Ha perfettamente ragione Guido Tabellini quando sul Sole di martedì 6 novembre sostiene che il recepimento nel riformato articolo 81 della Costituzione dell'obbligo di pareggio di bilancio deve essere accompagnato, se quella norma non vuole essere solo inchiostro, dalla creazione di un organismo che verifichi e valuti se quell'obbligo è rispettato.
Un organismo insediato nel Parlamento ma con una riconosciuta autonomia dal potere politico e una dichiarata indipendenza dall'esecutivo.
L'esempio che viene alla mente è quello del Congressual Budget Office (Cbo) statunitense, organismo strettamente non-partisan, come si legge chiaro nel suo sito e come si evince dalla sua storia quarantennale durante la quale ha messo a disposizione del Congresso dati e analisi su tutti gli argomenti rilevanti di politica fiscale.
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