La Corte dei conti ha espresso un giudizio “sostanzialmente positivo” sulla
gestione di Equitalia S.p.a. per gli esercizi 2008-2009-2010, riconoscendo che
il processo di unificazione dell’attività di riscossione, attuato con il decreto
legge 30 settembre 2005 n. 203, ha raggiunto l’obiettivo di incrementare le
riscossioni riducendo gli oneri a carico dello Stato. Per tutti e tre gli anni
l’esercizio si è chiuso con un utile netto ed anche gli incassi, da ruolo ed
erariali, hanno fatto registrare un trend favorevole. Con la riscossione
dei “grandi debitori”, cioè di coloro che hanno morosità superiori ai 500.000
euro, sono stati recuperati 1,3 miliardi nel 2008 (su 858 debitori iscritti in
ruolo), 1,5 miliardi nel 2009 (su 862 debitori) e 1,8 miliardi nel 2010 (su
1.055 debitori).
I risultati positivi maturati in termine di riscossione sono
stati conseguiti anche grazie allo strumento della “rateazione delle cartelle”
che ha consentito ai contribuenti in difficoltà, di regolarizzare la propria
posizione fiscale e contributiva. Sul fronte dell’assetto societario, è
proseguito il processo di unificazione dell’attività di riscossione, attuato con
il decreto legge 30 settembre 2005 n. 203.
All’attività di riordino della
riscossione, molta rilevanza è stata data anche al rapporto con i contribuenti,
alle relazioni tra agente della riscossione e cittadini attraverso una serie di
iniziative messe in campo da Equitalia al fine di rendere più chiara tutta la
documentazione e la modulistica prodotta. (dalla newsletter della corte dei conti)
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