Sabato scorso, 19 gennaio, a Milano presso il Teatro Manzoni in via Manzoni 42, durante il Forum delle professioni 2013 è stato presentato un disegno di legge che mira a semplificare e innovare l'ordinamento italiano attraverso il ruolo sussidiario delle professioni.
Articolo pubblicato da Il Sole 24 ore
Gli ordini, quindi, hanno deciso di impegnarsi in modo propositivo alla soluzione dell'eccessiva burocrazia e della lentezza operativa che ne segue, attraverso un Ddl che sarà presentato al Governo che uscirà dalle urne dopo le elezioni di febbraio. La paura dei professionisti, avallata anche da recenti clamorosi casi, è che le società straniere, spaventate dalla lentezza e dall'eccessiva complessità del nostro sistema burocratico-amministrativo decidano di investire altrove. Un recente caso, ma non l'unico, gli dà ragione. È di marzo la notizia che la British gas, la compagnia energetica britannica, ha rinunciato al progetto del rigassificatore di Brindisi dopo aver investito più di 250 milioni e aver atteso 11 anni le autorizzazioni e i permessi dalle autorità italiane.
Un'altro aspetto da non sottovalutare è l'impatto che i lenti passaggi burocratici, a volte previsti da regolamenti fatti negli anni cinquanta, hanno sui costi. Anche sotto questo aspetto il Ddl sembra offrire interessanti prospettive: nessun costo aggiuntivo per le casse dello Stato, anzi la possibilità di sollevare da alcune funzioni l'apparato statale liberando risorse che possono essere impiegate in altre attività.
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