Con il decreto 78/2010 il Governo decideva il passaggio di tutti i dipendenti pubblici dal regime di TFS a quello del TFR, mantenendo però artificiosamente in piedi la trattenuta del 2,5% che grava su tutti i dipendenti proprio a titolo di accantonamento per la buonuscita.
Lo scorso anno però, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che dichiarava l’illegittimità del prelievo aggiuntivo del 2,5%, per i dipendenti in regime di TFR, il Governo intervenne frettolosamente varando un decreto legge che riportava tutti coloro che erano stati assunti dopo il 2000 in regime di TFS (calcolo della buonuscita più favorevole).
Anche se non era certo la soluzione che ci piaceva di più – avremmo preferito riappropriarci di quei soldi - dovemmo prendere atto della norma con la quale si manteneva un prelievo iniquo ma si ripristinava perlomeno un sistema di calcolo più favorevole.
La FLP ha però denunciato tempestivamente che restava una disparità a carico di tutti i lavoratori assunti dopo il 2000 che sono in regime di TFR ma ai quali continua ad essere applicata la trattenuta del 2,5% grazie ad un accordo tra ARAN e confederazioni sindacali (non la nostra) del 1999 grazie al quale questo prelievo viene “fiscalizzato”, cioè va al bilancio dello Stato, “per non creare disparità di trattamento con i lavoratori assunti precedentemente al 2000”.
Una giustificazione ridicola che nasconde la volontà di carpire l’adesione ai Fondi di Previdenza complementare gestiti dagli stessi sindacati che hanno firmato l’accordo di cui sopra.
Di fronte a un’ingiustizia così pesante, la FLP, come è suo costume, non è stata con le mani in mano: ha dapprima proposto a tutti questi lavoratori di inviare una diffida per evitare la prescrizione del credito e, successivamente, lanciato “ricorsi pilota” che, in base alla sentenza della Corte Costituzionale 223/2012 restituissero ai dipendenti assunti dopo il 2000 il maltolto e facessero cessare un prelievo ingiusto e illegale.
Ebbene, oggi possiamo dire che avevamo ragione noi: arrivano i primi risultati dei nostri ricorsi e sono favorevoli ai lavoratori!!
Abbiamo addirittura proposto direttamente decreti ingiuntivi per la restituzione delle somme indebitamente trattenute (parliamo di 40-50 euro al mese medi) e i giudici ce li hanno concessi!!
Il cammino non è terminato, certamente. Ma è una prima vittoria della FLP a tutela dei lavoratori. Attenderemo che ci siano altre sentenze, che i decreti ingiuntivi si consolidino e poi procederemo a chiedere al Governo e alle amministrazioni l’applicazione in autotutela della sentenza della Corte Costituzionale.
E qualora ciò non avvenisse siamo pronti a proporre ricorsi massivi.
Quanti non credevano possibile il nostro cammino sono serviti! Quanti hanno solo parlato senza proporre nulla di concreto anche!!
Ci confermiamo ancora una volta come l’unico sindacato che, senza far spendere inutilmente soldi ai lavoratori (i ricorsi pilota sono stati finanziati direttamente dalla FLP), senza cercare di far tessere a tutti i costi sviscera i problemi sul tappeto, propone soluzioni e porta fino in fondo i propri programmi a tutela dei lavoratori sempre più vessati dai governi di turno!
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