Dal corriere.it si apprende che la Corte di Cassazione definisce Nicola Cosentino, nostro ex sottosegretario al MEF un uomo «socialmente pericoloso», nonostante le sue dimissioni dal governo e la riduzione del suo «peso politico» a seguito del suo presunto coinvolgimento con il clan dei Casalesi.
La definizione è possibile leggerla nella sentenza (depositata oggi) con la quale la Seconda sezione penale ha respinto il ricorso presentato dal parlamentare contro l'ordinanza di custodia in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli e confermata dal Tribunale del riesame il 28 settembre 2010, con l'accusa di concorso esterno nell'associazione camorristica. Secondo i magistrati della Suprema Corte, la partecipazione dell'ex sottosegretario (per il quale la Camera dei deputati ha negato l'autorizzazione all'arresto) ad alcune iniziative anticamorra successivamente al 2009 è stata un'«espressione di attività difensive dal momento che l'indagato era già al corrente delle indagini a suo carico».
E pensare che fino a poco tempo fa era il nostro sottosegretario e chissà quanti dirigenti avranno fatto carriere lampo sotto la sua gestione?????
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