mercoledì 13 novembre 2013

A Cottarelli non basta una troika, ne ha due

Articolo pubblicato su Dagospia

Il Fondo Monetario è sempre più 
presente e pressante in Italia. Dopo averci rifilato Carlo Cottarelli, 
l'economista che tutti ci invidiano, da Washington starebbero per arrivare altri
 tre funzionari targati Fmi, che dovrebbero far parte della squadra spending
-review. 
Insomma il commissario voluto e imposto da Gelatina Saccomanni avrebbe
 la sua piccola troika. 
Una struttura che non comprenderebbe solo i tre del
 Fondo ma anche dieci funzionari di Bankitalia, oltre a tre segretarie - queste 
interne - provenienti dal Ministero del Tesoro. Queste ultime sarebbero le più seccate 
(ed hanno ragione) perché essendo tre non vorrebbero essere anche loro bollate
 come una troika. Sedici persone insomma, che si aggiungono ai dieci esperti voluti da Cottarelli (questi a titolo gratuito
 ma sempre pagati dal contribuente) scelti tra i vari uffici del ministero e 
società del Tesoro. E tutto questo alla faccia del spending review! 
Non ci
 sarebbe invece traccia di uomini o donne della Ragioneria che dimostrerebbe i
 rapporti non idilliaci tra Cottarelli e il Ragioniere generale Daniele (porto) Franco (o chi te pare) anche 
lui Bankitalia doc. Ormai in via Settembre è un'invasione. 
Gli arrivi da 
Bankitalia tra consulenti, esperti, e contrattisti hanno formato un piccolo esercito. 
C'è chi sostiene (ma resta difficile crederci) che al seguito di Gelatina Saccomanni sarebbe arrivati da via Nazionale un centinaio di persone a
 vario titolo. E se queste voci alla fine risulteranno fondate c'è da
 aspettare cosa scriverà il magistrato 
della Corte dei conti nella sua relazione annuale sull'attività del ministero.
 Potrà chiudere un occhio su tanto dispendio di personale extra? 


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