giovedì 14 novembre 2013

Al Tesoro si può istallare il terzo Reich-lin

Enrichetto il Chierichetto con le palle d'acciaio, che
 sta girando come una trottola (ieri era a Malta, oggi a Parigi) per cercare di
 vendere l'immagine del Belpaese, sarebbe sempre più deluso di aver 
avallato la scelta di Bella Napoli per il ministero dell'Economia. 
I giudizi che 
ha avuto su Gelatina nei suoi giri oltreconfine non sarebbero stati certo rassicuranti. Il
 Gelatina viene visto come un pesce fuor d'acqua, con poche conoscenze all'estero 
nel grande circo dei ministri (che contano). Così, una volta approvata la legge
 di stabilità e con il duo Alfano-Lupi alla guida di un gruppo parlamentare lealista
, Enrichetto a gennaio, sempre se sarà ancora in sella, 
metterà mani al governo. Leggi rimpasto. 
Via la ministrona Cancellieri, il 
telefonino amico della Ligresti's dinasty, alla quale forse verrà concesso di
dimettersi prima. E lo stesso trattamento forse verrà riservato a Saccomanni, che così 
avrà più tempo per dedicarsi ai suoi due hobbies preferiti: scrivere sonetti romaneschi e cucinare (dalla stazza si vede). 
Il ministero 
di Venti Settembre a quel punto per la prima volta potrebbe tingersi di rosa perché
 potrebbe arrivare Lucrezia Reichlin. Un'altra economista che il mondo intero ci 
invidia, ma con un pedigree di tutto rispetto essendo figlia di Alfredo e Luciana Castellina, e con buone entrature
 a 
sinistra (Napolitano, Scalfari e co.) e a destra (Gianni Letta). 
Le malelingue di Via Venti Settembre (che sono tante) già le hanno azzeccato 
il soprannome: terzo Reich-lin. In famiglia dopo Alfredo e il fratello Pietro, 
altro economista di fame mondiale, infatti c'è lei. 
In odore di dipartita Massimo Bray,
 chiamato il ministro con lo zainetto, che potrà così ballare la taranta tutto
 il giorno visto che è presidente della importantissima Fondazione notte della taranta (e poi parlano
di enti inutili), Enrico Giovannini che ex ministro del Lavoro dovrà a quel punto cercarsi 
un lavoro, ed Emma Bonino, titolare degli Esteri (ah, ah,ah!) . 

Articolo pubblicato su Dagospia

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