mercoledì 31 dicembre 2008

Buon Anno


martedì 30 dicembre 2008

Ferrovie, il conto ai nostri nipoti

articolo di G.Paolucci e R.Zanotti pubblicato sulla lastampa.it del 30 dicembre 2008

Operazioni di «cosmesi contabile», costi caricati in maniera iniqua sulle generazioni future fino al 2060, una gestione finanziaria approssimativa, scelte politiche non efficienti e scelte contabili che sembrano fatte apposta per ingenerare confusione. E, da ultimo, 44 miliardi di debiti contratti dalle Ferrovie e accollati allo Stato nonostante la vecchia holding sia stata ufficialmente privatizzata almeno fin dal 1992.

Una cifra iperbolica, tanto da superare la finanziaria triennale di Tremonti, ferma a 39 miliardi. Come è stato possibile lo spiega l’ultima relazione della sezione centrale di controllo della Corte dei Conti che ha analizzato due diverse operazioni.

La prima ratificata con la legge 662, approvata il 23 dicembre del 1996 (due giorni prima di Natale). L’Erario si accollò tutti i prestiti stipulati e quelli in procinto di esserlo, alla data del 31 dicembre 1996. Risultato: 31.193.478.511 euro a carico dei cittadini.

Operazione appunto definita dai magistrati istruttori Aldo Carosi e Fabio Viola: «Cosmesi contabile al bilancio delle Fs con il fine di migliorarne indirettamente il conto economico».

La seconda è più recente: la fallimentare nascita di Ispa (Infrastrutture Spa), società costituita nel 2002 con lo scopo di finanziare l’Alta Velocità.

Ispa avrebbe contratto prestiti con banche internazionali e avrebbe prestato denaro a Rfi-Tav tramite l’emissione di proprie obbligazioni e la creazione di un patrimonio separato. I prestiti contratti da Ispa avrebbero dovuto essere restituiti grazie agli introiti ottenuti dall’Alta Velocità. Peccato - notano i giudici - che nessuno studio di fattibilità abbia mai dimostrato che la creazione di Ispa fosse più vantaggiosa nella raccolta dei prestiti. Peccato che il patrimonio separato si sia rivelato «sostanzialmente inconsistente in quanto basato su ricavi futuri stimati approssimativamente». E peccato soprattutto che Ispa, nata per non far ricadere sul bilancio statale i costi dell’Alta Velocità, avesse su quel debito la garanzia dello Stato.

Eurostat, in virtù di quella garanzia, ha imposto di far rientrare i debiti di Ispa nel bilancio dello Stato. A quel punto (nel 2005) la società è stata sciolta e incorporata nella Cassa Depositi e Prestiti. I debiti contratti sono finiti di nuovo nel calderone dell’Erario statale: altri 12.950.000.000 di euro scaricati sul pubblico.

E dire che il presidente di Ispa, l’ex ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio, nel 2003 aveva dichiarato al Senato che la società non avrebbe mai pesato sul debito pubblico.

La realtà dei fatti ha dimostrato il contrario.

C’è anche dell’altro, nell’analisi dei magistrati contabili. Ad esempio, quei «ricavi futuri stimati approssimativamente», finivano comunque per essere pagati dalle casse dello Stato. «Gravanti direttamente o indirettamente su risorse pubbliche - è scritto nella relazione - sfruttamento delle tratte da parte di gestori, in prevalenza pubblici, di trasporti ferroviari, integrazioni a piè di lista caricate direttamente dalla legge sull’Erario».

Poi, il capitolo della gestione finanziaria. Scrive ancora la Corte dei Conti: «Complesse clausole finanziarie penalizzano spesso la parte pubblica, la quale, anche a causa dell’insufficienza di un’azione conoscitiva di supporto, tende ad eseguire pedissequamente gli articolati contrattuali, senza valutare l’opportunità di azionare opzioni in essi contenute».

Come dire: i funzionari si sono limitati a pagare le rate dei prestiti senza controllare se ci fosse un modo per pagare meno.

Un esempio? I famigerati derivati.

La Corte calcola che quelli sui prestiti Ispa sono costati allo Stato, complessivamente, 126 milioni di euro in tre anni e chiede delucidazioni al Ministero.

Risposta: sì, ma il prossimo anno, forse, ne incassiamo 15.

Peccato, notano i giudici, che le previsioni precedenti si siano rivelate sballate. Ancora: perché i contratti su due prestiti, simili per caratteristiche e ammontare, sottoscritti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro con Depfa e Morgan Stanley, hanno tassi tanto diversi, rispettivamente del 4,8% e del 5,48%? «La circostanza lascia perplessi», scrivono laconicamente i magistrati contabili, che tirano in ballo le responsabilità dei manager pubblici mai stati fatti oggetto di indagine interna e mai stati chiamati a rendere conto delle loro azioni. «Vicenda emblematica e fortemente rappresentativa», conclude la Corte. Lo terranno presente i nostri nipoti.

La relazione della Corte dei Conti è arrivata sulla mia scrivania pochi giorni prima delle ferie e finalmente qualche giornale ha pubblicato lo scandalo delle FFSS (ovviamente io non potevo per segreto d'ufficio).
Tra le righe dell'articolo c'è anche un altro problema serio ce dei derivati: nessuno conosce o relaziona sull'attività della gestione dei derivati del MEF!!




Buona Anno a tutti

martedì 23 dicembre 2008

Auguri



Arrivederci al 2009

lunedì 22 dicembre 2008

l'ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro comparto scuola

E' stato firmato l'ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto scuola per il secondo biennio economico 2008\2009.
Evidenzio per noi revisori l'articolo 4 dove vengono stabiliti i parametri per la distribuzione del Fondo dell’Istituzione scolastica:
1. Le risorse del Fondo d'Istituto (articolo 84 del CCNL) sono quantificate, a decorrere dall’1.1.2009, in 1.161,92 milioni di euro.
2. A decorrere dall’1.1.2009, i valori unitari annui al lordo degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione, sono di seguito rideterminati:
• € 4.056,00 euro per ciascun punto di erogazione del servizio;
• € 802,00 euro per ciascun addetto individuato dai decreti interministeriali quale organico di diritto del personale docente ed educativo e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario;
• € 857,00 euro ulteriori rispetto alla quota del precedente alinea per ciascun addetto individuato dal decreto interministeriale, quale organico di diritto del personale docente degli istituti secondari di secondo grado.
3. I valori di cui al comma 2 si applicano ai parametri individuati annualmente dal Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca nella pubblicazione della Direzione generale per gli studi e la programmazione e per i Sistemi informativi "Sedi, Alunni, Classi, Dotazioni organiche del Personale della Scuola statale – Situazione dell’organico di diritto".
4. In sede dei successivi rinnovi contrattuali sarà verificata l’esatta consistenza della variazione dei punti di erogazione del servizio e dell’organico di personale al fine di recuperare, mediante l’innalzamento dei valori unitari di cui al comma 2, le eventuali economie derivanti dalla contrazione dei parametri di cui al comma 3.

venerdì 19 dicembre 2008

giovedì 18 dicembre 2008

Perla di filosofia

Un mio collega ha finito ora una verifica presso un dipartimento e mi ha raccontato che, dopo aver evidenziato le varie problematiche e alcune criticità, il dirigente responsabile prendendolo da parte gli ha detto:
"ti parlo come a un figlio. Non puoi vedere le cose solo bianche o nere, ci sono anche quelle grigie. Quindi ti devi comportare di conseguenza se vuoi fare carriera!"
Sono vicino al collega che rimarrà sempre un funzionario ma almeno vede le cose a colori!!

Comunicato RDB

Ricevo il comunicato sindacale della RDB del MEF e pubblico

Tutto si può dire, meno che la nostra amministrazione non sia capace si sorprenderci ogni qualvolta si presenta al tavolo negoziale (e non solo).
Nella riunione che si è tenuta il 15 dicembre 2008, indetta per individuare i criteri di corresponsione delle somme della cartolarizzazione destinate alla produttività individuale, prevista dal punto 3 dell’accordo siglato il 2 ottobre 2008 (non sottoscritto solo dalle RdB/CUB MEF), l’amministrazione si è esibita in uno spettacolo, stavolta, non solo senza vergogna ma, anche, senza una linea di condotta minimamente credibile.
Ad inizio riunione, la parte pubblica ha sottoposto alle organizzazioni sindacali un testo di accordo che individua alcune tipologie di lavoratori, in servizio presso determinati uffici, non aventi diritto alle somme derivanti dall'applicazione del comma 165 dell'art. 3 della legge 350 (UCB Salute e UCR Monopoli di Stato).La necessità di siglare un accordo specifico su una materia normata e, pertanto, non soggetta a negoziazione, denota un comportamento astuto dell’amministrazione che, per tutelarsi, cerca la solita complicità concertativa prontamente ottenuta, questa volta, con la firma di CGIL, CISL, UNSA, ASSOMED e INTESA.
Evasa la prima pratica con la sua "messa agli atti", si è entrati nel merito dell’ordine del giorno, con la discussione della famigerata
proposta di remunerazione della produttività individuale, consegnata alle organizzazioni sindacali qualche giorno fa.
L’obiettivo della proposta è semplicissimo: piena discrezionalità dei dirigenti nell’individuazione della quota del 20% di personale da premiare.
Non è altrettanto semplice, invece, la struttura della proposta, caratterizzata da alchimie aritmetiche e modalità indicative di prestazioni sostanzialmente vuote e, praticamente, inapplicabili.
Dopo il solito, ripetuto ed estenuante giro di tavolo, l’amministrazione si è ritirata in "camera di consiglio" per escogitare una nuova proposta.Al rientro, è arrivato il colpo di scena.
La parte pubblica ha ritirato il precedente progetto di "
valutazione della prestazione e delle competenze organizzative", dichiarandosi disponibile a pagare, questa quota di salario, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni: CHE IL LAVORATORE NON ABBIA SUPERATO, IN TUTTO IL 2007, 10 GIORNI DI ASSENZA (considerando presenze solo le ferie e le festività soppresse) e che ci sia il contemporaneo avvio, con le parti sociali, delle procedure per l'individuazione di criteri rigidi di produttività individuale, a partire dal 2009, da applicare su tutte le ripartizioni di fondi di salario accessorio.
Quindi, dall'intenzione di "rilevare i risultati migliori, riconoscerli e premiarli", "favorire un processo di comunicazione tra il capo e i collaboratori sulle aspettative e sugli obiettivi dell'ufficio nonché sulle aree di miglioramento individuali", certamente frutto di giorni di faticoso lavoro e di rapporti metafisici interdipartimentali, in dieci minuti, l'amministrazione è approdata all'art. 71 della legge 133/08, i famosi 10 GIORNI DI BRUNETTA !
In breve, l'intento è sempre lo stesso, comunque lo si tenti di camuffare: escludere dal pagamento quanti più lavoratori possibile.

Tralasciamo, per sintesi, il resoconto della discussione sviluppatasi, limitandoci a riferire che non si è concluso nulla se non un generico impegno a rivedersi a metà gennaio 2009.
In questo quadro desolante, la nostra delegazione è stata l’unica a parlare di lavoratori, bisogni sociali, crisi economica e salario.
Ed è stata anche l'unica organizzazione sindacale a formulare una proposta concreta e di immediata applicazione: la distribuzione, a tutto il personale, delle somme in questione; la compensazione per quei lavoratori che, grazie all'inettitudine dei dirigenti, non hanno raggiunto l'obiettivo dell'ufficio e si sono visti decurtare il salario aggiuntivo; il pagamento delle somme accantonate per l'assistenza ai portatori di handicap, le assenze per infortuni sul lavoro o per causa di servizio, i permessi e distacchi sindacali, i permessi RSU.
Insomma, più potere d'acquisto per il rilancio dei consumi.

La RdB/CUB MEF ha anche denunciato pesantemente le ipotesi classiste dell’amministrazione che, coscientemente o incoscientemente (poco importa), non ha neppure valutato l'impatto economico delle proposte presentate: infatti, se nella prima ipotesi avrebbe distribuito, dopo la sottoposizione "dell'impiegato" al giudizio discrezionale del "capo", quote di salario di tutti i lavoratori ad un paio di migliaia di colleghi, nella seconda ipotesi, i fortunati vincitori del bingo, si sarebbero ridotti al massimo a qualche centinaio, con una "vagonata" di soldi.
C’è da aggiungere, infine, che questa amministrazione non ha neppure adempiuto a quanto richiesto dalla nostra organizzazione sindacale, in merito alla consegna di una relazione tecnica relativa ai pagamenti effettuati e alle somme accantonate.
Potrei anche concordare con le critiche del sindacato ma ormai dobbiamo essere coscienti che la Pubblica Amministrazione ha la necessità di un sistema di valutazione del personale serio e meritocratico. L'urgenza della riforma deriva anche dall'esperienza delle procedure di riqualificazione e dei concorsi che hanno ampiamente fallito. La rassegnazione che serpeggia tra i colleghi ormai è grave ed un sindacato serio dovrebbe, oltre che criticare, avanzare delle proposte alternative ma con l'obiettivo di premiare la meritocrazia.
Il Governo e l'Amministrazione hanno proposto un sistema di valutazione non corretto? Critichiamolo ma contestualmente facciamo la nostra proposta perché siamo stanchi di essere tutti uguali e ugualmente detestati dall'opinione pubblica (come dargli torto?).

mercoledì 17 dicembre 2008

Romeo (il miglior gestore del Colosseo)!!


Nel nostro Ministero Alfredo Romeo non è sconosciuto: chi non ha sentito parlare almeno per una volta di "Romeo" o Global Service?

Questi giorni l'imprenditore napoletano è sulle prime pagine di tutti i giornali per alcuni lievi casi di corruzione a Napoli.

Da Il Sole 24 ore si può leggere che dal '99 ha in concessione la gestione dell'immenso (2,1 miliardi di euro) patrimonio pubblico immobiliare della città partenopea.

Su quei 2,1 miliardi di valore di case e uffici, la Romeo gestioni ha riscosso somme per soli 25 milioni nell'ultimo decennio, a un ritmo medio di poco più di due milioni l'anno. Un'inezia, tanto più che si tratta dell'incasso lordo: dei 25 milioni nelle casse del Comune ne sono entrati solo 13, visto che 12 milioni sono finiti direttamente alla Romeo come recupero spese.

La Corte dei conti rileva che per il 2001 e il 2002 la redditività del patrimonio pubblico è stata addirittura negativa per 18 milioni di euro. Gestione fallimentare, quindi.

Ma cosa ha di speciale Alfredo Romeo per meritare tanta considerazione? Di fatto è ormai un monopolista di questo genere di attività.

Gestisce patrimoni pubblici oltre che a Napoli, a Milano e Roma. Ha gli appalti per il ministero dell'Economia, l'Inps, il Demanio, la Consip.

Una vera potenza che ha il suo centro soprattutto in quel di Roma. Lì Romeo ha (o meglio aveva) il suo gioiello della Corona. La gestione della rete stradale dell'intero Comune di Roma (ecco perché quando piove la capitale diventa piena di buche!).

Ebbene quell'appalto è stato vinto (sotto le giunte di centrosinistra) per un importo elevato: 64 milioni di euro l'anno per la durata di 9 anni (80mila euro a chilometro ogni anno). Basta fare un confronto per capire le differenze con le altre città dove la gestione stradale è appaltata a privati. A Bologna il costo è di soli 4,2 milioni l'anno per 770 chilometri di strade, solo 30 in meno delle arterie capitoline. La provincia di Firenze paga 3,7 milioni l'anno per la metà delle strade di Roma. Un'anomalia profonda che ha indotto lo scorso 5 novembre il sindaco Alemanno a disdettare il maxi-appalto. Ma lavorare con il pubblico paga.

I bilanci della Romeo Gestioni traboccano di profitti. Solo negli ultimi 3 anni la società ha sfornato utili per oltre 75 milioni, al ritmo di 25 milioni l'anno, su un fatturato di poco più di 130 milioni. Ogni 100 euro di attivo ne rende oltre 20 sotto forma di utili. Una gallina dalle uova d'oro. A scapito di chi?


E nel nostro Ministero? Ma sicuramente da noi le cose si sono fatte tutte a regola d'arte. Vero sig. Ministro?


leggi anche




lunedì 15 dicembre 2008

Speriamo che non nevichi

Mi preparo a partire per Torino dove mi aspetta una giornatina niente male.
Partenza da stazione Ostiense alle 6.20 circa per Fiumicino, Air One alle 7,30 (si studiano le carte) e a scuola per le 9.30 (neve permettendo).
In veloce sequenza: consuntivo scuola incorporata; insediamento nuova scuola, contratto integrativo e programma annuale. Tutto questo senza la collega dell'Istruzione.
Ricorsa a Caselle per l'aereo delle 18.40, treno per l'Ostiense (boh non mi ricordo l'orario) e a casa ad addormentare i bimbi. Tutto questo senza intoppi altrimenti salta tutto!!!
NB: l'ultima volta per il nubifragio su Roma il mio aereo ha registrato due ore di ritardo facendomi perdere lo stupendo 3-1 della mia squadra al Chelsea!
A mercoledì!!

venerdì 12 dicembre 2008

Tutto mi sarei aspettato..........

Da: Segreteria Baffi I
Inviato: venerdì 12 dicembre 2008 16.30

A:

Oggetto: Stato di calamità naturale

In considerazione dello stato di emergenza determinato dalle critiche condizioni meteorologiche che interessano in queste ore la città di Roma ed in previsione della piena del fiume Tevere, si prega di voler permettere l’uscita del personale dalle sedi di lavoro per poter consentire l’agevole rientro a casa. In questo senso sono le indicazioni fornite dal Sindaco a seguito dell’incontro con i vertici della Protezione civile.

Giuseppina Baffi
Capo del IV Dipartimento

giovedì 11 dicembre 2008

Il ministro Brunetta pronto a rivedere le attuali modalità delle visite fiscali

dal Corriere.it

Il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta starebbe studiando «nuove modalità» sui controlli fiscali per i giorni di malattia dei dipendenti pubblici e sarebbe «pronto a rivedere» lo svolgimento attuale in funzione delle critiche espresse da alcuni sindacati. Lo ha detto il segretario della Uil Scuola Massimo Di Menna, a conclusione dell’incontro a palazzo Chigi con il governo cui ha partecipato anche Brunetta.

Un semestre per capire la sua evidente idiozia, non male per essere un socialista di Forza Italia (ci si è definito lui)

Come si determina il fondo di istituto per le scuole

SEQUENZE CONTRATTUALI PREVISTE DALL’ART. 85, comma 3, E DALL’ART. 90, commi 1, 2, 3 e 5 DEL CCNL SCUOLA SOTTOSCRITTO IL 29.11.2007
Art. 1
Nuovi criteri di ripartizione delle risorse per il finanziamento del Fondo dell’istituzione scolastica
1. L’art. 85 del CCNL Scuola sottoscritto il 29.11. 2007 è sostituito dal seguente:
“1. A decorrere dal 31.12.2007, l’importo complessivo delle risorse del fondo dell’istituzione scolastica di cui all’art. 84 del presente CCNL, sono ripartite, annualmente, tra le singole istituzioni scolastiche ed educative, in relazione ai seguenti criteri:
15 % in funzione del numero delle sedi di erogazione del servizio;
68 % in funzione del numero degli addetti individuati dai decreti interministeriali quale organico di diritto di tutto il personale docente ed educativo e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario;
17 % in funzione del numero degli addetti individuati dal decreto interministeriale quale organico di diritto del personale docente degli istituti secondari di secondo grado.2.

In coerenza con i criteri definiti dal comma precedente, il riparto delle risorse complessive di cui all’art. 84 del presente CCNL, disponibili dal 31 dicembre 2007, è effettuato sulla base dei valori unitari annui, al lordo degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione, e dei parametri per anno scolastico di riferimento, di seguito indicati:

  • € 4.157,00 Euro per ciascun punto di erogazione del servizio;
  • € 802,00 per ciascun addetto individuato dai decreti interministeriali quale organico di diritto del personale docente ed educativo e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario;
  • € 857,00 ulteriori rispetto alla quota del precedente alinea per ciascun addetto individuato dal decreto interministeriale, quale organico di diritto del personale docente degli istituti secondari di secondo grado.
3. I valori unitari indicati al comma 2 saranno oggetto di aggiornamento nel successivo biennio contrattuale, al fine di renderli compatibili con le future risorse contrattuali, nonché con le variazioni delle sedi di erogazioni del servizio e dell’organico di diritto. Nella stessa sede sarà quantificata, ai sensi degli artt. 56 c. 3, 82 c. 4 e 83 c. 3 del presente CCNL, la decurtazione annuale complessiva a carico del fondo dell’istituzione scolastica, occorrente per la copertura dei maggiori oneri derivanti dall’inclusione, nella base di calcolo del TFR, degli elementi retributivi di cui ai predetti articoli”.

mercoledì 10 dicembre 2008

la distribuzione del FUA 2008

Ho ricevuto un accordo siglato all'interno di un U.C.B. per la distribuzione del Fondo Unico di Amministrazione 2008 che stabilisce che
le risorse che verranno assegnate saranno attribuite come segue:
1. per il 15% in relazione alle presenze risultanti dal sistema di rilevazione, secondo i criteri adottati per la corresponsione dell’Indennità di Amministrazione, per il periodo 01/05/2008-19/11/2008;
2. per l’85% in relazione alla progettualità, secondo la seguente ulteriore ripartizione :
a. 90% per la realizzazione complessiva di due progetti alternativi;
b. 10% presenze effettive per il periodo 20/11/2008-31/12/2008 risultanti dal sistema di rilevazione.
Già sottoscrivere un accordo che prevede la distribuzione dell'85% per due progetti da svolgere nel periodo di un mese (ferie comprese) mi lascia perplesso, in più la maggior parte del fondo non è ancorato a nulla ma solo al fatto di respirare. Il fondo comincia a trasformarsi, di fatto, in 14^, in aperto contrasto al comma 3 dell'articolo 31 del CCNL del comparto ministeri del 16 febbraio 1999, il quale stabiliva che l’erogazione degli incentivi da attribuire a livello di contrattazione integrativa per la realizzazione degli obiettivi e programmi di incremento della produttività è attuata dopo la necessaria verifica del raggiungimento dei risultati secondo le vigenti disposizioni.
Non ho nulla da obiettare sulla costituzione della quattordicesima per i dipendenti dei ministeri ma è possibile che in questo Paese ogni volta che si fa una norma o un accordo nella realtà si fa altro?
Inoltre, ci troviamo nella situazione bizzarra che se mi dovessi ammalare (faccio gli scongiuri) mi verrebbe tolta una quota dallo stipendio base mentre rimarrebbe invariato l'accessorio. Uao!!
Infine, per i nostri sindacalisti avrei una proposta: calcoliamo la quota del FUA in modo inversamente proporzionale alla presenza così il dipendente che viene tutti i giorni in ufficio verrà giustamente penalizzato a favore di quello che sta a casa, in fondo è come se pagasse l'affitto della sua postazione di lavoro.

martedì 9 dicembre 2008

Indicazioni per la predisposizione del programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2009

Nota n. 3338 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio -Ufficio I

Roma, 25 novembre 2008

Oggetto: Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2009


Al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di procedere alla predisposizione del Programma annuale per il 2009, con riferimento alle assegnazioni finanziarie che, ad oggi, possono essere disposte dal questo Ministero, si forniscono indicazioni utili per la redazione del predetto documento contabile.
  • L’importo relativo al fondo d’istituto va determinato sulla base dei parametri stabiliti dalla vigente normativa contrattuale. Va fatto riferimento, pertanto, al CCNL sottoscritto il 29 novembre 2007, alle successive sequenze contrattuali dell’8 aprile e del 25 luglio 2008, nonché alla nota di questa Direzione generale n. 1727 del 24 settembre 2008.
  • L’importo concernente i progetti per le aree a rischio, a forte processo migratorio e contro l’emarginazione scolastica va previsto sulla base delle risultanze della specifica contrattazione decentrata regionale.
  • L’assegnazione per gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore vanno computate in ragione di euro 5.000,00 per ciascuna classe terminale di scuola secondaria di secondo grado.
  • Le esigenze finanziarie per le indennità per gli esami di idoneità per l’abilitazione all’esercizio della libera professione vanno determinate – da parte delle scuole interessate- sulla base del numero e della composizione delle commissioni di esame che si prevede di attivare.
  • Le risorse finanziarie relative alle supplenze brevi e saltuarie dovranno essere determinate, in sede di previsione, quale assegnazione base, utilizzando i seguenti parametri: euro 450,00 per ciascun docente in organico di fatto presso le scuole primarie e dell’infanzia; euro 140,00 per ciascun docente, in organico di fatto, presso le scuole secondarie; euro 45,00 per ciascuna unità di personale ATA, in organico di fatto, presso le scuole di ogni ordine e grado. A seguito di apposito monitoraggio, si provvederà alla eventuale integrazione dell’assegnazione base, come sopra determinata, in relazione al fabbisogno accertato e comunque entro il limite massimo del 50% della somma corrispondente all’assegnazione base. Si fa presente che l’organico di fatto da prendere a riferimento per il citato calcolo deve essere quello comunicato dalle scuole al sistema informativo di questo Ministero entro il 17 ottobre 2008. Si richiama, inoltre, alla responsabile attenzione delle istituzioni scolastiche la esigenza di contenere il conferimento delle supplenze per quanto possibile e nel rispetto, ovviamente, dell’ordinato svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie di ciascuna tipologia e di ciascun indirizzo di scuola.
  • Le somme necessarie per gli oneri derivanti dai contratti di fornitura del servizio di pulizia e altre attività ausiliarie, di cui alla Direttiva ministeriale n. 68 del 28 luglio 2005 (cosiddetti “appalti storici”), dovranno essere quantificati sulla base degli impegni contrattualmente assunti per l’anno 2009.

Circa gli oneri derivanti dai contratti di fornitura del servizio di pulizia svolto dal personale ex LSU stabilizzato, nonché dal pagamento dei compensi al personale ex LSU con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, di cui alla Direttiva ministeriale n. 92 del 23 dicembre 2005, si fa presente che la legge n. 266 del 23 dicembre 2005 (legge finanziaria 2006) ha autorizzato, all’art. 1, c. 245, la relativa spesa limitatamente al triennio 2006-2007-2008. Il rinnovo della autorizzazione di spesa per gli anni successivi al 2008 è stato già formalmente richiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Conseguentemente, dette somme dovranno formare oggetto di apposita variazione di bilancio all’atto della conferma dell’autorizzazione di spesa, che sarà prontamente comunicata alle scuole interessate.

Il contributo relativo alla fruizione della mensa da parte del personale docente e non docente sarà determinato da questa Direzione generale a seguito di apposita rilevazione. Si ricorda che la quota unitaria di detto contributo è in funzione del numero dei pasti erogati e delle complessive disponibilità finanziarie.

Infine, relativamente alle assegnazioni per le spese di funzionamento, tenuto conto delle riduzioni degli stanziamenti di bilancio per tali voci di spesa per l’anno 2009, si fa riserva di comunicare gli importi che potranno essere assegnati dopo la definitiva approvazione del bilancio dello Stato.

IL DIRETTORE GENERALE

f.to Maria Domenica Testa

Cartolarizzazione

I colleghi dell'Ufficio centrale di Bilancio stanno validando i titoli per il pagamento della cosiddetta cartolarizzazione.
Finalmente, dopo una quantità di errori materiali e non da far vergognare un pubblica amministrazione efficiente (siamo anche certi che nessuno sarà sanzionato!) dovremmo ricevere, entro la prossima settimana i tanto sospirati soldi.
Mi raccomando di seguire il consiglio del nostro Premier: spendiamoli con ottimismo.

venerdì 5 dicembre 2008

La prova scritta

Dopo un giorno di pausa ritorno a scrivere della prova scritta del concorso a 40 posti da dirigente per il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
I candidati che si sono presentati sono stati 350 di cui 25 si sono ritirati e 5 sono stati espulsi perchè copiavano. Quindi rimaniamo in 320 per 40 posti con un rapporto di 1/8.
Prima della prova ci è stato un controllo sommario e troppo superficiale della documentazione che si poteva consultare ma devo ammettere che nella mia zona non ci è stato nessun tipo di consultazione e anzi la presenza dei militari della Guardia di Finanza è stata efficiente. Sul forum "mininterno.net" ho letto di fatti sospetti ma direi che sono la norma in un concorso pubblico ma l'importante non è esagerare.
Ho invece delle perplessità sulle tracce in quanto prevalentemente relative al bilancio dello Stato mentre sono state ignorate le altre 10 materie permettendo ai candidati con una preparazione settoriale di poter passare (voluto?).
Non ho voglia di polemizzare e di fare dietrologie, anche perché, dopo il concorso farsa a titoli e orali di qualche mese fa, le parole sono superflue ma vorrei terminare il post elogiando un collega, Cesare, che incontro solo ai concorsi (quello da B3 nei primi anni 1990, da C2 nel 2001 e adesso da quello da dirigente): non ho mai visto in questi 15 anni di lavoro una persona che si meriti di diventare dirigente quanto lui.
In bocca al lupo Cesare.

mercoledì 3 dicembre 2008

E' finita

Uao! ho finalmente finito, alle ore 17.45 ho consegnato il mio elaborato. Il tutto è iniziato alle 8.30 di questa mattina. Le tracce sono state lette alle 10.45:

1. bilancio pubblico e disavanzo. I metodi di finanziamento del disavanzo pubblico.
2. Il candidato dopo la definizione di risparmio pubblico indichi i casi, i limiti e le condizioni in cui è previsto l'utilizzo del risparmio pubblico come copertura finanziaria.
3. I riferimenti costituzionali del diritto del bilancio dello Stato.
4. Redigere una nota tecnica di un provvedimento che preveda una nuova spesa e rispondere audun rilievo della commissione bilancio della Camera.

Per ora non aggiungo commenti perchè sono leggermente stanco. A presto

martedì 2 dicembre 2008

SOSPESO
PER
CONCORSO
-
-
-
NB: a giovedì prossimo ^__^

indennita' per la cosiddetta vacanza contrattuale

Finalmente arriva la questua da parte del Governo. L'articolo 33 del decreto legge 29 novembre 2008 , n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale, ha previsto la nostra indennita' per la cosiddetta vacanza contrattuale.
Vi riporto l'articolo completo:
1. Per il personale delle amministrazioni dello Stato, ivi incluso quello in regime di diritto pubblico destinatario di procedure negoziali, e' disposta l'erogazione con lo stipendio del mese di dicembre, in unica soluzione, dell'indennita' di vacanza contrattuale riferita al primo anno del biennio economico 2008-09 ove non corrisposta durante l'anno 2008.
2. Le somme erogate sulla base di quanto disposto dal comma 1costituiscono anticipazione dei benefici complessivi del biennio2008-09 da definire, in sede contrattuale o altro corrispondente strumento, a seguito dell'approvazione del disegno di legge finanziaria per l'anno 2009.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del comma 1, quantificati per l'anno 2008 in 257 milioni di euro comprensivi degli oneri contributivi e dell'IRAP di cui al decreto legislativo 15 dicembre1997, n. 446, si provvede a valere sulle risorse di cui all'articolo3, commi 143, 144 e 145, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
4. Le amministrazioni pubbliche non statali possono provvedere, con oneri a carico dei rispettivi bilanci, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 3, comma 146, della legge 24 dicembre 2007, n. 244,all'erogazione dell'importo di cui al comma 1 al proprio personale. 5. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano al personale in regime di diritto pubblico di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il cui trattamento economico e' direttamente disciplinato da disposizioni di legge.
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Siamo ottimisti!!

Ecco perchè mi piace Giulio

Da http://www.dagospia.com/

SKY, ENI, ENEL: COME LA TENAGLIA DI MAO TREMONTI HA ROVINATO IL NATALE DI BERLUSCONI
Diceva Seneca che nulla è più inutile del prevedere, e certamente il Cavaliere dai capelli cremolati non aveva previsto la rivolta dell'amico Rupert Murdoch e dei suoi luogotenenti in Italia.A guidarli contro il decreto che costerà alle casse di Sky 210 milioni di euro contro i 3,6 di Mediaset, è Tom Mockridge, un 53enne neozelandese che ha sempre avuto l'aria mite e non somiglia per nulla a un capitano degli All Blacks. Nessuno si aspettava che le truppe dello "squalo" australiano scendessero in campo con tanta violenza verbale fino al punto da lanciare una campagna contro il governo che è riuscita ad intasare i centralini e i computer di Palazzo Chigi.

Ancora una volta l'artefice dell'operazione è Giulietto Tremonti, il genietto di Sondrio che nei 36 articoli del decreto ha infilato una bomba al napalm. A dire il vero il ministro dell'Economia di bombe ne ha infilate più di una e ieri perfino il ministro dell'aeroporto di Albenga, Claudio Scajola, ha minacciato le dimissioni per le nuove norme sulle tariffe che hanno fatto crollare di Enel e Eni.

A questo punto si può dire tranquillamente che Tremonti ha rovinato il Natale di Berlusconi, una festività che il Cavaliere avrebbe voluto passare accanto ai poveri della social card e alle famiglie che possono ricevere il bonus. Quello di Giulietto è un autentico tiro mancino che sposta l'attenzione su un tema marginale ma sensibile per il popolo televisivo, l'unico "popolo" che interessa veramente al Cavaliere.
La tenaglia di Giulietto che in cinque minuti fa approvare la Finanziaria e ne impiega dieci per il decreto anticrisi, si è stretta in maniera più appariscente di quanto il Cavaliere volesse, un'autentica trappola nella quale il governo è caduto senza capire che il magnate Murdoch vive in quell'America dove un giovane, bello e abbronzato ha vinto le elezioni.
Si chiama Obama, è democratico e non è un amico di Berlusconi

lunedì 1 dicembre 2008

Prova scritta del concorso a 40 dirigenti RGS

Si mormora che siano 7 ore per 3 domande + prova pratica. Alla faccia della trasparenza.