venerdì 31 gennaio 2014

Controllo di regolarità amministrativa e contabile su documenti informatici.

Circolare del 20 gennaio 2014, n. 3 emanata dalla RGS

Pervengono a questo Dipartimento numerosi quesiti inerenti alla possibilità di accettare, in sede di controllo di regolarità amministrativa e contabile di cui al decreto legislativo 30 giugno 2011, n.123, documenti in formato elettronico trasmessi a mezzo posta elettronica ordinaria, posta elettronica certificata, ovvero presentati su supporti quali CD-ROM o altri dispositivi di memorizzazione digitale. 
Al riguardo, occorre sottolineare che l’articolo 2, comma 8, del decreto legislativo in parola, dispone l’adeguamento dei controlli di regolarità amministrativa e contabile al processo di dematerializzazione degli atti, nel rispetto delle regole tecniche per la riproduzione e conservazione dei documenti su supporto idoneo a garantirne la conformità agli originali, secondo la vigente normativa di riferimento. 
Inoltre, il medesimo decreto legislativo, all’articolo 9, nel prevedere che la documentazione a corredo degli atti sottoposti al controllo debba essere allegata in originale – essendo ammesso l’uso della copia conforme solo in presenza di specifiche condizioni di imprescindibile esigenza di conservazione dei documenti originali presso l’ufficio emittente – fa salve le disposizioni in materia di dematerializzazione degli atti e dei flussi informativi tra le pubbliche amministrazioni, con particolare riferimento alle norme del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il “Codice dell’amministrazione digitale” (d’ora in avanti CAD). 


lunedì 27 gennaio 2014

Anche l’ANAC incappa nelle nebbie del MEF

Ricevo dal USB MEF e pubblico

L’ANAC (Autorità nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni) ha diffuso il rapporto di monitoraggio sugli obblighi di trasparenza per l’anno 2013 del Ministero dell’Economia e delle Finanze. 
Il rapporto, che si basa sulla verifica del sito istituzionale del MEF nella sezione “Amministrazione trasparente” alla data dell’8 novembre 2013, rileva carenze macroscopiche sulla pubblicazione dei dati (articolazioni organizzative degli uffici, consulenti e collaboratori, incarichi amministrativi di vertice e dirigenti, bandi di gara e contratti, accesso civico). 
Le mancanze più vistose riguardano, guarda caso, le retribuzioni dei dirigenti, i loro curricula, gli incarichi, le attestazioni di mancanza di conflitto d’interesse anche potenziale. 

Una particolare attenzione, nel rapporto, è riservata inoltre agli uffici di diretta collaborazione con il Ministro (UDCOM). I dati di questi uffici disattendono completamente le norme e le disposizioni in ordine agli obblighi di trasparenza e presentano lacune ed omissioni di inaudita gravità, considerato anche che provengono dall’organo politico istituzionalmente preposto al controllo della spesa ed alla legittimità di norme e provvedimenti. 
 Senza ulteriori commenti si riportano di seguito le osservazioni contenute a pag. 6 del rapporto sui suddetti uffici: 

venerdì 24 gennaio 2014

Schema di circolare relativa alle dotazione organiche, ai comandi e ai trasferimenti

criteri di erogazione della indennità del Fondo Previdenza MEF

E' stata pubblicata la circolare n.1 /2014 del Fondo Previdenza MEF sui criteri di erogazione della indennità aggiuntiva al TFR ed anticipazioni per le sovvezioni ed altre prestazioni asistenziali.

mercoledì 22 gennaio 2014

Cessione di personal computer del MEF alle scuole pubbliche di Roma e Provincia

A seguito della sostituzione delle postazioni di lavoro del personale del Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi, sono in via di dismissione circa 1.000 personal computer completi di monitor, tastiera e mouse. 

Le caratteristiche tecniche dei personal computer sono le seguenti: 
processore Intel Pentium 4 
Monitor LCD 17 pollici 

Gli Istituti scolastici eventualmente interessati potranno beneficiare della cessione gratuita di tali attrezzature presentando un’apposita richiesta all’indirizzo e-mail consegnatario.xxsettembre@tesoro.it specificando il numero di personal computer necessari. Per ciascun istituto la richiesta non potrà superare il numero di 20 unità. 

Le richieste provenienti dagli Istituti Comprensivi non potranno superare, complessivamente, le 40 unità. I computer forniti saranno privi di programmi e sistemi operativi. 
Il Ministero non offre alcuna garanzia sui computer ceduti e l’Istituto scolastico dovrà provvedere al trasporto tra la sede del Ministero (via XX settembre n. 97 – Roma) e la scuola richiedente con oneri a suo esclusivo carico. 

Saranno prese in considerazione, in via prioritaria, le domande pervenute entro 30 giorni dalla pubblicazione del seguente avviso sul sito internet del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi (www.dag.mef.gov.it). 
Le richieste pervenute oltre il suddetto termine saranno esaminate solo nel caso in cui residuino computer disponibili. Si precisa, inoltre, che saranno escluse le richieste prive della firma del Dirigente scolastico e del timbro della scuola o dell’Istituto comprensivo. 
Se le richieste supereranno il numero dei computer disponibili, l’Amministrazione procederà a ridurre proporzionalmente il numero delle attrezzature attribuite ad ogni Istituto, al fine di non escludere alcun richiedente tra quelli che abbiano effettuato la richiesta nel termine indicato. 
Al termine delle operazioni di raccolta delle richieste e di assegnazione dei computer, l’Ufficio del Consegnatario provvederà a contattare i singoli Istituti per concordare la data del ritiro, comunicando il numero di personal computer assegnati alle singole istituzioni richiedenti.

dal sito del MEF

lunedì 20 gennaio 2014

Alti dirigenti pubblici, stipendi d’oro

Stralcio dell'articolo di  Roberto Perotti e Filippo Teoldi pubblicato su www.lavoce.info

In questa puntata presentiamo dei dati più sistematici sulla struttura retributiva non solo dei ministeri, ma di tutta la Pubblica Amministrazione italiana. 
Vedremo che essa è una enorme piramide, con una base molto ampia e un vertice molto sottile con retribuzioni altissime. In mezzo, sorprendentemente, c’è poco. 
(...)
Questa struttura remunerativa è irragionevole. Qualsiasi programma di riduzione della spesa pubblica per ridurre le tasse deve partire da un ripensamento radicale di queste remunerazioni. Secondo le nostre stime, una riduzione media del 20% degli stipendi dei dirigenti apicali e del 15% degli altri dirigenti, insieme a una riduzione sostanziale degli stipendi dei manager pubblici e semi-pubblici (di cui ci occuperemo in una prossima puntata), potrebbe fare risparmiare allo Stato fra gli 800 milioni e 1 miliardo. 
Tutto questo senza licenziare né mettere sul lastrico nessuno.

Per leggere l'articolo completo cliccate qui

mercoledì 15 gennaio 2014

Adempimenti dei revisori dei conti (MEF) presso le Istituzioni Scolastiche Statali relativamente ai PON e ai POR

E' stata emanata la circolare 44 dell'11 dicembre 2013 della Ragioneria Generale dello Stato riguardante le verifiche e i controlli che i revisori dei conti sono tenuti ad effettuare sulla rendicontazione dei fondi europei assegnati dallo Stato o dalle Regioni alle Istituzioni scolastiche statali.
Sono pervenuti numerosi quesiti relativi alle verifiche e controlli che i revisori dei conti sono tenuti ad effettuare sulla rendicontazione dei fondi europei assegnati dallo Stato o dalle Regioni alle Istituzioni scolastiche statali. 

Tale attività, infatti, è espressamente prevista dall’art. 6, comma 20, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”, che così recita “i revisori dei conti (delle istituzioni scolastiche) sono tenuti allo svolgimento dei controlli ispettivi di secondo livello per i fondi europei”. 

Al riguardo, giova precisare che la fattispecie in argomento concerne esclusivamente i controlli di secondo livello che l’Autorità di Audit dei due Programmi Operativi Nazionali (PON), a responsabilità MIUR, conduce in ordine alle attività finalizzate alla formulazione del parere a corredo della Relazione Annuale di Controllo. Tali operazioni sono quindi strettamente legate all’ambito dell’attività di una specifica Direzione Generale del MIUR che svolge le funzioni di Autorità di Audit per due specifici programmi operativi nazionali: PON «Competenze per lo Sviluppo» in ambito FSE e PON «Ambienti per l’apprendimento» in ambito FESR. L’Autorità di Audit è responsabile della verifica dell’efficace funzionamento del sistema di gestione e di controllo nel suo complesso ed, in particolare, effettua le c.d. verifiche di secondo livello che si concretizzano nell’audit delle operazioni (progetti europei) su base campionaria. 


venerdì 10 gennaio 2014

Pagani chi? Le tensioni al MEF

Il "Lei non sa chi sono io" non muore mai, neanche nei tempi del letta-renzismo fatto di "diamoci del tu" e messaggini su Twitter. Nei corridoi di Palazzo Chigi raccontano di una epica sfuriata di Daniele Franco, Ragioniere Generale dello Stato, proprio nelle stanze del Governo. 
Fabrizio Pagani, consigliori economico di Enrico Letta, avrebbe fatto convocare Franco da una segretaria, infrangendo l'etichetta istituzionale, che avrebbe imposto una telefonata se non da Letta, almeno da Saccomanni. 
Franco, ex direttore centrale della Banca d'Italia, è stato nominato al vertice della Ragioneria lo scorso maggio, sostituendo Mario Canzio in quell'operazione benedetta dal duo Napolitano-Draghi anche nota come "trasformiamo il ministero dell'economia in una succursale di Via Nazionale".  
Il Ragioniere era così fuori di sé che è dovuto intervenire il viceministro Catricalà, uno che a Palazzo Chigi è di casa, a sedare la situazione. 
Sempre secondo gli spifferi di Palazzo Chigi, il quarantenne Pagani si sarebbe un po' inebriato del suo ruolo, che è quello di gestire le questioni economiche mentre il premier è occupato a tenere in piedi il suo governino. Nel caos che regna tra Letta e Saccomanni, anche tra chi è meno esposto (come Franco e Pagani) cominciano ad affiorare le tensioni...

Articolo pubblicato su Dagospia

Bando della SSEF per 179 funzionari

La  Scuola superiore dell’economia e delle finanze ha pubblicato un bando speciale di selezione finalizzato all’assunzione di 179 unità di personale della Terza area – Fascia retributiva F1, per il Ministero dell’ economia e delle finanze, di cui 90 con profilo giuridico e 89 con profilo economico.

Clicca qui per scaricare il bando dal sito PromoPA

giovedì 9 gennaio 2014

Saccomanni e le critiche alla sua gestione

Francesco De Dominicis scrive su "Libero" i motivi per il quale Fabrizio Saccomanni sia così criticato.

(...)
A cominciare dal fatto, come viene rimproverato al ministro nei corridoi di via Venti Settembre, che «non è un politico né un tecnico a tutti gli effetti». 
Un vizio d'origine che lo avrebbe portato a commettere errori cruciali, specie nella definizione della struttura. E in questo senso, la scelta del Capo di gabinetto - ruolo strategico - sarebbe stata «fatale». 
Una posizione delicatissima occupata per un decennio da Vincenzo Fortunato: a maggio, dopo il giuramento al Quirinale, Saccomanni gli ha formalmente chiesto di restare, salvo manovrare per lo spoil system. Fortunato, però, non si è fatto cacciare e ha sbattuto la porta un attimo prima di ricevere il benservito. 
Al suo posto è arrivato dalla Camera Daniele Cabras: per anni al servizio della Commissione Bilancio, il funzionario di Montecitorio avrebbe avuto più di una difficoltà a controllare una macchina gigantesca come quella dell'Economia. 

Per sostituire il capo della Ragioneria dello Stato, Mario Canzio, Saccomanni ha pescato in Bankitalia: Daniele Franco, chief economist di via Nazionale. E da palazzo Koch è arrivato, con i galloni di consigliere, anche Vieri Ceriani (sottosegretario con Mario Monti e Grilli), che ha in parte oscurato il numero uno del Dipartimento Finanze, Fabrizia Lapecorella. Mosse, quelle di Saccomanni, capaci quindi di sfiduciare «l'apparato interno» che perciò non lo ha mai protetto, proprio come coi 150 euro da scippare ai docenti. Scivolone che lo stesso ministro ha poi scaricato sui dirigenti. E ora al Tesoro è guerra aperta. 

Ormai indifeso e per lo meno depotenziato, Saccomanni è con le spalle al muro. L'ipotesi delle dimissioni, finora mai minacciate seriamente, resta nell'aria. 

(...)

NdA: Vero che Saccomanni ha cambiato i vertici del Ministero (giustamente) ma ha sbagliato a lasciare inalterate le seconde linee. Infatti, quest'ultime sono state nominate dai precedessori e, come sappiamo bene in Ragioneria Generale, non con criteri di merito ma solo per appartenenza ad alcune "filiere" (Canzio, Fortunato ecc.). 
Cosa ci dovevamo aspettare?
 

MEF: nuovo bando di Concorso per 30 funzionari (profilo informatico)

Il Dipartimento del Personale del MEF ha indetto un concorso pubblico per esami, per il reclutamento di 30 unità di personale della Terza Area - Fascia retributiva Fl - profilo informatico da destinare al Ministero dell'economia e delle finanze, per gli uffici ubicati in Roma. 

 Il 40% dei posti messi a concorso è riservato al personale appartenente al ruolo unico del MEF

Tutti i candidati devono essere in possesso del prescritto titolo di studio previsti dall'articolo 2 del bando. 

Il candidato dovrà produrre domanda di ammissione al concorso in via telematica, compilando l'apposito modulo all'indirizzo http://www.concorsi.mef.gov.it . La procedura di compilazione ed invio on-line della domanda dovrà essere completata entro la mezzanotte del trentesimo giorno, compresi i giorni festivi, decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 4 serie speciale, Concorsi ed esami.


Clicca qui per scaricare il bando dal sito Promo PA

mercoledì 8 gennaio 2014

La strategia dell'ignoranza

Articolo di Carlo Mochi Sismondi pubblicato su Forum PA.

Qualche tempo fa mi hanno invitato, cosa che mi succede di rado, in uno di quei consèssi così esclusivi che già solo varcarne la soglia è segno di grande prestigio. 
Si parlava, in un numero abbastanza ristretto ed estremamente qualificato di personalità, della mission impossible di migliorare radicalmente le performance dell'amministrazione pubblica perché non costituisca il vero spread di efficienza del Paese. 
Per ragioni di riservatezza non vi citerò chi c'era, ma vi assicuro che era il gotha della politica e del sapere amministrativo italiano. 
 Dopo dieci interventi, di grande profondità e valore, che parlavano tutti della necessità di radicali riorganizzazioni sia istituzionali sia di processi e di come razionalizzare le risorse con una non più procrastinabile revisione della spesa, nessuno ancora aveva nominato la digitalizzazione né come obiettivo, né come mezzo. Mentre ascoltavo in silenzio mi chiedevo a cosa fosse dovuta questa omissione così evidente, questa sottovalutazione di una delle principali innovazioni, forse l'unica che può effettivamente cambiar faccia alla PA. Alla fine mi sono dovuto arrendere all'evidenza: dipendeva dall'ignoranza.