venerdì 20 settembre 2013

NoiPA - Sprechi e sperperi del MEF

Ricevo dalla UILPA e pubblico

Nel mese di luglio avevamo rappresentato ai vertici di questo Ministero quello che sta accadendo al Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei servizi (DAG) – Direzione dei Sistemi informativi e dell’innovazione (DSII), denunciando apertamente le incaute scelte, a nostro avviso, del dirigente generale che sta esasperando sempre di più i dipendenti, sia quelli di qualifica dirigenziale che quelli delle aree funzionali, di piazza Dalmazia, del CED di Latina e delle Ragionerie territoriali dello Stato lasciandoli nel più completo abbandono.
Ci domandiamo a questo punto, visto che nulla è cambiato o almeno sembra, se i vertici dell’Amministrazione e l’Autorità politica sono al corrente dei seguenti punti:
  • Dei continui disservizi che si verificano nel sistema NoiPA e le cause delle disfunzioni;
  • Che il sistema, in origine SPT prima della trasformazione in NoiPA, fiore all’occhiello dell’amministrazione, prima di essere “offerto” al tutto il mondo aveva bisogno di una sostanziale riprogettazione in quanto l’applicazione utilizzata negli ultimi anni era stata solo parzialmente e provvisoriamente “adattata” per l’utilizzo da parte di altri utenti. Adattamenti che hanno complicato la gestione del sistema sia per quanto riguarda l’applicazione informatica, sia per le competenze amministrative e tecnologiche del personale di Piazza Dalmazia, CED di Latina e delle RTS che già con grande fatica si impegnava ad offrire un servizio adeguato alle esigenze degli utenti;
  • Che forse per l’estrema ambizione di qualcuno è saltata la reingegnerizzazione del sistema continuando a mettere “toppe” sempre più pericolose al sistema attuale, anche se l’appalto attuale assegnato prevede una riprogettazione;
  • Dei problemi che nasceranno se con l’ultima, a nostro avviso folle, decisione saranno gestite anche le ASL che per determinare risparmi di spesa stipulano convenzioni con il MEF per il pagamento delle retribuzioni che la norma presupponeva che il Ministero fosse già in grado di gestire, ma non è così. Forse qualcuno aveva dato dei suggerimenti sbagliati per la redazione della norma.
  • Che per gestire le nuove retribuzioni qualcuno si sta inventando di acquisire una nuova applicazione fornita da un altro fornitore con i seguenti risultati: incremento di spesa per la definizione dei requisiti di gestione del nuovo personale, incremento di spesa per la realizzazione delle nuove applicazioni necessarie per far colloquiare i due sistemi e per rendere uniformi i dati dei pagamenti, delle informazioni da trasmettere agli enti previdenziali, all’agenzia delle entrate ecc..
  • Della spesa che il dirigente generale sta sostenendo per i servizi di consulenza “mascherati”, a nostro avviso, nei contratti di informatica forse per evitare le riduzioni che da anni il legislatore impone sulla questione;
  • Se i documenti prodotti da questa società di consulenza non sarebbero potuti essere redatti dai dipendenti della stessa direzione visto che nel corso degli ultimi anni sono stati assunti numerosi dirigenti con contratto ex articolo 19 comma 6;
  • Che i documenti di consulenza non vengono pubblicati e che non è possibile verificare l’utilità e magari “illuminarci” anche noi mortali da cotanta scienza;

  • Che il dl 95/2012 prevede sia la stipula di convenzioni con il MEF per la fruizione dei servizi di pagamento delle retribuzioni ma prevede anche la “possibilità di utilizzare i parametri di qualità e di prezzo previsti per l’acquisizione dei medesimi servizi sul mercato di riferimento” e pertanto il nuovo fornitore contattato dall’amministrazione e che fornisce “gratuitamente” l’applicativo che gestisce le retribuzione delle ASL può, ma non lo fa e noi non ci spieghiamo il motivo, fornire direttamente alla Regione o alle ASL lo stesso affinché queste continuino la gestione delle paghe dei loro dipendenti gratuitamente.
  • Che sempre il dl 95/2012 recita “il commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi individua le regioni assoggettate al piano di rientro e le strutture sanitarie regionali che sono tenute a utilizzare il servizio di pagamento degli stipendi del MEF. Il commissario definisce i tempi e le modalità di migrazione dei servizi” e che a nostro avviso qualcuno a provveduto in modo autonomo senza spiegare che forse era preferibile aspettare la riscrittura del sistema che, oltre tutto, era già prevista nell’ultimo contratto stipulato con il fornitore attuale.
  • Della soddisfazione dei nuovi utenti di NoiPA negli ultimi due anni, oppure ha in mente di predisporre un questionario per valutare la soddisfazione degli utenti e degli operatori e per far certificare se sono stati raggiunti i veri risparmi di spesa almeno superiori a quanto ha speso il MEF nel frattempo. Un consiglio: per la redazione del questionario non rivolgetevi alla società di consulenza, non c’è bisogno, siamo in grado di predisporlo noi!!!
  • Del caos che regna a Piazza Dalmazia, CED di Latina e delle RTS per questa quantità di lavoro impossibile da garantire con lo scarso personale a disposizione, ma che forse è voluto così è possibile giustificare il ricorso alla consulenza esterna alla faccia dei risparmi che chiedono ai dipendenti pubblici: blocco straordinari, turni, contratti ecc.
Chiediamo ai soggetti in indirizzo di verificare la veridicità delle cose appena segnalate, se non ne fosse già al corrente, e di porre rimedio, con qualsiasi azione, se tutto corrispondesse al vero a salvaguardia dell’immagine e della professionalità del Ministero e di tutto il personale dirigenziale e delle aree funzionali.
Ricordiamo che, visto che stiamo in tema di salvataggio della nave Concordia, è stato difficile costruire la nave ma è bastato poco perché un megalomane l’affondasse.

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