venerdì 31 ottobre 2008

Bell'accordo!

Il Governo e le Organizzazioni Sindacali, premesso che:

1. i contratti collettivi di lavoro dei comparti del pubblico impiego sono scaduti da circa dieci mesi e appare pertanto necessario rinnovarli in tempi brevi; (ma va!!)

2. le risorse stanziate nelle legge finanziaria per il 2008 sono sufficienti a erogare la sola indennità di vacanza contrattuale; (allora perché trattate?)

3. il Governo ha stanziato nel disegno di legge finanziaria 2009 (atto Camera 1713), art. 2 comma 27, risorse finanziarie, aggiuntive rispetto a quelle di cui al punto 2, per i rinnovi contrattuali del biennio economico 2008-2009; (promessa? ci possiamo fidare o magari ritrattano come è solito fare il premier)

4. tali risorse, in aggiunta a quelle già stanziate nella finanziaria vigente a titolo di indennità di vacanza contrattuale, consentono un incremento medio a regime pari al 3,2% per il personale di cui all’art. 2 del decreto legislativo 165/2001; (uhm...a regime)

5. l’art. 61, comma 17, del Decreto legge 112/2208 convertito nella legge 133/2008, dispone le modalità di recupero delle risorse derivanti dai tagli ai fondi unici di amministrazione di cui all’art. 67, comma 5 del D.L.112/2008; tali risorse saranno restituite ai fondi unici di amministrazione non oltre il 30 giugno 2009, ai sensi del predetto comma 17 dell’art. 61;(un'altra promessa!)

6. il comma 32, dell’art. 2 del disegno di legge finanziaria per il 2009, prevede che il trattamento economico accessorio dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni è corrisposto in base alla qualità, produttività e capacità innovativa della prestazione lavorativa (anche prima doveva essere legato alla produttività! Un'altra favola)

7. il comma 34 dell’art. 2 del disegno di legge finanziaria 2009 prevede che ulteriori risorse finanziarie, derivanti dai risparmi aggiuntivi rispetto a quelli già considerati ai fini del miglioramento dei saldi di finanza pubblica, realizzati per effetto di processi amministrativi di razionalizzazione e riduzione dei costi di funzionamento dell’amministrazione, possono essere destinate al finanziamento della contrattazione integrativa (dividendo dell’efficienza); (bello se fosse vero, ma mi sembra che c'era anche prima)

all’esito di un proficuo confronto, hanno concordato quanto segue:

1. occorre procedere al più presto alla chiusura di tutti i contratti collettivi relativi al biennio economico 2008-2009; (olé! c'era bisogno di un proficuo confronto)

2. il Governo si impegna a recuperare oltre alle risorse di cui in premessa, relative al taglio dei fondi unici di amministrazione, anche le risorse derivanti dalla disapplicazione di leggi per l’anno 2009 di cui all’art. 67, comma 2 del D.L.112/2008; tali risorse saranno erogate integralmente secondo le modalità e le decorrenze previste dalle suddette leggi speciali; ( si impegna...uhm...)

3. le risorse recuperate per i trattamenti accessori dovranno essere destinate all’incentivazione della produttività dei dipendenti, mediante l’individuazione nei CCNL di criteri rigorosamente selettivi, con particolare riferimento all’introduzione di meccanismi premiali dei profili qualitativi e quantitativi della prestazione lavorativa; (rimandano a criteri rigorosamente selettivi, ah ah ah )

4. in relazione alla trattativa in corso presso l’ARAN sul comparto Ministeri e in considerazione degli impegni del Governo di cui sopra, ci sono tutte le condizioni per giungere ad una rapida conclusione delle trattative;

5. per il comparto dei Ministeri, le risorse finanziarie stanziate permettono di adeguare complessivamente a regime le retribuzioni dei dipendenti per 70 euro mensili per tredici mensilità; (di nuovo a regime.... magari a rate.....partendo con aumenti da 1 euro)

6. l’ARAN potrà ripartire tale somma nel seguente modo (pure! da 70 passiamo a 60):
- 60 euro mensili per lo stipendio,
- 10 euro mensili per la parte accessoria.

..omissis...

Inoltre, il Governo e le Organizzazioni Sindacali, considerato che:

• il Protocollo del 1993 sulla politica dei redditi e sugli assetti contrattuali ha permesso di conseguire i risultati che si era prefisso, e in particolar modo il mantenimento del potere d’acquisto delle retribuzioni, il contenimento dell’inflazione e lo sviluppo dell’occupazione; (adesso esagerano! ma sono impazziti? Da Brunetta posso capirlo ma i sindacati?)

• il quadro economico e istituzionale è mutato, poiché l’economia ha segnato un lungo periodo di bassa crescita sul quale si è ora innestata la crisi finanziaria internazionale; (forse ci vogliono dare la colpa a noi anche di questo)

• nel settore privato si sta definendo un accordo su linee guida di rinnovamento del modello contrattuale; (complimenti)

• il rinnovamento deve coinvolgere anche il pubblico impiego, dove si sono manifestati problemi di applicabilità del Protocollo del 1993 e di difficoltà a rinnovare tempestivamente i contratti di lavoro; (certo quando si incontrano due geni..)

• pur nel pieno rispetto delle differenze e delle specificità, il settore pubblico può svolgere una funzione di riferimento nella revisione del sistema contrattuale, anche per il settore privato. (ecco: ci vogliono fregare...)

concordano nell’aprire un negoziato che abbia come obiettivi:

- l’adattamento al settore pubblico, a decorrere dal 2010, delle linee guida di rinnovamento del modello contrattuale, con le relative previsioni normative e di spesa, nella legge finanziaria del prossimo anno.

- lo snellimento delle procedure e la riduzione dei tempi dei procedimenti negoziali, al fine di tutelare maggiormente le aspettative dei dipendenti alla scadenza del contratto collettivo di lavoro e di garantire, al contempo, maggiore prevedibilità e trasparenza nei flussi finanziari a carico dei bilanci pubblici, anche al fine di consentire comparazioni attendibili con l’andamento del costo del lavoro nei settori privati.
Non c'è che dire, complimenti! Questo si che saper fare la contrattazione: ma andate a lavorare!

il contratto economico per i ministeriali

È stato siglato, come ho scritto nel post di ieri, il protocollo d'intesa tra Governo e sindacati per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro dei comparti del pubblico impiego relativi al biennio 2008-2009.
Gli aumenti previsti, su base mensile, ammontano a 60 euro per lo stipendio e a 10 euro per la parte accessoria (uao!!). Inoltre, finalmente, a dicembre, con la tredicesima mensilità sarà corrisposta anche l'indennità di vacanza contrattuale per il 2008, il cui importo medio, in termini netti, è pari a circa 113 euro (doppio uao!!).

Ma esattamente cosa prevede la normativa per quanto riguarda la contrattazione?

Iniziamo a scrivere, per chi non lo sapesse, che il nostro contratto , per la parte economica, è scaduto il 31 dicembre 2007 mentre per la parte normativa scadrà il prossimo anno (31 dicembre 2009).

Il contratto (parte normativa), ancora in vigore, prevede che per evitare periodi di vacanza contrattuale, le piattaforme siano presentate tre mesi prima della scadenza del contratto e dopo un periodo di vacanza contrattuale pari a tre mesi dalla data di scadenza della parte economica del presente contratto (31 marzo 2008) o a tre mesi dalla data di presentazione delle piattaforme (le avranno presentate?) , se successiva, ai dipendenti del comparto sarà corrisposta la relativa indennità secondo le scadenze stabilite dall’Accordo sul costo del lavoro del 23 luglio 1993. (mai percepito un euro!!)

In sede di rinnovo biennale, caso attuale, per la determinazione della parte economica da corrispondere, ulteriore punto di riferimento del negoziato sarà costituito dalla comparazione tra l’inflazione programmata (1,7%) e quella effettiva (2,6% nel 2007 e 1,9% nel 2006) intervenuta nel precedente biennio.

Questo per quanto riguarda le norme contrattuali , mentre il D.Lgs. 165/2001, prevede che siano i comitati di settore a deliberare gli indirizzi per la contrattazione collettiva nazionale da trasmettere all'ARAN che informa costantemente i comitati di settore e il Governo sullo svolgimento delle trattative.

C'è qualcosa che mi sfugge.

Ricapitolando, se è l'ARAN il soggetto che esercita a livello nazionale, in base agli indirizzi ricevuti, ogni attività relativa alle relazioni sindacali, alla negoziazione dei contratti collettivi, perché ieri hanno trattato con il ministro Brunetta?

Ma qualcuno conosce la richiesta economica dei sindacati?

La mia sensazione è che stiano facendo il solito teatrino per poi farci accettare contratti indecenti.


giovedì 30 ottobre 2008

Il protocollo d'intesa

Cisl, Uil, Ugl, Confsal e Usae hanno firmato il protocollo d'intesa proposto dal governo per il rinnovo del contratto del pubblico impiego 2008-2009. Non hanno firmato invece la Cgil e Rdb-cub che hanno mantenuto il loro giudizio negativo di fronte ad un testo che non ha registrato modifiche rispetto alla presentazione dei giorni scorsi.
"Abbiamo confermato che la Cgil non firma, non c'è nessun motivo per cambiare opinione", ha detto il segretario della Cgil Guglielmo Epifani in una conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine dell'incontro. "Il perché? Si prevede un aumento del 3% nel biennio, che è meno dell'inflazione reale; non c'è nessuna certezza sugli oneri accessori; non c'è nulla sui precari; si confermano tutti i tagli".
"Nuntio vobis gaudium magnum", ha esordito da parte sua il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.
Il governo "pagherà comunque con la tredicesima di dicembre l'indennità di vacanza contrattuale per l'anno 2008, con un conseguente beneficio medio di 190 euro lordi l'anno", si legge nei documenti diffusi dal ministro Brunetta al termine della trattativa. "In termini netti, l'importo medio è pari a circa 113 euro l'anno". Gli stessi documenti spiegano anche che "le pubbliche amministrazioni, in caso di mancato accordo sui contratti collettivi, potranno pagare comunque nel mese di gennaio il 90% degli aumenti previsti. In media l'aumento sarà di circa 61 euro".
Tutta questa gente al tavolo delle trattative per 61 euro nette al mese di media? Ma perché non vanno a lavorare?
Non capisco come mai nelle trattative non si parla mai di carriere, di meritocrazia di procedure ma solo di spiccioli. Siamo un paese mediocre e lo dimostriamo in ogni occasione

mercoledì 29 ottobre 2008

Sostituzione del DSGA

Nei giorni scorsi un dirigente scolastico mi ha chiamato per lamentarsi del proprio direttore s.g.a. in quanto non all'altezza dei compiti affidatogli e chiedendomi quali possibilità ci sarebbero per sostituirlo.
Nel caso di specie il collaboratore deve esercitare con diligenza, equilibrio e professionalità i compiti costituenti esplicazione del profilo professionale di titolarità.
In caso di accertata violazione degli obblighi suddetti l'articolo 93 prevede che, secondo la gravità dell'infrazione, previo procedimento disciplinare, l'applicazione delle seguenti sanzioni disciplinari:

A) RIMPROVERO VERBALE: è inflitto dal dirigente scolastico;
B) RIMPROVERO SCRITTO: è inflitto dal dirigente scolastico;
C) MULTA (importo non superiore a quattro ore di retribuzione): è inflitta dal dirigente scolastico;
D) SOSPENSIONE DAL LAVORO E DALLA RETRIBUZIONE FINO AD UN MASSIMO DI DIECI GIORNI: è inflitta dal D.G. dell’U.S.R., o dal Dirigente dal medesimo delegato ;
E) LICENZIAMENTO CON PREAVVISO: è inflitto dal D.G. dell’USR ;
F) LICENZIAMENTO SENZA PREAVVISO: è inflitto dal D.G. dell’USR.
Il Dirigente generale dell’USR può delegare ad altri dirigenti (ad es. ai dirigenti preposti ai Centri Servizi Amministrativi) l’esercizio delle competenze in questione (artt. 16 e 17 D.Lgs. n. 165/2001 e 8 D.P.R. n. 319/2003).
Ovviamente intraprendere la via del procedimento disciplinare è difficile, pertanto, sarà preferibile concordare una soluzione che accotnenti le parti. Solo nel caso in cui ci sia intransigenza da parte del collaboratore, il dirigente scolastico potrà, previo raccolta di utili prove, procedere come descritto.

martedì 28 ottobre 2008

avvicendamento alla RGS


Nel post dove riportavo alcune "voci" sul possibile blocco del concorso per 40 posti da dirigente ho anche scritto della possibilità che ci sia un avvicendamento al vertice del dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
In merito ho letto, su alcuni forum, che le dimissioni del dott. Mario Canzio sono praticamente impossibili e, al fine di non essere equivocato, vorrei sottolineare (senza polemica ma per approfondire la questione) che il possibile abbandono del Ragioniere Generale non dipenderebbe dalle sue dimissioni ma dalla norma prevista dal comma 11 dell’art. 72 del decreto legge 112/2008.
Infatti, il legislatore ha previsto che: "Nel caso di compimento dell'anzianità massima contributiva di 40 anni del personale dipendente, le pubbliche amministrazioni di cui all' articolo 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 possono risolvere, fermo restando quanto previsto dalla disciplina vigente in materia di decorrenze dei trattamenti pensionistici, il rapporto di lavoro con un preavviso di sei mesi".

Pertanto, ai sensi della normativa richiamata, l’amministrazione ha la facoltà di risoluzione del contratto di lavoro, nel rispetto del termine di preavviso di 6 mesi, dopo che il dipendente ha raggiunto l’anzianità massima contributiva di 40 anni.
Ciò detto, due sono le variabili fondamentali che non conosco:

  • l'intenzioni dell'amministrazione;
  • l'anzianità contributiva del Ragioniere (dal curriculum sembrerebbero 40: 36 di servizio + riscatto laurea).

Con questo non voglio assolutamente né avvalorare né smentire la tesi del cambio di vertice ma vorrei dare solamente degli spunti per meglio approfondire alcune tematiche relative al Ministero dell'Economia.

lunedì 27 ottobre 2008

comma 165, ma quando pagano!

E' passata più di una settimana dalla notizia che il decreto riguardante la distribuzione del "comma 165" è stato registrato dalla Corte dei Conti ma nulla si muove.
Sempre le solite "voci" di corridoio riferiscono che il ritardo è voluto dal IV dipartimento al fine di pagare nel nuovo esercizio finaziario.
Stessa sorte per gli straordinari di settembre: nulla in vista!
Attendiamo novità!

nota dell'IGF sugli incarichi dei revisori

Finalmente arriva una comunicazione ufficiale da parte dell'ufficio II dell'IGF per quanta riguarda la durata degli incarichi dei revisori scolastici indicati dal MEF:

Nota del 21 ottobre 2008 n. 123864
Ispettorato Generale di Finanza
dipartimento della ragioneria generale dello stato
UFFICIO III
OGGETTO: Scadenza del mandato

Pervengono numerosi quesiti riguardo alla scadenza dei mandati dei revisori dei conti presso le Istituzioni scolastiche nominati, per la durata di un triennio, con decreti degli Uffici Scolastici Regionali con decorrenza 16 ottobre 2005.
In proposito si fa presente che con la legge finanziaria 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296) all’articolo 1, comma 616, il riscontro di regolarità amministrativa e contabile delle istituzioni scolastiche è stato attribuito a due revisori dei conti nominati dal Ministro dell’economia e delle finanze e dal Ministro della pubblica istruzione, ora Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Tale norma, pertanto, nell’innovare quanto già disciplinato dal D.I. 1° febbraio 2001, n. 44 - secondo cui tale attività era affidata ad un collegio dei revisori dei conti nominati dall’ufficio scolastico regionale (art. 57) - ha determinato la cessazione dell’organo di controllo (collegio) e al successivo comma 617 ha stabilito che i revisori in rappresentanza dei citati ministeri restavano confermati fino all’emanazione del decreto di nomina dei nuovi revisori e comunque non oltre l’entrata in vigore del nuovo regolamento di contabilità.
Pertanto, secondo quanto indicato dal citato comma 617, i revisori operano a pieno titolo fino alla loro sostituzione in quanto la scadenza triennale indicata nel precedente decreto di nomina è superata dalle norme citate.

Slittamento prove del concorso della RGS

Voci insistenti danno quasi per sicuro lo slittamento del concorso a 40 posti di dirigenti di seconda fascia per il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
La prova scritta è fissata per il 3 dicembre prossimo ma i vertici del Ministero vorrebbero far slittare gli esami, anche in vista del cambio del Ragioniere Generale.
Quasi sicuro l'abbandono di Mario Canzio mentre si vocifera che il successore sarà il più giovane Giuseppe Lucibello.
Forse sarà dietrologia ma a pensar male.........

domenica 26 ottobre 2008

Rdb su incontro del 23 ottobre

Ricevo dalla Rdb/Cub e pubblico

Il 23 ottobre 2008, il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, ha proposto alle organizzazioni sindacali il protocollo d'intesa concernente i rinnovi dei contratti collettivi e la riforma del modello contrattuale del settore pubblico.
La RdB/CUB ha respinto, al mittente, il Protocollo di Intesa, sia per quanto attiene il rinnovo biennale dei contratti collettivi del pubblico impiego, sia per la parte concernente il tentativo di introdurre, nel settore pubblico, la stessa modifica del modello contrattuale del settore privato che ha ottenuto, fino ad oggi, il consenso di CISL, UIL e dei PADRONI di Confindustria.
Risulta evidente, quindi, che con questa intesa, viene confermata la volontà del Governo, dei PADRONI di Confindustria e dei sindacati collaborazionisti, di far pagare ai lavoratori la crisi economica attuale.
La parte riguardante il rinnovo biennale non dice nulla di nuovo.
Il documento, infatti, conferma gli irrisori stanziamenti previsti in Finanziaria, con la sola vacanza contrattuale di 8/10 euro lordi medi mensili per il 2008, fino a raggiungere l’iperbolica cifra, media lorda, di 60 euro in busta paga a fine 2009, ed ulteriori 10 euro destinati alla lotteria del salario accessorio.
Sui bienni 2006/2007, relativi ai comparti scaduti ormai da 34 mesi, non c’è null’altro che un generico impegno a chiuderli al più presto.Riteniamo, comunque, che le mobilitazioni messe in campo dalle RdB/CUB e la straordinaria partecipazione allo sciopero generale del 17 ottobre scorso, hanno contribuito ad aprire una serie di contraddizioni nell’impianto ideologico del Ministro Brunetta.
Infatti, nel documento illustrato alle organizzazioni sindacali, c’è una prima, anche se parziale, marcia indietro riguardo la decurtazione del salario accessorio contenuta nella legge 133.
Tuttavia, l’impegno del Ministro a recuperare i fondi necessari per reintegrare quanto sottratto che dovrà, comunque, essere distribuito ai lavoratori sulla base di criteri meritocratici, appare ancora troppo generico e necessita di concrete garanzie.

Ecco, in dettaglio, i contenuti dell'intesa che ha trovato il consenso di CISL, UIL e UGL (in allegato il testo del protocollo):

Punto 1 – “i contratti collettivi di lavoro del pubblico impiego sono scaduti da circa 10 mesi ed appare, pertanto, necessario rinnovarli in tempi brevi”.
E’ la premessa politica che consente al Ministro di dire "prendere o lasciare", i contratti sono scaduti ed il governo, con piglio decisionista, si mette dalla parte dei lavoratori (!) per erogare il rinnovo del contratto.
Vedremo più avanti di quanto si sta parlando!
Punto 2 – le risorse stanziate nella finanziaria 2008 (Governo Prodi) consentono solo il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale.
Si tratta del meccanismo previsto dagli accordi di luglio del ’93 “a tutela dei lavoratori” in caso di mancanza di rinnovo di contratti (30% dell’inflazione programmata, se il contratto è scaduto da tre mesi, o il 50% dell’inflazione programmata se il contratto è scaduto da sei mesi).
Tradotto economicamente, i soldi stanziati nella finanziaria 2008 consentono il solo pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale pari a 8/10 euro lorde per 13 mensilità.
Il Ministro Brunetta ha previsto il pagamento di questa indennità, a prescindere dall’accordo con il sindacato, attraverso l’erogazione di un centinaio di euro entro la fine dell’anno. Punti 3/4 - l’art. 27 della Finanziaria 2009 stanzia, per il rinnovo del biennio 2008/2009, un aumento pari al 3,2% (inflazione programmata).
Tale aumento, tradotto economicamente per il contratto dei Ministeri, è pari a 70 euro, di cui 60 andranno ad incrementare il tabellare, mentre 10 confluiranno nei fondi per il salario accessorio.
I 70 euro assorbiranno, chiaramente, gli 8/10 euro della vacanza contrattuale erogata per l’anno 2008.
Il documento parla del comparto dei ministeri perché è quello per cui è stata già avviata la contrattazione per il contratto. Per gli altri comparti, le cifre saranno leggermente diverse, in più o in meno, perché l’aumento del 3,2% viene calcolato sulla massa salariale dei lavoratori dello specifico contratto. Questo spiega, anche, la differenza dell’importo della vacanza contrattuale.
Punto 5 - con l’art. 61 comma 17 della legge 133, sostiene il Governo, sono state recuperate le risorse derivanti dai tagli ai fondi unici di amministrazione prodotti dall’art. 67 comma 5 (i tagli del 10% sugli importi già bloccati al 2004).
L’art. 61 prevede misure di riduzione di spesa pubblica che riguardano organi collegiali, studi e consulenze, relazioni pubbliche, convegni, mostre, sponsorizzazioni; il comma 17 cita che le somme provenienti da queste riduzioni di spesa confluiscono in apposito fondo, già finanziato con 200 milioni di Euro.
I 200 milioni di Euro già stanziati, sono destinati alla sicurezza pubblica, mentre, le somme eccedenti saranno destinate al finanziamento della contrattazione collettiva.
Alcune considerazioni: il meccanismo è già previsto dalla legge 133; le somme da destinare alla produttività sono incerte, perché legate ai risparmi delle amministrazioni pubbliche, che non è possibile quantificare (ecco perché tutto è rinviato a giugno 2009); il fondo è gestito dal Ministero della Funzione Pubblica.
Siamo davanti ad un furto di somme già percepite dai lavoratori: chi avrà il coraggio di rivendicare il recupero, incerto nelle quantità e nelle modalità di distribuzione, attraverso un meccanismo già previsto dalla Legge ?
Punto 6 – il documento ricorda che il trattamento economico accessorio dei dipendenti è corrisposto in base alla qualità, alla produttività ed alla capacità innovativa della prestazione lavorativa, come richiamato dall’art. 2 comma 32 della prossima Finanziaria.
Si ricorda ancora, quindi, che intenzione del Governo, ma anche sulla scorta di quanto previsto dal memorandum, è quella di premiare solo una percentuale di personale.
Punto 7 - sempre sulla base della Finanziaria 2009, ulteriori risorse derivanti da risparmi per effetto di processi di razionalizzazione e riduzione dei costi di funzionamento della P.A, potranno essere destinate al finanziamento della contrattazione integrativa.
Tralasciando, per un momento, il ragionamento relativo all’incertezza delle quantità da destinare al salario accessorio, ci chiediamo: una volta raschiato il fondo del barile con le sponsorizzazioni, i convegni, le consulenze, da dove potranno venire ulteriori risorse, se non dai tagli degli organici, dal licenziamento dei precari, dalla soppressione di sedi e pezzi della Pubblica amministrazione ?
Punto 2 parte seconda - per quanto riguarda il trattamento accessorio legato a disposizioni speciali previste per Stato, Parastato, Agenzie Fiscali, e disapplicate dal comma 2 art. 67 della Legge 133, il Governo si impegna a recuperare quanto rubato!
Un impegno generico, assolutamente indefinito nelle percentuali di recupero e nei tempi, che dimostra, tuttavia, come la mobilitazione che la RdB/CUB ha sostenuto sin dall’uscita del decreto, poi convertito in legge, ha prodotto crepe nel sistema facendolo scricchiolare.
Tuttavia, l’impegno, per la sua genericità, non può essere considerato né risolutivo, né soddisfacente né, tanto meno, accettato come merce di scambio rispetto alla miseria degli aumenti contrattuali.
Punto 3 parte seconda – i contratti dovranno prevedere criteri rigorosamente selettivi per l’erogazione delle somme recuperate per i trattamenti accessori, attraverso l’introduzione di meccanismi che premino qualità e quantità. Non solo non si è certi che ci restituiscano il maltolto, che ce lo restituiscano tutto e quando, ma, inoltre, questi soldi, rubati a tutti, non andranno a tutti!

sabato 25 ottobre 2008

assenze per malattia

Le assenze per malattia costeranno ancora più care ai dipendenti pubblici. Se si ammaleranno più volte nel corso dell'anno scatteranno più volte le trattenute sulla retribuzione definite dall'articolo 71 del decreto legge 112/08. I primi dieci giorni di assenza per i quali vale la decurtazione dello stipendio, quindi, non costituiscono un tetto massimo annuale.
Il Dipartimento della Funzione pubblica ha fornito questo e altri chiarimenti sulla disciplina voluta dal ministro Renato Brunetta per combattere i picchi di assenteismo nella Pa con la circolare n. 8 del 5 settembre 2008 (approdata giovedì scorso sulla «Gazzetta Ufficiale» 249). Il nuovo intervento si è reso necessario per far fronte agli ulteriori quesiti sollevati dopo la pubblicazione della prima nota applicativa sull'articolo 71 del Dl 112. (circolare n. 7, firmata il 17 luglio 2008).

Scusate ma come mai, ultimamente, ogni legge emanata dal nostro Parlamento ha bisogno di un numero elevato di circolari esplicative? Forse perché non sanno cosa scrivono? A voi l'ardua sentenza.

truffa al Mise

Dal messaggero.it

Tre persone, tra cui un ex funzionario del ministero dello Sviluppo economico, sono state arrestate dalla guardia di finanza nell'ambito di un'inchiesta della procura della Repubblica di Roma che ha accertato illeciti finanziamenti alle imprese erogati dallo stesso ministero secondo la legge 388/2000 tramite il Mediocredito centrale. Tre ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Orlando Villoni su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi e del pm Stefano Pesci. In manette sono finiti Tonino De Santis, 69 anni ex dirigente del ministero dello Sviluppo economico e due consulenti Roberto De Santis, 43 anni (solo omonimo del funzionario) e Teresio Villani. Nei loro confronti si ipotizzano a vario titolo le accuse di falso, truffa e corruzione.

venerdì 24 ottobre 2008

Revisori: le modifiche della finanziaria 2007

Ancora adesso non ho ancora ben chiaro, e credo anche alcuni miei colleghi, le innovazioni apportate dalla "Finanziaria anno 2007" al ruolo del revisore dei conti nelle scuole.
Sul sito pinodurantescuola.it ho trovato un buon articolo che sintetizzo.
Dal 1° gennaio 2007, dopo le modifiche apportate dall'art. 1, commi 616 e 617, i revisori incaricati della funzione di controllo sono due: uno in rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze l’altro di nuova nomina (dal 1° gennaio 2008) in rappresentanza del Ministero della Pubblica Istruzione.
In attesa dell’ emanazione del decreto 44/2001, (a tutt’oggi non modificato) dopo le modifiche disposte della legge, le relative indicazioni Ministeriali (MPI e MEF) sulle modalità di svolgimento dell'attività di controllo da parte dei Revisori dei conti, sono contenute nella nota Ministeriale n. 1 del 3 gennaio 2007 e nella nota prot. 101 del 19 febbraio 2007:

– Funzione alla pari, non più collegiale, non esiste più la figura del Presidente.
– Ogni Revisore può promuovere la riunione per le visite periodiche previste, che sembrerebbero essere limitate al parere sul programma annuale e all’esame del conto consuntivo, vedi successivo punto.
– Il Programma annuale e il Conto Consuntivo sono approvati anche da un solo Revisore nel caso in cui uno dei revisori è impossibilitato e risulta assente.
– Il parere discordante sul Programma annuale, anche di un solo Revisore, non è vincolante per l’approvazione da parte del Consiglio d’Istituto.
– Dicasi la stessa cosa per l’approvazione del conto consuntivo con la differenza che, come previsto dal regolamento e nel verbale disponibile su ATHENA, l’Istituzione Scolastica deve trasmettere il verbale all’Ufficio Scolastico Regionale e alla Ragioneria Provinciale.
– La verifica di cassa, della legittimità e della correttezza delle scritture contabili, della coerenza dell’impiego delle risorse con gli obiettivi individuati nel programma e successive variazioni, diventano solo due invece di quattro, e devono essere svolte insieme all’esame del programma annuale e del conto consuntivo.
– In concomitanza di una delle due visite i Revisori dovrebbero, procedere anche alla compatibilità sul fondo di sede.
– Conferma dell’utilizzo della procedura informatica ATHENA.
– Revisione della determinazione dei compensi vista la uguale funzione.
Buon lavoro

giovedì 23 ottobre 2008

riunone Aran-sindacati

da Ilmessaggero.it
Solo la Cisl ha aderito al protocollo di intesa proposto dal ministro Brunetta sugli aumenti e il nuovo modello di contratti.
La Uil si è riservata di esprimere un giudizio, mentre la Cgil è contraria. Il segretario generale della Fps-Cisl Rino Tarelli ha detto che è stato illustrato ai sindacati un documento sul quale c'è stata una valutazione positiva da parte della Cisl e «l'impostazione è utile - ha detto Tarelli - e abbiamo dato la nostra disponibilità ad un impianto da percorrere che apre una fase che andrà realizzata e giudicata su fatti concreti». Il segretario generale della Uil-Pa Salvatore Bosco ha detto che il suo sindacato si è riservato di esprimere un giudizio.
La riunione.
Governo e sindacati si sono riuniti oggi a palazzo Vidoni nel tentativo di chiudere un accordo sul nuovo modello contrattuale e sui rinnovi 2008-2009. E' stato il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, a convocare i sindacati alle 17.30, presso la sala Caffarelli di Palazzo Vidoni. Alla riunione hanno partecipato anche i segretari generali di Cgil e Cisl, Guglielmo Epifani e Raffaele Bonanni.
Il protocollo d'intesa proposto dall'Aran e presentanto in mattinata ai sindacati prevede un aumento medio a regime per i lavoratori ministeriali di 70 euro lordi al mese, di cui 60 euro di incremento sui minimi tabellari e 10 come incentivo alla produttività. Un incremento medio che per l'intero settore del pubblico impiego sarà pari al 3,2%.
Il governo, inoltre, conferma la restituzione per tutti i lavoratori delle risorse tagliate con il decreto Tremonti relativamente al fondo unico di amministrazione che in media, secondo calcoli sindacali, inciderebbe sulla busta paga dagli 80 ai 250 euro al mese. Una restituzione che dovrebbe decorrere dal 1 gennaio 2009 con cadenza semestrale e che sarà destinata all'aumento della produttività attraverso l'individuazione di criteri selettivi e di meccanismi premiali.
Superare inflazione programmata.
Il nuovo modello contrattuale dovrà superare progressivamente l'inflazione programmata con un indice di inflazione realistico che non alimenti aspettative inflazionistiche e tenga conto degli obiettivi della Bce. Il modello dovrà prevedere anche un allungamento a tre anni della durata della vigenza dei contratti, così da far coincidere la parte economica e quella normativa; e il rafforzamento del secondo livello tenendo conto dei risultati della produttività.
Tra i contenuti principali del protocollo d'intesa proposto dall'Aran anche un taglio dei tempi di negoziazione.
L'eventuale intesa sul pubblico impiego si comporrà di due parti: una contrattuale, attinente la parte economica e l'altra a carattere generale, squisitamente politica, per una rivisitazione del modello contrattuale.
Il presidente dell'agenzia Massimo Massella Ducci Peri ha detto che oggi pomeriggio nell'incontro a Palazzo Ghidoni il protocollo d'intesa sarà sottoposto «all'adesione di tutte le sigle.
L'accordo potrà essere sottoscritto anche dal ministro per la Pubblica Amministrazione (quale rappresentante del governo) assumendo così valenza politica». I sindacati hanno replicato chiedendo che il nuovo modello contrattuale sia unico per il settore privato e pubblico. Ribadendo, la richiesta, quindi, che il confronto su questo tema si sposti a Palazzo Chigi.
Il tavolo politico.
Il segretario generale della Fp-Cgil, Carlo Podda, ha chiesto «vista la complessità della vertenza» che si apra un tavolo politico «al quale partecipino anche i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil». Il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici interessa circa tre milioni e mezzo di lavoratori suddivisi tra ministeri, enti parastatali, sanità, enti locali e scuola.

UIL PA sull' incontro del 22 ottobre

Comunicato UIL PA

Nel confronto con l’Amministrazione può capitare che il sindacalista possa avere delle pause ed essere coinvolto in consessi piacevoli e rilassanti. È quello che è accaduto nell’incontro di ieri pomeriggio tra OO.SS. e Amministrazione.
Abbiamo potuto conversare su un’ enorme quantità di argomenti tra i più disparati: del fondo di Previdenza, della legge 350/2003 art. 3 comma 165 "Cartolarizzazione", del nuovo contratto Collettivo Integrativo Aziendale, della riduzione dell’organico della Dirigenza, delle commissioni paritetiche, del trasferimento di alcuni uffici di Roma, dei morituri uffici SDAG centrali, dei tornelli del CRAL, della partita della Roma e dei pinguini.
Solo nel corso della riunione abbiamo capito il perché della mancanza di un O.d.G.. Infatti, le intenzioni dell’Amministrazione non erano quelle di affrontare pochi e specifici argomenti e portarli a soluzione ma, consentire alle rappresentanze sindacali un pomeriggio rilassante e di poter conversare a ruota libera.
Alle ore 19:30 dopo aver sottolineato l’importanza di partecipare all’evento sportivo imminente sono state tolte le tende.
Eppure al tavolo erano presenti fior di rappresentanti dell’Amministrazione e delle OO.SS. compresi anche i rivoluzionari. Una giornata di riposo ci voleva anche per loro!
Possiamo comunque riferire al personale che:
a) per quanto riguarda il pagamento della "Cartolarizzazione" la dott.ssa BAFFI si è impegnata a diramare apposita circolare per richiedere a tutti gli uffici i dati necessari per la liquidazione del fondo entro dicembre;
b) che la riduzione dell’organico dei dirigenti del ministero è di 70 unità di cui: 2 al Gabinetto, 34 RGS, 12 al Dipartimento delle Finanze – Scuola Superiore – Commissioni Tributarie, 14 al IV Dipartimento e 8 al Dipartimento del Tesoro.
c) che non ci sono stati cambiamenti nell’elenco delle sedi Provinciali da sopprimere individuate dall’allora Ministro Padoa Schioppa. Al riguardo ogni altra informazione fatta circolare recentemente è falsa.
Tutto qui!
P.S.: del Sottosegretario On.le Giorgetti non si hanno notizie.

Rdb su incontro del 22 ottobre


Riporto il comunicato della Rdb.


Si è svolto, ieri pomeriggio, l'incontro con l'amministrazione, richiesto dalla nostra organizzazione sindacale, in merito all'attuazione del regolamento di disorganizzazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze previsto dal DPR 43 del 30 gennaio 2008.
La riunione, protrattasi oltre la soglia massima consentita dalla resistenza umana, ha seriamente minacciato, ancora una volta, lo stato di benessere fisico e psicologico dei componenti della delegazione sindacale delle RdB/CUB MEF.
Grazie a diversi "interventi fiume" di alcune organizzazioni sindacali presenti al tavolo, che hanno ripercorso tutta la storia d'Italia, a partire da Arduino d'Ivrea e le sue lotte contro il vescovo di Vercelli per giungere all'eventuale danno erariale dovuto alla collocazione dei tornelli per l'accesso al cral di via XX Settembre, la riunione si è conclusa in serata in uno stato confusionale generalizzato.

Per questo motivo, vi riportiamo in maniera succinta, le informazioni concernenti espressamente gli argomenti da noi richiesti all'amministrazione:

Riorganizzazione Ministero: la parte pubblica ha dichiarato che, allo stato attuale, non esiste alcun provvedimento in relazione alla soppressione delle sedi periferiche. Pertanto, è stata smentita l'esistenza di liste o elenchi "aggiornati" di articolazioni non centrali del MEF favoriti per lo smantellamento.
Capitolo diverso, invece, per quanto concerne i dipartimenti centrali.
Infatti, ogni struttura centrale, ha elaborato una propria bozza di "regolamento interno", affluite al IV dipartimento per la stesura unica e definitiva da sottoporre, successivamente, all'avallo dell'autorità politica.
E', comunque, intenzione dell'amministrazione evitare il transito non voluto da parte dei lavoratori colpiti dal trasferimento delle linee di attività istituzionali ad altri dipartimenti centrali.
Insomma, solo chi vorrà, seguirà l'ufficio accorpato a seguito del nuovo organigramma.
Le RdB/CUB MEF hanno chiesto, a tal fine, la consegna delle bozze elaborate da ogni singolo dipartimento centrale e la tempestiva informazione sulla collazione del testo unico prima che venga posto all'esame della volontà politica.

COMMA 165 (cartolarizzazione): l'amministrazione ha asserito che il decreto è fermo alla Corte dei Conti per l'obbligatoria registrazione e che, attualmente, ancora non ha attivato nessuna procedura per l'acquisizione dei dati necessari all'erogazione dei fondi aggiuntivi.
Su questo specifico punto, la delegazione delle RdB/CUB MEF, ha espresso la propria inquietudine in relazione ad un ingiustificato ritardo nella liquidazione di quanto dovuto, indispensabile per porre rimedio all'impoverimento generale che attanaglia "le tasche" dei lavoratori.
Per tale motivo, abbiamo chiesto l'immediata predisposizione e la messa in opera di tutti gli atti essenziali al fine di accorciare i tempi di pagamento.
Risulta evidente, infine, che nonostante un accordo sindacale penalizzante nell'accentuare le disuguaglianze tra i lavoratori (formalizzato nella notte dello scorso 1 ottobre 2008 e non siglato dalle RdB/CUB MEF), le parti siglanti non riescono neppure a mantenere fede ai propri "proclami" di una rapida erogazione.
La RdB/CUB MEF è fermamente determinata a mobilitare i lavoratori per imporre la corresponsione immediata di questa quota di salario e per contrastare il disegno autoritario di smantellamento del MEF.


NB: il decreto relativo al comma 165 è stato registrato ieri dalla Corte dei Conti

SOS P.A.

Mi sono iscritto da poco su http://www.facebook.com/ e mi sono associato ad un gruppo che sembra interessante: SOS P.A..

L'iniziativa di costituire un gruppo online che si interessi della problematica della Pubblica Amministrazione è stata di Antonino Leone di Verona e Lucio Scarpa di Venezia

Il gruppo persegue i seguenti obiettivi:
- Sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini utenti;
- Trattazione dei problemi della P. A.;
- Ricerca, valutazione ed aggiornamento sulle problematiche della P. A.;
- Raccolta di testimonianze sul funzionamento della P. A.;
- Interviste ai parlamentari e senatori che partecipano alla Commissione Lavoro;
- Pubblicazione di articoli e commenti sulla P. A.;
- Elaborazioni di proposte di miglioramento della P. A.;
- Eventuali altre attività proposte dai membri del gruppo.

Antonino Leone gestisce il blog http://cambiamentoorg.blogspot.com/ che conta in pochi mesi dall’apertura di 4300 visite e dedica molto spazio alla gestione dei servizi pubblici. In questo sito sono stati affrontati le tematiche oggetto di dibattito politico dell’ultimo periodo quali:- Il cambiamento nei servizi.
Proviamo a vedere se ne esce fuori qualcosa di buono.

mercoledì 22 ottobre 2008

lettera al Presidente per la scuola

Ricevo e pubblico

In questi giorni sono moltissime le e-mail inviate al Presidente della Repubblica per chiedergli di non firmare la legge di conversione del decreto Gelmini.
Ora il Presidente della Repubblica non può, per disposto costituzionale, rifiutarsi di firmare una legge approvata dal Parlamento.
Egli, però, prima di firmarla, può inviare un messaggio motivato alle Camere con il quale chiede una nuova deliberazione.
Per chiedergli di seguire questa strada, costituzionalmente corretta, ho predisposto il testo di una lettera che chi volesse può inviargli
Importanti sono due cose:
Che la richiesta sia fattibile (e quella allegata lo è)
Che le richieste che gli pervengono siano tantissime
Il meccanismo per scrivere al Presidente della Repubblica è semplicissimo:
> Andare su Internet
> Indirizzare a;
www.quirinale.it
> Appare il portale su cui c'è l'indicazione : La posta
> Cliccare su La Posta ed appare una finestra sulla quale vanno scritti i propri dati personali ed il testo della lettera (Lo spazio a disposizione contiene esattamente il testo allegato - che va scritto tutto di seguito senza andare a capo - e la firma di chi scrive: non di più)
L'invito a chi concorda è duplice:
inviare la lettera
trasmetterla a tutte le persone di cui si ha l'indirizzo invitandole a> fare altrettanto.
L'unica possibilità per essere ascoltati è di essere tanti, tantissimi
Cordiali saluti a tutti

Ecco il testo della lettera:

Signor Presidente,
la Camera dei Deputati ha approvato la legge di conversione del decreto 137/08 con un voto di fiducia. E' facilmente prevedibile che altrettanto avverrà al Senato. Non Le chiedo di non firmare quella legge, ma di compiere un atto che la Carta Costituzionale Le consente. Lei avrà trenta giorni di tempo, dopo il voto del Senato, per promulgarla (comma1, art. 73 della Costituzione). Le chiedo di inviare al Parlamento, in quel lasso di tempo, un messaggio motivato (comma 1, art.74 della Costituzione) per chiedere una nuova deliberazione. E quale più forte motivazione di quella di una legge di riforma della scuola approvata senza la necessaria discussione ed i doverosi confronti (!) con un voto di fiducia usato proprio per impedire discussione e confronti. Confido in un Suo intervento.
Nome e cognome

martedì 21 ottobre 2008

Scivolo degli statali, le istruzioni del Ministero

Il ministro Renato Brunetta ha firmato la Circolare n. 10/2008 che, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, fornisce alcuni indirizzi applicativi per favorire condotte omogenee da parte delle pubbliche amministrazioni in merito all'applicazione dell'art. 72 - "Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di età per il collocamento a riposo" - del Decreto legge n. 112 del 2008 convertito con modifiche nella legge n. 133 del 2008.
Secondo la circolare, tra l'altro, i dipendenti pubblici con 35 anni di anzianità collocati in esonero non possono svolgere prestazioni tramite società di consulenza. La domanda di esonero, una volta accolta, è irrevocabile e il trattamento economico, pari al 50% dello stipendio, non subisce aggiornamenti nel corso del quinquennio.
NB: la circolare per essere definitiva deve essere registrata alla Corte dei Conti

direttiva

Indirizzi per il nuovo contratto dei salariati della Pubblica amministrazione

1 - GIORNI DI MALATTIA
Non sarà più accettato il certificato medico come giustificazione di malattia.
Se si riesce ad andare dal dottore si può benissimo andare anche al lavoro.

2 - GIORNI LIBERI E DI FERIE
Ogni impiegato riceverà 104 giorni liberi all'anno. Si chiamano sabati e domeniche.

3 - BAGNO
La nuova normativa prevede un massimo di 3 minuti per le necessità personali.
Dopo suonerà un allarme, si aprirà la porta e verrà scattata una fotografia.
Dopo il secondo ritardo in bagno, la foto verrà esposta in bacheca.

4 - PAUSA PRANZO
4.1 - Gli impiegati magri riceveranno 30 minuti, perché hanno bisogno di mangiare di più per ingrassare.
4.2 - Quelli normali riceveranno 15 minuti, per fare un pasto equilibrato e rimanere in forma.
4.3 - Quelli in sovrappeso riceveranno 5 minuti, che sono più che sufficienti per uno slim fast.

5 - AUMENTI
Gli aumenti di stipendio vengono correlati all'abbigliamento del lavoratore:
5.1 - Se si veste con scarpe Prada da euro 350,00 o borsa Gucci da euro 600,00, si presume che il lavoratore stia bene
economicamente e quindi non abbia bisogno di un aumento.
5.2 - Se si veste troppo poveramente, si presume che il lavoratore debba imparare ad amministrare meglio le sue finanze e
quindi non sarà concesso l'aumento.
5.3 - Se si veste normalmente vuol dire che il lavoratore ha una retribuzione sufficiente e quindi non sarà concesso l'aumento.

6 - PAUSA CAFFE'
Le macchine erogatrici di caffè/the saranno abolite.
Ai lavoratori che lo richiederanno, all'inizio dell'orario di lavoro sarà messa sulla scrivania una tazzina piena di buon caffè/the
caldo che potranno bersi durante la pausa comodamente seduti sulle loro sedie senza alzarsi e perdere tempo a raggiungere il
distributore.
Per chi volesse anche uno snack (ingordi) vi preghiamo tornare al punto 4.

7 – STRAORDINARI
Gli straordinari non saranno piu' pagati...se decidete di restare in ufficio oltre l'orario di lavoro significa che non avete altro da
fare a casa quindi dovreste solo ringraziarci, se non ci fossimo noi vi annoiereste fuori di qui.


Vi ringraziamo per l'attenzione e Buon lavoro!

P.S. - Per aver letto questo blog in orario di lavoro vi verranno trattenuti 4 minuti di stipendio.

Contrattazione integrativa nelle scuole

Mentre mi sto preparando per la tornata di missioni nelle scuole per la certificazione dei contratti integrativi d'istituto, ho trovato in rete questo comunicato della CISL:
E' stato segnalato da più parti che alcuni revisori dei conti, in rappresentanza del Ministero dell' Economia, si rifiutano di procedere alla certificazione degli oneri dei costi dei contratti integrativi laddove si prevede l'utilizzo nel fondo di istituto delle economie degli anni precedenti.
A parere di questi revisori tale utilizzo, previsto in taluni contratti integrativi, sarebbe illegittimo in quanto non più richiamato esplicitamente dal CCNL del 29 novembre 2007.
Questo rilievo è invasivo dell'autonomia delle parti negoziali ed è privo di qualsiasi fondamento giuridico.
Ciò alla luce delle considerazioni che seguono.
Il CCNL 2007 ha introdotto norme chiare e cristalline sul controllo dei revisori dei conti in materia di compatibilità dei costi della contrattazione integrativa.
Questo controllo, da farsi entro 30 giorni dalla sottoscrizione della pre-intesa, è strettamente limitato alla verifica sulla compatibilità dei costi e si attua ai sensi dell'art. 48, Decreto Legislativo 165/01 e cioè nel rispetto dei vincoli di bilancio.
I revisori dei conti, quindi, non danno parere favorevole alla sottoscrizione definitiva del contratto integrativo, ma devono limitarsi a verificare solo se i costi contrattuali sono compatibili con le previsioni di spesa inserite nel Programma Annuale. Così prevedono le norme di legge e le norme contrattuali.
Inoltre, l'utilizzo dei fondi contrattuali (vedi C.M. 151/2007) sul Programma Annuale è vincolato perché attiene a spese giuridicamente definite dal contratto nazionale, come è per il salario accessorio del personale. E questa regola non può che valere anche per le relative economie.
Infine, è bene ricordare che in base al regolamento sull'autonomia scolastica richiamato anche dal D.M. 21/2007, l'uso e la destinazione dei finanziamenti sono una scelta autonoma delle singole istituzioni scolastiche. Ed esse possono ben decidere di utilizzare le somme del Contratto per progetti futuri avendo come unico vincolo quello dell'utilizzo a beneficio del personale e non quello temporale a base annua.
In conclusione:
i revisori dei conti non possono intervenire sull'utilizzo dei fondi contrattuali perché il loro uso è giuridicamente definito dai contratti che li destina al salario accessorio del personale della scuola;
l'utilizzo delle economie, se non vincolate, è una decisione delle scuole che allocano autonomamente (art. 21, comma 5, legge 59/97) le risorse nel Programma Annuale che, lo ricordiamo, si approva anche con il parere contrario dei revisori.
Con la presente si chiede un autorevole intervento affinché venga ripristinata la legittimità operativa alle istituzioni scolastiche nella contrattazione integrativa.

* * *
Quanto sopra riportato è il contenuto della
lettera unitaria inviata il 10 aprile 2008 dai Segretari Generali, Enrico Panini (Flc CGIL), Francesco Scrima (CISL Scuola), Massimo Di Menna (UIL Scuola) e Marco Paolo Nigi (SNALS Confsal)
al Capo Dipartimento MPI per l’Istruzione
al Capo Dipartimento MPI per la Programmazione Ministeriale Bilancio, Risorse Umane, Informazione
al Direttore Generale MPI della Direzione per il Personale Scolastico
al Direttore Generale MPI della Direzione per la Politica Finanziaria e per il Bilancio
Ho dei fortissimi dubbi che, noi revisori, dovremmo limitarci a verificare solo se i costi contrattuali sono compatibili con le previsioni di spesa inserite nel Programma Annuale, in quanto il mio dovere è quello di certificare la veridicità degli importi che si prevede di distribuire al personale in relazione alle norme di primo e secondo grado e non con il semplice bilancio preventivo. Concordo invece con la possibilità di utilizzare le economie degli anni precedenti nella contrattazione.

lunedì 20 ottobre 2008

Dirigenti e impiegati

Un tipo sta guidando la macchina, quando a un certo punto capisce di essersi perso.
Avvista un uomo che passa per la strada, accosta al marciapiede egli grida:
- Mi scusi, mi potrebbe aiutare? Ho promesso a un amico di incontrarlo alle due, sono in ritardo di mezz'ora e non so dove mi trovo...
- Certo che posso aiutarla. Lei si trova in un'automobile, tra 40 e 42 gradi latitudine Nord e tra 58 e 60 gradi longitudine Ovest, sono le 12 e 23 minuti e 35 secondi e oggi è venerdì e ci sono 21,5 gradi centigradi...
- Lei è un impiegato? - chiede quello dentro l'automobile.
- Certamente. Come fa a saperlo?
- Perché tutto ciò che mi ha detto è 'tecnicamente' corretto, ma praticamente inutile.Infatti non so che fare con l'informazione che mi ha dato e mi ritrovo ancora qui perso per strada!
- Lei allora deve essere un dirigente, vero? - risponde stizzito l'impiegato.
- Infatti, lo sono. Ma... da cosa lo ha capito?
- Abbastanza facile: lei non sa né dove si trova, né come ci è arrivato, né tanto meno dove andare, ha fatto una promessa che non sa assolutamente come mantenere ed ora spera che un altro le risolva il problema; di fatto, è esattamente nella merda in cui si trovava prima che ci si incontrasse... ma adesso, per qualche strano motivo...risulta che la colpa è mia!

domenica 19 ottobre 2008

il personale delle segreterie comissioni tributarie

Angelo Gargani, ha dichiarato che l'indipendenza della giustizia tributaria, di cui è presidente, si raggiunge attraverso la separazione del personale delle segreterie delle commissioni tributarie dal Ministero dell'Economia.
Infatti, il passaggio dei dipendenti alla Presidenza del Consiglio dei ministri non viene ritenuta probabile e quella al Ministero della Giustizia non viene vista di buon occhio, allora resta la via del ruolo autonomo.
Chissà come finirà.
Ricordo che la giustizia tributaria è amministrata in 1° e 2° grado rispettivamente dalle Commissioni Tributarie Provinciali e dalle Commissioni Tributarie Regionali che hanno competenza a decidere su tutte le controversie di cui all'art. 2 del D.Lvo 31 dicembre 1992, n° 546 come modificato dall'art.12 della Finanziaria (Legge 28/12/2001 n° 448).

sabato 18 ottobre 2008

teoria classica della struttura organizzativa

I principi su cui si fondano la ripartizione e il coordinamento dei compiti in una pubblica amministrazione e che, in finale, definiscono la struttura organizzativa classica sono due:
- il principio di specializzazione
- il principio di coordinamento
Secondo il primo principio le attività più complesse vengono suddivise in attività elementari in modo di incrementare la facilità di esecuzione e la produttività del lavoro.
Alla base del coordinamento, invece, esistono altri quattro principi:
- ampiezza del controllo: la qualità dell'intervento direttivo è inversamente proporzionale al numero di controlli necessari per il conseguimento dei fini;
- unità di comando: nessun membro di un organizzazione deve, per ogni singola funzione, render conto a più di un superiore;
- eccezione: non bisogna riportare in alto problemi che possono essere risolti al proprio livello. Non è importante avere collaboratori che riferiscono su ogni piccola sciocchezza, in quanto il capo che pretende di venire comunque a conoscenza di tutto, avendo tempo e capacità limitati, si ritroverà ben presto saturato e, quindi impossibilitato a svolgere quelle funzioni che gli sono proprie;
- scalare: ogni subordinato deve conoscere chi è chiamato a delegargli parte della propria autorità ed a chi devono essere riportate tutte le questioni che vanno oltre i limiti del'autorità assegnatigli.

venerdì 17 ottobre 2008

Malattia: la visita fiscale è obbligatoria anche se l'assenza dura un solo giorno

La circolare "Brunetta" interviene nelle more della conversione del Dl n. 112/2008 che, all'art. 71, detta appunto il regime delle "assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni".
È precisato, innanzitutto, che l'applicazione della nuova normativa si riferisce alle assenze che si verificano a decorrere dal 26 giugno scorso, data di pubblicazione del decreto in Gazzetta.
Viene ribadito poi l'obbligo della richiesta della visita fiscale da parte delle amministrazioni anche nel caso in cui l'assenza sia limitata ad un solo giorno ex co. 3 del citato art. 71. La circolare rileva anche che le nuove disposizioni, innovando rispetto alle precedenti, stabiliscono un regime orario più ampio per la reperibilità al fine di agevolare i controlli.
Quanto al trattamento economico fondamentale, che viene corrisposto nei primi dieci giorni di assenza "(…) con esclusione di ogni indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo (…)", il documento chiarisce che si considerano rientranti in esso le voci del trattamento economico tabellare iniziale e di sviluppo economico, della tredicesima mensilità, della retribuzione individuale di anzianità e degli assegni ad personam. Giro di vite anche per le modalità con cui i pubblici dipendenti devono giustificare le assenze per malattia: per periodi superiori ai dieci giorni è richiesta infatti la presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica.
Leggi il testo della circolare

Scadenza incarico revisori

Per i colleghi revisori:

La legge finanziaria 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296) all’articolo 1, comma 616, prevede che il riscontro di regolarità amministrativa e contabile delle istituzioni scolastiche è effettuata da due revisori dei conti nominati dal ministro dell’economia e delle finanze e dal ministro della pubblica istruzione. Tale norma innova quanto già disciplinato dal D.I. 1° febbraio 2001, n. 44 secondo cui tale attività era affidata ad un collegio dei revisori dei conti nominati dall’ufficio scolastico regionale (art. 57). La legge finanziaria 2007, pertanto, ha determinato la cessazione di quell’organo di controllo (collegio) e al successivo comma 617 ha stabilito che i revisori in rappresentanza dei citati ministeri erano confermati fino all’emanazione del decreto di nomina dei nuovi revisori e comunque non oltre l’entrata in vigore del nuovo regolamento di contabilità.
Pertanto, secondo quanto indicato dal citato comma 617, i revisori operano a pieno titolo fino alla loro sostituzione in quanto la scadenza triennale indicata nel precedente decreto di nomina è superata dalle norme citate.

mercoledì 15 ottobre 2008

incontro per il rinnovo biennio economico 2008-2009.

Si è svolto ieri mattina all’Aran (Agenzia per rappresentanza sindacale delle pubbliche amministrazioni) il secondo incontro sul rinnovo del CCNL Ministeri per il biennio economico 2008-2009.
Nel corso della riunione, l’Aran ha illustrato alle organizzazioni sindacali i contenuti normativi che dovranno essere inseriti nell’accordo, secondo quanto stabilito dalla direttiva della Funzione Pubblica e ha insistito sulla necessità di introdurre modifiche agli articoli del CCNL Ministeri relativo al quadriennio normativo 2006-2009 (entrato in vigore a settembre 2007) riguardanti i sistemi di valutazione del personale e i meccanismi di incentivazione della produttività individuale e collettiva.

La UIL PA, ha ribadito le proprie perplessità sulle politiche contrattuali che da un lato vogliono introdurre sistemi più incisivi per incrementare la produttività, l’efficienza e la qualità dei servizi, ma dall’altro tagliano indiscriminatamente i fondi per la contrattazione integrativa destinati proprio a tale scopo.

La FPCGIL, dopo aver chiarito che il cuore del rinnovo contrattuale deve essere la difesa, reale, del potere d'acquisto delle retribuzioni, h ricordato che il contratto firmato l'anno scorso contiene già misure importanti per il miglioramento dei servizi, basate anche sulla valutazione dei cittadini. Continua, invece, ad essere fermamente contraria ad ipotesi di attribuzione del salario accessorio che riportino in vita il vecchio "Fondino".
L’Aran ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico per accelerare il confronto di merito sul tema della valutazione e tutte le organizzazioni sindacali si sono dichiarate disponibili.
Sul sito della FPCGIL è possibile guardare il filmato della riunione.

lunedì 13 ottobre 2008

concorso da dirigenti al DAG

Già era nell'aria, insistenti voci di corridoio davano per certo che i concorsi banditi ma non ancora conclusi sarebbero stati bloccati dal Ministro.

Ovviamente la mia paura era che bloccassero sine die il concorso da 40 posti da dirigenti alla RGS dove ho brillantemente superato la prova selettiva, ma ero "quasi" sicuro che la mannaia si sarebbe abbattuta solo sui bandi appena pubblicati.
Infatti, è di oggi la conferma della revoca del concorso a 16 posti da dirigente al IV dipartimento tramite il decreto a firma del capo dipartimento Giuseppina Baffi.

La motivazione adotta sul provvedimento è che a causa della riorganizzazione del ministero sono stati diminuiti i posti da dirigente e per tanto per ragioni di opportunità si è deciso di soprassedere.
Ma quello che mi chiedo è: cosa è cambiato in meno di un mese? Della riorganizzazione ne siamo a conoscenza da marzo: bah qualcuno avrà valutato male, ma quel qualcuno pagherà per l'errore?

disciplina e onore

I cittadini a cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

articolo 54 , secondo comma, della Costituzione italiana.

venerdì 10 ottobre 2008

I fondi pensione per i ministeriali

Secondo una mail inviata dalla RDB l'8 ottobre ieri, ARAN e CGIL, CISL, UIL e i sindacati autonomi firmatari dell’Accordo istitutivo dei fondi pensioni per il Pubblico Impiego (solo la RdB/CUB non ha sottoscritto) si sono riuniti per definire l’atto costitutivo, presso un notaio, dei Fondi Pensione “Sirio” (per ministeri, parastato, agenzie fiscali) e “Perseo” (per enti locali e sanità), primo passo per andare, poi, alla raccolta delle adesioni.
Sembrerebbe una barzelletta, vista l’immane crisi finanziaria che sta travolgendo le borse di tutto il mondo e di cui non si vede fine, invece è realtà.
Certo che ci vuole proprio un bel coraggio per procedere su questa strada, in un momento in cui i Fondi Pensioni già avviati sono in perdita: Cometa e Fonchim, fondi dei metalmeccanici e dei chimici, hanno perso 7 milioni di Euro in obbligazioni della Lemhan Brothers e, quello dei ferrovieri, si è salvato, rimettendoci di meno, solo perché a Luglio si era sbarazzato delle stesse obbligazioni.
Già nei primi mesi dell’anno, quando i mercati finanziari erano in una fase di bonaccia, i fondi avevano perso, in media, il 2,7%, quasi cinque punti in meno rispetto al + 2% reso dal TFR.In realtà, i Fondi pensione hanno perso la sfida con il TFR sia nei primi mesi del 2008 che nel lungo periodo: fra il primo gennaio del 2008 e il 30 giugno del 2008, nessuno dei fondi maggiori ha battuto i rendimenti del TFR che ha fruttato il 27,7%.
I sostenitori della previdenza complementare invitano a non disperare a patto, naturalmente, che il lavoratore abbia un arco di tempo sufficientemente lungo, 30/40 anni, per implementare la sua pensione e vedere fruttare quello che, incautamente, ha versato nei fondi privati.
Sono gli stessi che avevano assicurato e fornito garanzie ai lavoratori sulla bontà dei loro investimenti !
Incredibile, che tempismo per varare dei fondi pensione!!

giovedì 9 ottobre 2008

Per una volta orgogliosi del nostro capo......


Per una volta possiamo essere concordi con la presa di posizione del nostro "capo".

Stamane, infatti, nel corso dell'audizione al Senato il ministro Giulio Tremonti aveva minacciato: "O va via l'emendamento o va via il ministro dell'Economia".

L'emendamento, denunciato oggi da "Report" (che va in onda domenica sera) e da "Repubblica", prevede che i reati legati ai grandi dissesti finanziari come Parmalat e Cirio non sarebbero più perseguibili a meno dell'esistenza di un vero e proprio fallimento. Una norma pericolosissima che, di fatto, cancellerebbe i processi a personaggi com Tanzi, Cragnotti e Geronzi.


....peccato che aveva promesso le dimissioni anche nella scorsa legislatura in caso di condoni fiscali.



PS: tra i tanti Tremonti è il "capo" che preferisco.

mercoledì 8 ottobre 2008

Il radon

Settimana dedicata a frequentare un corso per responsabili e addetti al servizio prevenzione e protezione del ministero.

Oggi dedico un post all'interessante lezione sui rischi tenuta dal dott. Jacopo Ceradini.

Infatti il docente è stato veramente in gamba: con simpatia e competenza è riuscito a tenere la nostra attenzione sempre viva nonostante le 8 ore di spiegazioni. Per una volta un docente che si è meritato la paga.

Tra le molte cose che ci ha spiegato una mi ha lasciato veramente perplesso: la seconda causa di tumori ai polmoni, dopo il fumo, è il radon nell'ambiente.
Il radon è un gas radioattivo naturale, inodore, insapore e incolore, estremamente volatile e solubile nell'acqua. E' un prodotto del decadimento radioattivo del radio, il quale, a sua volta, deriva dall'uranio.
E' importante conoscere e valutare gli effetti sanitari del radon, dal momento che esso rappresenta un rischio sanitario quando si accumula negli spazi confinati e, nel mondo di oggi, noi trascorriamo l'80 - 90% del nostro tempo in spazi chiusi.
Per maggiori informazioni è possibile collegarsi al sito dell'ISPEL .
Devo anche segnalare la bravura del docente di ieri, mio collega, Giuseppe Farese e pertanto non posso che complimentarmi con il Dipartimento AG che ha organizzato il corso.

martedì 7 ottobre 2008

Erasmus per i dipendenti pubblici

Su Il Sole 24 Ore di oggi è stata pubblicata la notizia che il superattivo ministro Brunetta si stia accordando con il governo spagnolo per istituire un "Erasmus dei dipendenti pubblici". Peccato che l'idea è venuta per primo a Gianni Pitella (ma chi è?) europarlamentare del Pd e presidente della delegazione italiana del gruppo Pse al Parlamento europeo (ma va, chi lo avrebbe detto!).
Infatti il 3 agosto scorso l'onorevole affermava che "Dopo aver lanciato l’Erasmus per i giovani imprenditori e per gli studenti delle scuole medie superiori (16-18 anni), tenterò l’ultimo colpo di legislatura proporrò di estendere il programma Erasmus anche ai dipendenti della Pubblica amministrazione. E’ necessario che i funzionari pubblici italiani escano dal letargo per incontrarsi con i colleghi europeri con cui scambiare idee ed esperienze, e avere una visione più ampia sul come si gestisce la cosa pubblica". L'idea di allargare l'Erasmus alla Pubblica Amministrazione è stata condivisa da tutto il Parlamento europeo. Il progetto, che permette ai giovani di studiare all'estero ora riguarderà anche i funzionari della P.A. "
Sembra la solita caz.....

sabato 4 ottobre 2008

I 34 punti della Riforma che vorrebbe il ministro Brunetta


Vi riporto l'elenco degli obiettivi del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione che è possibile consultare sul sito istituzionale
-
1 SOPPRESSIONE O RIORDINO DI ENTI PUBBLICI (Decreto legge)
2 CREAZIONE DELLE FONDAZIONI UNIVERSITARIE (Decreto legge)
3 CLASS ACTION CONTRO LA P.A. ( Decreto legge)
4 STOP ALLA PIOGGIA DI COLLABORAZIONI E CONSULENZE (Decreto legge)
5 CONTROLLI SEVERI SU INCOMPATIBILITÀ, CUMULO DI IMPIEGHI E INCARICHI
(Decreto legge)
6 NASCE IL "PIANO CASA" (Decreto legge)
7 MISURAZIONE E RIDUZIONE DEGLI ONERI AMMINISTRATIVI (Decreto legge)
8 AUMENTA LA VALIDITÀ DELLA CARTA D’IDENTITÀ E DELLA CARTA D’IDENTITÀ
ELETTRONICA (Decreto legge)
9 INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO (Decreto legge)
10 LIMITAZIONE AL LAVORO FLESSIBILE (Decreto legge)
11 LOTTA ALLO SPRECO DI CARTA: GAZZETTA UFFICIALE SOLO ONLINE (Decreto
legge)
12 RIDUZIONE DELLE ASSENZE PER MALATTIA (Decreto legge)
13 MAGGIORE CONTROLLO DELLA SPESA PER LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA
(Decreto legge)
14 AUMENTO DELLA MOBILITÀ DEI DIPENDENTI PUBBLICI (Disegno di legge)
15 ASPETTATIVA PER I DIPENDENTI CHE DIVENTANO IMPRENDITORI (Disegno di
legge)
16 SCATTA IN TUTTA ITALIA L’"OPERAZIONE TRASPARENZA" (Disegno di legge)
17 DRASTICA SEMPLIFICAZIONE DEI BILANCI DEI COMUNI CON MENO DI 5.000
ABITANTI ( Disegno di legge)
18 TEMPI NEL PROCEDIMENTO: CHI RITARDA PAGA (Disegno di legge)
19 CONCORSI SOLO SULLA BASE DEL TERRITORIO (Disegno di legge)
20 MOBILITÀ DELLE FUNZIONI E USO OTTIMALE DEGLI EDIFICI PUBBLICI (Disegno di
legge)
21 DIFFUSIONE ONLINE DELLE BUONE PRASSI, DEI TEMPI MEDI DI PAGAMENTO E
DELLA TRACCIABILITÀ DEL PROCEDIMENTO (Disegno di legge)
22 RIORGANIZZAZIONE DEL CNIPA, DEL FORMEZ E DELLA SSPA (Disegno di legge)
23 NUOVE TUTELE DELL’UTENTE DEI SERVIZI PUBBLICI (Disegno di legge)
24 MODIFICA DEL CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE STATALE (Disegno di legge)
25 SVILUPPO DEL WIRELESS E CREAZIONE DI IMPRESE (Disegno di legge)
26 VALUTAZIONE DEL PERSONALE (Disegno di legge delega)
27 ORGANISMI DI CONTROLLO DELLA VALUTAZIONE (Disegno di legge delega)
28 MERITO E PREMIALITÀ (Disegno di legge delega)
29 SANZIONI DISCIPLINARI E RESPONSABILITÀ (Disegno di legge delega)
30 LOTTA AI FANNULLONI (Disegno di legge delega)
31 CHI ROMPE PAGA (Disegno di legge delega)
32 MEDICO MENDACE (Disegno di legge delega)
33 RIFORMA DELLA DIRIGENZA (Disegno di legge delega)
34 RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA (Disegno di legge delega)

venerdì 3 ottobre 2008

Incentivi al Mef

Nella mia casella di posta ho ricevuto questo comunicato sindacale:
Questa notte è stato firmato dalle OO.SS. e dall’Amministrazione l’accordo sui criteri di erogazione delle risorse dell’art.3 comma 165/2003 per quanto concerne il personale dirigenziale e delle aree professionali dei quattro Dipartimenti del Ministero dell’ Economia e delle Finanze.Con tale atto è stato possibile assicurare a tutto il personale del Ministero la corresponsione delle risorse finanziarie stanziate con D.M. del 10/9/2008 scongiurando così il rischio della perenzione......
Il testo completo dell’accordo e la tabella di calcolo delle medie individuali per il personale delle aree e di quello dirigenziale è allegato al presente comunicato ed è reperibile anche sul nostro sito cliccando sul
sito sindacale.
Chiaro? A me non tanto.
Allora sono andato a leggere, per la prima volta in quindici anni di onorato servizio, l'accordo della ripartizione:
le parti (Ministero dell'Economia e i rappresentanti sindacali) hanno concordato che le somme destinate all'incentivazione del personale per l'anno 2007 sarà assegnato per l'89% al personale "livellato" e il restante 11% al personale dirigente. La distribuzione ai "livellati" avverrà con due metodi diversi:
a) 50% a tutti in base alle presenze (vengono escluse alcune assenze per particolari motivi);
b) 50% in base alla valutazione dei risultati degli uffici di appartenenza in base a dei parametri particolari.
Letto bene?
A ottobre di quest'anno (2008) si accordano per distribuire le somme incentivanti del 2007 e come parametro principale inseriscono i risultati relativi al proprio ufficio di appartenza.
In linea teorica la meritocrazia è giustissima ma in questo accordo qualcosa non va.
Infatti, ad essere valutati attualmente, e quindi a maggior ragione nel 2007, sono i singoli dirigenti e non gli uffici. Inoltre, tralasciamo di giustificare il fatto che io prendo meno incentivante perchè ho un dirigente scansafatiche, ma non sarebbe stato il caso di mettere al corrente il personale degli obiettivi da raggiungere prima di distribuire i soldi?
Credo che siano le solite cose all'italiana: belle parole ma nessun fatto.
Un altro fondo distribuito a pioggia!