenuto, e soprattutto la firma, diventeranno noti se il denunciato inizia un giudizio per calunnia o diffamazione, oppure se chiede il risarcimento dei danni da reato. Nel pubblico impiego sono frequenti le segnalazioni interne, ma se ma se anonime, ne è difficile l'utilizzo (articolo 333 del Codice di procedura penale). 

Articolo di Maria Teresa Farina e Guglielmo Saporito - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/OtT8I

mercoledì 14 novembre 2012

Patroni Griffi su Twitter: "4000 esuberi nelle P.A."

Articolo pubblicato su www.repubblica.it 

Nelle amministrazioni centrali le "eccedenze assolute di personale non dirigente sono pari a 4.028 unità". 
Lo ha comunicato con un "tweet" il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, quando l'incontro con i sindacati era ancora in corso. 

Dopo il faccia a faccia, Patroni Griffi ha parlato di un risparmio dalla riduzione degli organici per 392 milioni di euro: 342 milioni dai 4.028 esuberi assoluti tra il personale non dirigente, a cui vanno aggiunti altri 50 milioni da 487 esuberi tra i dirigenti. Ma i tagli non sono finiti, perché il primo provvedimento non riguarda enti locali, scuola, forze armate, ma anche ministeri come Giustizia, Interni, Esteri e Inps-Inpdap, su cui "avremo riduzioni organiche significative", ha preannunciato il ministro. 

La relazione tecnica al decreto legge sulla Spending Review citava 24mila esuberi circa su una platea complessiva di 3,3 milioni di dipendenti pubblici. Si concretizza, così, lo scenario paventato inizialmente dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sulla possibilità di "allontanare" dal proprio impiego anche i lavoratori del pubblico, perché il contrario sarebbe una discriminazione del settore privato. 

leggi tutto l'articolo su Repubblica

martedì 13 novembre 2012

I conti in pari? Se ci fosse ancora l'Isae a vigilare...

Ha perfettamente ragione Guido Tabellini quando sul Sole di martedì 6 novembre sostiene che il recepimento nel riformato articolo 81 della Costituzione dell'obbligo di pareggio di bilancio deve essere accompagnato, se quella norma non vuole essere solo inchiostro, dalla creazione di un organismo che verifichi e valuti se quell'obbligo è rispettato. 
Un organismo insediato nel Parlamento ma con una riconosciuta autonomia dal potere politico e una dichiarata indipendenza dall'esecutivo. 
L'esempio che viene alla mente è quello del Congressual Budget Office (Cbo) statunitense, organismo strettamente non-partisan, come si legge chiaro nel suo sito e come si evince dalla sua storia quarantennale durante la quale ha messo a disposizione del Congresso dati e analisi su tutti gli argomenti rilevanti di politica fiscale. 

Continua a leggere l'articolo di Luigi Guiso - Il Sole 24 Ore - 

lunedì 12 novembre 2012

Ma qual è la vera Corte dei Conti

Una nostra lettrice , Ada, ci segnala l'articolo pubblicato su Il Sole 24 ore e si chiede: ma la Corte dei conti è quella dei Luca Attias o degli Antonello Colosimo ?

Molti benefit per il consigliere della Corte dei Conti, Antonello Colosimo. Un ufficio a via Margutta, un autista, la pretesa della ristrutturazione di una casa a Capri, favori e tangenti per 200mila euro. 
Per questo Colosimo, ex capo gabinetto del ministero delle Politiche agricole, è stato arrestato ed è ai domiciliari da ieri con l'accusa di concussione continuata nell'inchiesta del filone sugli appalti del G-8 e dei grandi eventi. «È una misura cautelare inspiegabile e inaudita dal punto di vista giuridico e fattuale» affermano in una nota gli avvocati Francesco Prota e Francesco Scacchi, difensori dell'ex consigliere della Corte dei Conti. 
Lo accusa Francesco Maria De Vito Piscicelli, già coinvolto negli affari della cricca, che sta collaborando con i pm capitolini. Quello di ieri è il primo arresto da quando Piscicelli ha deciso di parlare. Potrebbero essercene altri. «Colosimo mi pressava» ha raccontato Piscicelli, riconosciuto come parte lesa. Di fatto, secondo l'accusa, a Colosimo l'imprenditore avrebbe garantito, tra l'altro, un ufficio in uso in via Margutta, nel centro storico di Roma, un'auto con autista per oltre un anno e perfino l'acquisto di un abito per 900 euro. Secondo quanto accertato dai carabinieri del Ros di Firenze il computo dei "favori" fatti al magistrato comprende anche una tangente da 35mila che lo stesso manager di origine napoletana ha detto di aver pagato per aggiudicarsi un appalto per la costruzione dell'impianto di Valco San Paolo, che faceva parte delle piscine destinate ai Mondiali di nuoto del 2009 e che al momento è in stato di quasi abbandono. Su questo appalto nell'ordinanza d'arresto il gip scrive che Colosimo «dapprima chiedeva a Piscicelli una percentuale sull'importo dei lavori quindi gli richiedeva inutilmente la ristrutturazione di una casa a Capri, infine, dopo che Piscicelli aveva respinto le suddette richieste, costringeva o quantomeno induceva lo stesso a corrispondergli indebitamente, nel mese di maggio del 2009, la somma di 35mila euro, che il reo – scrive il giudice – riscuoteva pur reputandola inadeguata». In una intercettazione Colosimo afferma: «Che ci faccio con 35 mila euro, allora tu non hai capito, io a Capri spenderò mezzo milione». «Ho descritto il sistema illecito – ha dichiarato l'imprenditore in passato – ho fatto anche i nomi di politici di centro destra e di centro sinistra che hanno ricevuto soldi. Io ho sborsato un milione di euro in mazzette». (articolo pubblicato su http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-08/arrestato-giudice-corte-conti-064058.shtml?uuid=AbDSO40G )

venerdì 9 novembre 2012

I politici attaccano la Ragioneria Generale

Secondo un articolo de Il Messaggero pubblicato ieri, la tensione tra governo e maggioranza è ai massimi livelli, a provarlo ci sarebbe l’incontro, richiesto dal il presidente della Camera, Gianfranco Fini con Mario Monti. 
“Nel colloquio, durato mezz’ora, Fini ha chiesto maggior raccordo tra governo e Parlamento e ha fatto presente che è ormai altissima l’insofferenza dei deputati verso l’esecutivo. 
In più il presidente della Camera ha chiesto a Monti che «il governo venga rappresentato alla Camera al più alto livello possibile». 
 Nel mirino di Fini e della maggioranza c’è in particolare il ministro ai Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. A innescare lo scontro e a far saltare i nervi a Pd, Pdl e Udc è stata la decisione del ministro di chiedere un nuovo rinvio (il terzo in una sola mattinata) per avere il parere della Ragioneria generale sul disegno di legge sui costi della politica. In particolare sulla norma che proroga le misure fiscali a favore delle zone terremotate dell’Emilia. Norma in cui il governo era uscito battuto nella commissione Affari costituzionali. 
Motivazione della richiesta di rinvio: «Evitare, attraverso il parere della Ragioneria, contraddizioni nel testo».
«La presidenza non può che prendere atto della richiesta, più che legittima,ma che comporta un'assunzione di responsabilità: cinque ore per un parere della Ragioneria non l'ho mai sentito in tanti anni». 
Subito dopo ha preso la parola Dario Franceschini, capogruppo del Pd: «Presidente, ha anticipato quel che avrei detto. Siamo in un Paese in cui il Parlamento è sovrano, è la Ragioneria che deve adeguarsi ai suoi tempi, non il contrario ». «Lei ha detto in chiaro quel che la presidenza ha espresso in termini istituzionali », gli fa eco Fini. Il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto per una volta si è associato alle parole di Franceschini e ha chiesto la convocazione immediata della riunione dei capigruppo. Il leghista Massimiliano Fedriga ha parlato di «situazione inaccettabile ». Critico anche Gianluca Galletti, Udc: «Non c'è nessuna guerra tra Parlamento e governo», l'unico neo sta «nel ristabilire la sovranità del Parlamento su alcuni istituti, come la Ragioneria». 
A questo punto Giarda ha ripreso la parola per difendere l'operato della Ragioneria: «Vorrei spendere, e lo faccio consapevole del clima che c'è nell'Aula, una parola a favore di quell'importantissimo pezzo dell'amministrazione pubblica che è la Ragioneria generale dello Stato. E lo faccio consapevolmente signori deputati, lo sto facendo in piena consapevolezza». Sul ministro sono piovuti fischi e grida di scherno.".....


giovedì 8 novembre 2012

Progressioni orizzontali: pronti, molto attenti e via!

dal sito http://www.gianlucabertagna.it 

Qualche settimana fa ho pubblicato su Personale News la mia opinione sulle cosiddette “Progressioni orizzontali con effetti giuridici, ma non economici”. 

La Corte dei conti, Sezioni riunite, con la Deliberazione n. 27/2012  ha ribadito un orientamento già consolidato, del tutto contrario al mio parere. Nel pieno rispetto delle motivazioni addotte, mi permetto di non cambiare idea. Per chi non fosse abbonato a Personale News, trovate tutto di seguito. 

SONO DAVVERO PROGRESSIONI? di Gianluca Bertagna 

 Prendo spunto da una recente deliberazione della Corte dei conti della Lombardia (la n. 414/2012/PAR) per parlare ancora una volta delle progressioni orizzontali “giuridiche, ma non economiche” nel triennio 2011-2013.

Ammetto che la cosa non mi ha dato pace fin da quando l’ho sentita pronunciare la prima volta; oggi, che si rincorrono interpretazioni sempre più “strane” rimango ancor più di stucco. Mi permettete di partire dalla norma? Cioè, dico, è ancora possibile iniziare un approfondimento di una questione dal testo normativo e non da un parere, una circolare o un commento? 

Ci provo.

L’articolo 9, comma 21 del Dl n. 78/2010 afferma: per il personale contrattualizzato le progressioni di carriera comunque denominate ed i passaggi tra le aree eventualmente disposte negli anni 2011, 2012 e 2013 hanno effetto, per i predetti anni, ai fini esclusivamente giuridici. 

Leggo attentamente “Progressioni di carriera”. Mi ricordo qualcosa. Ah, sì. 

La Riforma Brunetta, il D.lgs. 150/2009. 
Articolo 23. Progressioni Economiche. 
Articolo 24. Progressioni di Carriera 

Allora: una cosa sono le progressioni di carriera e una cosa sono le progressioni economiche. E mi chiedo: come si fa a dire che si possono fare progressioni orizzontali ai fini esclusivamente giuridici, visto che l’art. 9, comma 21, del d.l. 78/2010 prevede espressamente “progressioni di carriera”? 

Vuoi vedere che sarà quel “comunque denominate” a trarre in inganno? 
 E se invece fosse che “comunque denominate” faccia riferimento a: progressioni verticali, interne, tra le categorie, ecc. ecc.? 
Io penso che a volte il legislatore sia meno disattento di quanto vogliamo farci credere. Se scrive progressioni di carriera è perché magari sa che non avrebbe senso fare una progressione “economica” che vale solo giuridicamente, ma non economicamente. 
E non vale nemmeno per il calcolo del trattamento pensionistico, come, opportunamente, ci ha spiegato l’INPDAP. Punto. Finita lì. Perché dobbiamo sempre cercarci dei ragionamenti in quello che è chiaramente scritto? 
Che poi dico: ma voi ce la fate a fare una progressione ECONOMICA che vale solo GIURIDICAMENTE, ma non ECONOMICAMENTE? 

Se è economica, è economica, punto. Il mondo è strano, soprattutto quando la tesi delle progressioni economiche solo giuridiche è avvallata dalla stessa Ragioneria Generale dello Stato. 
Si legge nella circolare n. 12/2011: Si precisa che l’espressione “progressioni di carriera comunque denominate”, relativamente al personale contrattualizzato, è da intendersi riferita anche ai passaggi all’interno delle aree/categoria. Adoro quando le circolari sono così decise nel dire le cose: si precisa, è così! Cavolo! 
Glielo avevo detto a legislatore che doveva precisare meglio, ma, visto che non l’ha fatto, provvedo io. Quindi è così che si dive intendere. 

Ma poi viene il bello. Perché il tutto funziona così. 

Si costituisce il fondo (che non può essere superiore al 2010) e si decide come destinare le risorse. Se si decide di fare nuove progressioni orizzontali per i dipendenti, siccome valgono solo giuridicamente, queste non si possono pagare e si pagheranno solo a gennaio 2014 (forse!) ma senza effetti retroattivi. Quindi, dal fondo non si prelevano dei soldi, ma… attenzione bene!!!… non si possono neppure spendere per altro! Insomma, se si fanno quelle cose lì delle progressioni economiche, ma solo giuridiche e non economiche, si stabilisce quanto sarebbero costate, ma siccome non costano niente, i soldi teorici non si possono spendere per altre cose. 

La morale sarebbe questa, in conclusione. 

I “presunti” beneficiari delle progressioni non percepiscono nulla. Tutti gli altri dipendenti (non beneficiari delle progressioni) si ritroveranno un fondo decurtato del costo delle progressioni “virtuali”. Un successone, no? La conferma è appunto arrivata dalla Corte dei conti della Lombardia con la Deliberazione n. 414/2012/PAR che recita: “non è possibile utilizzare, per gli istituti finanziabili con la parte variabile del fondo per la contrattazione decentrata, la componente delle risorse stabili del fondo già accantonate nel triennio per progressioni c.d. orizzontali (e non utilizzate). Nello stesso senso si era orientata, in precedenza, la Ragioneria Generale dello Stato nella circolare n. 12 del 15.04.2011, richiamata dalla medesima Amministrazione istante. Orbene, pur in mancanza di preclusioni di dettaglio di fonte legale, la Sezione ritiene condivisibile siffatta conclusione, alla luce delle ragioni di sana e prudente gestione finanziaria, nonché di corretta programmazione degli equilibri di bilancio, sottese a tali approdi ermeneutici, valorizzando – altresì – un’interpretazione sistematica e teleologica del dato legale di contenimento della spesa di personale. Ne deriva che l’utilizzo delle risorse stabili del fondo già accantonate per le progressioni c.d. orizzontali (e non utilizzate) trova un limite, oltre che nel blocco del trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, disposto dall’art. 9 del d.l. n. 78/2010, soprattutto nella ratio generale che accompagna l’intervento normativo nel suo insieme (cfr. … Corte dei Conti. Sez. Liguria n. 89/2012)” .

E allora? Perché mai uno dovrebbe fare le progressioni orizzontali a valenza solo giuridica e non economica se: 
- non si prendono soldi fino al 2014; 
- non si possono spendere i relativi soldi del fondo in questo triennio???? 

Risposta: perché almeno, in questo modo, i dipendenti possono superare la questione dei “due anni nella posizione economica precedente” vincolante per una nuova progressione orizzontale. Quindi, teoricamente, un soggetto potrebbe avere un passaggio: - C1-C2 con decorrenza 1.1.2011 (pagata solo dal 2014) - C2-C3 con decorrenza 1.1.2013 (pagata solo dal 2014) - C3-C4 con decorrenza 1.1.2015. Et voilà. 

Ma a questo punto mi chiedo: cosa accadrà mai al fondo degli anni successivi??? 

Quale revisore apporrebbe il suo visto in merito alla compatibilità dei costi? Risposta: tu ti preoccupi troppo!! Ok, chiedo scusa. Un’ultima domanda: perché bisogna sempre essere rigidi da una parte e trovare scorciatoie dall’altra? Perché non si ha mai il coraggio di dire le cose più semplici, invece, che farle così complicate?


mercoledì 7 novembre 2012

Fondo Sirio: i sindacati all'assalto della buonuscita

Ricevo e pubblico la nota della Segreteria Generale CSE n. 25 del 5 novembre 2012 emesso a seguito della riunione dell’Osservatorio sui fondi pensione tenutosi in Funzione Pubblica:

Dal 18 ottobre scorso è partita l’attività del fondo di previdenza complementare Sirio, che riunisce i lavoratori di Ministeri, Agenzie Fiscali, Parastato (EPNE), Università, Ricerca, Coni servizi, CNEL ed ENAC. 
E con Sirio parte l’assalto ufficiale del sindacato tradizionale alla buonuscita dei lavoratori, senza scrupoli di sorta perché la gestione che i “sindacati” si sono auto attribuiti vale soldi, assunzioni e potere. Tutte cose rispetto alle quali la difesa dei diritti dei lavoratori è messa in secondo piano. Ne abbiamo avuto la prova nella riunione dell’Osservatorio congiunto ARAN-sindacati sui fondi pensioni che, per l’occasione, si è tenuta lo scorso 24 ottobre in Funzione Pubblica. Già, in Funzione Pubblica. Perché ufficialmente sindacati e ARAN avrebbero dovuto chiedere misure che rendessero realmente conveniente per i lavoratori l’adesione a un fondo di previdenza complementare. 

martedì 6 novembre 2012

Un tuffo nell'arte di via Margutta

Ricevo dalla collega Nicoletta e pubblico. 


 

Ripartizione somme 2011 del comma 165

La FLP Economia e Finanze comunica le somme assegnate con il Decreto ministeriale relativo alla ripartizione delle risorse destinate al personale, derivanti dall’applicazione del comma 165 per l’anno 2011  firmato nelle scorse ore dal Ministro Grilli. 

AGENZIA DELLE DOGANE.......... ........33.316.800 
AGENZIA DELLE ENTRATE....... ........128.141.400 
AGENZIA DEL TERRITORIO................ 28.831.800 
DIPARTIMENTO DELLE FINANZE..... 16.580.400 
MINISTERO DELL’ECONOMIA.......... 21.044.400 
AAMS....................................................... 4.164.600 

Dopo la registrazione della Corte dei Conti le somme confluiranno nella disponibilità delle Amministrazioni al fine di definirne, in sede di contrattazione nazionale decentrata, i criteri e le modalità di ripartizione tra il personale. L’UFFICIO

lunedì 5 novembre 2012

Circolare relativa alla tesoreria unica per le scuole

Circolare n. 32 del 31 ottobre 2012

L’art. 7, commi 33 e 34, del decreto legge n. 95/2012, convertito con modificazioni dalla legge 135/2012, ha assoggettato le istituzioni scolastiche ed educative statali al sistema di tesoreria unica. 
 In sintesi, l’assoggettamento al sistema di tesoreria unica comporta l’obbligo per le istituzioni scolastiche di depositare le proprie disponibilità liquide su contabilità speciali aperte presso la tesoreria statale (Banca d’Italia) e non più presso il cassiere con il quale è stata stipulata la convenzione di cassa. 
Il cassiere, peraltro, mantiene un ruolo fondamentale per la gestione contabile, in quanto continua a svolgere il servizio di cassa (operazioni di riscossione e pagamento) per conto delle istituzioni scolastiche e intrattiene il rapporto con la Banca d’Italia presso la quale sono depositate le liquidità degli istituti stessi. Il rapporto cassiere\Banca d’Italia avviene sulla base di procedure telematiche standardizzate e ormai consolidate. 
La presente circolare si pone l’obiettivo di chiarire la portata dell’innovazione introdotta con l’assoggettamento alla tesoreria unica delle istituzioni scolastiche, per le quali questo sistema rappresenta un elemento di assoluta novità, e di fornire le informazioni necessarie per un’applicazione uniforme sul territorio.

venerdì 2 novembre 2012

Non restituisce il 2,5% ma è costretto a ripristinare il TFS

Ricevo da USB MEF e pubblico

Con il decreto legge approvato il 26 ottobre dal Consiglio dei Ministri il governo corre ai ripari per evitare di restituire a oltre 2 milioni di lavoratori pubblici il contributo del 2,5% dichiarato illegittimo dalla recente sentenza N. 223/2012 della Corte Costituzionale. 
La norma contestata è quella che prevedeva, a decorrere dal gennaio 2011, l’applicazione del calcolo del TFR anche ai lavoratori pubblici assunti prima del 2001, senza tuttavia sospendere il prelievo del 2,5% di contribuzione a carico del lavoratore previsto dalle norme relative al TFS. 

mercoledì 31 ottobre 2012

Governo: ok a nomina Agostino Ragosa direttore Agenzia Italia digitale

 Da Il Sole 24 Ore Radiocor

Il Consiglio dei Ministri ha preso atto della nomina di Agostino Ragosa a Direttore dell'Agenzia per l'Italia Digitale. La sua nomina - informa Palazzo Chigi in una nota - e' frutto di una valutazione collegiale, a cui si e' giunti attraverso una procedura innovativa e aperta. Per l'individuazione della figura professionalmente piu' adatta, sui principali siti dei Ministeri competenti e' stato infatti pubblicato per 15 giorni un apposito avviso, al quale hanno risposto oltre 200 candidati. 
I ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera, della Pubblica amministrazione e Semplificazione Filippo Patroni Griffi, dell'Istruzione Francesco Profumo hanno gestito direttamente le principali fasi di esame delle candidature propedeutiche alla nomina. 
L'esito dell'istruttoria e' stato condiviso oggi, a margine del Consiglio dei ministri, con il presidente del Consiglio Mario Monti e con il ministro dell'Economia Vittorio Grilli 

Nato nel 1950 a Salerno, si e' laureato in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni presso la Federico II di Napoli. Tra il 1978 e il 1993 ha lavorato in Italcable e, successivamente, e' passato nel gruppo Telecom Italia assumendo diversi incarichi dirigenziali, con particolare riferimento al settore dell'ICT. Dall'agosto 2004 all'agosto 2012 e' stato Chief Operating Officer del Gruppo Poste Italiane dove, da settembre, ricopre l'incarico di Responsabile dell'innovazione e dello sviluppo ICT, ruolo che lascera' per svolgere il nuovo incarico. com-Amm

lunedì 29 ottobre 2012

Il trattamento di fine servizio

DISEGNO DI LEGGE PER LA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO-LEGGE OTTOBRE 2012, N. , RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI TRATTAMENTO DI FINE SERVIZIO DEI DIPENDENTI PUBBLICI .

Art. 1 
1. Al fine di dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 2012 e di salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica, l’articolo 12, comma 10, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, è abrogato a decorrere dal 1° gennaio 2011. I trattamenti di fine servizio, comunque denominati, liquidati in base alla predetta disposizione prima della data di entrata in vigore del presente decreto sono riliquidati d’ufficio entro un anno dalla predetta data ai sensi della disciplina vigente prima dell’entrata in vigore del citato articolo 12, comma 10, e, in ogni caso, non si provvede al recupero a carico del dipendente delle eventuali somme già erogate in eccedenza. Ai maggiori oneri derivanti dal presente comma valutati in 1 milione di euro per l’anno 2012, 7 milioni di euro per l’anno 2013, 13 milioni di euro per l’anno 2014 e in 20 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si provvede:
a) quanto a 1 milione di euro per l’anno 2012 mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307; 
b) quanto a 7 milioni di euro per l'anno 2013, a 13 milioni per l’anno 2014 e a 20 milioni annui a decorrere dal 2015, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma "Fondi di riserva e speciali" della missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per 7 milioni di euro per l’anno 2013 e l’accantonamento relativo al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per 20 milioni di euro a decorrere dal 2014. 

mercoledì 24 ottobre 2012

Limite massimo retributivo nella PA

E' stata pubblicata la Circolare del 22 ottobre 2012, n. 30 relativa all'attuazione articolo 23-ter del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. 
Limite massimo retributivo per emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con le Pubbliche Amministrazioni statali.

La circolare fornisce specifiche indicazioni nell'attuazione della disposizione legislativa che stabilisce il limite massimo retributivo per gli emolumenti o le retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con le Pubbliche Amministrazioni statali, di cui all'articolo 23-ter del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, ed al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 marzo 2012, indicando altresì le modalità attraverso le quali le risorse rinvenienti dall'applicazione del suddetto limite retributivo devono essere versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere acquisite al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.

dal sito RGS

venerdì 19 ottobre 2012

L'accanimento terapeutico sulla Scuola


Leggendo le novità che dovrebbero essere introdotte con il disegno di legge di stabilità, abbiamo avuto un’ulteriore conferma di come la scuola non rientri negli obiettivi principali di questo governo.
L’articolo 3, recita che “A decorrere dal 1° settembre 2013 l’orario di servizio del personale docente della scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado, incluso quello di sostegno, è di 24 ore settimanali “… “Nelle sei ore eccedenti l’orario di cattedra il personale docente non di sostegno della scuola secondaria titolare su posto comune è utilizzato per la copertura di spezzoni orario disponibili nell’istituzione scolastica di titolarità e per l’attribuzione di supplenze temporanee per tutte le classi di concorso per cui abbia titolo nonché per posti di sostegno, purché in possesso del relativo diploma di specializzazione“.
In cambio, i docenti di tutti i gradi di istruzione avranno un aumento di 15 giorni su base annua delle ferie retribuite.
Secondo il degno successore della Gelmini l’allungamento dell’orario di servizio (se diventerà effettivo) farà avvicinare l’Italia alle medie orarie di lavoro dei docenti previste negli altri paesi europei.
Sarà vero? Il Sole 24 Ore riporta i dati del rapporto dell’Ocse, «Education at a glance 2012», pubblicato a settembre, “dove emerge (dati 2010) che in Italia l’anno scolastico duri più a lungo rispetto alla media Ocse. Mentre il tempo complessivo di insegnamento dei docenti risulti inferiore” Nella realtà la maggior differenza si registra solo nella scuola secondaria inferiore (vero anello debole della filiera).

mercoledì 17 ottobre 2012

diffida colletiva presso la stanza sindacale n.616 lato via Goito.


Ricevo e pubblico dalla UILPA MEF

A seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la trattenuta del 2,5% sulle nostre retribuzioni (esclusi  Enti Pubblici non Economici), relativamente ai lavoratori dipendenti di ruolo già in servizio alla data del 31.12.2000, d'intesa con il nostro  studio legale convenzionato Avv. Galleano, abbiamo predisposto il fac-simile di diffida collettiva.
Il documento dovrà essere compilato a cura delle nostre strutture  territoriali di settore (coordinamenti di ministero o agenzia) che  provvederanno a raccogliere le firme ed i dati relativi ai lavoratori interessati, per l'inoltro, con lettera di accompagnamento su carta  intestata UIL PA agli uffici delle amministrazioni in indirizzo (Ente di  appartenenza, Uffici territoriali della Ragioneria dello Stato).

Informiamo i lavoratori che anche questa iniziativa non avrà costi per gli iscritti alla UIL PA.
Le ulteriori iniziative di carattere legale (ricorsi collettivi al  giudice del lavoro, decreti ingiuntivi individuali per la restituzione  delle somme indebitamente trattenute) sono attualmente in fase di  elaborazione e vi informeremo quanto prima sulle modalità ed i tempi di  attivazione, anche alla luce delle decisioni che i Tribunali del lavoro  dove sono pendenti le cause pilota intentate dalla UIL PA, si  pronuncino nel merito a seguito della decisione della Corte  Costituzionale.

Nei prossimi giorni vi invieremo comunque un modello fac-simile per  chiedere alle amministrazioni di appartenenza, ai sensi della legge 241,  la quantificazione delle somme trattenute dal 1.1.2011, di cui si chiede  il rimborso, per l'eventuale successiva predisposizione di decreti  ingiuntivi.
 
Le strutture in indirizzo sono invitate a dare la massima diffusione alla presente iniziativa, sensibilizzando le articolazioni territoriali dei coordinamenti affinché sia data possibilità a tutti i lavoratori di sottoscrivere la diffida.

La Segreteria Nazionale UILPA

martedì 16 ottobre 2012

Un'agevolazione a costo zero per i dipendenti

Ottima iniziativa del sindacato UILPA che richiede all'Amministrazione di attivare la convenzione con  l’Agenzia per la Mobilità di Roma per ottenere uno sconto sugli abbonamenti METREBUS annuali.

Sul sito dell'agenzia è possibile approfondire la figura del Mobility Manager aziendale previsto dalla normativa per le aziende con più di 300 dipendenti in un'unica sede o con più di 800 dipendenti in più sedi.
Questa figura dovrebbe stabilire un contatto con i colleghi, acquisendo da questi i dati necessari alla descrizione degli spostamenti e recependo le loro esigenze e le loro problematiche in termini di mobilità giornaliera. Obiettivi principali del Mobility Manager sono: 
  • ridurre l’uso dei mezzi di trasporto individuali a favore dei trasporti collettivi; 
  • promuovere l’informazione sulle tematiche riguardanti la mobilità; favorire la progressiva diffusione di veicoli a minimo impatto ambientale. 


La agenzia comunale della Capitale ha previsto delle agevolazioni sia per gli  abbonamenti Carsharing sia  sugli abbonamenti METREBUS annuali. 

Cosa aspettano la dott.ssa Baffi e la dott.ssa Vaccaro a venire incontro alle esigenze non solo dei propri dipendenti ma soprattutto della Città di Roma?

venerdì 12 ottobre 2012

La Suprema Corte boccia la trattenuta del 2,5%

Ricevo da UILPA MEF e pubblico

La Corte costituzionale, con sentenza 232, depositata oggi, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di diverse norme del decreto legge 31/05/2010, n. 78, convertito con modificazioni in legge 30/07/2010, n. 122, tra queste quella di cui all’art. 12, comma 10, che disponeva il permanere della trattenuta del 2,5 per cento sulla retribuzione, nonostante la norma prevedesse l’applicazione dell’art. 2120 del codice civile in tema di trattamento di fine servizio, in luogo dell’indennità di buonuscita. 
Ricordiamo che, su questa questione, la Uil Pa ha per prima denunciato la ingiustizia di un tale comportamento delle Amministrazioni pubbliche ed ha promosso, curate dallo studio legale Galleano, diverse cause pilota in tutt’Italia, sul cui esito evidentemente, influirà la pronuncia della Corte Costituzionale, posto che la dichiarazione di incostituzionalità vincola i giudici di merito. 
Siamo andati avanti prima con le diffide e poi con i ricorsi, nonostante le critiche aspre e sprezzanti di alcune sigle sindacali, poichè sapevamo di essere dalla parte della ragione ed ora la Corte Costituzionale conferma questa nostra impostazione. 

giovedì 11 ottobre 2012

Collegio dei revisori, cambio in corsa con forti criticità

Non sono ancora a regime le procedure di estrazione a sorte previste dal Dm Interno 23/2012 né sono pronti gli elenchi per l'individuazione dei membri dell'organo di revisione degli enti locali (ex decreto della direzione centrale della Finanza locale del 5 giugno 2012), che già il Governo è intervenuto con il decreto enti locali varato giovedì scorso. Due le aree di modifica: le regole di composizione dell'organo negli enti maggiori e l'integrazione dell'articolo 239 del Tuel, la norma che riguarda i compiti dei revisori negli enti locali. Anzitutto la composizione del collegio di revisori. ...

mercoledì 10 ottobre 2012

Nuova missione per la RGS?


Ricevo dalla UIL PA e pubblico anche se nutro forti dubbi che la RGS dopo la gestione Canzio possa più assolvere a ruoli di una certa importanza.

Il governo ha approvato nella seduta del 4 ottobre un decreto legge (non ancora pubblicato in G.U.) che detta nuove regole finalizzate a riequilibrare la situazione finanziaria di enti locali in difficoltà nonché a favorire la trasparenza e la riduzione dei costi degli apparati politici regionali, nell'obiettivo di assicurare negli enti territoriali una gestione amministrativa e contabile efficiente, trasparente e rispettosa della legalità. 

Si tratta di un articolato provvedimento che mira a porre un freno immediato a sprechi ed usi impropri delle finanze pubbliche a livello locale. Seguiranno presto altri provvedimenti che comporteranno una proposta di revisione della ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni al fine di assicurare un assetto razionale ed efficiente, con l’eliminazione di sovrapposizioni e duplicazioni burocratiche e chiameranno regioni ed enti locali a concorrere agli obiettivi di finanza pubblica, al consolidamento dei conti e al rispetto del pareggio di
bilancio. 

La riforma del Titolo V° della Costituzione del 2001 ha ridisegnato l’assetto istituzionale del Paese attribuendo alle amministrazioni territoriali nuove competenze e responsabilità con conseguente incremento dei trasferimenti erariali, in particolare per la sanità e il trasporto locale. Secondo i dati diffusi da CGIA Mestre a settembre 2012, nell'ultimo decennio la crescita della spesa delle Regioni è stata del 74,6%, pari a 89 miliardi di Euro. Nel 2010 (anno a cui risale l’ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di Euro. 

L’aumento del deficit di bilancio di molte amministrazioni è il risultato, oltre che del ricorso all’indebitamento, anche dell’utilizzo opaco dei fondi da parte di alcune regioni e di un sistema farraginoso di controllo e valutazione delle performances. I dati diffusi dal Ministero dell’Economia (Siope) e dal commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa confermano che questi elementi, insieme, hanno creato un sistema inefficiente ed economicamente insostenibile.

lunedì 8 ottobre 2012

Altra sentenza favorevole contro la trattenuta del 2,5% sul TFR

Ricevo da UILPA MEF e pubblico

In una causa intentata da personale pubblico non contrattualizzato il Giudice Amministrativo (sentenza 2321 del 17 settembre) ha condannato il Ministero della Difesa a restituire le somme illegittimamente trattenute a titolo di contributo a carico del lavoratore per il Trattamento di fine servizio. 
Si tratta di un ulteriore importante tassello, dopo la Sentenza del TAR di Reggio Calabria, alla nostra battaglia per ottenere la cessazione di queste ritenute dalle nostre retribuzioni. In questo caso il TAR non ha neanche ritenuto di investire la Corte Costituzionale per violazione dell'art. 3 COST., valutando che la nuova disposizione abbia implicitamente abrogato le norme che prevedevano il contributo del 2,5% a carico dei lavoratori: " ....... operando la modifica normativa suddetta un vero e proprio cambiamento complessivo del regime del trattamento di fine rapporto applicabile alla categoria professionale degli odierni ricorrenti, la disposizione di cui all’art. art. 37 del d.P.R. n. 1032/1973 deve ritenersi implicitamente abrogata, alla stregua di quanto previsto dall’art. 15 delle disposizioni preliminari al codice civile, per incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti e perché la nuova legge regola l’intera materia già disciplinata dalla legge anteriore.......

giovedì 4 ottobre 2012

Che cosa manca alla risposta di Grilli

Ci saremmo aspettati che il ministro Grilli avesse reagito immediatamente alla pubblicazione su questo giornale, sabato 29 settembre, dei testi delle conversazioni telefoniche fra il ministro, allora direttore generale del Tesoro, e Massimo Ponzellini, ai tempi presidente della Banca Popolare di Milano. 
Oggi Ponzellini è indagato per corruzione privata con l’accusa, tra l’altro, di avere finanziato illegalmente politici e partiti, mettendo la banca al centro di un sistema clientelare. Ma già all’epoca erano emerse diverse irregolarità nell'attività dell’istituto, sottoposto a ispezione di Banca d’Italia e a rischio di commissariamento. 

Il ministro ha, invece, preferito attendere la pubblicazione di un articolo di Luigi Zingales sulla prima pagina del Sole24ore, in cui gli si chiedeva ragione di queste conversazioni (nonché sulle voci riguardo a consulenze offerte da Finmeccanica, società controllata dal Tesoro, alla sua ex-moglie) per chiarire la propria posizione. Meglio tardi che mai. 


mercoledì 3 ottobre 2012

Vittorio Grilli risponde a Luigi Zingales

Usa lo stesso mezzo, una lettera al Sole24Ore, il ministro dell'economia Vittorio Grilli, per rispondere alla richiesta di chiarimenti dell'economista Luigi Zingales su due accuse che gettano più di un ombra sulla sua correttezza professionale: la prima è quella di aver favorito l'assegnazione di una consulenza del gruppo Finmeccanica alla ex moglie; la seconda è quella di aver chiesto l'intercessione dell'ex capo della banca milanese Bpm, Massimo Ponzellini, per la nomina a governatore della Banca d'Italia. 

Nella missiva al direttore Roberto Napolitano, Grilli smentisce tutto
A partire dall'accusa di familismo amorale. "Così come dichiarato dalla diretta interessata, attraverso un comunicato del suo avvocato, pubblicato dalla maggior parte della stampa lo scorso 7 settembre, alla mia ex moglie, la signora Lowenstein, non è mai stata affidata alcuna consulenza da parte del gruppo Finmeccanica. Smentite altrettanto perentorie in merito a queste presunte consulenze sono arrivate da Finmeccanica stessa e da Fata, una società partecipata dal gruppo. A queste inequivocabili smentite, posso solo aggiungere che mai ho chiesto o sollecitato qualsivoglia tipo di intervento a favore di Lisa Lowenstein a dirigenti di Finmeccanica, presenti o passati". Grilli poi chiarisce anche il suo rapporto con Ponzellini e il contesto della telefonata in cui avrebbe chiesto la sponsorizzazione per palazzo Koch. "Ricordo - scrive nella missiva - che è un rapporto amicale con lui e con la sua famiglia iniziato quasi venti anni fa, quando lui era vice presidente della Bei ed io sedevo nel cda della Banca Europea degli Investimenti. Durante le settimane che hanno preceduto la nomina del Governatore della Banca d'Italia, diversi conoscenti ed amici mi hanno reso partecipe, in forma privata, delle loro considerazioni e valutazioni in merito alla vicenda, così come penso sia comprensibile accada in questi casi. E' solo in questa chiave amicale e privata - precisa il ministro dell'Economia - che possono essere lette le conversazioni, con mia sorpresa pubblicate, e giudicato il loro tono colloquiale ed informale. Ogni insinuazione o altra interpretazione sono da considerarsi false". 
Grilli spera così di chiudere una doppia vicenda che rischia di pendere come una spada di Damocle sulla sua attività da ministro.

Articolo di Gianni Del Vecchio su Haffington Post

Vittorio, per amore del Paese, chiarisci.

Cane non mangia cane, dice un vecchio proverbio. Per questo è difficile che un medico testimoni in tribunale contro un altro medico, un magistrato critichi l'operato di un collega, o un ingegnere quello di un altro ingegnere. È questo il motivo dell'assordante silenzio di economisti e commentatori economici che circonda le vicende del ministro del Tesoro Vittorio Grilli

Con dottorato a Rochester, un periodo di insegnamento a Yale, e una lunga esperienza al ministero del Tesoro, Grilli è il più tecnico dei ministri tecnici, l'esempio di un cervello in fuga che, con notevoli sacrifici personali, è ritornato e si è messo al servizio del Paese. Ma proprio per il suo valore di simbolo di meritocrazia e competenza, Grilli deve essere al di sopra di ogni sospetto
O, comunque, deve essere in grado di fugare i dubbi. Prima c'è stata la rivelazione di un presunto contratto di un'azienda del gruppo Finmeccanica alla moglie Lisa Lowestein. L'allora signora Grilli era un'esperta di arte. Sarebbe difficile spiegare una consulenza fornita dal gruppo Finmeccanica. Se, poi, la consulenza c'è davvero e poggia su precise competenze, è interesse di tutti, a partire da Grilli, che si sappia come stanno le cose, visto che l'attuale ministro, all'epoca direttore generale del Tesoro, di fatto nominava i vertici di Finmeccanica. 

martedì 2 ottobre 2012

La Cassa degli Statali manda in rosso l'Inps

Quando a dicembre, col decreto salva Italia, il governo Monti varò il SuperInps sembrò davvero una buona idea. Di mettere insieme l'Inps, che gestisce le pensioni dei lavoratori privati, l'Inpdap, che pensa invece ai dipendenti pubblici, e l'Enpals, il piccolo istituto del settore sport e spettacolo, se ne parlava da molti anni. 
E forse solo un governo tecnico poteva riuscire a vincere le mille resistenze politico-corporative. 
Sembrava davvero una bella idea inglobare nel più efficiente Inps, guidato da Antonio Mastrapasqua, il carrozzone Inpdap e tagliare gli sprechi. 
Tanto che la relazione tecnica al salva Italia quantificava in «non meno di 20 milioni di euro» i risparmi ottenibili già nel 2012, per poi salire a 50 milioni nel 2013 e a 100 milioni nel 2014. Solo che ora si scopre che l'accorpamento ha effetti devastanti sul bilancio del SuperInps. 

lunedì 1 ottobre 2012

Grilli smentisca quei rapporti con Bpm

Dunque, se abbiamo capito bene quanto riportato da Repubblica (ma pagina 28 non è un po' nascosta?), il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, un annetto fa, chiedeva buoni uffici e pressioni per poter fare il governatore di Banca d'Italia. 
Il problema, ovviamente, è a chi chiedeva: Massimiliano Ponzellini , Max per gli amici, e tra questi - intercettato - c'è Grilli. 
Chiede una mano, a un banchiere indagato e a tutt'oggi ai domiciliari, per fare bella figura con Bersani, o almeno una non brutta figura. 
Chiede di essere sostenuto in ambenti lega e Pd. Con Ponzellini, banchiere di riferimento con Bossi e Tremonti, ma ben dotato di aderenze anche nel centrosinistra che fu Di Prodi e ora è di Bersani, non è il caso di farsi vedere troppo in giro: «perché se no poi dicono che se vado io in Bankitalia per la tua Bpm tutto si aggiusta». 
Che malfidenti, peró, a pensare che ci fossero contiguità eccessive... Già. Forse avete già capito dove vogliamo andare a parare. 
Uno che chiedeva a un banchiere - controllato da Bankitalia - di adoperarsi per farlo diventare il suo controllore è indegno di fare il civil servant. Per fortuna non è diventato governatore. Purtroppo peró è diventato ministro dell'Economia, e oggi impugna pure l'arma della moralità nei cda pubblici. Ecco, signor Grilli, salvo smentita totale di quelle conversazioni, le sue dimissioni sarebbero gradite. Se non ci arriva da solo, sarebbe bello che la porta gli fosse indicata da chi ha potere e autorità. Mario Monti è il primo nome che ci viene in mente. 

Leggi il resto su Linkiesta 

venerdì 28 settembre 2012

DURC E AUTOCERTIFICAZIONE: ULTIME NOVITÀ DAL MINISTERO DEL WELFARE

Con l'emanazione del D.lgs n.163/2006, meglio conosciuto come il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture ed il relativo regolamento di attuazione, il Dpr n.207/2010, l'acquisizione del documento di regolarità contributiva (Durc) da parte della stazione appaltante è di fatto un obbligo. 
Nelle fasi procedimentali relative sia all'affidamento della fornitura o del servizio, che nell'ambito del pagamento degli stati di avanzamento fino alla liquidazione del saldo finale, la stazione appaltante è tenuta all'acquisizione del durc. 
 In merito a quanto sopra, si ricorderà come il ministero del lavoro e delle politiche sociali, con interpello n.10 del 20 febbraio 2009, aveva fatto presente, che la pubblica amministrazione, anche in caso di acquisti in economia o di modesta entità, è tenuta a richiedere il durc, in qualità di stazione appaltante ai sensi dell'art.16 bis, co.10 della legge n.2/2009. 
Per fare un esempio, un ufficio pubblico anche nel caso in cui dovesse affidare ad una società editrice la fornitura di un abbonamento ad una particolare rivista giuridica è tenuta a richiedere il documento in questione.

giovedì 27 settembre 2012

La scuola riparte dall'autovalutazione

Il regolamento sul sistema nazionale di valutazione per istruzione e formazione varato dal Governo si focalizza sull'intervento migliorativo a livello di singola scuola. È però necessario realizzare tutte le quattro fasi previste dal procedimento e in particolare rispettare il nesso tra autovalutazione e valutazione esterna. Si limitano così i rischi di inutilità o di adempimento insiti nel processo. Ma tutto ciò richiede risorse umane e organizzative adeguate, stabili e legittimate, negli istituti come negli apporti che dovrebbero arrivare dal ministero o dall'Invalsi.

Dall'efficienza i veri risparmi della P.A.

Vi segnalo un articolo di Eugenio Bruno pubblicato il 22 settembre scorso su Il Sole 24 Ore in cui viene commentato il rapporto di finanza pubblica presentato dalla Ragioneria Generale dello Stato.

PS:  peccato che i vertici della Ragioneria non applicano per nulla quello che auspicano nel loro rapporto. 

mercoledì 26 settembre 2012

FUA 2011

Le OO.SS. del MEF hanno reso noto che l’Ipotesi di Accordo per l’utilizzo delle risorse disponibili sul FUA 2011 ha ottenuto le certificazioni positive dagli Organi di controllo. 
Nei prossimi giorni si potrà procedere alla sottoscrizione dell’Accordo definitivo e sarà, quindi, possibile procedere alle contrattazioni decentrate di posto di lavoro. 
La quota del Fondo contrattata a livello nazionale, pari all’ 80% delle citate risorse, potrebbe essere liquidata con il cedolino unico di ottobre.

martedì 25 settembre 2012

Nuovo schema convenzione di cassa delle scuole

Il Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per la Politica Finanziaria ed il Bilancio del Ministero dell'Istruzione ha emanato lo schema di convenzione di cassa aggiornato in seguito alla luce delle indicazioni presenti nel D.L. 95/2012 convertito nella Legge 135/2012, fatte salve le indicazioni già fornite con la circolare 3472 del 7 giugno 2012. 
Nella nota , a firma del dott. Filisetti, 
si rappresenta e ribadisce, inoltre, che in considerazione della sostanziale omogeneità dei fabbisogni dei servizi di cassa, e della modificata taratura dei servizi richiesti, le Istituzioni Scolastiche sono invitate a valutare la possibilità di sfruttare il principio della sinergia fra gli enti, mediante il ricorso a formule di aggregazione nella fase di acquisizione del servizio al fine di raggiungere migliori risultati in termini di recupero di efficienza e di riduzione della spesa in ragione delle economie di scala. 

venerdì 21 settembre 2012

DM 5 luglio 2012 - Riorganizzazione del MEF

Nel supplemento ordinario n. 179 alla Gazzetta Ufficiale del 3 settembre 2012 è stato pubblicato il DM 5 luglio 2012 (Individuazione e attribuzioni degli Uffici di livello dirigenziale non generale dei Dipartimenti) di riorganizzazzione del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

giovedì 20 settembre 2012

Non passa il tornello

dal blog indiscreto.blogautore.repubblica.it

Pochi dipendenti di Palazzo Chigi che nei giorni scorsi sono andati alla mensa di Via della Mercede hanno pensato di essersi recati al lavoro per errore in un giorno festivo. I tavoli sempre strapieni erano deserti. Ma come è possibile, si sono chiesti.
Risposta semplice: erano arrivati i tornelli.
Dunque niente più chiacchere e giri di caffè per i 4.000 uomini e donne al servizio della Presidenza del Consiglio. Con il malefico tornello la pausa non può superare la mezzoretta prevista dal contratto, una cattiveria rispetto alle quasi due ore abituali.
In compenso il bar adiacente, ancora privo dell’odioso controllo del badge, era strapieno. Impossibile procurarsi anche un panino.
Così la rivoluzione “brunettiana” voluta da Palazzo Chigi è subito naufragata: tornelli spariti e bentornate vecchie abitutini. Il tornello tornerà solo con apposita circolare (chissà quando sarà pronta) che spieghi ai solerti dipendenti il suo scopo e il suo altrimenti incomprensibile funzionamento.

NdR: peccato che l'istallazione dei tornelli non migliori l'efficienza della Pubblica Amministrazione ma deresponsabilizzi ancora di più la classe dirigente che in questo modo è esente da uno dei pochi compiti rimasti...dirigere e controllare i collaboratori.

mercoledì 19 settembre 2012

Ma quale scuola digitale


Sono anni che si annunciano grandi rivoluzioni informatiche e digitali nella scuola italiana ma la realtà è tristemente la stessa di sempre, edifici fatiscenti, una burocrazia asfissiante e corpo docenti demotivato, sotto pagato e decisamente refrattario all’introduzione di qualsiasi novità.
Dall’indagine di skuola.net  risulta che quasi la metà delle scuole medie degli studenti, che hanno risposto alle domande, ha un’aula computer ma non viene usata, mentre il 40%  ammette che i loro prof non sanno usare il pc.
Per quanto riguarda le lavagne multimediali «Lim», molto costose,  alle medie il 17% ne è provvisto, ma non le usa, Alle superiori la percentuale sale al 21%. Quasi la totalità dei ragazzi di medie e superiori (il 97%) dichiara di non utilizzare alcun pc o Ipad per le lezioni.  Solo una scuola su tre è dotata di wi-fi libero e gratuito.

venerdì 14 settembre 2012

Le novità sui revisori: hanno tutelato i privilegi

Riporto il commento di  Angelo Maddaloni al post sulle novità dei revisori legali

Bene i regolamenti, bene il trasferimento del registro revisori al Mef, lasciatemi però dire che è una vergogna che l’attività del Revisore Legale, unica professione in Italia, non ordinistica ma regolamentata, ad avere una connotazione di matrice europea, non sia considerata una professione, ma “un servizio professionale erogabile da più tipologie di professionisti”. Così è riportato nella relazione del Governo al testo di riforma delle professioni, DPR n. 137/2012. 
Solo in Italia si poteva giungere ad una simile assurda conclusione. Per quanti non lo sappiano, in breve, per diventare Revisore Legale è necessario conseguire una laurea in materie economico-giuridiche, svolgere un tirocinio triennale di formazione professionale, superare un esame di idoneità professionale che consiste in prove orali e scritte. Il Revisore è, inoltre, obbligato alla formazione professionale continua e, quindi, deve conseguire annualmente un certo numero di crediti formativi. Insomma, senza dilungarmi troppo su cose che ormai sono note a tutti, siamo di fronte ad un percorso formativo di tutto rispetto per chiunque voglia intraprendere questo “servizio professionale”. 

giovedì 13 settembre 2012

Alla Banca d’Inghilterra serve un nuovo governatore

Nel prossimo numero dell’Economist, che uscirà venerdì, verrà pubblicato un annuncio, a spese del ministero del Tesoro, con lo scopo di raccogliere candidature per trovare il nuovo governatore della Banca d’Inghilterra. Un vero e proprio bando, in cui ci saranno tutti i riferimenti per inviare la propria domanda e il curriculum. La busta dovrà essere inviata al numero 11 di Downing Street, la sede del Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, cioè il ministro delle Finanze britannico. 

Leggi l'intero articolo su www.ilpost.com

Perché in Italia no?

mercoledì 12 settembre 2012

Novità sulla revisione legale dei conti

Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 2012 n. 201 i seguenti regolamenti attuativi del decreto legislativo n. 39/2010 in materia di revisione legale dei conti
DECRETO 20 giugno 2012, n. 144: “Regolamento concernente le modalità di iscrizione e cancellazione dal Registro dei revisori legali, in applicazione dell'articolo 6 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, recante attuazione della direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati”; 
DECRETO 20 giugno 2012, n. 145 “Regolamento in applicazione degli articoli 2, commi 2, 3, 4 e 7 e 7,comma 7, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, recante attuazione della direttiva 2006/43/CE in materia di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati”; 
DECRETO 25 giugno 2012, n. 146: “Regolamento riguardante il tirocinio per l'esercizio dell'attività di revisione legale, in applicazione dell'articolo 3 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, recante attuazione della direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati”. 

martedì 11 settembre 2012

Schema di convenzione con Telecom Italia

La USb ha trasmesso  lo schema di convenzione per la telefonia mobile tra il MEF e Telecom Italia S.p.a. (potete chiedere il pdf a notiziedalmef@gmail.com)

venerdì 7 settembre 2012

Il Ragioniere non conta più

Articolo di Corrado Giustiniani pubblicato sul numero 30 del 2012.

C'è un destino che malinconicamente si consuma, dietro i fumi della spending review: quello della Ragioneria generale dello Stato. A certificarne la caduta di prestigio bastano alcuni episodi recenti: i tagli e gli accorpamenti al ministero dell'Economia e alle agenzie fiscali non sonopassati per il tavolo di Mario Canzio prima del varo del governo, il 15giugno scorso. Il Ragioniere generale ha potuto visionarli soltanto dopo,per metterci il bollino di vidimazione contabile, quella bilancia di colore azzurro che garantisce regolarità di copertura e di impatto finanziario.
Quanto alla cura dimagrante per l'intero pubblico impiego, passata nella notte fra il 4 e il 5 luglio, è arrivata sì al Ragioniere prima del Consiglio dei ministri, ma senza che lui potesse "toccare palla". Uno smacco per questo organismo che supporta governo e parlamento nelle politiche e negli adempimenti di bilancio. E sì che alcune norme interessavano direttamente la Ragioneria: la decisione, ad esempio, di sopprimere e accorpare 35 sedi territoriali, quelle nelle province con meno di 300 mila abitanti. 
La verità è che Mario Canzio, che ha compiuto 65 anni a marzo ma è stato prorogato nell'incarico per ora fino al 2013 (con possibilità di chiudere a 67 anni), è un vaso di coccio in mezzo a due di ferro: uno è il capo di gabinetto del ministero dell'Economia Vincenzo Fortunato, un milione di euro l'anno di reddito complessivo prima del tetto a quota 297 mila per tutti imanager pubblici, appena scattato; l'altro è Enrico Bondi, la cui recente nomina a commissario per la razionalizzazione della spesa non può essere certo letta come manifestazione di fiducia nei confronti di Canzio.All'orizzonte, per giunta, si profila la nascita di una nuova autorità dei conti pubblici, che potrebbe ulteriormente porre sotto tutela la Ragioneria.