giovedì 28 gennaio 2010

CARTOLARIZZAZIONE: l'imbroglio dell'amministrazione.


Ricevo dalla RDB e pubblico



Com’è noto, le RdB MEF hanno inoltrato all’Amministrazione, rispettivamente in data 11 e 12 gennaio 2010, due note con le quali sono state richieste alcune informazioni sulla tempistica del pagamento, nei confronti dei lavoratori, specificatamente delle somme dovute in attuazione dell'art. 3 del comma 165 della legge 350/2003 (cosiddetta "cartolarizzazione"), di cui ai decreti siglati dal Ministro rispettivamente il 3 settembre 2009 e il 2 ottobre 2008, e delle risorse costituenti il fondo unico per l'anno 2009 (FUA 2009).


Sono trascorsi oltre 15 giorni e nessun “cenno di riscontro” è stato fornito, in barba alla produttività e alla premialità, di cui tanto si vanta l’Amministrazione e la politica governativa, con il ministro Brunetta in testa.


La parte pubblica, invece di rispondere direttamente alle precise richieste formulate dalle RdB MEF, ha trasmesso la nota n. 661 del 26.1.2010 (in allegato) a TUTTE le OO.SS. omettendo di indicare l’organizzazione sindacale richiedente e scrivendo, genericamente, “su richiesta di un’Organizzazione Sindacale”. Questa prassi si discosta fortemente quando, a scrivere, sono altre organizzazioni sindacali alle quali, l'Amministrazione, in tempi brevissimi si premunisce di rispondere direttamente senza estendere il contenuto alle altre parti sociali e senza ricorrere a bassi sotterfugi, come in questo caso.


E’ fondamentale porre l’accento sull’utilizzo fatto di questa nota da alcuni e noti sindacati-avvoltoi, che l’hanno inoltrata prontamente ai lavoratori, rivendicandone in modo strumentale e bugiardo la paternità e omettendo volontariamente, sempre ai lavoratori, la successiva nota di rettifica dell'amministrazione.


C’è voluto, infatti, l’intervento deciso del Coordinamento Nazionale RdB MEF per costringere la parte pubblica a rettificare, immediatamente, la precedente comunicazione mediante l'invio di una nota integrativa, la n. 689 del 26.1.2010 (in allegato), con la quale si indica la RdB MEF come l’organizzazione sindacale richiedente.


Per quanto riguarda le risposte di merito fornite dall’Amministrazione sullo “stato dell’arte” dei pagamenti accessori, queste sono largamente insufficienti sia rispetto ai tempi che alle risorse individuate.
A questo punto è indispensabile chiedere con più vigore, alla parte pubblica, di rispondere correttamente alle richieste delle RdB MEF in merito ai pagamenti di quanto DOVUTO ai lavoratori e di quanto è STATO SOTTRATTO UNILATERALMENTE dall’Amministrazione.


Il comportamento tenuto dalla parte pubblica manifesta un palese disprezzo delle regole da tenere nei rapporti, persino formali, con la nostra organizzazione sindacale, sicuramente perché ritenuta colpevole di mancato collaborazionismo e di praticare il conflitto.
Inoltre, la stessa Amministrazione esercita un ruolo di supplente (non si capisce se richiesto o volontario) rispetto alla deficienza di iniziativa, anche comunicativa, dei sindacati amici.


Nel nostro dicastero, ormai da tempo, l’Amministrazione rimane immobile senza alcuna capacità di minima gestione delle problematiche dei lavoratori e reagisce, servilmente, solo alle direttive politiche.


I sindacati collaborazionisti, invece, sono impegnati a conservare gli spazi di cogestione acquisiti nel passato, svendendo le ultime tutele di diritti e di salario dei lavoratori.


In questa situazione, le RdB MEF sono la variabile indipendente e incontrollabile che continua a lottare e a crescere, e va contrastata con tutti i mezzi.


Ancora una volta l’Amministrazione, nella sua foga di annullare l’azione delle RdB MEF e favorire i “soliti sindacati”, ha fatto male i suoi conti, non valutando la pronta e decisa reazione della nostra organizzazione sindacale e ne esce senza decoro, con un ulteriore perdita di credibilità e autorevolezza nei confronti di tutti i lavoratori.Non aggiungiamo altro: i lavoratori hanno tutti gli elementi per giudicare e trarre le conseguenze da questo squallido episodio di tentativo di imbroglio.I lavoratori hanno un ulteriore motivo per fare una scelta di campo con le RdB MEF, per la dignità del lavoro e la lotta per i diritti sociali e salariali.


RDB


Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle FinanzeVia XX Settembre n.97 - 00187 - ROMA - piano terra, scala A, stanza n. 716tel. 0647616129/6130 - fax 06233208972/0647614356/4369

venerdì 22 gennaio 2010

concorso bandito dalla SSEF

Ricevo e pubblico il messaggio di posta elettronica inviatomi da Sinintesa:

Colleghi,
Per noi il tempo della "politica" o delle chiacchiere è finito da un pezzo!

Ci avete contattato in tanti in relazione al concorso in oggetto.
Funzionari laureati di terza area per l'accesso alla dirigenza e laureati dell'area seconda per l'accesso alla terza area. Tutti increduli, mortificati e delusi, (e diciamocelo, molti anche "incazzati") da una politica del personale che può definirsi in un solo modo: assente!

Potremmo scrivere pagine intere su di un concorso completamente dedicato ad una ristretta elite di candidati rigorosamente esterni (e sulla classe dirigente che lo ha ispirato). Sono violate le norme costituzionali, le norme di accesso al pubblico impiego, i CCNL e per finire persino i DM del Ministro dell'Economia.
Ma, invece, preferiamo dedicare il tempo a organizzarci per il contenzioso.
Dobbiamo, tutti assieme, impedire che questa nuova modalità di accesso alla terza area e alla dirigenza pubblica diventi la norma. Rispediamola al mittente!
Dopo aver acquisito il parere dei nostri legali, pertanto, la segreteria generale del sindacato ha deciso di patrocinare i contenziosi avverso il bando di concorso in oggetto, sia per quanto riguarda l'accesso ai posti dirigenziali, sia per l'accesso alla terza area.
E' necessario per poter impugnare il bando innanzitutto inoltrare la domanda in via telematica.
Per non dichiarare il falso vi suggeriamo di inserire nello spazio dedicato ai titoli di studio ( dottorato di ricerca o specializzazione):
- nel caso in cui vogliate concorrere per i 10 posti dirigenziali scrivere: " oltre 5 anni di servizio svolti MEF posizione funzionale accesso diploma di laurea"
- nel caso in cui vogliate concorrere per i 100 posti funzionari di terza area scrivere: " oltre 5 anni di servizio svolti MEF posizione funzionale II area"
Vi invitiamo, dunque, a produrre tutti la domanda al concorso, per avere poi titolo a ricorrere!
Vi ricordiamo che scade il 28 di gennaio e che può essere inoltrata solo in via telematica.
Per informazioni la segreteria del sindacato sarà aperta tutti i giorni fino al 28, dalle ore 11 alle ore 14.
Potete anche rispondere alla presente e-mail per dubbi e incertezze.

Vi preannunciamo fin da ora che il contributo per partecipare al contenzioso sarà contenuto e simbolico e che sarà necessaria l'iscrizione al sindacato anche contestuale.

BUONA DOMANDA


FPM - COORDINAMENTO SINDIECONOMIA
Via XX Settembre 97 Scala B, IV piano, stanza 4173
00187 ROMA
Tel. 06.47614805 – Fax 06.233208480
e-mail : sindi_economia@tin.it


Saluti la segreteria.
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Dissento quasi sempre da Sindieconomia ma condivido in toto le valutazioni su questo concorso bandito dalla SSEF. Ormai non esiste nessun tipo di strategia del personale, siamo nella mortificazione più assoluta dei dipendenti che servono lo Stato da diversi anni.

giovedì 21 gennaio 2010

fasce orarie di reperibilità

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2010 - serie generale n. 15, il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 18 dicembre 2009 n. 206 “Determinazione delle fasce orarie di reperibilità per i pubblici dipendenti in caso di assenza per malattia". Le nuove fasce 9-13 e 15-18 entreranno in vigore il 4 febbraio prossimo.
Sono escluse dall'obbligo di rispettare la reperibilità le seguenti tipologie:
a) patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
b) infortuni sul lavoro;
c) malattie per le quali sia stata riconosciuta la causa di servizio;
d) stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.

Inoltre, sono esclusi i dipendenti per i quali é stata già effettuata la visita fiscale nel periodo di prognosi indicato dal certificato.

mercoledì 20 gennaio 2010

proroga programma annuale in Piemonte

nota dell'Ufficio regionale scolastico del Piemonte
Circ. Reg. 13 - Prot. 448 C14 a - del 19 gennaio 2010

OGGETTO:indicazioni riepilogative per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l’anno 2010.

Si comunica che a seguito delle difficoltà rappresentate da codeste istituzioni scolastiche in relazione all’applicazione della riduzione del 25% delle spese per i contratti di fornitura dei servizi di pulizia previsto dalla C.M. prot. 9537 del 14 dicembre 2009 concernente l’oggetto, lo scrivente ha avanzato al MIUR richiesta di modifica di quanto sopra.
Nelle more delle eventuali determinazioni ministeriali al riguardo considerata la data di acquisizione da parte delle istituzioni scolastiche della citata circolare ministeriale il termine di presentazione del programma annuale, fissato dall’art.8 del D.I. n. 44 del 1 febbraio 2001 al 15 febbraio, è prorogato al 28 febbraio 2010.

martedì 19 gennaio 2010

Salviamo il Santa Lucia


Riporto la lettera di una cara amica:

Ciao Andrea,

mi serve il tuo aiuto.

La mia bimba è in cura riabilitativa alla Fondazione Santa Lucia. Sembra che una serie di problemi politico-amministrativi abbiano causato mancati rimborsi di spese sostenute dalla Fondazione e che pertanto quest’ultima non sia più in grado neanche di pagare gli stipendi al personale.

Per via di inspiegabili disposizioni regionali stanno per partire 241 lettere di licenziamento dirette al personale in servizio a tempo indeterminato mentre tutto il personale precario non vedrà il proprio contratto rinnovato. Si tratta in tutto di oltre 400 unità di personale. Questo causerà la chiusura della fondazione Santa Lucia entro i prossimi due mesi. Noi genitori siamo disperati e ci stiamo rivolgendo a tutti coloro che possano dare voce al nostro grido. Non c’è un’alternativa valida nel Lazio e finora il nostro dolore quotidiano è stato mitigato dalla certezza di fare tutto quello che si poteva per i nostri figli ed ai massimi livelli, in una struttura che funzionava e che riusciva lì dove altri avevano fallito. Perdere tutto… in nome di che cosa?


Ho pensato così che forse avresti potuto renderci visibili nel tuo blog con il logo che ti invio in allegato ed il link qui di seguito:


http://salviamolospedalesantalucia.blogspot.com/

Sto cercando di diramare il più possibile e sono sicura che qualcosa si smuoverà!

Ti ringrazio di cuore dell’attenzione!

Un bacio

lunedì 18 gennaio 2010

Il Tesoro e lo scandalo della Banca Romana

Ieri sera ho guardato la "fiction" trasmessa da Rai Uno "lo scandalo della Banca Romana". Molto interessante il ruolo del povero funzionario del Tesoro, Gustavo Biagini, che in estrema solitudine difende la sua dignità denunciando il tentativo di corruzione del presidente della banca, ma in cambio ha solo del fango.
Lo sceneggiato sembra essere la storia attuale della nostra economia. Anche allora lo scandalo iniziò con l'esplosione della bolla immobiliare e il governatore della Banca Romana non vide altra soluzione che approfittare della facoltà di battere moneta che aveva ancora il suo istituto e stampare per proprio conto una somma enorme: 68 milioni dell' epoca. Un' operazione spregiudicatissima. Coperta grazie agli intrallazzi con un' infinità di faccendieri, politici corrotti, governanti inetti, giornalisti ambiziosi, arrampicatrici sociali, funzionari disonesti.
Se lo spettatore riesce a guardare oltre i panciotti e gli orologi a cipolla, può con la fantasia sostituire le carrozze con le Mercedes, i cocchieri coi body-gard dall' auricolare nell' orecchio e sembra proprio l' Italia di anni assai più recenti.
E allora anche il nostro Gustavo Biagini non è altro che il ritratto fedele di noi funzionari incaricati di controllare organismi, dove girano interessi enormi, e veniamo sottoposti a mille pressioni mentre i nostri alti dirigenti, proni al potere politico, se ne lavano le mani abbandonandoci al nostro destino.
In tutto questo , la ciliegina sulla torta è la rivalutazione di Bettino Craxi che nonostante numerose condanne penali e il merito di aver contribuito al boom del debito pubblico italiano ora diventa un grande statista.
Ciao Ciao Gustavo quanto ti è costato essere un funzionario dello Stato.

martedì 12 gennaio 2010

metal detector


Poco prima di dicembre scorso sono stati fornite ad alcune sedi periferiche del Ministero dell'Economia delle apparecchiature da utilizzare per la sicurezza all'ingresso degli uffici, i famosi metal detector simili a quelli in servizio presso gli aeroporti. Uno di questi è stato assegnato a via Lucania, 29 sede dell'Ufficio centrale di Bilancio.

Un eccesso di sicurezza per i poveri dipendenti minacciati da attacchi terroristici?

Assolutamente no, anche perché ad un mese di distanza sono ancora spenti e a dire dei colleghi non c'è assolutamente l'intenzione di "accenderli".
Considerato che la fornitura non è stata fatta per la sicurezza della struttura, peraltro aperta al pubblico (poco) un'ora al giorno, mi chiedo perché spendere ciraca 70.000 euro per un'apparecchiatura del genere se poi non dobbiamo utilizzarlo?

Voci di corridoio (via XX settembre) riferisce che sono i vecchi metal dector dimessi per far posto a quelli più moderni acquistati per il recente G8.

Comunque sia, circa 70.000 euro delle nostre tasse, sono stati sperperati per un'aparecchiatura che non viene utilizzata e velocemente si avvia all'obsolescenza.

Bah!


lunedì 11 gennaio 2010

Integrazione documentale off-limits

Bentrovati e scusate per la mia lunga assenza. Qualcuno spero se ne sia accorto!
Ritorno pubblicando l'articolo di Paola Cosmai, avvocato - in Guida al Pubblico impiego n. 12/2009 pubblicato su http://www.ilsole24ore.com/ riguardo alla decisionedel 6 novembre 2009, n. 6948 del Consiglio di Stato, sez. VI.

Secondo la Corte non contrasta col principio generale di non aggravamento del procedimento il bando di concorso che obblighi, in maniera chiara e tassativa, i concorrenti non solo ad allegare l'elenco specifico dei titoli posseduti, ma anche ad allegarne copia alla domanda di partecipazione, nel caso in cui gli stessi non siano già detenuti dall'amministrazione procedente, dovendo l'esigenza di semplificazione coniugarsi con quella di celerità della procedura selettiva. Né le eventuali omissioni possono essere sanate ricorrendo all'integrazione documentale, semmai utilizzabile al solo fine di regolarizzare o emendare meri errori materiali contenuti in documenti o dichiarazioni già prodotte.

La decisione in esame ha il pregio di coniugare in maniera concreta ed attuale i principi generali di celerità ed efficienza che informano l'agire pubblico con quello specifico della par condicio che caratterizza le procedure concorsuali, ritenendo non solo legittimo il bando che richieda al candidato di allegare alla domanda l'elenco analitico dei titoli posseduti e valutabili oltre che una loro copia, quando non già detenuta dall'amministrazione procedente, ma anche negando che le relative omissioni possano essere emendate ex post attraverso l'integrazione documentale , risolvendosi in un inammissibile perfezionamento sostanziale dell'istanza originaria, in pregiudizio degli altri concorrenti .


Tenuto conto delle coordinate indicate nella decisione e del dato che la celerità dell'azione della PA, soprattutto nella sedes materiae, è inversamente proporzionale alla complessità del suo apparato burocratico e al numero dei partecipanti, in maniera condivisibile la giurisprudenza ha trovato il giusto punto di equilibrio tra le opposte esigenze, ritenendo legittimi i bandi che obblighino i concorrenti ad allegare alla domanda di partecipazione un elenco, separato ed analitico, dei titoli posseduti, accludendone altresì copia, ove non già detenuta dall'amministrazione procedente, non costituendo per essi onere particolarmente gravoso o inesigibile.
Baricentro che non soffre la destabilizzazione dell'istituto dell'integrazione documentale, rimedio precluso quante volte il candidato non assolvendo agli oneri predetti, incorra non già in irregolarità formali, quanto in vere e proprie omissioni sostanziali ed originarie della domanda non emendabili, pena la violazione della par condicio degli altri concorrenti, eventualmente pretermessi nel caso in cui, successivamente allo spirare dei termini di candidatura, altri aspiranti siano ammessi a produrre ex novo documenti mai significati prima.
Tanto, si soggiunge, soprattutto allorquando trattasi di concorsi per soli titoli, costituendo questi l'unico criterio di comparazione, e per posti di particolare rilievo e responsabilità, per ricoprire i quali anche a mancanze di tal genere può attribuirsi una valenza sintomatica.

per l'intero articolo cliccare qui

il testo della decisione