venerdì 18 gennaio 2013

Crediti Pa, otto mesi «scoperti»

I meccanismi della certificazione dei crediti che permettono alle imprese in attesa di pagamenti dalle Pubbliche amministrazioni sono nei fatti appena partiti, ma già scontano un "buco" importante su uno dei fronti più caldi: quello della compensazione fra crediti commerciali e debiti erariali, che permette alle imprese di scontare dai ruoli a proprio carico una quota delle fatture ancora non liquidate dalla Pubblica amministrazione. Il problema è rappresentato dai limiti di calendario fissati dalle regole attuative, che imbarcano sull'altalena della compensazione solo i ruoli emessi fino al 30 aprile scorso. Lo spirito della norma sembra chiaro, ed è legato al fatto che tutto il sistema di certificazione e compensazione era stato pensato con lo scopo esplicito di gestire la montagna dell'arretrato, che aveva accumulato nei conti delle imprese impegnate con la Pubblica amministrazione (edilizia e sanità in testa) una montagna di crediti stimata fra i 70 e i 100 miliardi di euro a seconda dei conteggi. (...)

Leggi l'articolo completo di Alessandro Sacrestano su Il Sole 24 Ore 

1 commento:

Anonimo ha detto...

No si convinca l'estensore del commento che tutto l'impianto di certificazione del credito ha il solo scopo di eludere un'infrazione UE contro l'Italia in materia.