giovedì 10 maggio 2012

Una controriforma per il pubblico impiego

È una vera e propria controriforma del lavoro pubblico l'intesa tra ministero della Funzione pubblica e organizzazioni sindacali. Il nuovo accordo da una parte mira a cancellare definitivamente il sistema di valutazione per fasce. Dall'altra, vuole introdurre deroghe per evitare che si applichino anche ai lavoratori pubblici le modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori previste dalla riforma Fornero. Si rischia così di creare un dualismo insanabile tra lavoro pubblico e privato, rafforzando le tutele del primo, mentre si cerca di flessibilizzare il secondo.

Leggi l'articolo completo di Luigi Oliveri su lavoce.info

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto all'eventuale abolizione delle cosiddette'fasce di valutazione',non sembra negativo l'accordo proposto, atteso che non si sapeva da nessuna parte come poter ' sacrificare' il 25% del personale nell'attribuzione di premi ed altro... Da un punto di vista costituzionale,il rafforzamento del 'pubblico' sul lavoro privato, oggi appare abbastanza anacronistico...Il lavoto va rispettato e tutelato in tutte le sue articolazioni, senza creare o acuire differenze non più difendibili, come si prospetta. Del pari, per principio di equità, anche nell'ambito del 'pubblico' vanno rivisti meccanismi di assurdi e ingiustificati privilegi di alcuni settori ' fortunati', rispetto a tutta la platea di dipendenti. Tutti sanno a cosa ci si riferisce,ma la politica continua ostinatamente ( e anche i sindacati di nicchia )a non volerne sapere! A quando un Paese finalmente moderno ed equo con tutti ?

Andrea ha detto...

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