venerdì 28 novembre 2008

il TAR annulla il provvedimento di esclusione di alcuni candidati dalla riqualificazione

Finalmente è stata fatta giustizia di una atto illogico del nostro Ministero .
E' pubblicata la sentenza, riporto alcuni stralci, sul ricorso n. R.g. 12214 del 2006 proposto da ABBAFATI Antonella ed altri, per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia:
- del decreto del Capo del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi del Tesoro n. 7/2006/55 del 12 ottobre 2006, diramato con circolare ministeriale 6 novembre 2006 prot. n. 82581, con il quale è stata indetta la procedura di selezione nazionale per il passaggio tra le aree professionali, finalizzata alla copertura di n. 407 posti nella posizione economica C1 dell’area C, riservata al personale interno già inquadrato nelle posizioni economiche B1, B2, B3 e B3S, nella parte in cui pone, quale requisito di partecipazione per gli appartenenti alla categoria B3 privi di laurea la maturazione, alla data di scadenza del bando, di esperienza professionale specifica di cinque anni “riferita alla posizione economica posseduta all’atto della presentazione della domanda di partecipazione” e non anche alla posizione economica precedente;
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha nel merito va rilevato, come già chiarito in un precedente non lontano nel tempo dalla Sezione (cfr. T.A.R. Lazio, Sez. II, 1 ottobre 2007 n. 9492) che la ratio della prescrizione relativa al requisito degli anni di servizio da possedere per la partecipazione alla selezione interna per la progressione di carriera consistente nel passaggio di area va individuata nell’esperienza acquisita dal dipendente nell’area di provenienza. Sicché laddove il bando prevede un determinato numero di anni per coloro che hanno prestato servizio nella posizione economica B3 ed un maggior numero nella posizione economica B2 (ed ancora maggiore in quella B1), non può ritenersi che chi sia da poco passato dalla B2 alla B3 non possa far valere il servizio maturato nella posizione precedente.
Il significato della clausola non può essere – sia sotto il profilo della ragionevolezza che sotto quello della piana logicità - quello di escludere dalla selezione i dipendenti che all'atto del passaggio alla posizione superiore avevano raggiunto la anzianità di servizio prescritta per la posizione inferiore, trattandosi di un requisito che, una volta maturato, non viene meno per effetto del passaggio alla posizione superiore.
Diversamente opinando si perverrebbe alla “imbarazzante” conseguenza che un dipendente che può vantare una anzianità di oltre nove anni nella posizione economica B1 sia ammesso a partecipare mentre chi, già in possesso di una esperienza di oltre sette anni nella posizione economica B2 (e quindi già per tale ragione legittimato a partecipare alla selezione secondo quanto indicato nel bando qui in esame), non possa aspirare al passaggio di area nella posizione economica C1 solo perché nel frattempo è transitato nella posizione economica B3, ma non vi è rimasto per un tempo tanto lungo da fargli raggiungere l’anzianità quinquennale per come richiesto dal bando.
Del resto la lettera sia del summenzionato allegato A del CCNL sia del bando, testualmente, non escludono che l’esperienza maturata nella posizione economica precedente ed utile (di per sé) a ritener provato il possesso di uno dei requisiti di anzianità contemplati dal bando non possa essere cumulata con quella acquisita nella posizione economica superiore, sempre che l’anzianità nella posizione economica inferiore sia temporalmente corrispondente a quella che il bando pretende che ciascun aspirante possa vantare (vale a dire, nove anni nella posizione B1 e sette nella posizione B2).
Tale interpretazione risulta necessaria ai fini del rispetto dei canoni di razionalità e di buona amministrazione, nonché della parità di trattamento tra i dipendenti dell'Amministrazione, venendosi altrimenti a creare un'illogica disparità tra il personale già B2 transitato a B3 dopo aver maturato l'anzianità minima di 7 anni ed il personale che sia rimasto B2, a danno della prima categoria, il cui passaggio alla posizione superiore non può certamente risolversi in una deminutio rispetto agli altri colleghi, non potendo peraltro il dipendente transitato dalla posizione B2 alla B3 presagire che sarebbe stata bandita di lì a poco una selezione per interni per passaggio di area e quindi rinunciare al passaggio all’interno della stessa categoria per aspirare di lì a breve ad un, sicuramente, più vantaggioso passaggio di area (in argomento si veda anche il recente avviso espresso dal Consiglio di Stato, Sez. VI, 21 febbraio 2008 n. 627 decidendo nei sensi di cui qui in motivazione un caso del tutto identico).
In ragione delle suesposte osservazioni deve, conseguentemente, ritenersi che i ricorrenti possedevano il requisito di anzianità prescritto dal bando per partecipare, come maturato nella posizione economica B2 e non neutralizzato dal passaggio nelle more intervenuto nella posizione B3, trovando, dunque, conferma l'interpretazione già affermata dalla Sezione in sede di provvedimento cautelare, seppur non confermata in sede di appello.
L’interpretazione del bando nei termini di cui sopra travolge, rendendolo illegittimo per patologia derivata, il provvedimento di esclusione dei ricorrenti dalla selezione.
Per questi motivi
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione Seconda, pronunciando in via definitiva sul ricorso indicato in epigrafe lo accoglie e, per l’effetto, annulla l’atto impugnato.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nelle Camere di consiglio del 16 aprile 2008 e dell’8 ottobre 2008.
Il Presidente Il relatore ed estensore
Luigi Tosti Stefano Toschei

giovedì 27 novembre 2008

La bozza del Dm di riorganizzazione

Il sindacato Rdb ha pubblicato lo schema di DM che individua, nell'ambito degli uffici di livello dirigenziale generale dei Dipartimenti del Ministero dell'economia e delle finanze, le unità organizzative di livello dirigenziale non generale e ne definisce i compiti ai sensi dell'art. 17, comma 4-bis, lettera e), della legge 23 agosto 1988, n. 400, nonché ai sensi dell’articolo 4, comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.

Il documento è stato trasmesso dall'amministrazione all'organizzazione sindacale con nota n. 75047 del 27 novembre 2008.
In ordine a tale argomento, la parte pubblica ha convocato i rappresentanti nazionali delle OO.SS. il giorno 1 dicembre 2008 alle ore 10.30.

mercoledì 26 novembre 2008

tra sette giorni sarà "tutto" finito....

A quest'ora fra 7 giorni sarò nuovamente libero mentalmente e fisicamente.
Finalmente non dovrò pensare al fabbisogno, al bilancio dello Stato, ai revisori , ai membri della commissione , alle risposte sintetiche...........
Finalmente li potrò mandare, amichevolmente, tutti a quel paese.
Ma questo solo fra sette giorni, fino ad allora sarà solo un grande stress.

Perdonatemi se non aggiornerò frequentemente il blog ma entro in ritiro spirituale.

In bocca al lupo a me stesso e magari sarò uno dei 40 (hihihi beato chi ci crede)!

Donazione sangue


Comunicazione sul sito della RGS

Si comunica che il 27 novembre p.v. verrà organizzata una giornata dedicata alla donazione del sangue presso il Presidio Medico interno a questa sede ministeriale.

La donazione avverrà dalle ore 8,00 alle ore 12,00 nei locali del suddetto Presidio siti al Piano Terra, Scala C.

Per eventuali informazioni si potrà contattare il responsabile amministrativo del Presidio Medico.


Colleghi non manchiamo!

lunedì 24 novembre 2008

Collegato lavoro al Senato

Riporto gli articoli che ci riguardano del disegno di legge Lavoro, approvato dalla camera il 28 ottobre 2008 è passato ora all'esame del Senato, dove è stato assegnato in sede referente alle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro (atto Senato 1167).
Aspettativa per dipendenti pubblici (articolo 13).
Possibilità, per i dipendenti pubblici, di essere collocati in aspettativa non retribuita e senza decorrenza dell'anzianità di servizio, per un periodo massimo di dodici mesi, anche per avviare attività professionali e imprenditoriali. Nel periodo di aspettativa non trovano applicazione le disposizioni in tema di incompatibilità per i dipendenti pubblici e fa salva la speciale disciplina in materia di aspettativa relativa agli appartenenti alla carriera diplomatica e prefettizia, ai magistrati ordinari, amministrativi e contabili e agli avvocati e procuratori dello Stato.
Collaborazioni autonome nella Pubblica amministrazione (articolo 15). Ampliata la casistica del conferimento di incarichi esterni a soggetti privi di "comprovata specializzazione universitaria". La deroga è possibile, oltre che nei casi già previsti dalla norma vigente, anche in caso di stipulazione di contratti di collaborazione coordinata e continuativa per attività che debbano essere svolte da: soggetti che operino nel campo dell'attività informatica; soggetti che operino a supporto dell'attività didattica e di ricerca; soggetti che operino per i servizi di orientamento al lavoro, compreso il collocamento, e di certificazione dei contratti di lavoro. Gli incarichi possono essere conferiti anche mediante contratti di collaborazione coordinata e continuativa, oltre che con contratti d'opera di natura occasionale.
Concorsi nella Pubblica amministrazione (articolo 6).
Modifiche all'articolo 35 del Dlgs 165/2001, in materia di reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni. Viene stabilito il principio della prevalenza, nel coprire il proprio fabbisogno di personale, del reclutamento dall'esterno tramite concorsi pubblici, previo ricorso alla mobilità. Le determinazioni relative all'avvio delle procedure di reclutamento da adottare da ciascuna amministrazione o ente sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale devono tener conto dell'articolazione delle dotazioni organiche per area o categoria, profilo professionale e posizione economica. Obbligo, per le amministrazioni dello Stato e gli enti pubblici non economici, di individuare i posti da ricoprire, in sede di programmazione triennale del fabbisogno di personale, con riferimento alle sedi di servizio ovvero all'ambito regionale. Obbligo, per i vincitori delle procedure di progressione verticale, di permanenza nella sede di destinazione per un periodo di almeno 5 anni, e considera titolo di preferenza nelle procedure la permanenza in sedi carenti di organico. Viene portata dagli attuali 3 ai 4 anni la vigenza delle graduatorie dei concorsi pubblici. La residenza può costituire, a certe condizioni, requisito ai fini del concorso.
Contratti collettivi del comparto della Presidenza del Consiglio dei ministri al personale ad essa trasferito (articolo12).
Al personale trasferito e inquadrato nei ruoli della Presidenza del Consiglio dei ministri, in attuazione della riforma della struttura governativa effettuata nel 2006, si applicano i contratti collettivi di lavoro del comparto Presidenza del Consiglio dei ministri.
Delega per congedi, aspettative e permessi (articolo 17).
Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di congedi, aspettative e permessi che spettano a lavoratori dipendenti, pubblici e privati. La delega deve essere esercitata entro 6 mesi dall'entrata in vigore del provvedimento in esame senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. I principi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega sono: il coordinamento, formale e sostanziale, delle disposizioni vigenti in materia; l'indicazione esplicita delle norme abrogate; il riordino delle tipologie degli istituti; la razionalizzazione e semplificazione di criteri e modalità per la fruizione dei benefici e della documentazione da presentare (il principio relativo alla documentazione è posto con particolare riferimento alle fattispecie in cui rientrino soggetti in condizione di handicap grave o affetti da patologie di tipo neurodegenerativo o oncologico).
Dipendenti pubblici prossimi al trattamento pensionistico (articolo 16).
Per la risoluzione, da parte della pubblica amministrazione, del rapporto di lavoro con un dipendente che abbia conseguito la massima anzianità contributiva di 40 anni, utile ai fini del calcolo della pensione, si prevede che l'amministrazione medesima possa: corrispondere al soggetto, qualora appartenente al personale dirigenziale, un'indennità sostitutiva del preavviso di sei mesi (preavviso altrimenti necessario ai fini della risoluzione suddetta); conferire al soggetto (sempre se dirigente) un incarico, in conformità alla disciplina prevista per i dirigenti ai quali non sia affidata la titolarità di uffici dirigenziali. In tutti e due i casi si deve rendere indisponibile un posto di funzione dirigenziale per la spesa equivalente. La risoluzione può riguardare anche i soggetti per i quali sia stato già adottato, secondo la disciplina sui trattenimenti in servizio previgente o transitoria (rispetto a quella nuova a regime), il trattenimento oltre il limite di età per il collocamento a riposo. La presente disciplina sulla risoluzione non si applica ai magistrati e ai professori universitari. Per il personale dei comparti sicurezza, difesa ed esteri, gli specifici criteri e le modalità applicative dei principi della disposizione saranno definiti, tenendo conto delle rispettive peculiarità ordinamentali, con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Incarichi dirigenziali (articolo 10).
Devono essere applicate le limitazioni percentuali previste per il conferimento degli incarichi dirigenziali, nell'ottica del riparto degli incarichi stessi fra dirigenti "interni" ed "esterni". La precisazione viene fornita in forma di interpretazione autentica dell'articolo 19, commi da 4 a 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Incarichi dirigenziali a dirigenti di seconda fascia prestati alla Presidenza del Consiglio dei ministri (articolo 9).
I dirigenti di seconda fascia "prestati" alla Presidenza del Consiglio da altre amministrazioni non possano fruire della norma secondo la quale si transita nella prima fascia qualora sia stato ricoperto un incarico di direzione di uffici dirigenziali generali per un periodo pari almeno a tre anni senza essere incorsi nelle misure previste per le ipotesi di responsabilità dirigenziale. L'innovazione vale per gli incarichi conferiti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri dopo l'entrata in vigore del testo in esame.
Part time nel pubblico impiego (articolo 11).
In sede di prima applicazione della nuova disciplina relativa al part time nel pubblico impiego, introdotta dal decreto legge 112/2008, le pubbliche amministrazioni possono sottoporre a nuova valutazione i provvedimenti di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale già adottati prima dell'entrata in vigore del decreto n. 112.

domenica 23 novembre 2008

Esclusi i permessi per motivi di servizio in caso di partecipazione a procedimento disciplinare

Con la circolare n. 28 dell'11 novembre scorso il ministero del Lavoro è intervenuto in merito al trattamento giuridico ed economico da attribuire ai dipendenti chiamati a difendersi in procedimenti disciplinari a loro carico, non essendovi una specifica disciplina contrattuale in materia.
Per il dicastero di via Flavia in questi casi il dipendente non agisce nell'interesse dell'amministrazione bensì per la difesa di un interesse proprio, benché connesso all'attività lavorativa. Le assenze dovute alla convocazione per procedimenti disciplinari, dunque, andranno giustificate o come permessi retribuiti per particolari motivi personali o familiari debitamente documentati o, se tali permessi siano già stati fruiti nel limite massimo annuo, come ferie o permessi orari a recupero, con esclusione di qualsiasi permesso per motivi di servizio.

venerdì 21 novembre 2008

Comitato tecnico-scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato

Come qualcuno dei miei lettori sa, mi sto preparando per un concorso e, tra le altre mille cose, in questo momento sto studiando il controllo strategico nelle Pubbliche amministrazioni.

L'articolo 7 del decreto legislativo 30 giugno 1999 n. 286, prevedeva che per il coordinamento in materia di valutazione e controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato, la Presidenza del Consiglio dei Ministri si avvale di un apposito comitato tecnico scientifico.
La disciplina del Comitato è stata successivamente ridefinita con DPR 12 dicembre 2006 n. 315 (apri il file pdf allegato) che ha previsto espressamente l'abrogazione dell'articolo suddetto.

Il Comitato tecnico-scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni dello Stato è collocato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento programma di Governo e ai fini del coordinamento delle attività di competenza delle amministrazioni dello Stato in materia di valutazione e controllo strategico di cui all’art. 6 del d.lgs 286/99, ha le seguenti attribuzioni:

  • svolge attività di supporto al Presidente del Consiglio dei Ministri o al Ministro da lui delegato, al fine di assicurare la coerenza tra il programma di Governo e la pianificazione strategica dei Ministeri in relazione alle funzioni di direzione della politica generale e di mantenimento dell'unita' d'indirizzo politico ed amministrativo del Governo;
  • promuove l'utilizzo di metodologie e strumenti comuni per la pianificazione strategica delle amministrazioni dello Stato, la circolazione di informazioni e documenti, il confronto di buone prassi, l'accumulo e la diffusione di conoscenze, anche con riferimento alle esperienze di altri Paesi;
  • elabora metodologie e strumenti per assicurare e migliorare il collegamento fra gli obiettivi strategici e l'allocazione e l'uso delle risorse nelle amministrazioni dello Stato;
  • elabora proposte per la progressiva integrazione tra il processo di formazione del bilancio ed il processo di pianificazione strategica delle amministrazioni dello Stato;
  • formula, anche su richiesta del Presidente del Consiglio dei Ministri, valutazioni specifiche di politiche pubbliche o programmi operativi plurisettoriali.

E' un organo importantissimo e quale illustre personaggio è stato chiamato a presiedere questo comitato?

Paolo Cirino Pomicino !


Ma non è finita qui perché nel comitato è in buona compagnia. Insieme a Cirino Pomicino sono stati collocati in quel comitato Vincenzo Chianese (con il suo curriculum non poteva non essere scelto: dirigente della Ragioneria e nel 1999 arrestato per tangenti, credo poi scagionato), il capo dell’ufficio studi di Bankitalia Giancarlo Morcaldo, già fedelissimo dell’ex governatore Antonio Fazio, e Federica Collaretti, componente della direzione nazionale della Dc di Rotondi, autrice anche di articoli sulla Discussione, organo del partito.


In merito è interessante l'articolo del 13 ottobre di Sergio Rizzo intitolato Il ritorno di Cirino Pomicino: ora è un tecnico di palazzo Chigi che ho trovato in rete e termina con la seguente frase
Una roba mica da ridere, naturalmente se tutto questo fosse una cosa seria.

Che dite continuo a studiare o per fare carriera devo sporcare la mia fedina penale?
Argomenti correlati:

giovedì 20 novembre 2008

Il Palazzo delle Finanze

Migliaia di colleghi entrano ed escono dal Palazzo delle Finanze ma quale storia ha?
Sul sito del Tesoro ho trovato che fu la prima grande opera della nuova Capitale, voluta dal Ministro Quintino Sella per manifestare la solidità e l'efficienza delle istituzioni dello Stato Italiano appena costituito;

Luogo e progetto furono scelti dall'ingegnere Raffaele Canevari che realizzò l'opera in soli cinque anni (dal 1871 al 1876) con l'aiuto di artisti di spicco e di diverse formazioni culturali. Francesco Pieroni realizzò il quadriportico di stile rinascimentale nel cortile principale, al centro del quale è situata la fontana di forma leggermente allungata con due lati rettilinei e due semicircolari.

Ad Ercole Rosa e Pietro Costa fu affidata la realizzazione dei due frontoni di via XX settembre e di via Cernaia, le cui decorazioni allegoriche sottolineano le funzioni e i ruoli istituzionali del Ministero.

La Sala della Maggioranza rappresenta il cuore del Palazzo. Ospitò i primi Consigli dei Ministri dal trasferimento della capitale a Roma dopo l'Unità d'Italia. La composizione della sala è incentrata sul concetto di nazione, per celebrare in chiave allegorica l'unificazione dell'Italia. Quattro gruppi di figure, che rappresentano la Famiglia Savoia, i Condottieri, i Politici-Legislatori e i Poeti-Filosofi, si affacciano da logge collegate da una balaustra che circonda la volta. Al centro della volta è rappresentata l'allegoria dell'Italia.

La Sala del Parlamentino era originariamente la sala delle udienze pubbliche della Corte dei Conti. Progettata da Domenico Bruschi e Cecrope Barilli, la sala occupa in altezza lo spazio di due piani. Il soffitto è a cassettoni in legno decorato con motivi floreali.

Nello studio del Ministro è conservata la Scrivania realizzata dai celebri maestri d'ascia biellesi e donata a Quintino Sella alla fine del suo terzo mandato di Ministro delle Finanze.



mercoledì 19 novembre 2008

La burocrazia di Cruzier

Nella Pubblica amministrazione risultano costanti le caratteristiche dell’impersonalità delle norme, la centralizzazione delle decisioni di vertice, l’isolamento di ogni categoria gerarchica (livellati, dirigenti, dirigenti generali), e lo sviluppo di poteri paralleli nei margini di incertezza.
L’insieme di queste caratteristiche produce in tutti noi dipendenti senso di frustrazione, di distacco, di non partecipazione, di ridotta efficienza e di rigidità.
Questo diffuso malessere si trasforma in pressioni alla dirigenza affinché prenda misure idonee ad introdurre dei cambiamenti, ma la dirigenza pubblica non ha né gli strumenti, né la cultura, né il reale potere di cambiare e quindi rinvia il problema ai livelli gerarchici superiori.
Questi livelli (Direzione generale, ministro, governo, parlamento), investiti di un problema che conoscono in via indiretta, reagiscono con i soliti mezzi che hanno a disposizione : emanare nuove norme giuridiche.
Ma queste misure vanno nel senso esattamente opposto al cambiamento necessario (deleghe di responsabilità, iniziativa discrezionale e strumenti di azione diffusi su tutta la linea gerarchica), ne è dimostrazione lampante l’ultimo disegno di legge in discussione al Parlamento italiano in questi giorni.
Pertanto il nostro sistema burocratico, come ha teorizzato Michel Crozier, è una sorta di circolo vizioso, in cui è impossibile il cambiamento graduale in quanto risulta essere un sistema troppo rigido per adattarsi senza crisi alle trasformazioni che l’evoluzione sempre più rapida delle società industriali rende sempre più spesso necessarie.
Solo quando interviene una disfunzione talmente grave da minacciare la vita stessa dell’organizzazione, e alla quale le procedure tradizionali non possono far fronte, il sistema allora entra in crisi.
A causa di questa crisi, secondo Cruzier, il vertice sprigiona tutto il suo potere, operando un mutamento universale dall’alto verso il basso; le decisioni prese interessano ogni livello e ogni settore, anche quelli non colpiti dalla disfunzione. La crisi è il solo mezzo per gli adattamenti necessari e per lo sviluppo del sistema.

Credo che questo sia il momento di una salutare crisi


PS: lo studio mi ha dato alla testa vero?

Ecco dove finisce la vicedirigenza!

Vi riporto alcune proposte di modifica al DDl n.847 in discussione al Parlamento
Proposta di modifica n. 3.301 al DDL n. 847
3.301 (testo 2)
VIZZINI, relatore
APPROVATO
Al comma 2, sostituire la lettera d) con la seguente:
"d) prevedere, nell'ambito del riordino dell'ARAN di cui all'articolo 2, l'istituzione, in posizione autonoma e indipendente, di un organismo centrale che opera in collaborazione con il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e con la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica ed eventualmente in raccordo con altri enti o istituzioni pubbliche, con il compito di indirizzare, coordinare e sovrintendere all'esercizio indipendente delle funzioni di valutazione, di garantire la trasparenza dei sistemi di cui alle lettere a) e b), di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale, informando annualmente il Ministro per l'attuazione del programma di Governo sull'attività svolta. I componenti, di numero non superiore a cinque, sono scelti tra persone di elevata professionalità, anche estranee all'amministrazione, che non abbiano interessi di qualsiasi natura in conflitto con le funzioni dell'organismo, con comprovate competenze in Italia o all'estero nelle materie attinenti la definizione dei sistemi di cui alle lettere a) e b), e sono nominati, nel rispetto del principio della rappresentanza di genere, con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, per un periodo di sei anni e previo parere favorevole delle competenti Commissioni parlamentari, espresso a maggioranza dei due terzi dei componenti;"

Conseguentemente, sostituire il comma 3 con i seguenti:
3. Per il funzionamento dell'organismo di cui al comma 2, lettera d), autorizzata la spesa massima di 4 milioni di euro per il 2009 e di 8 milioni di euro a decorrere dal 2010, compresi i compensi ai componenti. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa recata dall'articolo 1, comma 227, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono stabilite le modalità di organizzazione dell'organismo e fissati i compensi per i componenti.
4. Dall'attuazione delle disposizioni contenute nel presente articolo, ad eccezione del comma 2, lettera d), non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Proposta di modifica n. 6.0.200 al DDL n. 847
VIZZINI, RELATORE
APPROVATO
Dopo l'articolo 6, aggiungere il seguente:
Art. 6-bis.
(Norma interpretativa in materia di vicedirigenza)
1. L'articolo 17-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, si interpreta nel senso che la vicedirigenza può essere istituita e disciplinata esclusivamente ad opera e nell'ambito della contrattazione collettiva nazionale del comparto di riferimento, che ha facoltà di introdurre una specifica previsione al riguardo.
Il personale in possesso dei requisiti previsti dal predetto articolo può essere destinatario della disciplina della vicedirigenza soltanto a seguito dell'avvenuta istituzione di quest'ultima da parte della contrattazione collettiva nazionale del comparto di riferimento. (tutti le sentenze ancora non passate in giudicato si vanno a far benedire!)
Sono fatti salvi gli effetti dei giudicati formatisi alla data di entrata in vigore della presente legge.

- 14 giorni

Quattordici giorni al concorso. Oddio come sto indietro con il programma!!!

martedì 18 novembre 2008

Fortunato chi ha famiglia

Si ritorna a parlare del nostro capo gabinetto, Vincenzo Fortunato, e come al solito non bene.
Sono passati un paio di anni quando il sito contrappunti.info riportava tutti gli incarichi che ricopriva il dott.Fortunato e adesso il Corriere.it pubblica una notizia che non riguarda lui direttamente ma la moglie.
Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella criticano nell'articolo l'ipotesi di introduzione dei lodi arbitrali e la brutta abitudine di bandire concorsi per i soliti parenti dei potenti (casta!).
E chi troviamo, infatti, tra i vincitori dell'ultimo concorso per 29 posti da referendario (traduzione: giudice) nei Tar?
Una è Paola Palmarini, docente alla Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze di cui tempo fa era rettore proprio, Vincenzo Fortunato, capo di gabinetto di Giulio Tremonti nonché membro del Consiglio di Presidenza, cioè dell'organo di autogoverno delegato a nominare le commissioni d'esame.
Poi l'articolo continua con il nome anche di altri vincitori, come dire, di "famiglia".

Premetto che non conosco personalmente nessuno dei due e sicuramente si meritano i posti che ricoprono ma considerato che sono sensibile sulla questione concorsi...............

lunedì 17 novembre 2008

Da analisti


Alle iniziative più demagogiche e inutili non c'è mai fine.
L'ultima soluzione per il disagio, psicologico e morale, dei tanti dipendenti statali pressati dalla cura-Brunetta l'ha avuta Cosimo Izzo (Pdl, ex Forza Italia): decorare i migliori con l'ordine di San Tommaso Moro.
Creare un'onorificenza pubblica «per onorare l'impegno e la dedizione dimostrata dai lavoratori pubblici nell'espletamento del servizio». La proposta sarà all'esame della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama dall'autunno e prevede anche l'introduzione di una festa nazionale tutta in onore dei lavoratori pubblici.

Ma iniziassero a lavorare seriamente per i problemi veri del Paese invece di pensare a queste cazz....

La festa del dipendente pubblico ma come gli è venuto in mente!

nuove dotazioni organiche del Mef

Il sindacato RDB riporta le sue valutazioni, in parte condivisibili, in comunicato via mail che riporto in modo sintetico:
-
Venerdì 14 novembre 2008, si è tenuta la riunione con l'amministrazione in merito alla rideterminazione delle piante organiche del personale delle aree professionali del MEF.
Infatti, l'art. 74, comma 1 lettera c) della Legge 133/08, prevede che le amministrazioni dello stato, entro il 30 novembre 2008, devono provvedere alla rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale, apportando una riduzione non inferiore al 10% della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale.
Alla luce dei principi contenuti nella disposizione normativa, le dotazioni organiche rivestono, quindi, un’importanza di tutto rilevo, in un’ottica non solo formale ma di una attenta gestione, allo scopo di prevenire un insulso utilizzo del personale stesso e renderlo facilmente vulnerabile, alla luce soprattutto delle soppressioni delle sedi periferiche e della riorganizzazione degli uffici centrali.
Ci aspettavamo, quindi, da parte dell'amministrazione, una attenta e scrupolosa analisi delle competenze, uno studio delle funzioni e dei punti di sofferenza, in particolare proprio alle condizioni tragiche in cui versano le articolazioni periferiche.
La parte pubblica si è presentata con un foglio A4 sul quale, mediante l'ausilio di "tecnici specializzati", ha rappresentato con una semplice operazione matematica il taglio del costo del personale del 10%.
Partendo dalla dotazione organica del DPCM 2 febbraio 2006 (19.649 unità), ha scorporato il personale trasferito a seguito di successivi interventi legislativi (979) e ricalcolato il nuovo organico teorico (18.670).
Moltiplicando questo dato con il costo standard per area desunto dal conto annuale, è giunta al costo totale di 632.958.372 euro.
A questo punto, ha calcolato la riduzione della spesa complessiva da operare, desunta in 63.295.837 euro, pari al 10% del costo totale e rideterminato le nuove dotazioni organiche del personale non dirigenziale in 16.659 unità (- 2.011) .

E dove si è tagliato, quindi?
L'amministrazione non ha fatto altro che sforbiciare qua e là, colpendo, tendenzialmente, le aree inferiori con la presunzione di "minimizzare le riduzioni del personale", "gli esuberi totali" e, dulcis in fundo, con la ridicola barzelletta di "salvaguardare le prospettive di sviluppo di carriera del personale".
Non è stata neppure esibita una tabella con i dati disaggregati per dipartimenti per comprendere dove, come e con quale diversa incidenza si fosse operata la decurtazione del 10%.

In realtà, questo taglio riduce drammaticamente le possibilità di assunzioni di nuovo personale, colpisce le aspettative di carriera dei lavoratori e, contemporaneamente, mette a rischio il normale svolgimento dei compiti istituzionali.

venerdì 14 novembre 2008

nuovo verbale

Una delle Ragionerie Territoriali mi ha avvertito che è in linea – nell’applicativo ATHENA - il nuovo schema di verbale concernente la certificazione di compatibilità finanziaria dell’ipotesi di contratto integrativo.

Ipotesi di CCNL comparto ministero bienno economico 2008-2009

Il giorno 12 novembre 2008 alle ore 20,30, ha avuto luogo l’incontro tra:L' ARAN e le Organizzazioni e Confederazioni sindacali :
Al termine della riunione le parti, hanno sottoscritto l'Ipotesi del contratto collettivo nazionale di lavoro.

TITOLO I
Disposizioni generali
Art. 1
Campo di applicazione, durata e decorrenza del contratto
1. Il presente contratto si applica a tutto il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato dipendente da tutte le amministrazioni del comparto indicate all’art. 7 del CCNQ sulla definizione dei comparti di contrattazione collettiva del 11 giugno 2007.
2. Il presente contratto si riferisce al periodo dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2009 e concerne gli istituti giuridici ed del trattamento economico di cui ai successivi articoli.
3. Per quanto non previsto dal presente contratto restano in vigore le norme dei precedenti CCNL.

TITOLO II
Rapporto di lavoro
CAPO I
VALUTAZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI IN RELAZIONE AI PROPRI OBIETTIVI ISTITUZIONALI
Art. 2
Valutazione e misurazione dell’attività amministrativa e dei servizi pubblici
1. Nell’ottica di proseguire il processo di innovazione e di miglioramento dell’organizzazione e dell’attività, le amministrazioni, nel perseguimento dei propri fini istituzionali, ispirano la propria azione a logiche di implementazione dello sviluppo delle capacità e delle competenze organizzative in funzione dei risultati che intendono conseguire.
2. A tal fine, le amministrazioni si dotano di strumenti idonei a consentire una “gestione orientata al risultato”, che comporta, in via prioritaria, una puntuale fissazione degli obiettivi e la predisposizione di appositi programmi di azione, rispondenti alle indicazioni politiche e normative ricevute, che ne consentano la realizzazione.
3. Tali programmi di azione, inoltre, avranno come principali destinatari:
- gli utenti esterni ai quali sono rivolte le attività delle singole Amministrazioni, in relazione alle rispettive competenze istituzionali;
- gli utenti interni, che per lo più svolgono un’attività di supporto a quella rivolta all’esterno dell’Amministrazione oppure a vantaggio degli stessi dipendenti della medesima.
4. Nella programmazione delle attività da porre in essere, si dovranno prendere in considerazione anche specifiche aree di risultato concernenti:
a) il miglioramento delle prestazioni collettive e individuali legate ai servizi istituzionali che assumono particolare valore per la collettività e per l’utenza;
b) l’ottimizzazione delle condizioni di fruibilità delle prestazioni e dell’utilizzo dei servizi da attuarsi anche attraverso l’ampliamento degli orari di apertura al pubblico e la riduzione dei tempi di attesa, nonché, in generale, dei tempi di svolgimento delle attività;
c) accelerazione e semplificazione delle procedure anche nelle attività interne, amministrative e di supporto;
d) la maggiore attenzione all’utenza da conseguire mediante il miglioramento qualitativo delle modalità relazionali con il pubblico, nonché l’adozione e la necessaria pubblicizzazione della carta dei servizi, rendendone obbligatoria l’affissione in tutti i luoghi di accesso al pubblico;
e) il conseguimento di una maggiore economicità della gestione
5. In questo quadro di riferimento, le amministrazioni assicurano l’istituzione di un sistema di valutazione delle proprie attività ispirato a principi e criteri altamente idonei ad evitare che il medesimo abbia una valenza meramente formale ed a favorire la concreta verifica della gestione delle risorse utilizzate e della corrispondenza dei servizi erogati ad oggettivi standard di qualità.
6. In sede di attuazione del sistema di valutazione, le amministrazioni dovranno, in ogni caso, tenere presenti le seguenti metodologie:
- individuazione e quantificazione degli obiettivi da conseguire;
- identificazione dei processi nei quali si articola l’azione;
- individuazione delle risorse necessarie, con particolare riguardo alle competenze ed alle professionalità coinvolte;
- indicazione dei dirigenti responsabili delle strutture interessate.
7. Con cadenza annuale, le amministrazioni devono procedere alla valutazione dei risultati ottenuti, anche attraverso la misurazione della maggiore produttività conseguita, dei gradi e dei livelli di soddisfacimento espressi dall’utenza, nonché dei servizi e prodotti resi, verificandone la implementazione del livello qualitativo e quantitativo. La valutazione finale può essere preceduta da fasi intermedie di verifica del processo di conseguimento degli obiettivi prefissati, che possono consentire eventuali interventi correttivi, in presenza di scostamenti o criticità, e limitare i casi di mancato raggiungimento degli stessi.
8. La amministrazioni devono rendere conto degli esiti della procedura di valutazione in termini di risultati conseguiti, costi sostenuti, risorse umane impiegate, assicurandone la più ampia trasparenza e pubblicità. Tali risultati vengono utilizzati dall’Amministrazione anche per definire successive misure di miglioramento dell’attività e sono oggetto di monitoraggio e valutazione da parte delle competenti strutture di controllo interno.
9. Le parti concordano sull’esigenza di individuare, anche attraverso l’istituzione di apposite Commissioni, sedi e momenti di incontro tra Amministrazione, organizzazioni sindacali ed utenti in merito alla misurazione dell’attività e delle prestazioni ed al conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di predisposizione dei programmi di azione.
10. La verifica dell’attività amministrativa nel suo complesso, come delineata nei precedenti commi, costituisce un momento essenziale e preventivo che potrà consentire la valutazione, secondo canoni di oggettività e trasparenza, delle strutture/uffici e di tutto il personale,.
Art. 3
Progetti e programmi per il miglioramento delle singole strutture organizzative
1. Nell’ambito degli obiettivi assegnati, ogni singola struttura può adottare procedure per la definizione di specifici progetti, programmi e/o piani di lavoro di miglioramento dell’attività delle medesime, finalizzati al progressivo sviluppo organizzativo e gestionale, con particolare riferimento a quelli rivolti all’utenza esterna (cittadini e imprese).
2. I progetti e programmi di cui al comma 1, devono corrispondere ad esigenze effettive dell’amministrazione ed apportare un concreto e misurabile contributo aggiuntivo alla attività ordinaria della struttura interessata prioritariamente nell’ambito delle aree di risultato di cui all’art. 2, comma 4 ed, in tale ottica, possono essere collegati a meccanismi di incentivazione della produttività collettiva ed individuale.
3. In relazione ai commi precedenti sono individuati i seguenti criteri generali, integrabili dalle Amministrazioni:
-in presenza di progetti e/o programmi pluriennali il dirigente dovrà in ogni caso prevedere che la verifica dei risultati avvenga con cadenza annuale in relazione ad obiettivi intermedi preventivamente fissati;
-con riferimento ai risultati ottenuti nella realizzazione dei progetti i dirigenti attribuiscono i trattamenti accessori.
4. Le disposizioni contenute nel presente articolo sono attuate secondo le procedure di cui all’articolo 23 del CCNL del 14 settembre 2007.
E’ disapplicato il comma 2 dell’art. 23 del CCNL del 14 settembre 2007.
TITOLO III
Trattamento economico
Art. 4
Stipendio tabellare
1. Gli stipendi tabellari, come stabiliti dal CCNL del 14 settembre 2007, sono incrementati degli importi mensili lordi, per tredici mensilità, indicati nella Tabella A ed alle scadenze ivi previste.
2. Gli importi annui degli stipendi tabellari risultanti dall’applicazione del comma 1 sono rideterminati nelle misure e alle scadenze stabilite dalla allegata Tabella B.
3. Gli incrementi di cui al comma 2 devono intendersi comprensivi dell’indennità di vacanza contrattuale prevista dall’art. 2, comma 6, del citato CCNL del 14 settembre 2007.
Art. 5
Effetti dei nuovi stipendi
1. Le misure degli stipendi risultanti dall’applicazione del presente contratto hanno effetto sulla tredicesima mensilità, sul compenso per lavoro straordinario, sul trattamento ordinario di quiescenza, normale e privilegiato, sull’indennità di buonuscita, sul TFR, sull’indennità di cui all’art. 13, comma 4 ed all’art. 15, comma 7 del CCNL del 12 giugno 2003, sull’equo indennizzo, sulle ritenute assistenziali e previdenziali e relativi contributi, comprese la ritenuta in conto entrata Tesoro od altre analoghe ed i contributi di riscatto.
2. I benefici economici risultanti dalla applicazione dell’art. 2 sono corrisposti integralmente alle scadenze e negli importi previsti al personale comunque cessato dal servizio, con diritto a pensione, nel periodo di vigenza del biennio economico 2008-2009. Agli effetti dell’indennità di buonuscita, di licenziamento, nonché quella prevista dall’art. 2122 c.c. si considerano solo gli scaglionamenti maturati alla data di cessazione del rapporto di lavoro.
3. Resta confermato quanto previsto dal comma 3 dell’art. 30 del CCNL del 14 settembre 2007.
Art. 6
Fondo unico di amministrazione
1. Al fine di incentivare la produttività dei dipendenti il Fondo unico è incrementato solo per l’anno 2007 di € 93,69 annui pro-capite, per ciascun dipendente in servizio al 31 dicembre 2005. 2. Per le medesime finalità di cui al comma 1, a decorrere dal 31 dicembre 2007, sono ulteriormente incrementate di un importo pari allo 0,39% del monte salari 2005 e ripartite sulla base di quanto indicato nel comma 3.
3. Il 50 % delle risorse di cui al comma 2 è destinato al fondo unico di ciascuna amministrazione per il finanziamento della fase sperimentale prevista dall’art. 23, comma 8, del CCNL del 14 settembre 2007 ed il restante 50% delle medesime risorse è destinato all’incremento dei fondi delle amministrazioni di cui all’art. 31, comma 4 del CCNL del 14 settembre 2007 sulla base dell’allegata tabella D.
4. Il Fondo unico di amministrazione sarà integrato sulla base di specifiche disposizioni di legge, come segue:
- il recupero, entro il 30 giugno 2009 e con le modalità previste dall’art. 61, comma 17 del D.L. n. 112, del 25 giugno 2008 convertito nella legge 133 del 2008, delle risorse derivanti dai tagli ai fondi unici di amministrazione di cui all’art. 67 comma 5, dalle citate disposizioni legislative;
- il recupero, delle risorse di cui all’art. 67, commi 2 e 3 del D.L. n. 112 del 25 giugno 2008, convertito nella legge n. 133 del 6 agosto 2008, relativo al finanziamento dei Fondi unici delle amministrazioni dalle leggi speciali di cui all’Allegato B dei citati testi di legge, anche utilizzando i risparmi aggiuntivi previsti dal comma 34 dell’art. 2, del disegno di legge finanziaria per il 2009, realizzati per effetto di processi amministrativi di razionalizzazione e riduzione dei costi di funzionamento dell’amministrazione, che possono essere destinate al finanziamento della contrattazione integrativa, a seguito di verifica semestrale effettuata dal Ministro della pubblica amministrazione e l’innovazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ai sensi dell’art. 2, comma 33 del medesimo disegno di legge. Le risorse di cui al citato articolo 67 saranno erogate integralmente secondo le modalità e le decorrenze previste dalle richiamate leggi speciali.

giovedì 13 novembre 2008

Il nostro Se.C.In.

Mentre mi chiedevo dove fosse finito il nostro ex capo del personale Giancarlo del Bufalo ho trovato la risposta su internet.
E' il presidente del Servizio di Controllo Interno del Ministero dell'economia e delle finanze (Se.C.In.)
La struttura di cui è a capo la nostra vecchia conoscenza (premiato per la gestione delle nostre riqualificazioni e ricordo che è stato anche presidente della commissione Euro!!), è regolata dal decreto del Presidente della Repubblica 3 luglio 2003, n. 227, recante il “Regolamento per la riorganizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministero dell’economia e delle finanze” che, unificando i due precedenti Servizi (settore tesoro – settore finanze), istituisce un unico Servizio di Controllo Interno e ne definisce le funzioni ed i compiti.
Con il decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, la direzione del Servizio è affidata ad un organo monocratico o composto da 3 membri, tra cui viene nominato un Presidente.
Il Servizio svolge funzioni di valutazione e di controllo strategico, di cui all’art. 6 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 , nei confronti dell’amministrazione, ivi comprese le Agenzie fiscali.
Detto controllo consente di valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati raggiunti ed obiettivi predefiniti.
In particolare:
Coadiuva il Ministro nella redazione dell’atto di indirizzo in materia di politica fiscale di cui all’art. 59 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 .
Supporta il Ministro ai fini dell’elaborazione della direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione, ai fini della definizione dei parametri di valutazione dell'attività degli uffici dirigenziali di livello generale (art. 8, decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286).
Redige, con cadenza almeno semestrale, una relazione riservata al Ministro sui risultati delle analisi effettuate, con proposte di miglioramento della funzionalità dell'amministrazione.
Svolge analisi, anche su richiesta del Ministro, sull'attuazione di politiche e programmi specifici, sui flussi informativi e sulla sistematica generale dei controlli interni dell'amministrazione, nonché analisi organizzative finalizzate ad evidenziare costi e rendimenti di articolazioni organizzative e linee di attività dell'amministrazione (art. 6, comma 3, decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286).
Fornisce al Ministro elementi per la valutazione dei dirigenti generali apicali, preposti ai centri di responsabilità (art. 14, decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e art. 5, decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286).
Verifica l'effettiva attuazione delle scelte contenute nelle direttive e negli altri atti di indirizzo politico, anche al fine di individuare i fattori ostativi e le responsabilità, suggerendo eventuali correzioni.
Esercita un potere di accesso agli atti ed ai documenti inerenti alle attività gestionali dell’amministrazione, raccogliendo e valutando informazioni e dati sugli effetti delle politiche attuate e delle misure adottate.
Oltre al già citato presidente del Collegio dott. Giancarlo Del Bufalo gli altri componenti del collegio di direzione sono il dott. Gianfranco Cuccia e il dott. Alfonso Maria Palermo. Fanno parte del servizio anche un direttore generale e tre dirigenti.
NB: mi sembra un cimitero degli elefanti (ovviamente senza offesa)

mercoledì 12 novembre 2008

Trimestrale di Cassa al 30 giugno 2008

Altra pubblicazione interessante per chi sta preparando il concorso.

Presentata la Relazione sulla stima del fabbisogno di cassa e situazione di cassa al 30 giugno 2008 (Trimestrale di cassa).
Il fabbisogno del settore pubblico del primo semestre del 2008 è stato pari a 22.876 milioni e inferiore di 5.964 milioni rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2007.
In termini di settore statale il primo semestre del 2008 ha registrato un fabbisogno di 23.746 milioni e un avanzo primario di 12.154 milioni contro un fabbisogno di 26.443 milioni e un avanzo primario di 6.448 milioni nel 2007.
Alla luce del monitoraggio dei flussi di tesoreria il fabbisogno del settore statale è stato cifrato in 45.200 milioni, valore inferiore di 1.000 milioni a quello indicato nel DPEF presentato a giugno. Tale valore, naturalmente prescinde dagli interventi che si rivelassero necessari ai sensi dei decreti legge nn. 155 e 157/2008, adottati per garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità dell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori nell'attuale situazione di crisi dei mercati internazionali.

Da leggere subito:
Leggi anche:

martedì 11 novembre 2008

IL CONTO ANNUALE 2007 SUL PUBBLICO IMPIEGO

La Ragioneria Generale dello Stato pubblica on line i risultati della rilevazione statistica “Conto Annuale” relativi all’anno 2007 che raccoglie i dati sulla consistenza e i costi del personale della Pubblica Amministrazione e costituisce fonte ufficiale di informazioni per le decisioni in materia di pubblico impiego da assumere nelle sedi istituzionali.
In occasione della pubblicazione dei dati dell’anno 2007, sono stati rivisti alcuni dati dei due precedenti conti annuali, alla luce di rettifiche ed integrazioni effettuate nel corso dell'attività di controllo dei dati. Pubblicata, inoltre, la “Relazione sulla spesa pensionistica dei dipendenti pubblici” aggiornata a tutto l’anno 2007.
-

nota preliminare al bilancio

La nota preliminare al bilancio di previsione annuale del 2009 riporta le politiche del personale del Dipartimento della RGS.

Il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato - a fronte delle cessazioni dal servizio per collocamento a riposo e della copertura dei posti già vacanti - ha avviato le procedure per assumere n. 30 dirigenti di II fascia (bando pubblicato su G.U. del 22/06/2007 scorrimento graduatoria - assunzione prevista entro il 31 dicembre 2008);
altri n. 40 posti saranno coperti tramite l’autorizzazione rilasciata con D.P.C.M. del 4 agosto 2005.
Si segnala, inoltre, che nel corso del 2009, nell’ambito delle procedure di riqualificazione, saranno definiti i passaggi dalla ex area B posizioni economiche B1, B2 e B3 all’ex area C posizione economica C1; al momento non è possibile quantificare le unità di personale della Ragioneria Generale dello Stato interessate trattandosi di procedura unica per tutto il personale del MEF.
Infine, si prevede – ai sensi del comma 519 della Legge Finanziaria 2007 – l’assunzione in ruolo del personale C2 (n. 8) attualmente impiegato a tempo determinato.

domenica 9 novembre 2008

Contrattazione e programma annuale

Sprint finale per due scadenze principali per le scuole e i revisori dei conti.
-
La contrattazione integrativa di istituto
Il dirigente scolastico, nelle materie di cui sopra, deve formalizzare la propria proposta contrattuale entro termini congrui con l’inizio dell’anno scolastico, e, in ogni caso, entro i
successivi dieci giorni lavorativi decorrenti dall’inizio decorrenti dall’inizio delle trattative e devono comunque iniziare non oltre il 15 settembre.
Il revisore deve fare attenzione che le Parti giungono alla sottoscrizione del contratto entro il successivo 30 novembre, in caso contrario le questioni controverse potranno dalle Parti medesime essere sottoposte alla commissione di cui all’art.4, comma 4, lettera d), che fornirà la propria assistenza.
I revisori effettuano il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bilancio e la relativa certificazione degli oneri, secondo i principi di cui all'art. 48 del d.lgs. n.165/2001.
A tal fine, l'ipotesi di contratto collettivo integrativo definita dalla delegazione trattante è inviata dal dirigente scolastico per il controllo, entro 5 giorni, corredata dall'apposita relazione illustrativa tecnico finanziaria (redatta e sottoscritta dal DSGA).
Trascorsi 30 giorni senza rilievi, il contratto collettivo integrativo viene definitivamente stipulato e produce i conseguenti effetti. Eventuali rilievi ostativi sono tempestivamente portati a conoscenza delle organizzazioni sindacali di cui al successivo art.7, ai fini della riapertura della contrattazione.
-
Approvazione Programma Annuale 2009.
Nel corso di questo mese i Consigli di istituto dovrebbero esaminare ed approvare il programma annuale 2009.
La delibera deve essere adottata entro il 15 dicembre 2008 anche nel caso di mancata acquisizione del parere del collegio dei revisori entro i cinque giorni antecedenti la data fissata per la deliberazione. Qualora il programma non sia stato approvato entro 45 giorni (15 febbraio 2009) dall'inizio dell'esercizio il dirigente avvisa l'Ufficio scolastico regionale che, entro i successivi 15 giorni, nomina un commissario ad acta con l'incarico di provvedere all'adempimento (decreto ministeriale 44/ 2001).

sabato 8 novembre 2008

una vacanza a Vulcano

Non ho mai fatto nessun tipo di pubblicità sui miei blog ma in questo caso faccio un'eccezione per una persona che se lo merita veramente. Mia cugina Antonia mi ha chiesto di segnalare ai miei amici e colleghi la possibilità di passare dei giorni fantastici in affitto nel suo appartamento a sull'isola di Vulcano:

Vulcano


Per maggiori informazioni cliccate su http://lanostranazione.blogspot.com/2008/11/una-vacanza-vulcano.html e contattare: 3487711412

venerdì 7 novembre 2008

La vicedirigenza e il sindacato

Ultimissima del sindacato SINDIECONOMIA/Coordinamento INTESA-FPM (silga più lunga e incomprensibile non era possibile):
-
La Vicedirigenza è salva!!!! ( per il momento!!!)
rimane massima la mobilitazione tutti in piazza il 20 novembre e prepariamoci allo sciopero nei settori essenziali per il recupero delle somme sottratte
-
Un brevissimo commento sul comunicato è d'obbligo.
L'area separata della vicedirigenza è prevista dall'articolo 17 bis del D.Lgs 165/2001, introdotto con la Legge 145/2002. Quindi ormai sono 6 anni che la figura del vicedirigente è prevista ma per tanti motivi i sindacati più rappresentativi nicchiano ed evitano palesemente di introdurre la questione nei tavoli negoziali, preferiscono contrattare gli aumenti di 50 euro lordi al mese.
Cosa significa è salva? Che un funzionario di 38 anni può nutrire la speranza di diventare vicedirigente o magari continueremo a pagare fior di avvocati per avere sentenze in giro per l'Italia a favore di pochi fortunati?
Non posso che criticare un sindacato come Intesa (lo stesso nome di una banca) che viene gestito monocraticamente e che si fa vivo solo con questi messaggi inutili.

PS: il segretario del sindacato partecipa al concorso per i 40 posti da dirigente alla RGS!

giovedì 6 novembre 2008

Il pericoloso immobilismo di Tremonti



Interessante articolo di Tito Boeri su lavoce.info.

Per l'economista il governo non riesce a decidere come reagire alla crisi. Il programma di ricapitalizzazione delle banche, altrove già avviato, continua a essere rinviato. Tremonti conferma la manovra approvata a giugno come se niente fosse successo nel frattempo. Questo immobilismo è pericoloso. Non serve ad evitare il peggioramento dei conti pubblici e non ci permette di contrastare la recessione. Anche senza colpo ferire finiremo nel 2009 per superare la soglia del 3 per cento nel rapporto fra indebitamento netto e pil. Meglio farlo varando quelle riforme strutturali che permettono oggi di contenere la recessione e domani di tornare a crescere.

Con Giulio ci si sente tutti pirla.....

«Tremonti è un genio, il fatto è che parlando con lui spesso si sente un pirla anche chi non lo è, perché Giulio trasmette la sua intelligenza come prima cosa... ».
Parola di Silvio Berlusconi, che ha parlato dei talenti e delle virtù del nostro ministro a tavola,durante un pranzo alla Fiera milanese di Rho-Pero, in occasione dell'inaugurazione del Salone del ciclo e del motociclo.
---
PS: nonostante apprezzi Tremonti credo che la valutazione del nostro presidente del consiglio sia influenzata dal fatto che accanto al Ministro non ci siano molti geni....

Nuovo Istituto comprensivo

Missione lampo a Torino presso una scuola in cui sono, forse, revisore.
Infatti, dal primo settembre la "mia" scuola media (ambito x) si è accorpata con circolo didattico (ambito y) creando un istituito comprensivo. La domanda naturale è stata: in quale ambito è stata collocata il nuovo istituto?
La dsga mi aveva assicurato telefonicamente che ero confermato io come revisore , quindi, mal volentieri parto per Torino nel giorno del peggior maltempo che si abbatteva sul centro nord dall'epoca dei romani.
La prima sorpresa la ricevo al mio arrivo: la conferma del mio revisorato era stata comunicata a voce da una signora anonima di un non specificato ufficio!
Come credo normale in un Paese civile io e la Ds cerchiamo di avere conferme ufficiali.
Abbiamo chiamato in ordine:
1. Scuola capofila ambito X - non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale
2. Scuola capofila ambito Y - idem
3. Ufficio provinciale scolastico - 3 responsabili diversi ma non sapevano nulla, uno ha azzardato l'ipotesi che l'ambito dovrebbe essere quello del circolo didattico (apprezziamo il tentativo di pensare)
4. Ufficio regionale scolastico - nebbia assoluta
5. Mpi - gli uffici contattati tramite centralino erano deserti
6. Mef igf - tramite un amico, che ringrazio, riesco a sapere che c'è qualcosa di strano (ma sempre a me!) e pertanto devo scrivere una lettera ufficiale all'ufficio provinciale scolastico competente e per conoscenza all'Ispettorato generale di Finanza.

Alla fine della giornata passata al telefono non conosciamo l'ambito dell'I.C. ma in compenso il mio aereo ha accumulato quasi due ore di ritardo per il nubifragio di Roma!

non c'è che dire, questa è efficienza! Veltroni nel discorso del Circo Massimo ha dichiarato che l'Italia non si merita questo Governo. Dalla mia esperienza posso invece dire che ce lo meritiamo tutto, soprattutto noi della Pubblica Amministrazione.

lunedì 3 novembre 2008

Il ricovero in ospedale non decurta lo stipendio

Il ricovero in ospedale fa scattare «il trattamento più favorevole previsto dai contratti nazionali», e quindi mette all'angolo i tagli a tutte le componenti accessorie degli stipendi previsti negli altri casi di assenza per malattia dall'articolo 71 della manovra d'estate (legge 133/2008). E il trattamento «più favorevole» non è limitato ai giorni del ricovero, ma si estende all'intero all'intero evento "collegato" al ricovero, abbracciando quindi anche i giorni di convalescenza dopo l'uscita dall'ospedale. Lo afferma il parere 53/2008 della Funzione pubblica.
Nonostante fosse palese siamo contenti della precisazione.