Attuazione del decreto-legge n. 185/2008, art. 9, commi 1-ter e 1-quater e del decreto-legge n. 78/2009, art. 9, comma l, lettera a), punto 3. Analisi e revisione delle procedure di spesa per evitare la formazione di debiti pregressi e indicazioni per la redazione dei Rapporti sull'attivita' di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio. (11A00031) (GU n. 5 del 8-1-2011 )
Nella corretta ridefinizione delle priorità, al fine di meglio programmare e utilizzare le risorse disponibili, le amministrazioni non possono prescindere dall'identificazione delle spese ineludibili, cioe' di quelle spese necessarie ad assicurare la continuita' di funzionamento degli uffici.
La scarsa programmazione delle risorse e delle attivita' da parte delle amministrazioni pubbliche ha determinato, in alcuni casi, la mancanza di tempi certi e celeri per il soddisfacimento dei pagamenti dovuti ai propri fornitori con un conseguente incremento delle spese di lite o di esecuzione di sentenze di condanna, dei residui passivi, nonche' delle esposizioni debitorie.
L'art. 9, commi 1-ter e 1-quater, del decreto-legge n. 185 del 2008, ha stabilito che le Amministrazioni centrali dello Stato avviino, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, una attivita' di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio, allo scopo di ottimizzare l'utilizzo delle risorse ed evitare la formazione di nuove situazioni debitorie; i risultati delle analisi dovranno essere illustrati in appositi Rapporti redatti dai Ministeri competenti, che costituiscono parte integrante delle relazioni sullo stato della spesa di cui all'art. 3, comma 68 della citata legge 24 dicembre 2007, n. 244.
Il suddetto art. 9 ha ampliato l'ambito applicativo della richiamata disposizione prevedendo che la suddetta attivita' di analisi e revisione delle procedure di spesa e quella di redazione dei relativi Rapporti, gia' previste per i Ministeri, siano effettuate anche dagli altri soggetti che fanno parte del settore istituzionale delle amministrazioni pubbliche individuato dall'ISTAT, sulla base delle definizioni degli specifici regolamenti comunitari.
Sulla corretta applicazione delle disposizioni il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - vigila secondo le procedure definite con apposito decreto ministeriale.
La presente circolare e il decreto ministeriale su scritto definiscono il quadro delle disposizioni e degli strumenti di riferimento per contribuire a migliorare l'utilizzo delle risorse pubbliche e concorrere ad evitare il formarsi di nuove situazioni debitorie.
In particolare nella circolare si definiscono i criteri di redazione e i contenuti dei Rapporti, da predisporre da parte delle Amministrazioni pubbliche interessate dalle citate disposizioni in merito all'attivita' di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio.
Il decreto ministeriale, invece, individua le fattispecie oggetto di apposito monitoraggio e definisce le procedure di vigilanza che il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e' tenuto ad adottare.
Allo stesso tempo dai predetti atti dispositivi potranno trarsi utili indicazioni per impostare una metodologia che porti, da parte di tutte le amministrazioni interessate, all'avvio delle attivita' di analisi e valutazione delle procedure di spesa e di riallocazione delle risorse previste dalla citata normativa.
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