venerdì 9 novembre 2012

I politici attaccano la Ragioneria Generale

Secondo un articolo de Il Messaggero pubblicato ieri, la tensione tra governo e maggioranza è ai massimi livelli, a provarlo ci sarebbe l’incontro, richiesto dal il presidente della Camera, Gianfranco Fini con Mario Monti. 
“Nel colloquio, durato mezz’ora, Fini ha chiesto maggior raccordo tra governo e Parlamento e ha fatto presente che è ormai altissima l’insofferenza dei deputati verso l’esecutivo. 
In più il presidente della Camera ha chiesto a Monti che «il governo venga rappresentato alla Camera al più alto livello possibile». 
 Nel mirino di Fini e della maggioranza c’è in particolare il ministro ai Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. A innescare lo scontro e a far saltare i nervi a Pd, Pdl e Udc è stata la decisione del ministro di chiedere un nuovo rinvio (il terzo in una sola mattinata) per avere il parere della Ragioneria generale sul disegno di legge sui costi della politica. In particolare sulla norma che proroga le misure fiscali a favore delle zone terremotate dell’Emilia. Norma in cui il governo era uscito battuto nella commissione Affari costituzionali. 
Motivazione della richiesta di rinvio: «Evitare, attraverso il parere della Ragioneria, contraddizioni nel testo».
«La presidenza non può che prendere atto della richiesta, più che legittima,ma che comporta un'assunzione di responsabilità: cinque ore per un parere della Ragioneria non l'ho mai sentito in tanti anni». 
Subito dopo ha preso la parola Dario Franceschini, capogruppo del Pd: «Presidente, ha anticipato quel che avrei detto. Siamo in un Paese in cui il Parlamento è sovrano, è la Ragioneria che deve adeguarsi ai suoi tempi, non il contrario ». «Lei ha detto in chiaro quel che la presidenza ha espresso in termini istituzionali », gli fa eco Fini. Il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto per una volta si è associato alle parole di Franceschini e ha chiesto la convocazione immediata della riunione dei capigruppo. Il leghista Massimiliano Fedriga ha parlato di «situazione inaccettabile ». Critico anche Gianluca Galletti, Udc: «Non c'è nessuna guerra tra Parlamento e governo», l'unico neo sta «nel ristabilire la sovranità del Parlamento su alcuni istituti, come la Ragioneria». 
A questo punto Giarda ha ripreso la parola per difendere l'operato della Ragioneria: «Vorrei spendere, e lo faccio consapevole del clima che c'è nell'Aula, una parola a favore di quell'importantissimo pezzo dell'amministrazione pubblica che è la Ragioneria generale dello Stato. E lo faccio consapevolmente signori deputati, lo sto facendo in piena consapevolezza». Sul ministro sono piovuti fischi e grida di scherno.".....


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