venerdì 10 ottobre 2008

I fondi pensione per i ministeriali

Secondo una mail inviata dalla RDB l'8 ottobre ieri, ARAN e CGIL, CISL, UIL e i sindacati autonomi firmatari dell’Accordo istitutivo dei fondi pensioni per il Pubblico Impiego (solo la RdB/CUB non ha sottoscritto) si sono riuniti per definire l’atto costitutivo, presso un notaio, dei Fondi Pensione “Sirio” (per ministeri, parastato, agenzie fiscali) e “Perseo” (per enti locali e sanità), primo passo per andare, poi, alla raccolta delle adesioni.
Sembrerebbe una barzelletta, vista l’immane crisi finanziaria che sta travolgendo le borse di tutto il mondo e di cui non si vede fine, invece è realtà.
Certo che ci vuole proprio un bel coraggio per procedere su questa strada, in un momento in cui i Fondi Pensioni già avviati sono in perdita: Cometa e Fonchim, fondi dei metalmeccanici e dei chimici, hanno perso 7 milioni di Euro in obbligazioni della Lemhan Brothers e, quello dei ferrovieri, si è salvato, rimettendoci di meno, solo perché a Luglio si era sbarazzato delle stesse obbligazioni.
Già nei primi mesi dell’anno, quando i mercati finanziari erano in una fase di bonaccia, i fondi avevano perso, in media, il 2,7%, quasi cinque punti in meno rispetto al + 2% reso dal TFR.In realtà, i Fondi pensione hanno perso la sfida con il TFR sia nei primi mesi del 2008 che nel lungo periodo: fra il primo gennaio del 2008 e il 30 giugno del 2008, nessuno dei fondi maggiori ha battuto i rendimenti del TFR che ha fruttato il 27,7%.
I sostenitori della previdenza complementare invitano a non disperare a patto, naturalmente, che il lavoratore abbia un arco di tempo sufficientemente lungo, 30/40 anni, per implementare la sua pensione e vedere fruttare quello che, incautamente, ha versato nei fondi privati.
Sono gli stessi che avevano assicurato e fornito garanzie ai lavoratori sulla bontà dei loro investimenti !
Incredibile, che tempismo per varare dei fondi pensione!!

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