Articolo di Antonella Baccaro pubblicato su
Corriere.it
Nel pubblico impiego, in caso di licenziamento disciplinare illegittimo, «secondo me, bisogna prevedere sempre il reintegro. Anche perché c’è un rischio di spoil-system , di tipo politico, che in un’azienda (privata, ndr ) non c’è». Il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, chiarisce il proprio orientamento, in tema di licenziamenti, dopo le polemiche seguite alle assenze massicce dei vigili di Roma a Capodanno.
E soprattutto nel giorno in cui il relatore della delega sulla Pubblica amministrazione, Giorgio Pagliari (Pd), ha presentato 15 emendamenti, tra cui quelli che dovrebbero rendere più celeri ed efficaci i procedimenti disciplinari.
Nella Pubblica amministrazione, secondo il ministro, quando un licenziamento disciplinare risulta illegittimo, non si può applicare solo l’istituto dell’indennizzo, come sarà invece per i contratti privatistici che saranno stipulati con l’entrata in vigore del Jobs act, ma bisogna prevedere il reintegro del lavoratore. «Il Jobs act non si applica al pubblico impiego: è un provvedimento per il settore privato» ha chiarito Madia.