mercoledì 16 marzo 2011

L'agente contabile allarga i confini


Una gestione contabile che prevede la creazione di tanti fondi con gestione contabile autonoma, per ogni singola divisione dell'ente, genera confusione e desta perplessità. Gli enti locali possono estendere le funzioni di utilizzo del denaro, dietro esplicita previsione, al più, all'ufficio Economato, per spese di ufficio di non rilevante ammontare. A bollare come cattivo il comportamento contabile della proliferazione di agenti contabili, diffuso soprattutto negli enti di maggiori dimensioni, è la sezione di controllo della Corte dei conti per la Puglia (deliberazione 6/2011).
La qualifica di agente contabile è attribuibile a tutti coloro, anche privati, che instaurano con la pubblica amministrazione un rapporto di servizio, anche meramente fattuale, nella gestione di beni pubblici o nel maneggio del denaro. Non hanno rilievo né il titolo in base al quale la gestione viene svolta (rapporto di pubblico impiego o servizio, concessione amministrativa o contratto). Di recente, la giurisprudenza ha chiarito che anche i concessionari del servizio di sosta a pagamento in aree pubbliche rivestono la qualità di agenti contabili, così come gli esattori-concessionari della riscossione dei tributi locali.

Entro 30 giorni dal termine dell'esercizio, gli agenti contabili e i sub-agenti sono tenuti alla resa del conto, utilizzando i modelli allegati al Dpr 194/1996, diversi per l'agente contabile (21), per il consegnatario di azioni (22), per l'economo (23) e per il consegnatario di beni (24).
Il servizio finanziario, con le operazioni di rendicontazione, effettua la cosiddetta "parificazione", tesa a far proprie le risultanze del conto con le scritture contabili dell'ente. Poi, entro 60 giorni dall'approvazione del rendiconto, il legale rappresentante dell'ente deve trasmettere il conto del tesoriere e degli altri agenti contabili alla sezione giurisdizionale della Corte dei conti.

Nei casi di omessa trasmissione, la Sezione giurisdizionale assegna al soggetto che era tenuto all'adempimento un termine entro cui presentare i conti. In mancanza, pesanti sanzioni e la compilazione d'ufficio a cura del comune e con spese a carico dell'agente inadempiente.

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