martedì 3 luglio 2012

Il riordino del MEF


Sulla Gazzetta Ufficiale n. 148 del 27/6/2012 è stato pubblicato il Decreto Legge n. 87 che prevede la riduzione delle dotazioni organiche e riordino delle strutture del  Ministero dell'Economia e delle Agenzie fiscali.
I sindacati già gridano allo smantellamento definitivo del nostro Dicastero e l’avvio del processo di costituzione degli esuberi ed espulsione dei lavoratori.
Sarò superficiale o ottimista ma leggendo l’articolo 4 non riesco a comprendere le ragioni di questo allarmismo.
 Non posso che essere contento della riduzione del 20% degli uffici dirigenziali di livello generale e di livello non generale, e sinceramente trovo corretto stabilire un limite massimo al rapporto tra dirigenti e impiegati, peccato che sia solo per le agenzie (dirigenti generali / dipendenti 1/40 e dirigenti / dipendenti 1/20). Non sopporto più vedere dirigenti a capo di uffici con tre persone, Ispettorati della Ragioneria Generale meno numerosi di un Ragioneria Territoriale.
Ottima la previsione di far partire finalmente le posizioni organizzative di livello non dirigenziale e la decisione di ribadire che l'attribuzione di tali posizioni sarà disposta sulla base di apposite procedure selettive e non a discrezione di qualche incapace capo dipartimento. Ovvio che i sindacati dovranno vigilare, e non cogestire, che le selezioni non siano falsate.
Non spaventa la rideterminare le dotazioni organiche del personale non dirigenziale, con la riduzione non inferiore al 10% della spesa complessiva del personale. Sarà bloccato il turn over, nulla più per adesso.
Positiva anche la riduzione dei c.d.a. di Sogei e Consip.
 L’unico punto controverso e grave è la situazione dei colleghi delle Ragionerie territoriali che rispondono ai requisiti per la soppressione,  perché  vivono una situazione di estrema precarietà e incertezza. Nonostante debba ammettere che sia illogico mantenere in piedi un sistema di uffici territoriali di dubbia utilità, spero che le operazioni per riallocare il personale siano fatte con trasparenza e nel rispetto della dignità dei dipendenti.
 In conclusione il decreto non sembra così tremendo come i sindacati lo vogliono rappresentare.
È vero però che sono sempre tagli e non una vera spending review. Da un governo tecnico mi sarei aspettato dei provvedimenti che puntassero sulla attribuzione di obiettivi, la loro misurabilità, la possibilità di valutarne gli esiti gratificando le capacità e l’impegno dei dirigenti e del personale.
Quando questo Governo inizierà ad introdurre meccanismi (di nomina e di attribuzione degli incarichi) trasparenti e basati su titoli ed esperienza adatta al ruolo; quando farà di tutto per evitare nomine di tipo politico, intese come fedeltà ad un gruppo, ad una parte politica, ad un sindacato o peggio ad un familiare senza competenze, allora non avrò paura dei sacrifici e, finalmente, riuscirò a vedere una luce in fondo al tunnel.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido la tua analisi. Anche sulle urla del sindacato che coprono silenzi e cecita' precedenti. Buon lavoro!

Anonimo ha detto...

Forse chi commenta e scrive non non è delle territoriali, anzi sicuramente. Buon lavoro

Autore ha detto...

Caro anonimo delle 14.50 ho scritto in merito alle territoriali : "L’unico punto controverso e grave è la situazione dei colleghi delle Ragionerie territoriali che rispondono ai requisiti per la soppressione, perché vivono una situazione di estrema precarietà e incertezza".

Anonimo ha detto...

.... sic. " Nonostante debba ammettere che sia illogico mantenere in piedi un sistema di uffici territoriali di dubbia utilità, spero che le operazioni per riallocare il personale siano fatte con trasparenza e nel rispetto della dignità dei dipendenti." .... per intanto dal gennaio 2011 alcune RTS hanno dovuto mantenere i servizi, senza personale - quasi tutto transitato ai Monopoli - solo grazie a tanta tanta tanta buona volontà che ha permesso di non chiudere ed ora non è servito a nulla

Autore ha detto...

l'incredibile vicenda della soppressione delle dtef e il passaggio di parte del personale all'aams sono una pagina indecente della classe dirigente del MEF. Ma i vostri sacrifici non possono far passare in secondo piano l'illogicità della macchina amministrativa statale. Certo non li risolveremo chiudendo alcune sedi ma non possiamo dire che sia sbagliato.

Anonimo ha detto...

Il rapporto dirigenti/dipendenti di 1/20 appesantisce la spesa pubblica,un'organizzazione efficiente deovrebbe mirare ad un rapporto di 1/40 e comunque credo che si voglia legare le posizioni dirigenziali alla popolazione di riferimento, vale a dire che roma,milano e napoli mantengono un fracasso di dirigenti a prescindere dai dipendenti diretti, come al solito... Io avrei previsto affisnco al taglio dei dipendenti una riorganizzazione degli stessi da aree di staff, di supporto, addetti alle risorse materiali o umane verso impieghi operativi in questioni tecniche specifiche dell'attivita dell'ente, anche front office(preferibilmente a rotazione se con contatto con il pubblico).

Anonimo ha detto...

Ma perchè..... vogliamo parlare dei direttori generali fuori ruolo nominati dalla Ragioneria generale che non sono altro che impiegati che vanno a coprire posti presso altre amministrazioni e che quindi non sono a capo di alcuna direzione generale! solo che chiamandosi direttori generali prendono il relativo emolumento

Anonimo RTS Roma ha detto...

Rispondendo ad Anonimo, alla RTS di Roma abbiamo un Direttore di Ragioneria spesso assente dall'ufficio, un solo dirigente per circa 190 dipendenti e un funzionario facente funzioni da dirigente (nominato per sopperire alla mancanza di un dirigente del personale, trasferito lo scorso anno ad altra Amministrazione).
Insomma, un fracasso di dirigenti qui non c'è... non so a Milano o a Napoli. Parlare solo con cognizione, grazie.

dipendente ucb ha detto...

la situazione nell'amministrazione centrale è molto diversa. Per esempio nell'ucb di via Lucania per 170 dipendenti ci sono dieci dirigenti e un direttore. Servono? Non credo vista anche le loro capacità .