Nelle amministrazioni centrali le "eccedenze assolute di personale non dirigente sono pari a 4.028 unità".
Lo ha comunicato con un "tweet" il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, quando l'incontro con i sindacati era ancora in corso.
Dopo il faccia a faccia, Patroni Griffi ha parlato di un risparmio dalla riduzione degli organici per 392 milioni di euro: 342 milioni dai 4.028 esuberi assoluti tra il personale non dirigente, a cui vanno aggiunti altri 50 milioni da 487 esuberi tra i dirigenti.
Ma i tagli non sono finiti, perché il primo provvedimento non riguarda enti locali, scuola, forze armate, ma anche ministeri come Giustizia, Interni, Esteri e Inps-Inpdap, su cui "avremo riduzioni organiche significative", ha preannunciato il ministro.
La relazione tecnica al decreto legge sulla Spending Review citava 24mila esuberi circa su una platea complessiva di 3,3 milioni di dipendenti pubblici.
Si concretizza, così, lo scenario paventato inizialmente dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sulla possibilità di "allontanare" dal proprio impiego anche i lavoratori del pubblico, perché il contrario sarebbe una discriminazione del settore privato.
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