mercoledì 5 dicembre 2012

No al sivap

Ricevo dall'USB e pubblico  

Sta terminando in questi giorni, con la notifica delle “pagelline” a tutti i lavoratori, il secondo anno di sperimentazione del Sistema di valutazione del personale (SIVAP). 
La USB MEF, già lo scorso anno, aveva espresso la propria totale opposizione all’introduzione del sistema meritocratico nel proprio dicastero denunciandone anche l’impatto devastante sulla cultura del lavoro e l’affossamento della contrattazione collettiva. 

Il SIVAP, infatti, ha il preciso scopo di costituire, per l’Amministrazione del MEF, uno strumento privilegiato di divisione e controllo dei lavoratori attraverso l’annullamento delle tutele collettive e l’ingabbiamento delle rivendicazioni salariali con conseguente tentativo di depotenziamento delle lotte e dell’antagonismo sindacale.  

Questo sistema, di fatto, annulla il contratto collettivo di lavoro ed introduce un nuovo rapporto completamente subordinato in cui il Dirigente/Valutatore decide sul futuro salariale, professionale e determina anche gli automatismi disciplinari conseguenti. Questa operazione infame, nonostante due anni di sperimentazione trascorsi evidentemente invano, continua anche in questi giorni ad evidenziare innegabilmente i suoi nefasti effetti concreti. Sono pervenute, infatti, a questa Organizzazione Sindacale numerose segnalazioni dei lavoratori che sottolineano ancora una volta un utilizzo della valutazione dettato, nel migliore dei casi, da un fantasioso giudizio da parte del valutatore o, nel peggiore, da una sorta di “delirio di onnipotenza” legato alla scoperta del potere assoluto da parte dei nuovi “dittatorelli della meritocrazia”. 

Pur non volendo entrare analiticamente nella casistica, è chiaro che in molti uffici del MEF si è proceduto ad affibbiare ad ogni lavoratore il “votarello” senza neanche prima effettuare i colloqui individuali tra valutatore e valutato, previsti dallo stesso manuale operativo e fortemente ribaditi nelle linee guida del SIVAP per l’anno 2012; si sono valutati i lavoratori su prestazioni non corrispondenti all’organizzazione dei rispettivi uffici; si sono adottati criteri del tutto soggettivi che troppo spesso hanno sfociato in giudizi dettati esclusivamente da un immotivato livore nei confronti dei valutati. Inoltre, come se tutto questo non bastasse, numerosi valutatori hanno proceduto nella c.d. “esternalizzazione della valutazione” mediante l’improprio coinvolgimento del personale di area III con incarichi di coordinamento nella becera assegnazione dei punteggi, stravolgendo di fatto tutti i meccanismi previsti dal sistema di valutazione. Alla luce di tutto questo è evidente che, anche per il secondo anno di sperimentazione del SIVAP, il risultato sia devastante, completamente fallimentare e del tutto umiliante per i lavoratori. 

La USB MEF intende, quindi, continuare il percorso di lotta contro il SIVAP e chiama anche quest’anno i lavoratori a schierarsi fortemente contro questa operazione infame. Questa Organizzazione Sindacale invita, pertanto, i lavoratori del MEF a rifiutare in massa la scheda di valutazione per affermare con forza il proprio dissenso verso gli iniqui sistemi di valutazione della performance individuale tra cui il SIVAP

Roma, 19 novembre 2012.

Autore: non condivido il principio della non la valutazione del lavoratore anche se questa procedura molto discrezionale non può essere accettata.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che cosa propone USB per la valutazione dei dipendenti del MEF? la valutazione dei dirigenti e' attiva?. grazie

Anonimo ha detto...

E' in atto una lotta tra poveri, con lo sfaldamento del concetto di 'squadra' che dovrebbe animare la vita lavorativa di ogni ufficio, in armonia tra personale e dirigenza.Tutto ciò invece alimenta livore reciproco e verso la stessa dirigenza e sradica il concetto di appartenza alla P.A., in cui tanti lavoratori onesti hanno creduto sino ado ora, pur con tutte le eccezioni per i tanti che hanno approfittato dei premi ' a pioggia ' sin qui erogati...

Anonimo ha detto...

e se stai sulle scatole al Dirigente??!! ti dà una valutazione negativa mentre a qualcuno di "sua fiduca" che gli è simpatico dà una valutazione ottima... è la discrezionalità...

Anonimo ha detto...

La valutazione del personale non è più rimandabile ma sicuramente le modalità devono essere meno discrezionali. e' necessario un percorso trasparente e oggettivo di assegnazione di obiettivi misurabili con il quale è possibile valutare la struttura e i propri vertici. A cascata poi si valuta tutto il resto. Non sarebbe male che in futuro, con la procedura a regime, ai dirigenti sia assegnato un budget e la possibilità di scegliersi il personale (all'interno dei ruoli non all'esterno) proponendo una retribuzione accessoria più alta. PS: probabilmente non ci arriveremo mai!!

Anonimo ha detto...

si dovrebbe trovare un sistema oggettivo di valutazione anche per i dirigenti, fondare la pa veramente sul merito e buttare fuori tutti gli esterni che vi lavorano e che aggravano la spesa senz migliorarne l'efficienza. chi e ' disposto a fare questa battaglia?