mercoledì 23 marzo 2011

Busta paga online

Oggi giorno di paga al ministero, ma grazie alla grande abilità del nostro servizio informatico, il cedolino unico online è diventato un calvario.
Prima alcuni dipendenti non visionavano la loro busta paga ma quella di qualche collega, poi ......il buio totale.

Bravi , proprio bravi!

3 commenti:

enrico ha detto...

Oggi, non appena si collega alla voce "Busta paga" appare la dicitura "richiesta non autorizzata". Ma che diavolo stanno combinando. Meno mane che l'accredito risulta effettuato, ovviamente con un importo decurtato rispetto al mese precedente, grazie alla ricorrente introduzione delle addizionali. Grazie Federalismo, grazie Brunetta. Mi auguro che anche gli stipendi di chi sta combinando questi "casini" siano altrettanto modesti e subiscano queste ulteriori falcidie. Che vergogna!

Autore ha detto...

Cosa stanno combinando non lo so, ma è normale visto i criteri che utilizzano per attribuire gli incarichi e le promozioni. La tua speranza è ovviamente un'utopia. Non solo l'entrate di Brunetta non subiranno entrate ma sicuramente Canzio & c. avranno degli aumenti! Povera ITalia

Unknown ha detto...

LA UIL PA MEF SI ATTIVA PER DENUNCIARE I MINISTRI TREMONTI-BRUNETTA
PER ‘ATTENTATO ALLO STATO’

Gravissima situazione dei dipendenti dello Stato a causa del decreto di dismissione delle Direzioni Territoriali Economia e Finanza (DTEF) e relativo passaggio alle Ragioneria Territoriali dello Stato (RTS), che è partito dal 1 Marzo 2011. Stiamo parlando di uffici che hanno gestito le partite stipendiali di impiegati, -a vario titolo, dei vari ministeri-, e che oggi non esistono più.
Ma cosa sta veramente accadendo a milioni di statali che avevano un punto di riferimento per la loro partita di stipendio?
1. Con la soppressione delle DTEF le competenze sono passate alle RTS, ma in molti casi non sono transitati i dipendenti che prima ci lavoravano ed in altre province sono passati solo in parte.
2. È stato deciso di iniziare un percorso che doveva essere avviato con notevole anticipo e con una
adeguata riorganizzazione dei servizi delle RTS e formazione del relativo personale.
3. L’utenza non è stata informata per tempo, rispetto ai cambiamenti, meglio dire stravolgimenti, che stanno causando ritardi ingiustificati per la riscossione delle proprie competenze.
4. Non si è tenuto conto, in passato, della professionalità dei colleghi delle ex DTEF, non si è tenuto
conto della professionalità dei colleghi delle RTS, scaraventati al ‘Front Office’ come ‘carne da
macello’, pronti ad essere addentati dalle fauci degli utenti inferociti (giustamente).
5. Quindi gli scenari che si sono creati sono di vera drammaticità da parte dell’utenza che non ha più un punto di riferimento al quale rivolgersi. Oltre a trovare degli uffici chiusi, non trovano più le persone che davano soluzione ai molti problemi.
6. Gli uffici di Servizio da una parte sono “nel Pallone” e le RTS si sono viste arrivare nuove competenze e poco personale, ed anche loro non sanno che cosa fare e non sanno dare risposte agli utenti.
7. Le applicazioni informatiche ed i sistemi si sono rivelati inadeguati a supportare il traffico di dati che si sono venuti a creare, aumentando il disagio dell’utenza.
8. L’unico punto di riferimento rimane il Call Center di Latina, che oltre a spiegare quello che è successo, non riesce a dare risposte risolutive ed a smaltire le migliaia di telefonate che in ogni momento arrivano, subendo ingiustamente gli improperi ed il disagio da chi sta ricevendo il danno.
9. La beffa arriva quando l’utente deve esprimere il suo grado di soddisfazione (Customer Satisfaction), e non avendo avuto risposte adeguate per le sue esigenze, si scaglia contro l’operatore ed esprime un parere negativo, (con le famose FACCETTE ROSSE). Ma quale risposta bisogna dare se l’Amministrazione non da risposte adeguate da fornire agli utenti?

Da queste nefande SCELTE SCELLERATE, che sta destabilizzando la vita a centinaia di migliaia di statali che sono al servizio della società, emerge chiaro il disegno che viene da lontano, dello smantellamento sistematico della P.A. CHE FUNZIONA. Per questa ragione la UIL PA MEF si sta attivando al fine di denunciare i Ministri Tremonti-Brunetta, autori e responsabile di questo sfracello.

Latina, 29 Marzo 2011