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mercoledì 27 aprile 2011

Istruzione e indennità in Parlamento

Pubblicato il 1 aprile su www.lavoce.info


In Italia l’indennità parlamentare annua, in termini reali (misurata in euro del 2005), è aumentata da 10.712 euro nel 1948 a 137.691 euro nel 2006, il che significa un aumento medio del 9,9 per cento all’anno e un incremento totale di 1.185,4 per cento (negli Stati Uniti l’incremento annuale è stato dell’1,5 per cento e l’incremento totale del 58 per cento!).

Dalla figura si nota un improvviso e sostenuto aumento delle retribuzioni dei parlamentari negli anni Sessanta, seguito da un significativo calo negli anni Settanta (a causa soprattutto dell’elevata inflazione) per poi crescere a un tasso del 3,9 percento annuo.

Il livello di istruzione è cambiato enormemente tra il 1948 e il 2006. La percentuale di nuovi eletti con una laurea, pari al 91,4 per cento all’inizio della prima Legislatura, è diminuita costantemente sino a quota 64,6 per cento dopo le elezioni del 2006.

Se ci si concentra sulle differenze tra la Prima e la Seconda Repubblica la percentuale di parlamentari laureati è scesa dall’80,5 al 68,5 per cento. E’ interessante notare che nello stesso periodo è tuttavia cresciuto il numero di donne parlamentari laureate (il 70,1 per cento) rispetto a quello degli uomini (il 68,2 per cento).

Tratto da "Il Mercato del lavoro dei politici" di V. Galasso, M. Landi, A. Mattozzi, A. Merlo; in "Classe Dirigente – L’intreccio tra business e politica", a cura di Tito Boeri, Antonio Merlo, Andrea Prat, Egea, 2010 Tito Boeri, Antonio Merlo, Andrea Prat, (Egea 2010)

lunedì 7 marzo 2011

giovedì 3 marzo 2011

Invito alla lettura

Ricevo da una lettrice e pubblico
Oggi pomeriggio ho partecipato alla straordinaria iniziativa promossa dal DAG "Invito alla lettura".
Oggi (2 marzo) ci ha deliziato, con la presentazione del suo libro "I traditori", Giancarlo De Cataldo.
Lodevole iniziativa che, al suo secondo incontro, dimostra sia molto apprezzata dal personale MEF. La sala, a dir il vero piccina, è sempre piena con persone addirittura in piedi.
Il giudice De Cataldo ha intrattenuto il suo pubblico in modo eccellente non solo parlando della sua ultima fatica ma anche facendo una panoramica appassionante dei fatti del Risorgimento (periodo in cui è ambientato il romanzo).
Un dubbio però mi assale... all'entrata della biblioteca storica del Ministero dell'Economia e delle Finanze (che peraltro dal 16 marzo rimarrà aperta al pubblico, anche di notte, mettendo in mostra documenti originali inerenti l'Unità d'Italia) una avvenente signorina, facente parte del personale della libreria MEL in via Nazionale, vendeva i testi del libro protagonista dell'evento. Senza scontrino, senza fattura. Mi è sembrata una stonatura. E' lecito tutto ciò?
Ciaooo!

giovedì 13 gennaio 2011

articolo 57 comma 21 del Codice dell'amministrazione digitale

Un gentilissimo lettore mi ha segnalato la norma contenuta nell'articolo 57 comma 21 del decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235 (Codice dell'amministrazione digitale):
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono determinati i limiti e le modalità di applicazione delle diposizioni dei titoli II e III del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, al personale del Ministero dell'economia e delle finanze e delle Agenzie fiscali.

Pertanto risulta che, solo per il personale del nostro ministero e delle Agenzie fiscali, il Governo possa determinare di limiti e di modalità di applicazione per quanto riguarda le norme relative alla misurazione, valutazione e trasparenza della performance (titolo II) e al merito e premi (titolo III).

Evidenzio la particolarità di questo comma inserito a sorpresa nell'articolo dedicato alle norme transitorie che inoltre non ha nessuna attinenza con la materia oggetto del decreto legislativo.

lunedì 10 gennaio 2011

Quando le dimissioni da deputato?

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 dicembre 2010
Accettazione delle dimissioni rassegnate dall'on. Giuseppe Vegas dalla carica di Sottosegretario di Stato all'economia e alle finanze. (10A15298) (GU n. 1 del 3-1-2011 )


Visto l'art. 10 della legge 23 agosto 1988, 400, recante disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Visto il proprio decreto in data 12 maggio 2008, recante nomina dei Sottosegretari di Stato;
Viste le dimissioni rassegnate dall'on. Giuseppe VEGAS, deputato al Parlamento, dalla carica di Sottosegretario all'Economia e alle finanze;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze;

Decreta:

Sono accettate le dimissioni rassegnate dall'on. Giuseppe VEGAS, deputato al Parlamento, dalla carica di Sottosegretario di Stato all'economia e alle finanze.

Il presente decreto sara' comunicato alla Corte dei conti per la
registrazione.

Dato a Roma, addi' 15 dicembre 2010


PS: Alla faccia dell'indipendenza della Consob!!!

giovedì 2 dicembre 2010

Corso della Ragioneria Generale

Oggi presso l'aula multimediale i colleghi dell'ufficio centrale del bilancio presso il MEF hanno partecipato al corso relativo:

Adempimenti fiscali e contributivi relativi a varie tipologie di prestazioni lavorative.

Programma

• Tipologie di prestazioni (collaborazioni occasionali, contratti a progetto, contratti di lavoro dipendente, collaborazioni professionali). Professionista: definizione

• Attribuzione dell’incarico

• Avviso di fattura

• Momento di emissione della fattura:
- rilevanza ai fini iva
- rilevanza ai fini del reddito

• Elementi essenziali della fattura: analisi della struttura e degli elementi che devono/possono figurare in fattura. Fattura elettronica

• Professionisti con albo/senza albo: Casse di previdenza – Contributi Inps

• Regimi contabili/regimi iva

• Note di credito

• Ritenute d’acconto e adempimenti correlati (modello 770)

• Fatture ricevute da professionisti stranieri: intraUE/extraUE – adempimenti correlati

• Convenzioni contro la doppia imposizione

Mi chiedo : che collegamento esiste tra il programma e il lavoro svolto agli UCB? Non sarebbe stato più utile organizzare un corso di aggiornamento per i revisori scolastici?

Bah i misteri!!

mercoledì 1 settembre 2010

il migliore e il peggiore

Ben ritrovati a tutti i miei lettori.

Terminate le vacanze :-( si ritorna davanti alla tastiera e come non commentare i risultati dei due sondaggi scherzosi che ho lanciato per l'estate?

Per il miglior Ragioniere Generale abbiamo avuto un incredibile testa a testa tra Andrea Monorchio e Vittorio Grilli con la vittoria al foto finish di quest'ultimo per un paio di voti (12-10).
Schiacciante invece il responso del peggiore, Mario Canzio aggrega il 68% dei partecipanti in una sonora bocciatura.

Vi lascio alle dovute riflessioni riportando alcune dichiarazioni di Francesco Giavazzi che ho letto nel libro di Stefano Lepri "La Finanziaria siamo noi":
"Grilli aveva istituito l'uso di negare il visto della Ragioneria alle leggi prive di copertura finanziaria"
"Il nuovo Ragioniere, Mario Canzio, è persona molto modesta e se, con la sua nomina, Berlusconi voleva dare l'impressione di voler politicizzare i conti pubblici riducendo a ragione i tecnici , meglio non poteva fare!"



Riepilogo risultati

migliore
Grilli 12 (41%)
Monorchio 10 (34%)
Canzio 2 (6%)
Ruggeri 1 (3%)
Firmi 1 (3%)
Milazzo 0 (0%)
altri 3 (10%)

Peggiore
Canzio 17 (68%)
Grilli 4 (16%)
Monorchio 2 (8%)
Ruggeri 1 (4%)
Milazzo 1 (4%)
altri 0 (0%)

lunedì 18 gennaio 2010

Il Tesoro e lo scandalo della Banca Romana

Ieri sera ho guardato la "fiction" trasmessa da Rai Uno "lo scandalo della Banca Romana". Molto interessante il ruolo del povero funzionario del Tesoro, Gustavo Biagini, che in estrema solitudine difende la sua dignità denunciando il tentativo di corruzione del presidente della banca, ma in cambio ha solo del fango.
Lo sceneggiato sembra essere la storia attuale della nostra economia. Anche allora lo scandalo iniziò con l'esplosione della bolla immobiliare e il governatore della Banca Romana non vide altra soluzione che approfittare della facoltà di battere moneta che aveva ancora il suo istituto e stampare per proprio conto una somma enorme: 68 milioni dell' epoca. Un' operazione spregiudicatissima. Coperta grazie agli intrallazzi con un' infinità di faccendieri, politici corrotti, governanti inetti, giornalisti ambiziosi, arrampicatrici sociali, funzionari disonesti.
Se lo spettatore riesce a guardare oltre i panciotti e gli orologi a cipolla, può con la fantasia sostituire le carrozze con le Mercedes, i cocchieri coi body-gard dall' auricolare nell' orecchio e sembra proprio l' Italia di anni assai più recenti.
E allora anche il nostro Gustavo Biagini non è altro che il ritratto fedele di noi funzionari incaricati di controllare organismi, dove girano interessi enormi, e veniamo sottoposti a mille pressioni mentre i nostri alti dirigenti, proni al potere politico, se ne lavano le mani abbandonandoci al nostro destino.
In tutto questo , la ciliegina sulla torta è la rivalutazione di Bettino Craxi che nonostante numerose condanne penali e il merito di aver contribuito al boom del debito pubblico italiano ora diventa un grande statista.
Ciao Ciao Gustavo quanto ti è costato essere un funzionario dello Stato.

mercoledì 5 agosto 2009

Fondo unico di amministrazione 2009

Ricevo e pubblico dalla RDB
Venerdì 31 luglio 2009 si è sottoscritto l’accordo nazionale sull’acconto del FUA 2009. Tale acconto quantificato nel 35% della parte fissa del FUA 2009, verrà erogato a tutti i lavoratori in servizio a prescindere dalla presenza effettiva sulla base del grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati ai dirigenti, percentualizzato in 3 fasce rispettivamente del 70%, 85% e 100% e con una scala parametrale da 100 a 160.
In fase di saldo è previsto il conguaglio da effettuare sulla base dell’assiduità partecipativa (presenza) determinata secondo le disposizioni di legge e contrattuali pro tempore vigenti.
Questa è la struttura portante dell’accordo,che arriva dopo una lunga battaglia lanciata l’anno scorso solo dalla RdB-CUB, che ha messo in campo forti momenti di mobilitazione come la giornata dell’8 maggio 2009, culminata con il corteo interno e il confronto diretto dei lavoratori con il Capo del IV Dipartimento.
Queste mobilitazioni hanno costretto l’Amministrazione e i sindacati concertativi a sedersi ai tavoli nazionali e dipartimentali per sbloccare le somme del FUA tenute sotto sequestro per tanti mesi.
Per questi motivi la RdB-CUB rivendica pienamente l’obiettivo primario di aver determinato il pagamento del salario accessorio dei lavoratori del MEF, anche quando non ha sottoscritto i successivi accordi.
Infatti, mentre la nostra OS ha firmato con una nota a verbale l’accordo sul fondo di sede del IV Dipartimento con un giudizio parzialmente positivo, non ha ritenuto di fare altrettanto con quelli del Dipartimento del Tesoro e della Ragioneria Generale dello Stato, ritenuti concettualmente lesivi dei diritti dei lavoratori e illegittimi nel metodo contrattuale utilizzato.
Contrariamente a tulle le altre sigle sindacali la RdB-CUB, dopo un’attenta riflessione e valutazione generale non ha ritenuto di firmare neppure l’accordo nazionale dell’acconto FUA 2009.
Questo accordo, apparentemente positivo perché nella fase attuale prescinderebbe dalla presenza in servizio, di fatto per la prima volta in assoluto obbliga il conguaglio ricalcolando la presenza in servizio secondo le norme vigenti pro tempore (il solito Brunetta che esce dalla porta ed entra dalla finestra), inoltre introduce l’inscindibile legame tra il raggiungimento degli obiettivi assegnati ai Dirigenti e il destino salariale dei lavoratori, che pagherebbero l’inettitudine e i giochetti di potere dei vari Direttori.
La lotta continua per:
- costringere l’Amministrazione a non procrastinare ulteriormente i tempi del pagamento dei fondi di sede e dell’acconto FUA 2009;
-sbloccare il 5% della cartolarizzazione del 2007 e delle somme accantonate relative ad alcune tipologie di presenze in servizio;
-ottenere lo stanziamento vero dei fondi della cartolarizzazione del 2008 e l’avvio delle procedure per il loro pagamento;
-contrastare i progetti del governo dei tagli salariali e dei diritti.
Ma una proposta alternativa al NO? Come possiamo premiare il merito?
Mi piacerebbe conoscere la proposta della RDB.

mercoledì 8 aprile 2009

SSEF



Il mio "datore di lavoro", considerando la tipologia del mio lavoro, ha pensato bene di farmi partecipare ad un corso di statistica di base (ovviamente non mi servirà a nulla!) presso la Scuola superiore dell'economia e delle finanze.

Ma cosa è questa Scuola? Dal sito ufficiale leggiamo che essa nasce dalla trasformazione della Scuola centrale tributaria fondata da Ezio Vanoni nel 1957 per la formazione e l'aggiornamento professionale del personale civile dell'Amministrazione finanziaria.

Il processo di attuazione della riforma dell'Amministrazione fiscale ha riconosciuto alla Scuola, posta alle dirette dipendenze del Ministro dell'economia e delle finanze, il ruolo di istituto di alta formazione, con il compito di provvedere alla formazione, specializzazione e aggiornamento del personale dell'Amministrazione finanziaria, delle Agenzie fiscali e degli enti che operano nel settore della fiscalità.

Per svolgere questi importanti compiti la struttura, si legge sul sito, si è dotata di una connotazione accademica di tipo universitario, di un'efficiente organizzazione del lavoro, di un sistema contabile di tipo economico, ma soprattutto ha allargato il proprio know-how e le proprie competenze anche su tematiche multidisciplinari estendendo il core business della formazione tributaria (non peccano di modestia!).


Ma facciamo qualche ricerca su internet.


Nell'aprile 2008 il giornalista del corriere.it si è interessato della scuola con un articolo interessante:
Chissà che cosa penserebbe Ezio Vanoni leggendo il rapporto che la Corte dei conti ha sfornato qualche settimana fa sulla Scuola che nel 1957 venne intestata proprio a lui.

Una domanda su tutte, non potrebbe non porsi l' uomo che all' inizio degli anni Cinquanta introdusse con la riforma tributaria l' obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi: perché non l' hanno ancora chiusa?
Trovando tuttavia una prima risposta a pagina 29 della relazione dei giudici contabili. Dove si racconta che fra il 2001 e il 2005 la spesa per gli stipendi per i docenti e i dirigenti «è aumentata del 124%, passando da poco più di due a quattro milioni e mezzo di euro».

Una struttura che serve prevalentemente a sistemare persone di fiducia dei ministri di turno. Garantendo congrue integrazioni al loro reddito.

Il 31 marzo del 2006 la Corte dei conti aveva chiesto all' amministrazione chiarimenti sulla circostanza che le posizioni di vertice della scuola fossero «ricoperte in larga parte da persone titolari di incarichi di diretta collaborazione con il ministro».
Ciò per fugare i dubbi che un «organismo autonomo di formazione e ricerca» avesse assunto la sola funzione di «supporto all' autorità politica».
Ma la risposta della Scuola, racconta la Corte dei conti, «è risultata in proposito tanto succinta quanto evasiva e comunque non idonea a fugare le preoccupazioni».

Preoccupazioni anzi alimentate da quella replica nella quale i magistrati contabili hanno ricavato persino «la conferma che nessuna procedura selettiva è stata seguita in ordine alla sussistenza dei requisiti di idoneità allo svolgimento degli incarichi attribuiti» ai vertici della scuola e ai docenti.
Ancora: «Venti curriculum vitae di persone che dal 2001 hanno ricoperto l' incarico di rettore, prorettore, capo dipartimento e docente stabile hanno consentito di verificare come tra questi ci sia chi contemporaneamente ricopriva anche posizioni di vertice negli uffici di diretta collaborazione con il ministro (capo di gabinetto, vice capo gabinetto, capo dell' ufficio legislativo, aiutante di campo...)».
Un semplice clic del mouse sulla voce «docenti» nel sito Internet della Scuola consente oggi di appurare che i professori sono dodici.........
Non sarebbe davvero il caso di metterci in fondo la parola: «Fine»?

In più è da evidenziare che due dei tre dirigenti in forza alla Scuola, la dott.ssa Salvini e il dott. Gueci, gli è stato conferito l'incarico ai sensi dell'articolo 19, comma 6, D.LGS. 165/01.

Tre anni prima anche il nostro sindacato di base si era interessato alla scuola:

Al Tesoro infatti c’è un «gioiello» nascosto che consente al ministro di «promuovere» i suoi collaboratori senza dichiararlo esplicitamente: la Scuola superiore dell’economia e delle finanze.
La vecchia scuola Vanoni è diventata una sorta di cassa integrazione dorata per i più stretti collaboratori del ministro.
Basta leggere il nome dei docenti e compare l’organigramma del gabinetto del ministro.
Il rettore è Vincenzo Fortunato, arrivato a capo gabinetto del superministero dopo una lunga carriera alle Finanze, dove era capo dell’ufficio legislativo.
Tra i docenti altri membri del gabinetto del ministero, come Marco Pinto, Gaetano Caputi che è capo dell’ufficio legislativo, e Concetta Zezza che per la scuola è direttore amministrativo.
Sale in cattedra per volere del ministro anche il suo braccio destro: Marco Milanese, capo segreteria.
Con una serie di leggi e leggine il centro-destra ha equiparato lo status dei professori della scuola a quello dei docenti universitari.
In poche parole, per decreto del ministro (senza concorso) vengono immessi nel circuito accademico nuovi docenti.
Un bell’affare per chi ha la fortuna di esserci.

Che bella la SSEF!!

lunedì 30 marzo 2009

Tremonti e Brunetta

da Dagospia.com

la Fiera di Roma è tramontato Tremonti: ha fatto capire una volta per tutte che non ha la statura del leader.
C'è un uomo che con un immenso sforzo ha tentato di uscire dal recinto della Nuova Fiera di Roma dove 6mila delegati e qualche centinaia di comparse hanno cantato in coro: "...con l'elmo di Silvio si è cinta la testa".
Quest'uomo è Giulietto Tremonti, l'ex-tributarista di Sondrio che è salito sulla pedana alle 19,37 di sabato e ha parlato per 11 minuti con la sua voce nasale e la consueta aria da professore. L'attesa era grande e le sue prime parole hanno fatto correre brividi nella schiena.
"Vi parlerò dall'alto dell'economia, della politica e della storia", ha esordito il 62enne ministro di fronte a una platea affamata di idee e di buone intenzioni.
Dopo questo inizio sublime ci si aspettava un discorso da grande leader capace di mettere in crisi quella candidatura per l'eredità del Cavaliere che Gianfranco Fini ha fatto esplodere come una bomba.
Al secondo capoverso del suo intervento si è capito che il genio di Giulietto avrebbe preso un'altra strada, quella della retorica infarcita di virtù teologali che da un po' di tempo azzeppa i suoi discorsi come un grande alibi culturale che gli evita pronunciamenti impegnativi e ricette salvifiche.
Molti dei presenti (compresa la Gelmini Calzelunghe che le telecamere hanno inquadrato in maniera morbosa) hanno reclinato il capo delusi.
Da questo ministro, che dopo la laurea ha insegnato all'Università di Oxford, ci si aspettava qualcosa di più perché di fronte alla crisi devastante dei mercati nessun protagonista dell'economia in Europa e nel mondo userebbe a piene mani citazioni della Bibbia e di Sant'Agostino.
A questi rivoli di retorica Giulietto ha aggiunto omaggi ossequienti e sfacciati al Cavaliere che, ha detto, "conosco dal 1982 ed è già nella storia, un uomo la cui genialità l'Europa ci invidia".
I delegati affamati di idee e di tramezzini hanno capito in quel momento che il genietto di Sondrio non entrerà mai nella storia, nemmeno dal buco della serratura, e che forse è stato sempre sopravvalutato nelle sue qualità di economista e di pensatore.
Pensatore non è perché nel momento in cui avrebbe potuto tirar fuori gli artigli del leader, ha parlato come un Baget Bozzo anni '60, e ha fatto capire una volta per tutte che non ha la statura del leader.
D'altra parte bisogna anche capire quest'uomo che nel luglio 2004 è stato defenestrato dal Governo e che dopo essere stato socialista si trova schiacciato nell'incudine di An e della Lega. Nell'orrenda vasca della Fiera di Roma il delfino Fini ha fatto un doppio salto mortale davanti a quel Berlusconi che detesta il pessimismo catastrofico di Giulietto.
E fuori dalla vasca c'è la Lega che non vuole affogare la sua identità nel "partito bulgaro", ma chiede a Tremonti di dimostrare la sua fedeltà con i quattrini per il federalismo.
A Roma è tramontato Tremonti e quello che lui ha annunciato come la fine della "mezzanotte del mondo" è apparso un imbarazzato crepuscolo.
Il paragone è odioso, ma quel palco di 600 metri quadri tappezzato di moquette e di monitor sembrava disegnato da Albert Speer, l'architetto di Hitler che allestì la scenografia per il famoso raduno di Norimberga. Gli storici dicono che il geniale architetto si ispirò all'Altare di Pergamo creando una cattedrale di luce con 130 riflettori da contraerea.
Sull'Altare di Pergamena le gambe degli oratori tremavano per il rischio di essere inghiottiti in quella balena azzurra che nemmeno Vasco Rossi avrebbe saputo dominare.
Così quando Renato Brunetta è salito sulla tribunetta accolto da un applauso di un minuto, il teatrino dello scenografo Berlusconi è andato in pezzi e ha privilegiato l'uomo rispetto allo spazio.
Il figlio dell'ambulante veneto ha tirato fuori una lacrima e poi è partito con coraggio davvero sorprendente.
Ha invocato la vera lotta di classe contro le burocrazie e con finta umiltà ha esclamato: "siamo un po' sfigati perché ogni volta che andiamo al Governo c'è una crisi, siamo pieni di difetti, ma siamo rivoluzionari!".
Per le signore ingioiellate e i ragazzi in cravatta questo salto di "classe" è stato un vero e proprio sdoganamento concettuale, il preludio di quella negazione dello Stato etico che è sempre stato retaggio della destra e che Gianfranco Fini ha messo nell'armadio.
Nella prima fila Giulietto Tremonti si torceva le mani che si sono aperte soltanto per applausi formali.
Questo trionfo di Brunetta sulla tribunetta è stato un colpo al cuore che il ministro di Sondrio ha dovuto digerire come il boccone più amaro di tutta la convention.
Purtroppo nessuno dei presenti sapeva che il ministro di Sondrio poche ore prima aveva dato a Brunetta un bel calcio negli stinchi.
Infatti Tremonti ha bocciato e respinto al mittente il progetto al quale Brunetta tiene di più e porta il nome di Digit@Pa, il nuovo ente che nelle ambizioni dell'economista-collega dovrebbe gestire l'informatizzazione dello Stato.
La piccola guerra tra i due premi Nobel mancati continua a colpi di dispetti e di calcetti, ma sulla tribunetta il round l'ha vinto il figlio dell'ambulante.

sabato 14 marzo 2009

Tremonti in ritardo alla foto del G20

Cosa doveva fare di così importante?

lunedì 9 febbraio 2009

Giornata di festa all'UCB


Oggi giornata di festa all'UCB di via Lucania. La centrale elettrica dell'Acea ha fatto puff e per motivi di sicurezza tutti a casa.
E' stato incredibile vedere colleghi che non volevano staccarsi dalla loro sede, come il topolino negli esperimenti: nonostante gli chiudano la porta dove per 30 anni ha preso il formaggio continuano a sbattere la testa.
Comunque me ne sono andato a casa, avevo una marea di cose da fare.......

giovedì 5 febbraio 2009

Sempre queste figure

Giulio questa volta hai sbagliato! Il nostro ministro non può comportarsi maleducazione e devi ricordarti che all'estero i giornalisti non sono come Vespa.
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martedì 3 febbraio 2009

Stefano Tomasini e la riorganizzazione

Molti di noi pensano che nel breve periodo in cui il prof. Grilli è stato Ragioniere Generale dello Stato il nostro dipartimento abbia toccato il fondo e ancora oggi i colleghi del Dipartimento del Tesoro ci malediscono per la fregatura!

A mio parere non tutto è stato negativo, anzi le idee di fondo non erano sbagliate (rinnovamento ,tecnologia, iniziative per un maggior coinvolgimento del personale) ma non sono state correttamente proposte e non condivise con la dirigenza (vecchi elefanti). In più aggiungiamoci l'arroganza del suo staff e il quadro è dipinto.

Allora, tra alcune nomine incomprensibili spiccò, per competenza e merito, quella dell'ormai ex direttore dello SDAG, Stefano Tomasini. Finalmente un ragazzo a modo che aveva un'idea strategica del personale e con cui si poteva dialogare (certo dopo l'era Rosace non era difficile!).
Oggi un collega ben informato si lamentava che Tomasini fosse stato messo da parte: "l'idea delle alte sfere sarebbe quella di parcheggiare Tomasini in un UCB (infrastrutture) in attesa di sistemarlo al SECIN".

Non posso assicurare la veridicità della notizia ma se così fosse la RGS perderebbe uno dei pochi direttori validi e una delle poche cose giuste fatte da Grilli.

Non sarà che Canzio ci farà rimpiangere il predecessore?

lunedì 2 febbraio 2009

La comunità montana

Una mia carissima amica, dipendente presso una comunità montana del sud, mi ha chiesto aiuto in quanto non sapeva, lei e i suoi colleghi della ragioneria interna, la procedura per aprire una contabilità speciale presso la Tesoreria provinciale competente.
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Premetto le mie perplessità sull'"ignoranza" dei responsabili della ragioneria interna che non conoscono le norme che li riguardano, ma considerato l'amicizia non ho potuto non interessarmi del suo caso.
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La prima informazione che ho avuto dal collega della mia amica (responsabile della ragioneria) è che avevano inviato già una richiesta ufficiale alla Direzione Generale del Tesoro - direzione VI (come suggeritegli da un'altra comunità montana!!) ma non avevano avuto alcuna risposta.
Avendo da poco studiato, mi ricordavo che i rapporti con il sistema della tesorerie sono passate dal Tesoro alla Ragioneria, ma per non disturbare i colleghi ho chiamato direttamente la filiale della Banca d'Italia competente territorialmente dove mi ha risposto una gentile ragazza informandomi che la comunicazione doveva essere trasmessa a loro per il successivo inoltro al ministero.
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Notando un'esitazione nella voce della mia interlocutrice ho preferito disturbare il dirigente dell'ufficio XIV dell'IGEPA, che gentilmente ed efficientemente mi ha spiegato tutto l'iter necessario per l'apertura di una contabilità speciale.
Da questa storia ho tratto una conclusione: possiamo parlare male quanto vogliamo della nostra RGS ma a confronto le altre amministrazioni (specialmente al sud) sono da terzo mondo.
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PS: oggi ho, peraltro, letto l'articolo 141 delle istruzioni del servizio di tesoreria dello Stato che recita:
La RGS, di norma, su richiesta del titolare del conto o del funzionario delegato alla gestione dei fondi , autorizza la Banca all’apertura e alla chiusura dei conti di tesoreria nonché alla modifica dell’intestazione degli stessi.

mercoledì 21 gennaio 2009

E-gov 2012

Non mi sembra vero! Cosa decide il governo per migliorare l'efficienza della Pubblica Amministrazione? Puntare sulle risorse umane? Ma che! Un altro piano per aumentare l'innovazione tecnologica nel pubblico.
Un piano quadriennale del valore di 1,380 miliardi di euro. Ma di questi solo 248 milioni già stanziati, mentre 1,133 miliardi da reperire in fase d'implementazione e con questa crisi in atto sarà un gioco da ragazzi reperire un miliardo di euro: vero Giulio?
L'obiettivo del Governo con il progetto E-gov 2012 è quello di far fare alla Pubblica amministrazione un salto di qualità nell'utilizzo delle tecnologie informatiche, migliorare i servizi, tagliare i tempi di attesa e garantire il massimo accesso possibile a cittadini e imprese.
Il punto di partenza sarà la completa applicazione del Codice dell'amministrazione digitale messo a punto quattro anni or sono, quando ministro per l'Innovazione e le Tecnologie era Lucio Stanca (qualcuno si ricorda un suo provvedimento?), sia attraverso un miglior utilizzo delle dotazioni informatiche già esistenti, sia con nuovi investimenti in Ict.
L'obiettivo finale è quello di ridurre del 25%, entro la fine della legislatura, gli oneri amministrativi per tutta l'utenza.
I primi risultati dovrebbero arrivare già tra pochi mesi, come quelli indicati nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi: nelle Scuole, in classe arrivano le lavagne interattive (sembra uno scherzo). La pagella elettronica per le scuole secondarie, l'anagrafe scolastica e la comunicazione diretta scuola-famiglia (a partire dall'invio di sms in caso di assenza degli allievi, su autorizzazione dei genitori) già entro il 2010, e in alcuni istituti pilota l'avvio della didattica su supporto digitale (le famose lavagne interattive multimediali) che saranno distribuite in 31.500 classi.
Un insieme di obiettivi esilaranti che potete leggere sul sito del Sole24ore.com.
Come dire ho una vecchia Fiat 126 arrugginita e senza revisione ma cavolo ho il lettore MP3 di serie!! Magari quando ci faranno sapere dove prenderanno un miliardo di euro saremo un po' più sicuri che non sia la solita caz..... (come le tre i nella scuola).

lunedì 19 gennaio 2009

corso SDA Bocconi

Questo pomeriggio ho partecipato al corso denominato "progetto formativo per il potenziamento degli strumenti di analisi e di monitoraggio della spesa pubblica" organizzato dal dipartimento della Ragioneria Generale e dalla SDA Bocconi.
Oggi ci sono stati esposti da Daniela Preite e da Roberto Cotta gli obiettivi e lo svolgimento del corso.
Nella prima parte ci sarà lo studio comparativo sulle esperienze in materia di definizione degli obiettivi e misurazione di indicatori di performance applicati a programmi e missioni dello Stato (Au, Ca, US, Fin, Se, Ne);
Analisi dei bisogni formativi con l’effettuazione di alcuni focus group che prevedono la partecipazione di una percentuale di partecipanti al progetto formativo (da concordare il numero e la tipologia)
Le spiegazioni sono state esaustive, i docenti bravissimi e gli argomenti interessanti ma........ cosa centra con il lavoro degli uffici centrali di bilancio?
Come sappiamo la definizione degli obiettivi e la misurazione di indicatori di performance spetta al servizio di controllo interno e al controllo di gestione.
Il primo , posto alle dirette dipendenze dell' organo di direzione politica, valuta l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra i risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.
Il controllo di gestione, invece, svolto da strutture e soggetti che rispondono ai dirigenti posti al vertice dell'unità organizzativa, ha lo scopo di verificare l'efficacia, l'efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare il rapporto costi/risultati.
Alla domanda sulla poca attinenza degli argomenti, la docente ha risposto: ma la normativa potrà cambiare!

Per tornare all'esempio di Brunetta è come se alla Ferrari prendessero i tecnici dei motori e gli facessero fare un corso approfondito sui pneumatici. Per amor di Dio, sicuramente sono sempre nozioni utili ma non necessarie per il nostro lavoro.

Peccato un'altra occasione persa e ulteriori risorse buttate al vento. Magari un analisi degli obiettivi sarebbe stato utile.

PS: i due docenti per tutte le tre ore hanno ripetuto la/le UCB e quando un nostro collega ha sbottato facendo presente che UCB è la acronimo di Ufficio centrale di bilancio e pertanto è maschile hanno risposto: noi intendiamo la unità organizzativa!!

Ehh!! Allora da questo momento possiamo dire LA ministero ovviamente intesa come organizzazione?

domenica 11 gennaio 2009

La cucina casereccia di Tremonti batte la deluxe di Draghi

Sul sito online de IlVelino.it l'8 gennaio scorso è stato pubblicato la sintedi del seguente articolo:

Gnocchi di patate al ragù, linguine all'amatriciana e braciole di maiale: sono questi alcuni dei piatti che si possono trovare alla mensa del ministero dell’Economia.
Un menù forse per palati poco ...
Bankitalia però non ci sta a perdere il match “pasto più conveniente” col ministero e sulle pagine del quotidiano Italia Oggi dichiara che i suoi menù deluxe sono solo per circostanze particolari e...
Ma quale mensa? Ma dove l'hanno vista? Ragazzi ma a via XX settembre vi hanno messo la mensa e non ci dite niente?
Ma forse si riferiranno alla mensa dei colleghi che lavorano a La Rustica, ma non pensate che questa sia disinformazione?
Buon pranzo a tutti.

venerdì 19 dicembre 2008