Prima di pubblicare la e.mail della USB MEF premetto che, a mio avviso, la valutazione del lavoro di ognuno di noi è sacrosanto mentre è criticabile la metodologia usata. Un sindacato che anacronisticamente pensa di poter esimere il dipendente pubblico da qualsiasi tipo di valutazione non ha ben compreso la realtà!
La riunione del 21 dicembre u.s. concernente il SIVAP, tenuta tra l’Amministrazione e le OO.SS., è stata sicuramente adeguata alla miseria culturale dei contenuti dell’intero sistema il cui motore centrale è costituito dalle famigerate schede-pagelle, giocattolo fuori-norma dei “sommi valutatori”.
Le falsificazioni operate dall’Amministrazione alle procedure del sistema (ad esempio il punteggio opportunamente gonfiato per la mancata decurtazione delle assenze a qualsiasi titolo, la possibilità di modificare il rifiuto della scheda ma non l’accettazione) sono continuate anche nell’elaborazione dei risultati della sperimentazione.
L’obiettivo evidente di queste “torte” colorate era quello di “certificare” il pieno successo della sperimentazione del sistema di valutazione, avvalorandolo con il dato dell’alta percentuale di accettazione delle schede, e di nascondere opportunisticamente i danni reali prodotti.
Quest’operazione, al limite della provocazione, è stata denunciata dalla USB MEF, che ha ribadito la determinazione a continuare la mobilitazione contro il SIVAP iniziata con l’iniziativa “Rispediamo il votarello al mittente”.
La nostra Organizzazione Sindacale ha ancora una volta rappresentato la totale ed incondizionata chiusura al sistema di valutazione del personale quale strumento di destrutturazione delle tutele collettive del CCNL, ha respinto nettamente qualsiasi tipo di approccio “collaborativo” al SIVAP e continuerà a battersi per sabotarlo.
La riunione si è conclusa con la decisione dell’Amministrazione di prorogare la sperimentazione non oltre il 2012 e con un’ambigua disponibilità ad una richiesta di approfondimento e verifica, avanzato delle altre OO.SS. presenti al tavolo negoziale, avente l’obiettivo di cogestire il SIVAP al fine di modificarlo per dare soluzione alle numerose criticità riscontrate e trasformarlo pertanto in uno strumento condiviso e non imposto con atto unilaterale dall’Amministrazione.
La nostra Organizzazione Sindacale, invece, ha concluso la riunione mettendo direttamente in campo la volontà espressa dai lavoratori con la consegna all’Amministrazione delle schede rifiutate e delle mozioni contro questo sistema di valutazione e chiude questo comunicato riportandone alcuni stralci:
“… noi non crediamo assolutamente che la Pubblica Amministrazione per funzionare abbia bisogno di questo; anzi ci pare che questi provvedimenti rientrino pienamente nella logica di dismissione del servizio pubblico, attraverso tagli e impoverimenti e attraverso l’assoggettamento del pubblico a quelle logiche tanto invocate di “mercato” e “concorrenza” che stanno portando l’intero sistema economico che vi si regge di fronte a una crisi la cui portata è sotto gli occhi di tutti…” (stralcio della mozione dell’assemblea dei lavoratori della CTP di Firenze);
“… Ho vissuto quindi diverse fasi all’interno della pur disastrata Pubblica Amministrazione e devo dire che, con l’avvento del Berlusconismo e dei suoi servi-ministri (Tremonti-Sacconi-Brunetta) mai la situazione si era trovata così in basso!” … “ Voglio evitare di entrare in polemica diretta con la dirigente perché in fondo è vittima come tutti noi di un ingranaggio deleterio che vorrebbe smantellare la Pubblica Amministrazione in nome di un liberismo becero e inaccettabile, ma almeno evitare di elevarli a maestrine che puniscono i loro alunni!!! ...” (stralcio di una nota dalla RTS di Macerata);
“… Tant’è, come accennato, che il dirigente ha utilizzato per la valutazione la scala classificatoria del personale (e sembrerebbe anche la disponibilità ad effettuare lavoro straordinario o a recarsi in ufficio in giorni festivi!)…” (stralcio di una nota dalla RGS)
“… Non condividendo affatto i punteggi espressi dal Valutatore in quanto del tutto avulsi dalle considerazioni sopra riportate e addirittura in qualche caso immotivatamente punitivi nei confronti di alcuni lavoratori che pure, da sempre, svolgono le loro funzioni in modo ineccepibile, come è a tutti noto tranne che all’Amministrazione stessa,
ritenendo pertanto che, nella fattispecie, il Valutatore si sia rivelato in tutta la sua deleteria estraneità rispetto al contesto nel quale dovrebbe esercitare una funzione di stimolo e motivazione del proprio personale finalizzata al miglioramento della performance individuale e complessiva della struttura di cui è responsabile,
dichiarano di rifiutare la scheda ricevuta, in qualche caso accettata solo per errore.
Sono consapevoli però che quand’anche la metodologia valutativa astrattamente oggettiva del Sivap, contenente invece gravissime criticità e basata su indicatori che presuppongono un giudizio soggettivo e discrezionale del Valutatore, fosse stata applicata pedissequamente non avrebbe consentito comunque di addivenire ad un giudizio complessivo oggettivo e trasparente rivelandosi di fatto uno strumento inapplicabile ed iniquo con gravissime ripercussioni sul personale… Colgono l’occasione per ringraziare collettivamente il proprio Valutatore per l’attestato di stima e di riconoscimento ufficialmente espressi per l’attività svolta dal personale della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, auspicando che la modalità con cui tale valutazione è stata effettuata possa essere ricompresa tra gli elementi di quella che verrà adottata in relazione alla sua performance individuale.
Suggeriscono al Valutatore medesimo, inoltre, al solo fine di migliorare il rendimento complessivamente “mediocre” o “appena sufficiente” attribuito all’Ufficio, di acquisire elementi conoscitivi e strategie comunicative atte ad infondere al proprio personale una maggiore e più incisiva motivazione rivolgendosi ad es. a tutti quei dirigenti, che costituiscono la stragrande maggioranza, che sono stati in grado di attribuire punteggi elevati.
Comunicano infine che, sebbene sarebbe del tutto naturale adeguarsi, nel loro attuale elevatissimo rendimento, ai punteggi ricevuti, tuttavia il proprio altissimo senso di responsabilità, che scaturisce dalla consapevolezza della delicatezza della funzione svolta nei confronti della cittadinanza, non si sottrarranno al compito affidato esplicandolo con le modalità consuete.” (stralcio della mozione dell’assemblea dei lavoratori della CTP di Roma).
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