venerdì 22 maggio 2009

Ruolo unico Mef

Finalmente è stato pubblicato il ruolo unico del MEF al primo gennaio 2009 al link
http://www.tesoro.it/documenti/open.asp?idd=21322

14 commenti:

nonautore ha detto...

non si capisce il "finalmente"!

Giusto un idiota potrerbbe scrivere una cosa del genere circa il fatto che il personale deve, è obbligato, a far parte di un social network ed essere in giro per il web!

Uno che dice "finalmente" è il prodotto tipico del velinismo-esibizionismo odierno? Essere sul web è l'unica condizione per esistere?

E purtroppo non ci si puo esimere in quanto "lavoratori pubblici" O forse sarebbe meglio dire "perseguitati pubblici", finalmente.

L'idiozia non ha limiti!

autore ha detto...

Il finalmente era per il ruolo unico e non per il fatto che era pubblicato sul sito. Sinceramente non mi interessava e non penso interessi a qualcuno andare a spiare il ruolo online. Credo che il ruolo unico del Ministero (Tesoro + Finanze) era sacrosanto visto che da anni siamo un'unica amministrazione. Inoltre, il librone azzurro in ritardo cronico era ormai una vergogna.
MI dispiace essermi espresso male e che ti sia innervosito per il mio post.
A presto e attendo ancora i tuoi commenti per poter migliorare il mio blog.

nonautore ha detto...

La nuova legislazione di Brunetta ( ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e trasparenza nella PA ) pare che preveda addirittura la pubblicazione on line ( World Wide Web: rete larga quanto il mondo! ) delle pagelle e degli stipendi, nominativamente!

Non so quanto ci sia di vero ( sembra troppo brutto x esserlo ) ma se cio' fosse saremmo in una condizione indecente di indegnità assoluta.
E di persecuzione: non ci sarebbe certo lasciata la libertà di scelta circa il voler essere o no presenti on line a tutti i costi .
E questa persecuzione la chiamano trasparenza.

Nel silenzio, e anzi nella connivenza di rendere tutto pubblico il piu' possibile, degli statali medesimi?

Sarebbe poi tanto veritiera la valutazione del dirigente? O piu' probabilmente realzionata strettamente con il ruffianismo?

Si alla valutazione ( "misurare ogni cosa misurabile e rendere misurabile cio' che non lo è" Galileo Galilei ) ma fare degli impiegati pubblici degli iscritti forzati a una specie di "facebook"...
INORRIDISCO.

E modestamente anche il ruolo DOVEVA ESSERE SOLAMENTE IN INTRANET E NON WWW..!!!

ps: Chiedo scusa per la parola "idiozia" di prima.

Autore ha detto...

Concordo con il fatto che il ruolo poteva essere pubblicato solo sulla intranet e non online, ma sinceramente non lo trovo tragico in quanto non abbiamo nulla da nascondere.
Per le valutazioni e gli stipendi preferisco la trasparenza che questo sacro mistero e, inoltre, c'è una legge sulla privacy su cui possiamo fare riferimento per poter bloccare gli abusi.
Ricordo che veniamo pagati dai cittadini e loro devono sapere, nei limiti dei nostri diritti, chi e quanto pagano.
Infine, ti ringrazio e accetto volentieri le scuse che denotano la tua buonafede ed educazione. Ti prego, inoltre, di non far mancare le tue critiche e i tuoi suggerimenti: solo attraverso le discussioni e i dibattiti civili possiamo tutti crescere.

Autore del blog

nonautore ha detto...

che banalità....


Vorrei richiamare l'attenzione sul fatto che quel ruolo è una banca dati letteralemnte regalata ai trafficanti di dati! Espone i dati strettamente identificativi della persona ( ancorchè non sensibili ) e sono esattamente gli stessi che sono sul passaporto.

Qualora le organizzazioni "preposte" hanno bisogno di fabbricare passapoprti falsi per qualcuno non hanno che da attingere a tale bd, appiccicare la foto del tizio e.... il passaporto è fatto.

tanto per fare un esempio.

E non è certo la stessa cosa se dovevano violare luoghi eletteronici non in www ...

Gli è stato fatto un regalo.

Ma riflettete mai sul significato e sulla portata delle tre w che stanno nella url dopo il protocollo?????

Ah già.... la nuova forma di esistenzialismo impedisce di ragionare!

Ed inoltre: siamo forzati al social network? Di solito si sceglie se farne parte o meno. E si sceglie pure di non esporre tutti idati del proprio documento di identità.

Ma ormai la propaganda politica ( conniventi con essa? ) ci candannerà a cio' per legge!

E la cosa piu' triste è che molti dicono che è semplicemnte questione di "niente da nascondere"

Quasi quasi mi viene da ritirare le scuse dell'altra volta......

autore ha detto...

Non condivido le tue idee ma le rispetto. Mi dispiace che pensi che le mie siano idiozie e banalità perché sono solo punti di vista diversi, e credo entrambi legittimi.

Ti ringrazio in quanto le tue parole comunque mi fanno pensare e magari modificare i miei convincimenti.

Infine, mi piacerebbe, se tu avessi tempo e voglia, di rendere più interessante il mio blog con dei tuoi pensieri/articoli rendendolo così più vivace.

A presto e di nuovo grazie

Autore

nonautore ha detto...

In effetti credo che non abbiamo nulla in comune.

Non condividi che i nostri dati non dovrebbero essere sbandierati cosi' in worldwideweb?

Stiamo messi male.

Fai parte, comunque, dell'assurda maggioranza, percio' puoi consolarti.

addio

autore ha detto...

Non mi sembra di aver detto nulla di simile. Ho solo detto che non sono contrario, in linea di principio, alla pubblicazione di alcuni nostri dati. In fondo il nostro cognome, la decorrenza dell'inquadramento professionale e la sede di lavoro non lo vedo catastrofico e lesivo dei nostri diritti alla privacy.
è vero, la pensiamo in modo completamente diverso ma non per questo uno dei due dice idiozie, anzi sono due tesi legittime (insisto) e utili per comprendere uno dall'altro gli eventuali errori. I tuoi commenti mi hanno costretto a valutare una semplice frase che avevo scritto e a comprendere meglio le implicazioni di questo semplice gesto della mia amministrazione.
Per quanto riguarda, invece, le eventuali iniziative dell'attuale governo, non posso dare un giudizio senza aver letto ancora nulla ma se pubblicano i voti di un concorso possono benissimo pubblicare (magari solo sulla intranet) le nostre pagelle. Ma a dire il vero mi voglio prima documentare e poi magari scrivere cose meno banali.

Mi dispiace per l'addio perché le voci diverse dalle mie mi piacciono e mi stimolano a migiorare.

Arrivederci

Autore

nonautore ha detto...

Ma sull'intranet è tutto un'altra cosa!

L'intranet non è W W W.

Ne desumo che non è che tu abbia letto relamente cio' che ho scritto prima.

Se pubblicano su intrnaet ( cioè solo ad uso degli impiegati tutti del min ) non è certo un problema: la intranet esiste per quello.

E pi ribadisco:- sul ruolo ci sono tutti i dati anagrafici identificativi e non solo quelli che hai detto tu.

Credo che dovremmo ribellarci al macello mediatico. E insistere per rimanere solo si intranet. Non si puo' fare carne da macello con la scusa che dobbiamo rendere conto ai contribuenti ( che in ogni caso sono solo in Italia e non nel mondo intero ).

autore ha detto...

I tuoi commenti li leggo attentamente.
Infatti, dopo il tuo commento sono andato a vedere il ruolo e sono d'accordo che i dati anagrafici devono essere omessi (per evitare che si possa risalire al codice fiscale).
Per la pubblicazione su intranet o www di questi elenchi ho ancora dei dubbi ma se fossero depurati dai dati sensibili (non so se quelli anagrafici si possano ritenere tali) continuo a credere che non ci siano problemi.
Considetato che mi stai facendo venire molti dubbi questa sera mi leggerò qualcosa sul diritto alla privacy.
Comunque, credo che considerato che il nostro ruolo ha un interesse solo interno all'amministrazione (credo che pubblicato sul bollettino e non sulla G.U.) il Ministero poteva risparmiarsi la pubblicazione sulla rete e magari lasciarlo solo sulla nostra intranet (considerato anche che ci sono i nostri dati anagrafici).
Mi riservo di approfondire la materia. Grazie e spero che non sia un addio.

autore ha detto...

Scusami ma rileggendo ho trovato qualche ripetizione, la fretta è cattiva consigliera.

nonautore ha detto...

Ricapitolando:

- i dati anagrafici e identificativi sono "dati personali".
Il codice della privacy poi definisce anche i "dati sensibili" che sono altri ( quelli relativi allo stato di salute, alle inclinazione sessuali ecc ).


Tuttavia i dati personali è giusto che siano protetti!!! O LI BUTTIAMO A CANI E PORCI?


- Il ruolo è stato pubblicato in GU. E questo è sicuramente già un problema.
Poi, dopo pubblciato su www.mef.it, è migrato di qua e di là...

Come già ti avevo detto in un post precedente purtroppo stabiliscono per legge che dobbiamo essere diffusi in web.

Il codice della privacy dice piu' o meno che per i pubblci dipendenti determinati dati possono essere diffusi in base alla legge!

Credo pertanto che una disposizione, anche di rango regolamentare, ci sia.

Io, pero', nelle mie ricerche non sono riuscita a trovarla!

Ho trovato solo il Codice dell'Amministrazione Digitale che stabilisce pubblicazioni di ogni genere ( anche redditi e valutazione ) ma solo per i dirigenti.

Comunque sono in procinto di uscita le leggi attuative della L 15 del 04 marzo 2009 che credo che stabilirà per legge la gogna mediatica assoluta e senza appello.
Ma, come dici tu!!!, ... non sono i dati sensibili ai sensi del codice quindi va bene...!!!

Davvero una bella prospettiva!

La cosa che angoscia è che nessuno si ribella e anzi.. sono contenti cosi' esistono in www.
Ma com'è che avete tutti questa smania di esibizionismo e siete contenti ( o al massimo indifferenti ) alla "damnatio" globale?

autore ha detto...

Non credo sia smania di protagonismo ma (forse è peggio) di superficialità. Anch'io, senza i tuoi commenti, non avrei mai fatto caso alle gravi implicazioni di queste pubblicazioni.
Effettivamente l'eccesso di trasparenza è rischioso.
Cosa si dovrebbe fare per evitare che la nuova legislazione possa prevaricare i nostri diritti?

nonautore ha detto...

Non è che io abbia le risposte.O le soluzioni.

Mi baso sull'ultima esperienza: dopo aver appreso della pubblicazione del ruolo ho chiamato l'ufficio responsabile per esprimere le mie perplessità e chiedere su quali basi normative avessero deciso una pubblicazione di tale portata.

Mi sono state date solo spiegazioni, o meglio "scuse", tecniche ( sull'intranet non era visibile al dipartimento delle finanze!! ).
Per quanto riguarda i riferimenti normativi...... boccheggiavano come degli idioti!
Alla fine mi hanno detto che la finanziaria per il 2007 si esprime in merito.
Dalla mia verifica .... NON RISULTA.
Tali norme si riferiscono solo ai dirigenti.
Anche il codice per l' amministrazione digitale della PA si riferisce solo ai dirigenti.

Ma cio' che è dirimente di ogni passo è questo: dall'ufficio che ci ha sbattuti in world wide web mi hanno detto esterrefatti:

"ma lei è l'unico che fa certi rilievi, gli altri chiamano solo per dire se ci sono errori nelle indicazioni anagrafiche, ma nessuno ha posto una tale questione" (!!!!!)

In quest'ultima frase c'è la vera nostra condanna!!

I rilievi di massa sarebbero dovuti essere, e invece ..io l'unico.

Tutti contenti. O superficiali, come dici tu.

Io propendo piu' per la prima ipotesi, visto il GrandeFratellismo che, a quanto pare, è malattia ormai pandemica.