Secondo un articolo de Il Messaggero pubblicato ieri, la tensione tra
governo e maggioranza è ai massimi livelli, a provarlo ci sarebbe l’incontro, richiesto dal
il presidente della Camera, Gianfranco Fini
con Mario Monti.
“Nel colloquio, durato mezz’ora, Fini ha chiesto maggior raccordo tra governo
e Parlamento e ha fatto
presente che è ormai altissima
l’insofferenza dei deputati verso
l’esecutivo.
In più il presidente
della Camera ha chiesto
a Monti che «il governo venga
rappresentato alla Camera al
più alto livello possibile».
Nel
mirino di Fini e della maggioranza
c’è in particolare il ministro
ai Rapporti con il Parlamento,
Piero Giarda.
A innescare lo scontro e a
far saltare i nervi a Pd, Pdl e
Udc è stata la decisione del
ministro di chiedere un nuovo
rinvio (il terzo in una sola
mattinata) per avere il parere
della Ragioneria generale sul
disegno di legge sui costi della
politica. In particolare sulla
norma che proroga le misure
fiscali a favore delle zone terremotate
dell’Emilia. Norma in
cui il governo era uscito battuto
nella commissione Affari
costituzionali.
Motivazione
della richiesta di rinvio: «Evitare,
attraverso il parere della
Ragioneria, contraddizioni
nel testo».
«La presidenza non può che
prendere atto della richiesta,
più che legittima,ma che comporta un'assunzione di responsabilità:
cinque ore per un parere
della Ragioneria non l'ho
mai sentito in tanti anni».
Subito dopo ha preso la
parola Dario Franceschini, capogruppo
del Pd: «Presidente,
ha anticipato quel che avrei
detto. Siamo in un Paese in cui
il Parlamento è sovrano, è la
Ragioneria che deve adeguarsi
ai suoi tempi, non il contrario
». «Lei ha detto in chiaro
quel che la presidenza ha
espresso in termini istituzionali
», gli fa eco Fini.
Il capogruppo Pdl Fabrizio
Cicchitto per una volta si è
associato alle parole di Franceschini
e ha chiesto la convocazione
immediata della riunione
dei capigruppo. Il leghista
Massimiliano Fedriga ha parlato di
«situazione inaccettabile
». Critico anche Gianluca
Galletti, Udc: «Non c'è nessuna
guerra tra Parlamento e
governo», l'unico neo sta «nel
ristabilire la sovranità del Parlamento
su alcuni istituti, come
la Ragioneria».
A questo punto Giarda ha
ripreso la parola per difendere
l'operato della Ragioneria:
«Vorrei spendere, e lo faccio
consapevole del clima che c'è
nell'Aula, una parola a favore
di quell'importantissimo pezzo
dell'amministrazione pubblica
che è la Ragioneria generale
dello Stato. E lo faccio
consapevolmente signori deputati,
lo sto facendo in piena
consapevolezza». Sul ministro
sono piovuti fischi e grida di
scherno.".....
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