RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
- Il 2 ottobre 2008 la parte pubblica e le organizzazioni sindacali (esclusa le RdB/CUB MEF) siglano l'accordo sulla corresponsione delle somme in applicazione a quanto stabilito dall'art. 3, comma 165 della legge 350/2003;
- l'amministrazione, prima della fine dell'anno, mette in pagamento le somme in questione ma, unilateralmente, modifica l'accordo non remunerando una serie di tipologie di assenze;
- il 15 dicembre 2008, si riunisce il tavolo negoziale al fine di individuare i criteri di corresponsione delle somme della cartolarizzazione destinate alla produttività individuale, prevista dal punto 3 dell’accordo siglato il 2 ottobre 2008: nel silenzio più assoluto della quasi totalità delle OO.SS. firmatarie sulla gravissima violazione dell'intesa del 2 ottobre 2008, la parte pubblica incassa immediatamente l'accordo che individua alcune tipologie di lavoratori, in servizio presso determinati uffici, non aventi diritto alle somme derivanti dall'applicazione del comma 165 dell'art. 3 della legge 350 (UCB Salute e UCR Monopoli di Stato) e presenta una proposta di "distribuzione" imperniata prima, sulla piena discrezionalità dei dirigenti nell’individuazione della quota del 20% di personale da premiare e, poi, a conclusione della seduta, la disponibilità a pagare, questa quota di salario, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni: CHE IL LAVORATORE NON ABBIA SUPERATO, IN TUTTO IL 2007, 10 GIORNI DI ASSENZA.
non si conclude nulla se non un generico impegno a rivedersi a metà gennaio 2009.
RIASSUNTO DELLA PUNTATA DEL 13 MARZO 2009
- l'amministrazione porta alcune misure e accorgimenti tecnici alla proposta già presentata nel mese di dicembre 2008: spiega che la platea dei beneficiari ammonta a circa 4.300 unità (inclusi i lavoratori del Dipartimento delle Finanze) con una media lorda, pro capite, approssimativamente di 363 euro;
- si sviluppa la "discussione" per oltre 4 ore;
- alcune organizzazioni sindacali esprimono il loro assenso più supino: altre chiedono l'innalzamento del tetto da 10 giorni a 15; altre ancora, una griglia graduata di 20 giorni e, infine, qualcuno presenta persino un sistema misto tra assenza/presenza unitamente alla produttività delle sedi;
- la RdB/CUB MEF propone la distribuzione, a tutto il personale, delle somme in questione;
- la compensazione per quei lavoratori che, grazie all'inettitudine dei dirigenti, non hanno raggiunto l'obiettivo dell'ufficio e si sono visti decurtare il salario aggiuntivo;
- il pagamento delle somme accantonate per l'assistenza ai portatori di handicap, le assenze per infortuni sul lavoro o per causa di servizio, i permessi e distacchi sindacali, i permessi RSU;
- la RdB/CUB MEF chiede all'amministrazione se, anche per questa quota, ha l'intenzione di applicare la circolare n. 68097 del 29 ottobre 2008 con la quale ha unilateralmente modificato l'accordo del 2 ottobre 2008;
- il RE E' NUDO;
- sia l'amministrazione che le organizzazioni sindacali collaborazioniste che fanno finta di non sapere e di non vedere, sono costrette ad affrontare il vero punto della questione;
- la parte pubblica presenta un testo di intesa: 14 giorni come pregiudiziale per accedere alla remunerazione, sulla base della valutazione dei risultati degli uffici (punto 2 dell'accordo del 2 ottobre 2008) e sulla scala parametrale di cui al punto 1) dell'accordo medesimo, includendo nel calcolo delle assenze solo alcune tipologie;
- si scatena la bagarre;
- le organizzazioni sindacali che non vogliono ne vedere ne sentire, a questo punto, gridano allo "scandalo";
- la parte pubblica e le organizzazioni sindacali compiacenti arrancano tentando equilibrismi impossibili; si cerca di salvare il salvabile, tutti concordi nell'assolvere il proprio compito: escludere dal pagamento quanti più lavoratori possibile e acquistare credibilità verso il nuovo padrone delle ferriere.
Sinceramente non ci ho capito molto!!
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