Non può essere utilizzata la mailing list aziendale per veicolare messaggi sindacali fortemente critici nei confronti dell'azienda.
Si tratta di una condotta che ha una rilevanza disciplinare e può condurre all'interruzione del rapporto di fiducia con il datore di lavoro e quindi al licenziamento.
Lo puntualizza la Corte di cassazione con la sentenza n. 20715 della Sezione lavoro depositata ieri.
Leggi l'articolo completo di Giovanni Negri pubblicato su Il Sole 24 Ore
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