martedì 17 gennaio 2012

E’ con questa dirigenza si muove l'Italia?

Ricevo dal sindacato Uilpa mef e pubblico

Con provvedimento del Governo in data 25 marzo 2010, il D.L. n° 40, successivamente convertito in Legge 22 maggio 2010 n° 73, ha soppresso le Direzioni Territoriali dell’Economia e delle Finanze e riallocato i servizi presso le Ragionerie Territoriali dello Stato. 
Tale provvedimento, ben lungi dal realizzare concretamente i principi di efficacia, efficienza ed economicità cui si deve ispirare l’azione della P.A. ed in aperto contrasto con il dettato costituzionale (art. 97 Cost.) secondo il quale la Pubblica Amministrazione deve assicurare buon andamento ed imparzialità della propria azione, ha, al contrario, affermato unicamente la volontà di un potere politico – amministrativo volto ad assicurare la supposta supremazia contrattuale di alcuni ambiti dell’alta burocrazia del Ministero dell’Economia e delle Finanze nei confronti di altri. 
È stato, conseguentemente, partorito l’ennesimo obbrobrio figlio della cattiva politica e della pessima burocrazia che ha annullato, con la soppressione delle ex Direzioni Provinciali del Tesoro, l’unica presenza del nostro Dicastero a livello provinciale direttamente fruibile ed accessibile, ad utenza, amministrati e collettività. Tanto in considerazione della limitazione funzionale dei servizi delle ex Ragionerie Provinciali dello Stato per nulla investite di rapporti diretti con i destinatari dei propri servizi, se non in modo casuale ed episodico. 
La citata soppressione degli Uffici Provinciali ha immediatamente messo in mostra tutte le problematiche connesse a tale adempimento evidenziando improvvisazione e disorganizzazione ad ogni livello sull’intero territorio nazionale, operazione fallimentare ancor più evidente e macroscopica laddove gli uffici preesistenti al provvedimento erano logisticamente ubicati in sedi diverse.
Milano, è, sotto quest’aspetto, lo specchio e l’esempio emblematico di questa assurda e miope volontà, una città di livello europeo e d’importanza planetaria nella quale la dirigenza dell’Ufficio dopo quasi un anno non è ancora riuscita a trovare un’unica sede alla Ragioneria Territoriale dello Stato, ma soprattutto nulla ha fatto per integrare e comporre il personale delle due precedenti e distinte realtà. 
L’ex Direzione del Tesoro di Milano, con sede in Via Zuretti 34 amministra e contabilizza le retribuzioni del personale statale di Milano, Monza e Brianza e delle rispettive provincie suddivisi, per un numero complessivo di amministrati di oltre 80.000 persone che lavorano alle dipendenze delle varie amministrazioni suddivise in 578 uffici di servizio, di cui 500 riguardanti le scuole e gli altri 78 dipendenti dei vari ministeri presenti sul territorio. 
Amministra, inoltre, pensioni di guerra; antiriciclaggio; depositi definitivi e depositi provvisori; assistenza fiscale; commissione medica di verifica con competenza regionale; entrate tesoro; assicura il servizio contenzioso in relazione a procedure legali di varia natura; il servizio di sportello / front – office; gestisce un’importante rete telematica; e garantisce amministrati, utenza e servizi attraverso un capillare lavoro di protocollazione degli atti presso la sezione competente. 
Nell’anno 2011 sono pervenuti alla Ragioneria Territoriale dello Stato di Milano circa n° 300. 000 atti, dei quali l’80% circa di competenza ai servizi della sede di Via Zuretti. Questi servizi prevedono, tra l’altro, un confronto continuo con l’utenza al quale hanno sino ad oggi, sopperito e provveduto in maniera egregia l’impegno e la professionalità del personale di via Zuretti, che ha saputo garantire i servizi richiesti dagli amministrati, pur in assenza di dirigenti e dirigenza. 
Alle pressanti richieste del Sindacato di una maggior presenza sia del Dirigente che della Dirigenza della Ragioneria, l’attuale Direttore ha sempre risposto, che i dirigenti presenti presso la sede di Via Tarchetti non avevano competenza contrattuale sui servizi delle ex Direzioni del Tesoro. Abbiamo così assistito, da circa dieci mesi ad oggi, alla presenza ogni quindici giorni del Direttore dott. Guido Vitelli per affrontare, discutere e risolvere problemi quotidiani !!! È quanto meno paradossale che l’unificazione di due uffici, sebbene prevista da un dettato normativo, non tenga conto della indispensabile presenza dirigenziale in assenza della quale l’accorpamento risulterebbe essere un mero esercizio algebrico che somma personale e servizi, ma concretizza un’operazione sostanzialmente nulla e, quindi, inefficace. 
Si ha, invece, la sensazione tangibile che ciò che sgomenta la dirigenza della vecchia e nuova Ragioneria siano invece i compiti, i servizi, il confronto quotidiano con l’utenza, la disponibilità ad affrontare in modo flessibile e non standardizzato evenienze e problematiche causate dai bisogni reali di persone che, in qualità di amministrati, pongono questioni e chiedono soluzioni perché ogni atto che riguarda i servizi della ex Direzione del Tesoro, non è un solo un pezzo di carta, bensì presuppone persino l’esistenza di urgenze umane e sociali. 
Nonostante questa assenza sostanziale della Dirigenza dell’Ufficio dal 1° marzo 2011 ed il sostanziale progressivo depauperamento di risorse umane a causa dei pensionamenti, del personale transitato in mobilità all’ Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e l’assenza totale di turn – over, che si protrae da circa vent’anni, il personale della sede di Via Zuretti ha tenuto alto il servizio e lo standard qualitativo che lo Stato offre ai cittadini. Alla luce di quanto sin qui esposto, e nella considerazione che non è più procrastinabile la determinazione di criteri generali per l’organizzazione e la disciplina degli Uffici ed i criteri di massima riguardanti l’organizzazione del lavoro, che tenga conto della realtà odierna, si propone di modificare l’attuale assetto dell’Ufficio a partire dalla scala gerarchica delle responsabilità. Indi a seguito dell’assemblea del personale tenutosi in data 11.01.2012, è stato chiesto al Sig. Dirigente dott. G. Vitelli, l’apertura di un tavolo per affrontare l’unificazione di fatto degli Uffici e l’organizzazione del lavoro. 
La risposta del Dirigente è stata l’emanazione di un ordine di servizio, per spostare quattro persone e per dimostrare che qualcosa si muove. Non possiamo continuare ad assistere ai continui lavori di solo facciata. Pertanto, si chiede agli organi competenti di accertare eventuali danni erariali e disservizi provocati da questa Dirigenza, nonché l’assenza completa delle relazioni sindacali.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Comprendo benissimo lo stato d'animo dei colleghi di Milano! Io sono un ex collega di una RTS, che a luglio sono andato in pensione anticipata e sapete perchè?: Non mi ritrovavo più, anche da un punto di vista deontologico, in una organizzazione del lavoro così voluta dall'alto e così assurda, sia nei confronti del Personale che della utenza tutta! Auguri a tutti di buon lavoro e cordiali saluti!

Autore ha detto...

Grazie