mercoledì 18 dicembre 2013

Statali in cura dimagrante. 200 mila in meno in 4 anni

Articolo di  Michele Di Branco pubblicato su Il Messaggero

La riduzione del personale conferma l’efficacia delle politiche di contenimento del turn over introdotte per la generalità dei comparti a partire dal 2008». 
Fredda ma efficace, la sintesi della ragioneria del ministero dell’Economia fotografa la situazione: grazie alle strategie messe in campo negli ultimi 4 anni da governi di ogni colore lo Stato ha tagliato 200 mila dipendenti
Una massiccia operazione fatta di prepensionamenti, esodi, scivoli e di una severa riduzione delle assunzioni. Tanto è vero che a decine di migliaia, pur avendo vinto un concorso, aspettano da anni il proprio ingresso in ruolo. 
I numeri del conto annuale 2007-2012 parlano di una delle più incisive cure dimagranti che abbiano mai riguardato i travet. Con conseguenze importanti sui posti di lavoro, sulle retribuzioni. E, ovviamente, sulla spesa. 
Via XX Settembre certifica che alla fine del 2012 i lavoratori pubblici erano 3 milioni e 238 mila, con una diminuzione di 198 mila unità rispetto al 2008 quando erano 3 milioni e 436 mila. 
Un calo del 5,7% che ha avuto un’accelerazione proprio tra il 2011 e il 2012, fase nella quale si è registrata una diminuzione di 45 mila unità (-1,4%). 
La Ragioneria dello Stato sottolinea che la variazione, tra il 2007 e il 2012, sarebbe più marcata (-6,3%) se calcolata a parità di enti, ossia escludendo dal confronto quelli entrati per la prima volta nella rilevazione dal 2011. Il settore che più ha contribuito alla riduzione del personale è la scuola (125 mila unità in meno tra il 2007 e il 2012 con un -10,9% in cinque anni). 

lunedì 16 dicembre 2013

Convenzione Consip

Ricevo da UILPA MEF e pubblico

Nella puntata di REPORT dello scorso 2 dicembre  dal titolo “il mercato del Tesoro” sono emerse circostanze allarmanti sul sistema delle convenzioni Consip coinvolgendo alcune società conosciute già alle cronache e già presenti in questo Ministero. 
A tale proposito si richiede la seguente informativa: 

venerdì 13 dicembre 2013

Buoni pasto Repas

Ricevo dalla UIL PA e pubblico 

Sono trascorsi pochi mesi da quando, con notevole soddisfazione, era stata ben accolta dai colleghi dipendenti pubblici la comunicazione della stipula della convenzione con una nuova società per la gestione dei buoni pasto. 

Purtroppo, però, in quest’ultimo periodo abbiamo ormai preso coscienza del fatto che per la nostra categoria, oggetto di continui colpi di frusta economici, sociali e mediatici, le cose buone durano poco, anzi, nel caso dei buoni pasto, molto poco "il tempo di un boccone". Infatti, voci di corridoi sempre più insistenti, affermano che la “Repas” è ritornata!!!!! 
La UILPA-MEF Campania già in diversi precedenti comunicati aveva segnalato e denunciato le notevoli difficoltà incontrate dai lavoratori riguardo alla quasi impossibile spendibilità dei buoni pasto erogati dalla società REPAS, sia per la carenza nella regione Campania degli esercizi convenzionati, sia perché, in alcuni casi, gli esercenti propongono una decurtazione sull’importo nominale, per fronteggiare difficoltà amministrative e gli oneri alti nel rimborso. 

Questa O.S., in più occasioni aveva al riguardo sollecitato l’Amministrazione a farsi portavoce di quanto segnalato dai lavoratori ed intercedere presso il “colosso” CONSIP SpA, anche per la presenza nel consiglio del nostro capo dipartimento DAG, affinché venisse adottato un criterio più razionale ed efficace per l’aggiudicazione della procedura di gara, invitandola a non basare il quadro di classificazione delle offerte sul prezzo più favorevole o forse altro su cui indagheremo, ma di tener, conto tra i criteri la tutela degli interessi legittimi dei dipendenti. 

I LAVORATORI DEL MEF ORA DICONO BASTA PERCHÉ SONO STANCHI DI PAGARE PER INTERESSI ALTRUI!!! 

Se, pertanto, le voci di corridoio fossero confermate, esprimeremo se necessario tutto il nostro disappunto utilizzando i mezzi più opportuni, invitando anche i colleghi alla rinuncia del ritiro dei buoni pasto, ma prima di questo pretendiamo che l’Amministrazione, rimasta insensibile alle problematiche segnalate, si attivi in modo concreto affinché vengano affrontate e risolte le criticità a più riprese segnalate dai lavoratori del MEF Campania e venga ad essi garantito un servizio pari a quello offerto da altre Società che gestiscono per altri settori o lotti la distribuzione dei buoni pasto. CONSIP è una società che ha apportato e continua ad apportare con moderne tecnologie nel settore dell’e-procurement innumerevoli vantaggi, ma la domanda che poniamo è, a favore di chi? 

Sicuramente non ai lavoratori e non ai cittadini. 

A quest'ultima domanda forse non avremo mai risposta... 
In attesa di riscontro alla presente, si porgono distinti saluti Roma, 
12 dicembre 2013 
Il Coordinatore Regionale 
Raffaele CARFORA

martedì 10 dicembre 2013

Chiarimenti compenso revisori ATS 2013

La Ragioneria generale dello Stato ha inviato una nota esplicativa sui compensi relativi ai revisori.

Pervengono a questo Dipartimento numerosi quesiti in ordine alla liquidazione del compenso spettante ai revisori dei conti per l’anno 2013 ed in particolare a quelli nominati dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Premesso che il decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 prevede, all’art. 6, comma 20, lett. a), che “a decorrere dal 2013 gli ambiti territoriali scolastici sono limitati nel numero a non più di 2.000 e comunque composti da almeno quattro istituzioni”, il competente Ministero dell’Istruzione e la Ricerca ha proceduto ad un nuovo assetto degli Ambiti Territoriali Scolastici.
I revisori dei conti presso gli ATS sono stati nominati dal MIUR con  DM n. 103 del 20 dicembre 2012 (a decorrere dal 1° gennaio 2013) mentre dal MEF con DM n. 21110 dell’11 marzo 2013 (a decorrere dal 1° marzo 2013).
A tale riguardo, si precisa che la nomina dei revisori è riferita all’ATS indipendentemente dalle istituzioni scolastiche che lo compongono e quindi il compenso al revisore MEF, in considerazione della nuova nomina avvenuta a decorrere dal mese di marzo, spetta cosi come segue:
  • ·         In caso di soppressione dell’ats non spetta alcun compenso se non eventualmente a decorrere dalla nuova nomina e quindi per 10/12;
  • ·         In caso di sostituzione spetta il compenso nella misura dei 2/12 da parte della capofila al primo gennaio;
  • ·         In caso di conferma nell’ats spetta il compenso per l’intero anno e quindi di 12/12
Il presente parere è stato condiviso con il MIUR”

giovedì 14 novembre 2013

Al Tesoro si può istallare il terzo Reich-lin

Enrichetto il Chierichetto con le palle d'acciaio, che
 sta girando come una trottola (ieri era a Malta, oggi a Parigi) per cercare di
 vendere l'immagine del Belpaese, sarebbe sempre più deluso di aver 
avallato la scelta di Bella Napoli per il ministero dell'Economia. 
I giudizi che 
ha avuto su Gelatina nei suoi giri oltreconfine non sarebbero stati certo rassicuranti. Il
 Gelatina viene visto come un pesce fuor d'acqua, con poche conoscenze all'estero 
nel grande circo dei ministri (che contano). Così, una volta approvata la legge
 di stabilità e con il duo Alfano-Lupi alla guida di un gruppo parlamentare lealista
, Enrichetto a gennaio, sempre se sarà ancora in sella, 
metterà mani al governo. Leggi rimpasto. 
Via la ministrona Cancellieri, il 
telefonino amico della Ligresti's dinasty, alla quale forse verrà concesso di
dimettersi prima. E lo stesso trattamento forse verrà riservato a Saccomanni, che così 
avrà più tempo per dedicarsi ai suoi due hobbies preferiti: scrivere sonetti romaneschi e cucinare (dalla stazza si vede). 
Il ministero 
di Venti Settembre a quel punto per la prima volta potrebbe tingersi di rosa perché
 potrebbe arrivare Lucrezia Reichlin. Un'altra economista che il mondo intero ci 
invidia, ma con un pedigree di tutto rispetto essendo figlia di Alfredo e Luciana Castellina, e con buone entrature
 a 
sinistra (Napolitano, Scalfari e co.) e a destra (Gianni Letta). 
Le malelingue di Via Venti Settembre (che sono tante) già le hanno azzeccato 
il soprannome: terzo Reich-lin. In famiglia dopo Alfredo e il fratello Pietro, 
altro economista di fame mondiale, infatti c'è lei. 
In odore di dipartita Massimo Bray,
 chiamato il ministro con lo zainetto, che potrà così ballare la taranta tutto
 il giorno visto che è presidente della importantissima Fondazione notte della taranta (e poi parlano
di enti inutili), Enrico Giovannini che ex ministro del Lavoro dovrà a quel punto cercarsi 
un lavoro, ed Emma Bonino, titolare degli Esteri (ah, ah,ah!) . 

Articolo pubblicato su Dagospia

mercoledì 13 novembre 2013

A Cottarelli non basta una troika, ne ha due

Articolo pubblicato su Dagospia

Il Fondo Monetario è sempre più 
presente e pressante in Italia. Dopo averci rifilato Carlo Cottarelli, 
l'economista che tutti ci invidiano, da Washington starebbero per arrivare altri
 tre funzionari targati Fmi, che dovrebbero far parte della squadra spending
-review. 
Insomma il commissario voluto e imposto da Gelatina Saccomanni avrebbe
 la sua piccola troika. 
Una struttura che non comprenderebbe solo i tre del
 Fondo ma anche dieci funzionari di Bankitalia, oltre a tre segretarie - queste 
interne - provenienti dal Ministero del Tesoro. Queste ultime sarebbero le più seccate 
(ed hanno ragione) perché essendo tre non vorrebbero essere anche loro bollate
 come una troika. Sedici persone insomma, che si aggiungono ai dieci esperti voluti da Cottarelli (questi a titolo gratuito
 ma sempre pagati dal contribuente) scelti tra i vari uffici del ministero e 
società del Tesoro. E tutto questo alla faccia del spending review! 
Non ci
 sarebbe invece traccia di uomini o donne della Ragioneria che dimostrerebbe i
 rapporti non idilliaci tra Cottarelli e il Ragioniere generale Daniele (porto) Franco (o chi te pare) anche 
lui Bankitalia doc. Ormai in via Settembre è un'invasione. 
Gli arrivi da 
Bankitalia tra consulenti, esperti, e contrattisti hanno formato un piccolo esercito. 
C'è chi sostiene (ma resta difficile crederci) che al seguito di Gelatina Saccomanni sarebbe arrivati da via Nazionale un centinaio di persone a
 vario titolo. E se queste voci alla fine risulteranno fondate c'è da
 aspettare cosa scriverà il magistrato 
della Corte dei conti nella sua relazione annuale sull'attività del ministero.
 Potrà chiudere un occhio su tanto dispendio di personale extra? 


martedì 12 novembre 2013

Lucrezia Reichlin al posto di Maurizio Saccomanni

Saccomanni comincia far tenerezza. E' sempre più isolato. A Palazzo Chigi i ministri del Pdl cercavano di non incontrare il suo sguardo. Anche Beatrice Lorenzin lo evitava. 
Eppure la ministressa della Salute e dei farmaci assieme al suo collega Maurizio Lupi nel Pdl erano i più vicini al titolare (non per colpa sua) dell'Economia. Per Gelatina, come lo chiamano affettuosamente i dirigenti di via Venti Settembre, sono ore drammatiche. 
Scaricato dalla politica, malvisto dai suoi colleghi di governo, difeso per doveri d'ufficio da Enrichetto il Chierichetto, Saccomanno (predone, etc cfr. Dizionario Treccani) Saccomanni starebbe pensando - si sussurra nei corridoi di via Venti Settembre - a mollare la poltrona sepolto da una marea di critiche e insulti che, spesso, hanno superato il limite della decenza. Eh sì: anche per uno mite come lui, tutto casa, cucina e Cetona, quando è troppo è troppo. Per evitare che lasci la scrivania di Quintino Sella (che palle con questa storia!) si starebbe muovendo la diplomazia del Colle pronta a far scendere in campo anche Eu-genio Scalfari, suo compagno di week end a Cetona, il buen retiro del ministro. 

venerdì 8 novembre 2013

Uffici Centrali 20% FUA 2012: ancora non ci siamo

Ricevo dal sindacato UILPA e pubblico

Nella giornata di ieri (6 novembre 2013) si è tenuta la riunione per l’accordo riguardante la quota del 20% Fondo di sede 2012 e il servizio di assistenza fiscale. L’Amministrazione in tal proposito ha proposto al tavolo negoziale un’ipotesi di accordo che rispecchiava i criteri di distribuzione della quota pari all’80% del FUA 2012 firmato dalle OO.SS. nazionali e che ha superato tutti i controlli di legittimità. La discussione, provocata da una O.S. in particolare ed a nostro avviso in modo strumentale, si è concentrata sul servizio di assistenza fiscale destabilizzando di fatto l’intera assemblea ed impedendo all’amministrazione di far conoscere, su richiesta di tutte le altre OO.SS. il processo di lavorazione effettuato dal personale che ha svolto l'attività del assistenza fiscale. Sembrava comunque che la discussione avesse portato ad un accordo unico che comprendeva sia il servizio di assistenza fiscale che il 20% del fondo di sede 2012.

martedì 5 novembre 2013

Il Tesoro e il sondaggio farsa sulla SOGEI

È un po’ come chiedere a chi gestisce una società se è soddisfatto dell’attività svolta dalla medesima azienda e dei prodotti offerti. Che cosa potrà mai rispondere? 
Accade praticamente lo stesso dalla parti del ministero dell’economia, che ha deciso di mettere sotto esame la Sogei
Parliamo della società di via XX Settembre che fornisce i delicatissimi servizi informatici alle Agenzie fiscali, alla Guardia di Finanza e a Equitalia. Per capire se questi “clienti” istituzionali sono soddisfatti dell’operato della Sogei, il ministero ha deciso di affidarsi a un sondaggio. 
Ebbene sì, al punto che nei giorni scorsi è stata aggiudicato alla Swg un appalto precedentemente predisposto dalla Consip, la centrale acquisti dello stesso dicastero. Insomma, la Swg dovrà chiedere alle Agenzie fiscali se sono contente di Sogei, soprattutto se si considera che i 380 milioni di fatturato della società informatica derivano dai compensi erogati proprio dalle strutture in cui si articola l’amministrazione fiscale. Un controllo logico, sulla carta. Si dà però il caso che le stesse Agenzie siano direttamente coinvolte nella gestione della Sogei. 

giovedì 31 ottobre 2013

Chiusura delle RTS e UCB

Ricevo dalla USB e pubblico
 
Il 28 ottobre 2013 si è tenuto l’incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS. concernente la riorganizzazione degli uffici centrali e periferici del MEF con particolare riguardo all’articolazione delle Ragionerie territoriali dello Stato (RTS) e degli Uffici Centrali di Bilancio (UCB).
La suddetta riunione, presieduta dal Ragioniere Generale dello Stato dr. Daniele Franco, si è caratterizzata per il nulla assoluto dei contenuti.
In un’atmosfera ovattata e quasi narcotica il “nuovo” Ragioniere Generale dello Stato ha dichiarato candidamente che la Ragioneria Generale dello Stato, al momento, non ha alcun progetto organizzativo per gli uffici centrali e periferici ed è in attesa di acquisire, entro il 30 novembre 2013, gli elementi conoscitivi elaborati dai 2 gruppi di lavoro istituiti con la determina prot. 74746 del 19 settembre 2013.
La USB MEF ha rotto il torpore innaturale dell’incontro denunciando il ruolo del MEF nello smantellamento dello stato sociale e nella costruzione di un nuovo modello di assetto organizzativo di Ministero, alleggerito dai servizi vivi erogati alla cittadinanza e limitato nelle funzioni di controllo e ridistribuzione della spesa.
La nostra Organizzazione Sindacale ha sinteticamente ripercorso le tappe di destrutturazione del MEF fino ad arrivare a quest’ultimo atto, determinato dalla spending review e recepito dal DPCM 27 febbraio 2013 n. 67, che determinerà l’ulteriore ridimensionamento delle strutture periferiche del MEF, dei servizi complessivi erogati all’utenza ed inciderà profondamente sul futuro dei lavoratori di questi uffici.
Non c’è altro da aggiungere al resoconto di questa inutile riunione mentre è utile riportare, di seguito, alcune considerazioni riguardanti i nuovi assetti di potere nel MEF con le recenti nomine che si aggiungono a quelle preesistenti .
Il dott. Daniele Franco ha lasciato il ruolo di direttore centrale della Banca d'Italia nell'area Ricerca economica e relazioni internazionali per assumere l’incarico di Ragioniere Generale dello Stato, completare l’opera di conquista del MEF da parte di Bankitalia e blindare politicamente i vertici amministrativi del nostro Dicastero.
(...)
Per leggere tutta la nota clicca qui.

martedì 29 ottobre 2013

Legge di stabilità: un déjà-vu per il pubblico impiego

Articolo di Luigi Oliveri pubblicato su Lavoce.info
 
Nella Legge di stabilità le norme sul pubblico impiego valgono circa 1,5 miliardi. Misure ormai abusate, come blocco del turn over e della contrattazione, permettono di contenere la spesa. Mancano però gli interventi per una maggiore efficienza del lavoro. Liquidazioni e tetto alle retribuzioni.
 
Leggi articolo completo qui.

lunedì 28 ottobre 2013

Nuovi loghi per il MEF


 

Sono stati pubblicati i nuovi loghi del Ministero distinti per dipartimento.
Il nuovo logo dovrà essere presente in tutti gli strumenti di comunicazione e divulgazione di informazioni istituzionali, sia interne che esterne ai dipartimenti, in sostituzione di quelli attualmente adottato, a decorrere dal 1 novembre 2013.
 

mercoledì 23 ottobre 2013

Reclutamento e formazione della P.A.: più poteri alle scuole in cui insegnano ex politici

Sostiene Letta che l'italiano medio avrà in busta paga ben più di 14 euro al mese grazie alla nuova Finanziaria, e che per il momento non era possibile fare di meglio tagliando - per esempio i costi della macchina pubblica.
La manovra conferma il blocco degli aumenti e del turnover nella Pa, ma lascia intatti gli organici per ogni comparto e grado: il premier potrà dunque contare sull'esercito che ha trovato entrando a Palazzo Chigi.
La Presidenza del Consiglio vanta 280 dirigenti con stipendi dagli 80mila a oltre 200mila euro l'anno, 12 solerti uffici e 21 dipartimenti impegnati a trasformare l'Italia in un paese finalmente efficiente. Purtroppo, il gruppone costa.
Il bilancio di previsione del Consiglio parla di 2,4 miliardi di euro spesi nel 2012, che diventano 3,2 per il 2013.
E a formare i colletti bianchi è preposto un ente che sta sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio: è la Scuola Nazionale dell'Amministrazione (Sna), istituzione "di alta formazione e ricerca", corsi continui su materie di ogni genere (aperte ora le iscrizioni per "Self Confidence: il pensiero e l'azione nella differenza").

giovedì 17 ottobre 2013

Il Senato ripristina il valore a fini pensionistici della donazione di sangue

È stato approvato ieri pomeriggio dal Senato l’emendamento che estende la definizione di “prestazione effettiva di lavoro” anche alle assenze per la donazione di sangue ed emocomponenti. Tali permessi, infatti, con la riforma Fornero del 2011 erano stati esclusi dal computo complessivo delle giornate lavorative dei dipendenti intenzionati a usufruire della pensione anticipata.
 
Dopo l’approvazione alla Camera, l’emendamento ristabilirà quanto già indicato dalla legge n. 219/05, che all’articolo 8 comma 1 prevede il riconoscimento della retribuzione e dei contributi per la giornata in cui si effettua la donazione. La stessa legge individua i donatori di sangue come operatori sanitari che concorrono al raggiungimento di un obiettivo fondamentale per il nostro Paese: l’autosufficienza di sangue, emocomponenti e medicinali plasmaderivati.
 

mercoledì 16 ottobre 2013

decreto n. 110391 del 20 settembre 2013 nullità inquadramento graduatoria del MEF

E' stato emanato il decreto n. 110391 del 20 settembre 2013 con il quale il Capo del Dipartimento del Personale del MEF  prende atto della dichiarazione di nullità del decreto n. 87905 dell'8 novembre 2010 e, per invalidità derivata, di tutti i provvedimenti di inquadramento e degli atti agli stessi conseguenti nella ex qualifica Cl dei controinteressati ex B3, limitatamente alla sola graduatoria della Regione Lazio profilo professionale Amministrativo-Tributario.


Vi riporto parte del decreto senza indicare i nominativi dei colleghi interessati

Giro di vite sul pubblico impiego

Contratti fermi, blocchi del turn over, tagli agli straordinari e – una volta andati in pensione – raddoppio dei tempi previsti per incassare la liquidazione: gli statali mettono sul piatto della legge di Stabilità un miliardo e mezzo.
Per i dipendenti pubblici è un ennesimo tributo che va ad aggiungersi a quanto già versato negli anni scorsi: in certi casi la “stretta” è stata rinnovata, in altri amplificata; comunque sia la categoria considera gli interventi appena varati «inaccettabili» e il sindacato ha già annunciato di essere pronto alla mobilitazione.
 
Il rospo più difficile da mandare giù è quello relativo al blocco dei contratti, che – per quanto riguarda la parte retributiva – resteranno fermi per tutto il 2014 sia a livello nazionale che a livello di integrativo.
I dipendenti del settore pubblico hanno siglato l’ultima trattativa nel 2009 e da allora i loro stipendi sono al palo: negli ultimi tre anni, lo stop ha provocato in media una perdita secca di 600 euro a testa, cifra “potenziata” dal crollo del potere d’acquisto subìto dalle famiglie negli anni della crisi.
Ora arrivano altri dodici mesi di immobilità, non solo: dal 2015 al 2017, quando le trattative potranno essere riaperte, la cifra massima d’indennità di vacanza contrattuale prevista sarà pari «a quella in godimento al 31 dicembre 2013».
Anche i compensi riconosciuti per il mancato rinnovo dei contratti resteranno quindi congelati.
 
Un altro colpo inferto alle buste paga arriva dalla stretta sulle ore di straordinario: la legge di Stabilità prevede che le spese per il loro compenso debba essere ridotta del 10 per cento rispetto a quella sostenuta nel 2013; per Polizia, forze armate e Vigili del fuoco il taglio sarà invece del 5 per cento.
 
Per chi va in pensione poi, saranno raddoppiati i tempi di attesa per avere diritto alla liquidazione: per i compensi che superano i 50 mila euro ora il Tfr viene versato al dipendente dopo sei mesi, dal 2014 si dovrà aspettare un anno. Oltre al blocco dei contratti (che potranno essere rivisti solo nella parte normativa), il governo ha riconfermato e diluito nel tempo anche il blocco del turn over già in vigore. Nel 2014 il settore pubblico potrà assumere solo il 20 per cento dei dipendenti che manderà in pensione, nel 2015 la quota passerà al 40 per cento, nel 2016 al 60, nel 2017 all’80 per cento. Il blocco non è applicato a Polizia, forze armate, Vigili del fuoco, ma le altre amministrazioni pubbliche potranno lasciarsi alle spalle il parziale fermo alle assunzioni solo nel 2018.
 
Il Consiglio dei ministri ha invece bocciato la norma, prevista nella bozza in entrata, che prevedeva il versamento di un contributo di 5-10 euro per poter partecipare ad un concorso pubblico, mentre dovrebbe essere estesa alle società controllate, partecipate e ai cda il tetto massimo alle retribuzioni fissato a 300 mila euro.
 
 Leggi l'articolo completo di Luisa Grion su La Repubblica

martedì 15 ottobre 2013

Ministri, magistrati e boiardi Vip insegnano nella Scuola per formare i funzionari dell’Interno

L’elenco è impressionante. Un’infinita serie di nomi condensata all’interno di un corposo documento di 379 pagine. Si tratta dell’albo docenti della Scuola superiore dell’amministrazione dell’Interno, in pratica l’ente che cura la formazione dei prefetti e del personale civile del ministero oggi guidato da Angelino Alfano.
Ebbene, dalla lista spuntano fuori circa 2.500 “professori” impegnati nell’insegnamento della bellezza di 184 materie.
All’interno di questo massiccio corpo docenti, naturalmente, non potevano mancare nomi eccellenti di ministri, deputati ed ex manager pubblici. Tutti nella condizione di cumulare il gettone di insegnamento ai loro già lauti stipendi. C’è per esempio il ministro delle riforme Gaetano Quagliariello, che figura come professore nel settore delle “materie giuridiche”.
 
Leggi l'intero articolo di Stefano Sansonetti pubblicato su Lanotizia

giovedì 10 ottobre 2013

Modifiche alla disciplina delle pensioni di inabilità.

Ricevo dal Dipartimento Politiche PRevidenziali del FLP e pubblico

L’INPS con Messaggio n. 2634 dell’11 febbraio 2013 aveva sospeso di fatto l’operatività della legge 24 dicembre 2012, n. 228 , dando indicazioni di tenere in apposita evidenza le domande di pensione di inabilità presentate dalla data del 1° gennaio 2013, in quanto il comma 240 dell’art.1 di detta legge, modificava l’art. 2 della legge n. 222 del 12.6.1984, nell’ipotesi in cui il richiedente aveva i contributi accreditati in due o più forme assicurative.
In data 3.10.2013 con circolare n. 140, l’INPS ha sciolto la riserva, fornendo le istruzioni per l’applicazione della normativa in materia di pensioni di inabilità di cui all’articolo 2 della legge 12 giugno 1984, n. 222 e chiarendo, nell’ipotesi in cui il richiedente abbia contribuzione accreditata in due o più forme assicurative, dal 1° gennaio 2013, l’art.1 comma 240 prevede per i soggetti iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti, autonomi, e degli iscritti alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, che il trattamento di inabilità di cui all'articolo 2 della legge 12 giugno 1984, n. 222, è liquidato, tenendo conto di tutta la contribuzione disponibile (cioè non utilizzata per la liquidazione di un trattamento pensionistico) nelle gestioni interessate, ancorché tali soggetti abbiano maturato i requisiti contributivi per la pensione di inabilità in una di dette gestioni.
 
 
NdA: La circolare è scaricabile dal sito dell'INPS

mercoledì 9 ottobre 2013

Corretta applicazione art. 54 CCNL 2002/2005 – Comparto Scuola.

Nota n. 16098/C2 dell'Ufficio Regionale Scolastico dell'Emilia Romagna

Pervengono numerosi quesiti da parte di Dirigenti scolastici, i quali, anche a nome di altri colleghi della provincia di riferimento, pongono due ordini di questioni in merito alla corretta applicazione dell’art. 54 CCNL 2002/2005 – Comparto Scuola.
 
Una prima questione afferisce alla legittimità della riduzione dell’orario di lavoro “ovunque vi siano rientri pomeridiani settimanali”.
Una seconda inerisce alla facoltà del Collegio dei Revisori di entrare nel merito di tale riduzione, ai fini dell’esercizio del controllo di regolarità amministrativa.
 
La questione giuridica inerente al primo quesito è riassumibile nei termini che seguono:
 
Posto che, com’è noto, l’orario di lavoro del personale ATA è disciplinato dagli artt. 50, 52 e 54 del vigente contratto, il dato letterale di tali disposizioni consente di circoscrivere l’istituto in esame alle condizioni di seguito indicate:
 

lunedì 7 ottobre 2013

Nuova funzione test firma digitale per la certificazione del rispetto del patto di stabilità interno

Dal sito ufficiale della RGS
 
A partire dal 2014 l’invio del modello relativo alla certificazione del rispetto del patto di stabilità interno sarà gestito digitalmente e, pertanto, l’uso della firma digitale, avente valenza legale, sarà indispensabile per ciascun ente locale.
E’ opportuno, quindi, che ciascun ente locale verifichi la sussistenza dei requisiti tecnici necessari e la compatibilità, con quanto disposto dal CAD (Codice dell’amministrazione digitale) in materia di firma digitale, di tutte le smart card che verranno utilizzate per sottoscrivere la certificazione del rispetto del patto di stabilità interno.
La verifica è necessaria per poter risolvere in anticipo eventuali difficoltà operative di trasmissione della certificazione e per poter rispettare, quindi, i termini e le modalità previsti per la stessa, evitando di incorrere nell’applicazione delle relative sanzioni.
A tal fine, è stato predisposto un test di verifica, che potrà essere eseguito da tutti gli enti soggetti al patto di stabilità interno, reso disponibile sul sistema web appositamente previsto per il Patto di stabilità interno nel sito http://pattostabilitainterno.tesoro.it. Accedendo a tale link, il test potrà essere eseguito cliccando, nel menù “Funzionalità – gestione modello”, sulla voce “Test firma digitale” e procedendo seguendo le indicazioni che saranno fornite dal sistema.
Eventuali richieste di chiarimento potranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica: assistenza.cp@tesoro.it.
Nel ribadire l’importanza dell’esecuzione del richiamato test di verifica, al fine di individuare e risolvere tempestivamente qualsiasi problematica e consentire l’invio delle certificazioni nei tempi stabiliti, si invitano gli utenti ad effettuare il citato test il prima possibile (in ogni caso non oltre il 29 novembre 2013).
 

giovedì 3 ottobre 2013

Cottarelli è l'uomo di Letta e Saccomanni per tagliare la spesa pubblica italiana

Avrà 800 miliardi di euro tra i quali aggirarsi, per provare a farli scendere. A tanto ammonta la spesa pubblica italiana, cioè il costo di funzionamento della macchina centrale, che Carlo Cottarelli dovrà cercare di limare.
Il suo nome è stato fatto direttamente dal premier Enrico Letta, nel corso del discorso al Senato con il quale ha chiesto di confermargli la fiducia e di proseguire con il governo, per il ruolo di "commissario alla spending review". Ma il suo nome già circolava, per esempio, durante l'ultimo forum Ambrosetti di Cernobbio; allora si disse che era stato indicato dal ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, che lo avrebbe corteggiato a lungo.
In effetti Cottarelli è dal 2008 direttore del Dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale. Un incarico di massimo prestigio, per lasciare il quale la contropartita deve essere giocoforza l'affidamento di un ruolo incisivo e "vero". Quello che vorrebbe creare l'esecutivo, tanto che Saccomanni ha più volte parlato del commissario come di una figura permanente, con uno staff al suo servizio che lo segua nel lavoro con l'accetta. Laureato in Economia presso l'Università di Siena e la London School of Economics di Londra, Cottarelli è poi entrato nel dipartimento Ricerca di Bankitalia dove ha lavorato dal 1981 al 1987, nella divisione settore monetario e finaziario. Successivamente dopo aver lavorato un anno come capo del dipartimento Ricerca di Eni, Cottarelli è approdato al Fmi nel 1988, lavorando nel dipartimento Europeo, nel dipartimento Mercati Finanziari e Monetari, dipartimento Revisione per poi approdare nel dipartimento in cui si trova attualmente.
Nei dipartimenti Europeo e Revisione ha ricoperto la carica di vice direttore. Il suo ruolo sarà comunque fondamentale: la spesa pubblica quest'anno supererà il 50% del Pil ed è vista - secondo l'aggiornamento del Def - in crescita fino a 854 miliardi al 2017.
 
Leggi l'articolo completo su Repubblica.it

martedì 1 ottobre 2013

Trattenuta TFR per gli assunti dopo il 2000

Ricevo da FLP e pubblico

Con il decreto 78/2010 il Governo decideva il passaggio di tutti i dipendenti pubblici dal regime di TFS a quello del TFR, mantenendo però artificiosamente in piedi la trattenuta del 2,5% che grava su tutti i dipendenti proprio a titolo di accantonamento per la buonuscita.
Lo scorso anno però, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che dichiarava l’illegittimità del prelievo aggiuntivo del 2,5%, per i dipendenti in regime di TFR, il Governo intervenne frettolosamente varando un decreto legge che riportava tutti coloro che erano stati assunti dopo il 2000 in regime di TFS (calcolo della buonuscita più favorevole).
Anche se non era certo la soluzione che ci piaceva di più – avremmo preferito riappropriarci di quei soldi - dovemmo prendere atto della norma con la quale si manteneva un prelievo iniquo ma si ripristinava perlomeno un sistema di calcolo più favorevole.

lunedì 30 settembre 2013

Infortunio in itinere

Ricevo e pubblico

La FLP informa che il Consiglio di Stato, Sezione terza, con la sentenza n.4281 del 27 agosto 2013, ha stabilito che il provvedimento che nega l'indennizzabilità degli infortuni in itinere, motivato esclusivamente sotto il profilo della mancata autorizzazione a risiedere fuori dal Comune ove è situata la sede di lavoro, è illegittimo alla luce dei criteri interpretativi di recente stabiliti dalla ordinanza della Corte costituzionale n.162/2012.

venerdì 27 settembre 2013

Dogane, tempesta sul concorso

Su L'Espresso viene riportata la polemica scoppiata all'Agenzia delle Dogane per un concorso per 69 dirigenti un membro della commissione aveva preparato sui temi dell'esame un gruppo di suoi fedelissimi, escludendo tutti gli altri (i candidati non dipendenti doganali, non campani, non organici alla sua direzione e senza tessera della Uilpa-Pubblica amministrazione in tasca).

Speriamo che questa volta qualcuno paghi sul serio.

Leggi l'articolo completo di Monica Zornetto

giovedì 26 settembre 2013

Noi Pa non può gestire tutti i contratti

Un sistema per la gestione informatica di personale pubblico e, entro il 2014, circa 4 milioni di stipendi e 12-13 tipologie contrattuali diverse.
E’ Noi Pa, un sistema complesso e che preoccupa i sindacati che prevedono nei prossimi mesi il caos soprattutto per quanto riguarda il pagamento degli stipendi dei dipendenti pubblici. “Per fare un programma nuovo ci vogliono tempi e strategia”, spiega Andrea Bordini, coordinatore generale della Uil Pa del ministero dell’Economia e delle finanze, che chiede a nome dell’organizzazione sindacale un incontro al più presto con i vertici per affrontare una volta per tutte lo stato del sistema in uso prima che nuovi uffici pubblici e nuovi contratti vengano inseriti all’interno di Noi Pa.
Secondo Bordini, ciò che prevedeva il bando per l’appalto del servizio era diverso da quello che è attualmente il servizio fornito: prima di Noi Pa, si utilizzava il portale Spt che “funzionava benissimo – racconta Bordini - ma era una piattaforma che veniva utilizzata solo per un tipo di contratto”. Quello che si chiedeva nel contratto era un “programma nuovo”, ma attualmente quello che si sta facendo è “mettere le toppe su quello esistente che non potrà mai essere utilizzato perché è una piattaforma che non supporta 4 milioni di spese fisse e 12-13 tipi di contratti.
Noi Pa – aggiunge Bordini - è una maschera che raggruppa quattro tipi di programma, ma dietro ci sono esattamente gli stessi programmi di prima”. Secondo il rappresentante sindacale, questo è stato fatto per “anticipare i tempi” e avere un sistema di gestione in tempi strettissimi. Ma alcuni contratti, come quelli delle Asl ad esempio, completamente differenti da quelli presenti attualmente nel sistema, “non potranno mai essere gestiti dall’attuale programma”.
“Sicuramente ci saranno dei problemi” e “siamo preoccupati per gli utenti, perché sono stati investiti dei soldi per fare un sistema che non funzionerà, ma anche per i dipendenti che riceveranno le telefonate dalle Asl perché queste ultime non percepiranno lo stipendio”. Già qualche problema è stato segnalato con altri uffici pubblici, come il ministero della Difesa dove alcuni dipendenti “non sono riusciti a prendere gli assegni per il nucleo familiare”.
Secondo le previsioni della Uil Pa del Mef “entro il 2014 dovremo gestire tutta la pubblica amministrazione” e “arriveremo a un punto in cui saremo costretti a mollare questo programma e a quel punto quanto chiederà la futura società? Se arriveremo a un punto di difficoltà tale da trovarci bloccati, la società che prende la gestione del sistema potrà chiedere qualsiasi cifra”. “Quello che chiediamo – conclude Bordini - è un sistema nuovo e garanzie per tutto il personale sul territorio”.
 

martedì 24 settembre 2013

Milanese rimane professore alla SSEF

Il ministero dell'Economia invia alla VI^ commissione finanze la risposta al question time in cui comunica che i procedimenti disciplinari verso Marco Milanese, professore della SSEF e sottoposto a vari procedimenti giudiziari, sono stati sospesi in attesa della pronuncia definitiva della magistratura (NdA almeno una decina di anni).
Forse è il caso di chiuderla questa scuola...

lunedì 23 settembre 2013

I gruupi di studio per la riforma delle RTS e degli UCB

Pubblichiamo la parte finale della determina prot. 74746 della Ragioneria Generale dello Stato con la quale sono istituiti due gruppi di lavoro con il compito di “procedere alla effettuazione di una attività di analisi e di studio finalizzata ad una possibile ridefinizione complessiva dell’assetto organizzativo delle Ragionerie Territoriali dello Stato e degli Uffici Centrali di Bilancio presso i Ministeri, al fine di addivenire ad un adeguamento ottimale delle citate strutture ai processi in atto di revisione della spesa pubblica e di razionalizzazione degli uffici”.


Visti i nomi...

venerdì 20 settembre 2013

NoiPA - Sprechi e sperperi del MEF

Ricevo dalla UILPA e pubblico

Nel mese di luglio avevamo rappresentato ai vertici di questo Ministero quello che sta accadendo al Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei servizi (DAG) – Direzione dei Sistemi informativi e dell’innovazione (DSII), denunciando apertamente le incaute scelte, a nostro avviso, del dirigente generale che sta esasperando sempre di più i dipendenti, sia quelli di qualifica dirigenziale che quelli delle aree funzionali, di piazza Dalmazia, del CED di Latina e delle Ragionerie territoriali dello Stato lasciandoli nel più completo abbandono.
Ci domandiamo a questo punto, visto che nulla è cambiato o almeno sembra, se i vertici dell’Amministrazione e l’Autorità politica sono al corrente dei seguenti punti:
  • Dei continui disservizi che si verificano nel sistema NoiPA e le cause delle disfunzioni;
  • Che il sistema, in origine SPT prima della trasformazione in NoiPA, fiore all’occhiello dell’amministrazione, prima di essere “offerto” al tutto il mondo aveva bisogno di una sostanziale riprogettazione in quanto l’applicazione utilizzata negli ultimi anni era stata solo parzialmente e provvisoriamente “adattata” per l’utilizzo da parte di altri utenti. Adattamenti che hanno complicato la gestione del sistema sia per quanto riguarda l’applicazione informatica, sia per le competenze amministrative e tecnologiche del personale di Piazza Dalmazia, CED di Latina e delle RTS che già con grande fatica si impegnava ad offrire un servizio adeguato alle esigenze degli utenti;
  • Che forse per l’estrema ambizione di qualcuno è saltata la reingegnerizzazione del sistema continuando a mettere “toppe” sempre più pericolose al sistema attuale, anche se l’appalto attuale assegnato prevede una riprogettazione;
  • Dei problemi che nasceranno se con l’ultima, a nostro avviso folle, decisione saranno gestite anche le ASL che per determinare risparmi di spesa stipulano convenzioni con il MEF per il pagamento delle retribuzioni che la norma presupponeva che il Ministero fosse già in grado di gestire, ma non è così. Forse qualcuno aveva dato dei suggerimenti sbagliati per la redazione della norma.
  • Che per gestire le nuove retribuzioni qualcuno si sta inventando di acquisire una nuova applicazione fornita da un altro fornitore con i seguenti risultati: incremento di spesa per la definizione dei requisiti di gestione del nuovo personale, incremento di spesa per la realizzazione delle nuove applicazioni necessarie per far colloquiare i due sistemi e per rendere uniformi i dati dei pagamenti, delle informazioni da trasmettere agli enti previdenziali, all’agenzia delle entrate ecc..
  • Della spesa che il dirigente generale sta sostenendo per i servizi di consulenza “mascherati”, a nostro avviso, nei contratti di informatica forse per evitare le riduzioni che da anni il legislatore impone sulla questione;
  • Se i documenti prodotti da questa società di consulenza non sarebbero potuti essere redatti dai dipendenti della stessa direzione visto che nel corso degli ultimi anni sono stati assunti numerosi dirigenti con contratto ex articolo 19 comma 6;
  • Che i documenti di consulenza non vengono pubblicati e che non è possibile verificare l’utilità e magari “illuminarci” anche noi mortali da cotanta scienza;

giovedì 19 settembre 2013

Il vantaggio indiretto per il Comune esclude il danno erariale

Non determina alcun danno erariale il dirigente comunale che concede un immobile del Comune in uso gratuito a un'associazione privata se da ciò deriva un corrispettivo indiretto all'ente come lo svolgimento di servizi e attività di utilità pubblica, nonché obblighi di gestione e di manutenzione dell'immobile in capo all'associazione stessa. A stabilirlo è la Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Sardegna, con la sentenza n. 234 del 16 settembre 2013.

Leggi l'articolo completo di Antonio Iorio e Stefano Sereni su Il Sole 24 Ore

mercoledì 18 settembre 2013

Aspettando il Ragioniere

Ricevo e pubblico:
 
Grande attesa oggi all’Ucb di via Lucania per l’arrivo annunciato del Ragioniere dello Stato Daniele Franco.
L’effetto annuncio ha provocato più di un contraccolpo nel tranquillo palazzo del centro di Roma. Era da molto tempo, infatti, che non si vedevano così tante giacche e cravatte di colori improbabili indossate da altrettanti improbabili impiegati. Si vocifera perfino che c’è chi, per l’occasione si sia addirittura lavato, a testimonianza scie voluttuose di profumi ( sia femminili che maschili) che si mischiavano alle essenze di Cif e varechina che per l’occasione scorrevano a fiumi nei water dell’intero edificio.
Si assisteva allo spettacolo di donne delle pulizie in assetto di guerra, munite di randelli e carrelli dei rifiuti, a dir poco adirate perché costrette a doppi e tripli turni. Tutti vittime di un’ atmosfera surreale, degna da film apocalittici, mentre gli unici rumori che popolavano i corridoi erano quelli delle calcolatrici e delle tastiere che emettevano falsi suoni martellanti e continui. A dire il vero per i meno coraggiosi si sono presentate diverse via di fuga (per alcuni preventiva) domande di ferie improvvise adducendo scuse tipo : “Mia nonna ci sta lasciando la pelle”. O :“mio zio si sposa in seconde nozze con la figlia del re e non posso mancare”.
Alcuni invece confidando in un coraggio che all’ultimo momento è venuto a mancare si sono rifugiati nei bagni e da lì non accennano ad uscire. Ho visto gente nervosa mordersi le unghie e dirigenti in preda alla sindrome del generale Schwarzkopf. Veramente tutto molto interessante, peccato che il Ragioniere non s’è ancora visto.
 
NdA: lo sfogo del collega è comprensibile perché quella che doveva essere una normale visita si è trasformata in una celebrazione rurale, mancavano solo le luminarie e la banda municipale.

venerdì 13 settembre 2013

Burocrazia: servirebbe un Comitato nazionale di liberazione

Cos’è che ci tiene bloccati? Cos’è, davvero, che ferma l’Italia, la incatena, la soffoca in una quotidiana “crisi” – prima morale, poi politica, infine anche economica e sociale – che ormai da vent’anni e più è l’alibi giusto per non cambiare mai, per non rischiare mai, per non scegliere mai?
 
Dov’è il cuore dei nostri problemi, qual è la causa delle nostre lentezze, dei nostri ritardi storici, delle nostre tante, troppe occasioni perdute?
Forse, a voler guardare l’Italia allo specchio, tutto questo ha un nome. La burocrazia. Che è, sì, la burocrazia degli uffici e degli sportelli, delle carte e delle scartoffie, delle autorizzazioni e dei pareri, delle lunghissime trafile e dei rimpalli infiniti.

giovedì 12 settembre 2013

Mailing list aziendale blindata

Non può essere utilizzata la mailing list aziendale per veicolare messaggi sindacali fortemente critici nei confronti dell'azienda.
Si tratta di una condotta che ha una rilevanza disciplinare e può condurre all'interruzione del rapporto di fiducia con il datore di lavoro e quindi al licenziamento.
Lo puntualizza la Corte di cassazione con la sentenza n. 20715 della Sezione lavoro depositata ieri.

Leggi l'articolo completo di Giovanni Negri pubblicato su Il Sole 24 Ore 

mercoledì 11 settembre 2013

L'ufficio pubblico pagherà per i suoi ritardi (ma è solo un primo test)

E' partito dal 22 agosto l'indennizzo automatico per i ritardi della pubblica amministrazione, ma solo per le imprese. Lo stabilisce il comma 10 dell'articolo 28 del Decreto del fare (Dl 63/2013), che limita molto il principio dello stesso articolo, secondo cui il diritto all'indennizzo è generalizzato: il comma 10 prevede infatti un avvio sperimentale alle pratiche legate all'«avvio e all'esercizio delle attività d'impresa» e il comma 12 fissa in 18 mesi la durata del test. La norma fa partire la propria applicabilità dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl (la 98/13) - ieri - ma riguarda i procedimenti iniziati «successivamente» a tale data. Se ne deduce che potranno beneficiare del diritto all'indennizzo in caso di ritardo solo le istanze presentate da oggi. Interpretazione confermata dalla guida messa online sul sito del ministero della Pubblica amministrazione.
 
 

martedì 10 settembre 2013

Il dipendente paga anche per il danno all'immagine

Il dipendente pubblico che commette un illecito deve risarcire sia le spese che la propria amministrazione ha sostenuto per accertare le violazioni, sia l'eventuale danno all'immagine dell'amministrazione per il discredito arrecato presso l'opinione pubblica.
A fornire questi interessanti principi è la Corte dei Conti, sez. giur. del Friuli, con la sentenza n. 46 depositata lo scorso 2 settembre.
A seguito di un procedimento penale un maresciallo della GdF, accusato di truffa, falsità materiale e falsità ideologica patteggiava la pena in sede di udienza preliminare. Conseguentemente la Procura regionale chiedeva alla Corte dei Conti la condanna del finanziere al pagamento, in favore del ministero dell'Economia e delle finanze, del risarcimento per:
a) i danni patrimoniali derivanti dall'attività di accertamento degli illeciti contestati;
b) il danno all'il danno all'immagine ed al prestigio dell'amministrazione causato per la gravità degli illeciti e per il rilievo che gli stessi, divulgati dagli organi di informazione, avevano avuto presso l'opinione pubblica.
 
Leggi l'articolo completo di Antonio Iorio e Stefano Sereni - Il Sole 24 Ore 

venerdì 6 settembre 2013

Programma Annuale 2013 (periodo settembre – dicembre )

Prot. 5944 del 3 settembre 2013

All’Istituzione scolastica xxxxxxxxx

e, p.c. Al revisore dei conti per il tramite dell’istituzione scolastica

Si comunica che è in corso di predisposizione la nota recante istruzioni per l’aggiornamento del Programma Annuale 2013 (periodo settembre – dicembre ) che sarà tempestivamente inviata con mail massiva , nella quale, tra l’altro, sono fornite

• alle scuole con organico accantonato di collaboratori scolastici per l’a.s. 2013/14, specifiche istruzioni amministrative e finanziarie sulla proroga dei contratti per servizi esternalizzati di pulizie per il periodo settembre – ottobre 2013, nelle more della conclusione della gara europea finalizzata a definire la convenzione quadro per l’acquisto dei servizi di pulizia ed altri servizi ausiliari, curata da CONSIP,

• alle scuole dove prestano servizio soggetti con contratti co.co.co. le risorse per la remunerazione di detto personale per il periodo settembre – dicembre 2013 , fermo restando che per il periodo gennaio agosto 2014 si provvederà con la nota recante istruzioni per il programma annuale 2014 .

IL DIRETTORE GENERALE
(Marco Ugo Filisetti)

mercoledì 4 settembre 2013

Norme in materia di trattamento economico dei Ministri e Sottosegretari di Stato

E' stata pubblicata la Circolare del 26 luglio 2013, n. 33 emanata dalla RGS relativa al divieto di cumulo tra trattamento previsto dall'art. 2 legge 212/1952 ed indennità parlamentare o indennità ex lege n. 418/1999.

martedì 3 settembre 2013

DURC. Recapito del documento esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC)

L'Inps, con il messaggio n. 13414 del 23.8.2013,  comunica che a partire dal 2 Settembre 2013 la trasmissione dei DURC può avvenire esclusivamente tramite lo strumento della PEC. Contestualmente sarà obbligatorio, all'atto dell'inserimento nella domanda, la valorizzazione del campo relativo all'indirizzo PEC al quale il Documento, sulla base dell’indicazione effettuata dal richiedente, verrà trasmesso.  


lunedì 2 settembre 2013

Chiarimenti in ordine al contenuto informativo del Registro dei revisori legali

Con la determina del Ragioniere Generale dello Stato del 21 giugno 2013 vengono definite le modalità di invio dei dati relativi alla "prima formazione" del registro dei revisori legali. Tutti i revisori iscritti nel Registro sono pertanto tenuti entro il termine del 23 settembre 2013 ad aggiornare i propri dati e ad inserire gli eventuali incarichi di revisione legale, previo accreditamento personale all’area riservata secondo le modalità contenute nel documento tecnico allegato alla citata determina 

 Da leggere subito
 • Circolare del 7 agosto 2013, n. 34 

 Approfondimenti
 • www.revisionelegale.mef.gov.it

lunedì 12 agosto 2013

Interrogazione del M5S sull'opportunità di Milanese alla SSEF

L'articolo di Stefano Sansonetti (La Notizia del 2 agosto scorso) che denunciava il ritorno di Marco Milanese (condannato a Roma a 8 mesi (pena sospesa) per finanziamento illecito a un singolo parlamentare e rinviato a giudizio a Napoli per associazione a delinquere, corruzione e rivelazione del segreto d'ufficio) alla SSEF, è stato sicuramente letto dal deputato del M5S Andrea Colletti che ha immediatamente presentato un'interrogazione al ministro dell'Economia. 
Il deputato chiede a Fabrizio Saccomanni “se il ministro dell’economia sia a conoscenza dell’entità dei compensi erogati ai docenti della Scuola superiore dell’economia e delle finanze e se sia nelle sue intenzioni adottare un provvedimento per ridurre tali emolumenti che appaiono del tutto incoerenti con la situazione economica generale e le necessità di risanamento del bilancio dello stato”e “se sia coerente con la lotta al malaffare e con l’etica pubblica avere all’interno della Scuola di alta specializzazione appartenente allo stesso ministero una persona condannata in primo grado e imputata per molti e gravi reati connessi alla pubblica amministrazione".

Attendiamo con pazienza una risposta...




mercoledì 7 agosto 2013

Tesoro, il ritorno di Milanese. A 194 mila euro l’anno

Stralcio dell'articolo di Stefano Sansonetti pubblicato su La Notizia

Chi pensava che fosse uscito di scena ha sbagliato di grosso. Nonostante le indagini di diverse procure, un rinvio a giudizio e una condanna a 8 mesi (pena sospesa), Marco Milanese è riuscito a tornare dalle parti del ministero dell’economia. 
Il quale, a quanto sembra, lo ha accolto a braccia aperte, tanto da garantirgli uno stipendio lordo annuo da 194.332 euro. L’ex deputato, già consigliere dell’allora ministro dell’economia Giulio Tremonti, ha ripreso servizio presso la Scuola superiore dell’economia e delle finanze, direttamente controllata dal ministero di via XX Settembre. 
(...)
E chissà se il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni, e i suoi due uomini di fiducia, ossia il capo della segreteria Francesco Alfonso e il capo di gabinetto Daniele Cabras, sono al corrente della situazione. Anche perché nei mesi scorsi hanno fatto piazza pulita di tutti gli ex collaboratori di Tremonti al Tesoro. 
Adesso, in qualche modo, si ritrovano in casa l’ex consigliere dell’allora numero uno del dicastero. 

Naturalmente all’interno della Scuola superiore dell’economia e delle finanze Milanese sarà in buona compagnia. L’ex consigliere di via XX Settembre, rinviato a giudizio a Napoli con l’accusa di associazione a delinquere, corruzione, rivelazione d’ufficio e condannato dal giudice di Roma a 8 mesi (pena sospesa) per finanziamento illecito a un singolo parlamentare, ritroverà l’ex capo di gabinetto del ministero dell’economia, Vincenzo Fortunato, anche lui da tempo immemorabile professore dell’istituto. Così come ritroverà Marco Pinto, già vicecapo di gabinetto dello stesso ministero. 

(...)
Per Fortunato, tra l’altro, si prospetta un cumulo di stipendi tale da coprire di ridicolo qualsiasi tentativo di mettere tetti agli stipendi dei grand commis di Stato. Basti pensare che non è soltanto docente alla Scuola, ma anche liquidatore della Stretto di Messina e presidente di Invimit, la società del Tesoro che dovrebbe valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico. 

Certo è che stipendi come quelli percepiti dai mandarini della Scuola delle finanze non hanno eguali nel mondo accademico. Una recente ricerca sugli emolumenti percepiti nelle quattro più importanti università private americane (Harvard, Mit, Yale, Stanford) dimostra che un professori ordinario percepisce al massimo 178 mila dollari all’anno. Un paragone disarmante. E meno male che tempo qualcuno ha cercato di abolire la Scuola dicendo che era un ente inutile.

Leggi l'articolo completo qui

venerdì 26 luglio 2013

Arrivederci a settembre


Tutto cambia, nulla cambia

Ricevo dalla USB MEF e pubblico

INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO TUTTO CAMBIA, NULLA CAMBIA

Il 22 luglio 2013 si è tenuto l’incontro con l’on. Pier Paolo Baretta, Sottosegretario di Stato al MEF con delega al personale. La riunione, molto formale, non ha fornito elementi di novità rispetto al recente passato e si è caratterizzata per una generica disponibilità a incontri periodici manifestata dal sottosegretario, senza però impegni sulle richieste espresse dalle parti sociali. 
La USB MEF, dopo un’introduzione sugli effetti devastanti della crisi economica e sui prezzi insopportabili scaricati sui lavoratori e sui ceti popolari dalle politiche economiche messe in campo in questi anni, ha rappresentato una serie di problematiche del nostro Dicastero, che si riportano di seguito. 

martedì 23 luglio 2013

Pubblico impiego: accesso vietato agli stranieri

La piena integrazione della popolazione immigrata non passa solo per la riforma delle norme sulla cittadinanza. Altrettanto importante è la questione dell’apertura dei concorsi per il pubblico impiego. La legge europea 2013, il Parlamento e le resistenze di parti della burocrazia ministeriale. 

Leggi l'articolo di Sergio Briguglio pubblicato su www.lavoce.info

lunedì 22 luglio 2013

Sostituzione badge ai dipendenti


Ricevo da FLP e pubblico. Ricordo ai colleghi che all'UCB di via Lucania sono stati installati i "tornelli" pochi mesi fa spendendo centinaia di migliaia di euro. Cui prodest?

E’ scattata in queste ore la vasta operazione “sostituzione badge ai dipendenti!!!”.
L’operazione ha avuto inizio in data 12 luglio con la nota a firma del Capo Dipartimento del DAG - dr.ssa Giuseppina Baffi - che stabilisce una tempistica serrata: termine iniziale 15 luglio/termine intermedio 13 settembre/termine finale dell’operazione 31 dicembre.

Dopo il primo momento di comprensibile smarrimento ecco le domande dei lavoratori del MEF: Chi e perché ha stabilito che era necessario acquistare per tutte le sedi d’Italia nuove apparecchiature per innovare la tecnologia del servizio di rilevazione delle presenze? Le nuove rilevanti spese indotte sono state frutto di ingenuità da parte dell’amministrazione finanziaria? Non era forse prevedibile che, facendo cadere la scelta della spesa principale sull’acquisto di apparecchiature con una tecnologia non solo nuova, ma proprio di tipo diverso, ci sarebbe stato poi bisogno di acquistare anche nuovi badge e di pagare le modifiche al software SIAP? Perché non sono state convocate le OO.SS.?
L’art. 4 ccnl 98/01, comma 3, prevede che in sede di contrattazione collettiva integrativa e decentrata siano regolati i riflessi delle innovazioni tecnologiche e organizzative dei processi di disattivazione o riqualificazione dei servizi… nonché le linee di indirizzo e i criteri per la garanzia e il miglioramento dell’ambiente di lavoro. Che fretta c’era?

venerdì 19 luglio 2013

Decreto sulla fattura elettronica

E' stato pubblicato sul sito della RGS il Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche ”ai sensi dell’articolo 1, commi da 209 a 213, della legge 24 dicembre 2007, n. 244“.


Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 3 aprile 2013, n. 55 formato PDF - dimensione 379 KB
Per saperne di più sulla fattura elettronica

mercoledì 17 luglio 2013

Assenze per l’espletamento di incarichi istituzionali in rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze


Circolare n. 31 dell'8 luglio 2013 della RGS

Premessa
Le modifiche introdotte dalle recenti disposizioni legislative in materia di contenimento della spesa pubblica ed in particolare la costante attenzione posta sulla riduzione delle spese di missione impongono un riesame della disciplina in materia di assenze per l’espletamento di incarichi istituzionali presso enti/società/organismi svolti in rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In via prioritaria, si ricorda che lo svolgimento di tali incarichi non deve in ogni caso recare pregiudizio all’assolvimento dei correnti compiti d’ufficio che, anche alla luce della sensibile riduzione del personale causata dal blocco del turn over e del taglio operato dall’art. 2 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, alle dotazioni organiche del personale delle amministrazioni dello Stato, devono essere espletati con un impegno tale da poter assicurare  in ogni caso l’invarianza delle prestazioni di  servizio.
Al fine di assicurare il corretto assolvimento dei compiti istituzionali è necessario contemperare la durata delle missioni per lo svolgimento degli incarichi con l’esigenza di contenimento della spesa. I dirigenti degli uffici sono tenuti a vigilare affinché le assenze per lo svolgimento di tali incarichi, da parte del personale dipendente, vengano contenute nei limiti indicati nella presente circolare e ad autorizzare lo svolgimento di missioni, in deroga ai limiti stabiliti, solamente nei casi tassativamente indicati e previo accertamento della sussistenza delle previste motivazioni.
Per il completo monitoraggio delle assenze per lo svolgimento di incarichi conferiti dal MEF, è stata prevista, inoltre, l’implementazione del sistema di rilevazione delle presenze (applicativo Spring) con nuovi campi (come ad. es., la tipologia dell’ente, la denominazione dell’ente, il luogo e il motivo dell’assenza riferiti ai soli codici di assenza INES e INEA) che consentiranno di effettuare una puntuale verifica del rispetto dei suddetti limiti da parte dell’ufficio competente.

martedì 16 luglio 2013

"La mia odissea per pagare una tassa"

Caro direttore, la burocrazia che affligge il nostro Paese fa molto danno ai cittadini, ma forse ne fa ancora di più allo Stato stesso che la produce. Nei mesi scorsi ho ereditato con mio fratello l'appartamento in cui ha abitato mia madre; e lo abbiamo affittato. 
Da aspirante buon cittadino, decido di andare a registrare il contratto, per poterlo poi indicare nella denuncia dei redditi. 
L'impiegato che esamina la pratica osserva che sul contratto avrei dovuto apporre due marche da bollo, da 14,62 euro l'una. Vado dunque a comprarle e torno con le marche da bollo; sennonché l'impiegato osserva che le marche avrebbero dovuto recare una data anteriore a quella della stipulazione del contratto e ci aggiunge una sanzione di euro 3,65 (ma perché mai, dal momento che la registrazione, per legge, può avvenire fino a 30 giorni dopo la stipulazione?). 
A questo punto, l'impiegato rileva che i proprietari sono due: non si può procedere alla registrazione senza che siano presenti entrambi. Ma mio fratello abita in un'altra città! Allora deve inviare una procura perché io possa rappresentarlo. Obietto che, se anche mio fratello non mi avesse incaricato di questo adempimento, lo Stato dovrebbe essere contentissimo del fatto che io lo compia. Niente da fare: occorre la procura. 

lunedì 15 luglio 2013

Le risorse al Gabinetto del Mef

Nel corso della battaglia a difesa del salario dei lavoratori pubblici, l’USB Pubblico Impiego si è imbattuta nell’ anomalia rappresentata dal Gabinetto del ministro presso il ministero dell’Economia e delle Finanze. 
Sito al primo piano dello storico palazzo di XX settembre, il Gabinetto è composto da sottosegretari, funzionari di recente nomina ed impiegati addetti agli uffici di diretta collaborazione. 
Secondo quando previsto dalle norme istitutive, in questi uffici prestano servizio circa 300 impiegati, di cui 200 effettivi ed individuati tramite apposito Decreto Ministeriale, e 100 di supporto, forniti dal resto degli uffici del ministero. 

Da sempre il Gabinetto del ministro è stato blindato, non solo logisticamente ma anche dal punto di vista normativo e salariale, e quasi mai nulla è trapelato sul costo e sull’organizzazione di quest’organismo. Top secret è la retribuzione dello staff del ministro. I vertici del Gabinetto, provenienti da Bankitalia ed altri organismi istituzionali, non hanno ancora provveduto a pubblicare la loro retribuzione complessiva, come previsto dalla legge Brunetta. 

venerdì 12 luglio 2013

cattivo funzionamento del portale NoiPA

Ricevo dalla USB PI e pubblico

Nel gennaio 2013 la USB PI del MEF denunciava il cattivo funzionamento del portale NoiPA e le conseguenze che questo provocava oltre che agli utenti anche agli operatori delle RTS. 
La situazione a sette mesi di distanza non è per nulla migliorata: il sistema continua a non funzionare! Ci chiediamo quale motivazione spinge l’Amministrazione a voler continuare ad adottare questo sistema? Quali interessi impongono l’utilizzo di un sistema che non va affatto bene? 
Non si capisce perché si continua a non intervenire in nessun modo sulle inadeguatezze del “nuovo” applicativo NoiPA. Le disfunzioni stanno rendendo ingestibili le condizioni di lavoro nelle Ragionerie Territoriali dello Stato che non riescono ad intervenire sulle partite stipendiali nemmeno a livello anagrafico. Le stesse difficoltà interessano gli uffici di servizio e gli stessi utenti, che non riescono ad accedere alle procedure che sono state trasferite nel portale NoiPA, come ad esempio la richiesta di piccolo prestito. Riteniamo che la misura sia colma. 

giovedì 11 luglio 2013

Accordo MEF - TIM

Finalmente anche il Dipartimento dell’amministrazione generale del personale e dei servizi, in data 8/07/2013, ha stipulato con la società Telecom Italia una convenzione per il servizio di telefonia mobile.
Tale accordo prevede la possibilità di assegnare ai dipendenti in servizio presso l’Amministrazione, che ne facciano richiesta, una scheda SIM ricaricabile con tariffa agevolata di traffico telefonico voce e dati. 
 Dal 22 luglio 2013 sarà in linea sulla Intranet DAG l’applicazione “Convenzione TIM”, che consente ai dipendenti del MEF di richiedere una scheda SIM, utilizzando l’apposito modulo on line. Nei prossimi giorni saranno diramate indicazioni dettagliate sulle modalità di fruizione del servizio.

mercoledì 10 luglio 2013

Gabinetto del Ministro: arroganza e privilegio

Ricevo dalla USB MEF e pubblico

Questa è l’ultima versione, in ordine di tempo, propinata dall’Amministrazione al tavolo negoziale sull’importo dell’indennità destinata agli uffici di diretta collaborazione del Ministro. Detto ingente stanziamento scaturisce da 2 decreti ministeriali (per una quota pari a 2.800.000 euro) e dal tristemente famoso accordo relativo al 2% del FUA istituito nel 2001 (per una quota pari a circa 500.000 euro che dal 2012 dovrebbe riconfluire nel FUA). 
Mentre i percorsi ed i meccanismi che hanno portato, più di dieci anni fa, alla sottoscrizione di quest’ultimo accordo sono ormai stati chiariti, restano invece avvolti da una fitta nebbia i due decreti ministeriali istitutivi di dette indennità ed ancora oggi l’Amministrazione ha dichiarato di non essere riuscita a reperirli. Quest’affermazione ha dell’incredibile perché porterebbe a supporre che ogni anno una cifra “risibile” come 3.300.000 euro viene stanziata su qualche ignoto capitolo del bilancio dello Stato e destinata al Gabinetto del ministro per puro atto di fede e senza alcuna pezza giustificativa. 
La USB MEF, in tutta questa vicenda, ha cercato di ricostruire il percorso delle indennità previste dalla norma e non soggette a contrattazione al fine di poter avere tutti gli elementi conoscitivi necessari alla contrattazione degli istituti finanziati dal FUA ed in parte destinati anche agli uffici di diretta collaborazione. Questa attività conoscitiva, dettata oltretutto da ovvie esigenze di trasparenza, sembra aver provocato, nell’Amministrazione, la nascita immediata di un fortino top secret da difendere con qualsiasi mezzo ed in primis con ripetute menzogne. 

lunedì 8 luglio 2013

Durc, l'errore si sana in 15 giorni

Niente più brutte sorprese o esclusioni inattese dalle gare pubbliche per problemi legati alla regolarità contributiva: l'articolo 31 del decreto legge 69/2013, ha infatti razionalizzato la disciplina del documento unico di regolarità contributiva, apportando alcune correzioni - meramente funzionali ma di notevole impatto per le aziende - nel Codice degli appalti pubblici, il decreto legislativo 163 del 12 aprile 2006. 

La nuova disciplina ha infatti modificato - introducendo alcune semplificazioni - l'articolo 118 del Codice, con un opportuno allentamento di alcune "tagliole" previste dalla norma. 

mercoledì 26 giugno 2013

Avvio fase di “prima formazione del Registro" revisori legali

E' stata pubblicata la determina del Ragioniere generale dello Stato che stabilisce le modalità di trasmissione delle comunicazioni relative alla gestione del registro dei revisori legali mediante modalità telematiche. 
Tale provvedimento, secondo quanto disposto dall’art. 17 del D.M. del 20 giugno 2012 n. 145, avvia la fase di “prima formazione del Registro”, cui sono tenuti entro il termine di 90 giorni tutti i soggetti (persone fisiche e società di revisione) già iscritti nel Registro dei revisori legali. 
Al fine di comunicare le informazioni necessarie per l’aggiornamento e l’integrazione del Registro, con modalità unicamente telematiche, è stata istituita nell’ambito del nuovo “portale” della revisione legale www.revisionelegale.mef.gov.it, già in linea dal 19 marzo scorso, un’apposita Area riservata accessibile da ciascun iscritto previo accreditamento personale.

martedì 25 giugno 2013

rilevazione Fabbisogni/Eccedenze pagamenti per supplenze brevi e saltuarie A.F. 2012

Prot. n. 3917 del 19 giugno 2013
All'Istituzione scolastica
Al revisore dei conti in rappresentanza MIUR
E p.c. all’U.S.R. competente per territorio

Si comunica che dal giorno 20 giugno 2013 verrà resa disponibile al SIDI la funzione di rilevazione Fabbisogni/Eccedenze pagamenti per supplenze brevi e saltuarie A.F. 2012, che rimarrà aperta fino al 26 giugno 2013.

Un preannuncio sull’importanza e sulle finalità della rilevazione è stato già fornito con nota prot. n. 3336 del 28 maggio 2013. 
La rilevazione è finalizzata a raccogliere i dati su eventuali integrazioni per il fabbisogno pagamento supplenze brevi e saltuarie e/o eccedenze di erogazioni per supplenze brevi e saltuarie dell’A.F. 2012. Pertanto eventuali integrazioni riferite all’anno 2013 (in questo caso solo sul cd “cedolino unico”) non devono essere qui riportate. 

lunedì 24 giugno 2013

FUA 2012: favori e fondi al Gabinetto del Ministro

Ricevo dalla USB MEF e pubblico

Si è tenuta in data odierna la riunione tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali sull’accordo di regolazione del Fondo Unico d’Amministrazione 2012 e sul protocollo d’intesa per il reperimento di risorse aggiuntive da destinare al salario accessorio ai sensi dell’art. 16 Legge 111/2011. 
L’Amministrazione si è presentata al tavolo senza l’iniziale presenza, nella delegazione di parte pubblica, del Capo del DAG ed ha iniziato la riunione tentando di glissare sulla questione fondamentale dei fondi destinati agli uffici di diretta collaborazione del ministro. Ovviamente questo tentativo è stato vanificato dal deciso ed immediato intervento dell’USB MEF che ha chiesto conto non solo delle oscure procedure del passato sulla destinazione dei suddetti fondi ma anche sulla gestione attuale. L’Amministrazione, in evidente difficoltà e fortemente pressata dalla nostra Organizzazione Sindacale, è stata costretta a fornire alcune informazioni aggiuntive che hanno reso ancora più inquietante l’operazione “fondi e favori al Gabinetto del Ministro”. 

La delegazione di parte pubblica, infatti, ha dichiarato che i fondi da destinare agli uffici di diretta collaborazione con il ministro, relativi al FUA 2012, sono già stati resi disponibili senza attendere gli esiti del confronto tra le parti. La prassi del canale privilegiato, che perdura dal 2001, quest’anno ha però determinato una situazione di forte criticità anche normativa poiché CGIL UIL ed UNSA, uniche firmatarie all’epoca, hanno finalmente disdetto formalmente l’accordo d’istituzione del fondo in questione. Pertanto queste risorse, oltretutto unilateralmente anticipate, non hanno più alcuna copertura contrattuale e dovrebbero essere quindi riacquisite nel Fondo Unico d’Amministrazione. 
Tra l’altro è doveroso informare i lavoratori che l’accennato “canale privilegiato“, costruito da Amministrazione e parte politica, non riguarda solo il FUA ma tutti gli emolumenti accessori compresi i buoni pasto, sempre percepiti con perfetta puntualità e continuità dagli uffici di diretta collaborazione. In sintesi, nel nostro dicastero c’è il Gabinetto del Ministro, dove non si hanno intoppi o ritardi nell’erogazione del salario accessorio e dei buoni pasto, e poi c’è tutto il resto del MEF, che aspetta anni per il salario accessorio e mesi interminabili per i buoni pasto. 

venerdì 21 giugno 2013

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Previsto dalla legge Anticorruzione 190/2012, è in vigore da oggi il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, 17 articoli per definire «i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta» per i pubblici dipendenti. Oltre a ribadire una serie di principi generali - come lo svolgimento dei propri compiti nel rispetto della legge, e l'obbligo di osservare i principi di indipendenza, imparzialità contenimento dei costi, senza nuocere agli interessi o all'immagine della Pa - il Codice regola anche questioni concrete: proibito accettare regali o sconti che valgano più di 150 euro, e sempre «nell'ambito delle normali relazioni di cortesia». 
Stop ai regali per i superiori se non sono di «modesto valore» Proibito anche sollecitare doni o altre utilità...
continua a leggere su « Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/pVjrp

giovedì 20 giugno 2013

Bocciato dalla Corte Costituzionale il "contributo di solidarietà"

La FLP informa che la Corte Costituzionale, con la sentenza 05.06.2013 n.116, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 18, comma 22-bis, del decreto-legge 6 luglio 2011, n.98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, come modificato dall’articolo 24, comma 31-bis, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, per violazione degli articoli 3 e 53 della Costituzione, ritenendo irragionevole e discriminatorio, e quindi costituzionalmente illegittimo, il prelievo sulle cosiddette “pensioni d’oro” pubbliche e private superiori ai 90 mila, ai 150 mila e ai 200 mila euro lordi l’anno, che era stato introdotto nell’estate 2011 dal governo Berlusconi e poi confermato dal governo Monti, e che vedeva interessati centinaia di magistrati, avvocati dello Stato, ambasciatori, docenti universitari, alti funzionari, dirigenti pubblici, ammiragli, generali, notai, giornalisti, manager pubblici e privati. 

Nel particolare, viene quindi bocciato l'articolo che dispone che "a decorrere dal 1° agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014, i trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie, i cui importi complessivamente superino 90.000 euro lordi annui, sono assoggettati ad un contributo di perequazione pari al 5 per cento della parte eccedente il predetto importo fino a 150.000 euro, nonché' pari al 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro; a seguito della predetta riduzione il trattamento pensionistico complessivo non può essere comunque inferiore a 90.000 euro lordi annui." 

Accordo di ripartizione FUA 2012

Finalmente è stato sottoscritto l’Accordo di ripartizione FUA 2012 che puoi scaricare qui.

mercoledì 19 giugno 2013

Il nuovo corso alla RGS

Abbiamo accolto la notizia del cambio al vertice della Ragioneria generale dello Stato con un sospiro di sollievo. 
Finalmente si poteva voltare pagina e mettere fine agli 8 anni disastrosi di Mario Canzio. Nominato nel 2005 da Silvio Berlusconi, Canzio ha gestito il suo dipartimento con una politica del potere e del personale clientelare e prona al capo di gabinetto Vincenzo Fortunato. Senza premiare il merito ma solo e sempre la fedeltà. 
Il peggior momento la Ragioneria l’ha passato l’inverno scorso quando i maggiori quotidiani, da Repubblica a Il Sole 24 ore chiedevano “le dimissioni dell'uomo che alla testa di 10 Ispettori generali e di una pletora di collaboratori non era stato in grado di fornire al governo dati sicuri sui debiti della Pubblica Amministrazione” e Dagospia auspicava le dimissioni del Ragioniere per manifesta incapacità. 

Già allora si suggeriva a Mario Canzio che se avesse voluto salvare la poltrona sulla quale era salito grazie a Giulietto Tremonti, avrebbe potuto "mandare a casa i 10 ispettori e le decine di funzionari assumendo da qualche università (al limite anche dalla Bocconi, la madre di tutti i sapientoni) una decina di neolaureati che avrebbero portato un po' di chiarezza nei conti dello Stato. E accanto a loro sarebbe stato molto utile qualche ingegnere informatico capace di rendere omogenei i sistemi di contabilità pubblica che - come denuncia oggi Stefano Parisi - sono totalmente scollegati”. 

martedì 18 giugno 2013

La gestione in economia di cui all’art. 125 del decreto legislativo 163/2006 e l’articolo 34 del D.I. n. 44 del 1/2/2001

Nota del URS del Piemonte Prot. 3912 C 14 a del 22 aprile 2011

1) PREMESSA. 
Il decreto legislativo 12/04/2006 n. 163 entrato in vigore il 1 luglio 2006 ha introdotto il “Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” che sinteticamente definiremo “Codice” con cui sono state apportate modifiche e innovazioni alle procedure di indizione delle gare per l’acquisto di beni e servizi e di stipula dei relativi contratti. Pertanto le Pubbliche Amministrazioni per i contratti passivi, quelli cioè dai quali derivano per le stesse esclusivamente delle spese, devono obbligatoriamente fare riferimento al Codice dei contratti pubblici che diventa “Testo Unico” in quanto in esso confluisce tutta la normativa degli appalti sia al di sopra che al di sotto della soglia di rilevanza comunitaria. Con il successivo D.P.R. 5/10/2010 n. 207 è stato approvato il Regolamento di esecuzione ed attuazione del suddetto Decreto Legislativo 12/04/2006 n. 163. 


martedì 11 giugno 2013

Le tabelle degli assegni del nucleo familiare

Ricevo da FLP e pubblico

Dal primo luglio 2013 i limiti di reddito utili per avere diritto all’assegno per il nucleo familiare aumentano del 3%, come confermato dalla circolare n. 84/2013 dell’Inps che contiene la nuove tabelle. Sulla base della legge n. 153 del 1998, istitutiva dell’Anf (Assegno al nucleo familiare), dal 1 luglio dell’anno corrente fino al 30 giugno dell’anno successivo, i livelli di reddito da prendere in considerazione vanno ritoccati in misura pari alla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo calcolato dall’ISTAT. 
Le tabelle aggiornate che indicano l’aumento dei limiti di reddito sono relative alle diverse tipologie di nucleo familiare. Ad esempio il limite di reddito minimo annuo della tabella 11 relativa alla generalità dei casi (ovvero il nucleo con entrambi i genitori e almeno un figlio e nessun componente inabile) sale a 14.198,48 euro mentre rimane uguale l’importo dell’assegno mensile: 137,5 euro per 3 componenti; 258,33 euro per 4 componenti il nucleo. 
La nuova disciplina si inserisce nel solco della legge 296 del 2006 che ha modificato la normativa precedente in materia. Con la finanziaria 2007 dal primo gennaio di quell’anno è, infatti, entrata in vigore la rideterminazione dei livelli di reddito e degli importi dell’assegno relativi ai nuclei familiari con entrambi i genitori o un solo genitore, e con almeno un figlio minore, in cui non siano presenti componenti inabili (tabelle numero 11 e 12). 
La stessa legge prevede (tabelle 13-19) un aumento dell’importo dell’assegno del 15% per le altre tipologie di nuclei familiari con figli. Per il calcolo dell’assegno familiare in presenza di nuclei numerosi (con almeno 4 figli o equiparati di età inferiore a 26 anni) sono rilevanti al pari dei figli minori anche i figli maggiorenni ma di età inferiore a 21 anni compiuti purché siano studenti o apprendisti. Per la determinazione dell’Anf si deve necessariamente tenere conto di tutti i figli ed equiparati presenti nel nucleo familiare di età inferiore a 26 anni e ciò in maniera indipendente dal carico fiscale, dalla convivenza, dallo stato civile e dalla qualifica, cioè se i figli siano studenti, apprendisti, disoccupati o lavoratori. In allegato troverete tutte le restanti tabelle non precedentemente pubblicate.