Divertente vignetta inviata da Lavoratori Autorganizzati MEF relativa all'entusiasmo dei sindacati sull' accordo raggiunto per la distribuzione delle risorse ex comma 165. Ai dipendenti del MEF (tranne quelli delle Finanze) è stato assegnato un importo inferiore del 65% rispetto all'anno precedente .
Vi riporto anche la mail inviata dall'USBMEF
Nel tardo pomeriggio di ieri (20 dicembre) si è conclusa la riunione concernente la definizione dei criteri di ripartizione delle risorse relative all’art. 3, comma 165, legge 350/2003 (c.d. cartolarizzazione) con la sottoscrizione dell’accordo (che alleghiamo in forma di bozza) da parte di tutte le OO.SS. ad eccezione della USB MEF.
La contrattazione, già estremamente impoverita dai limiti oggettivi dei contenuti del Decreto Ministeriale di ripartizione degli importi complessivi tra le diverse Amministrazioni interessate, ha subito anche pesanti condizionamenti da parte della rappresentanza della Dirigenza, arroccata in una difesa ad oltranza dei privilegi salariali derivanti dall’iniqua proporzionalizzazione delle quote di suddivisione delle risorse tra personale delle aree e dirigenti.
La nostra Organizzazione Sindacale ha chiesto, pertanto, le seguenti modifiche:
· parametrazione dei compensi per area (AREA I=100; AREA II=125; AREA III=150);
· forte ridimensionamento della quota dei Dirigenti in favore del personale delle aree;
· abolizione della decurtazione salariale nel caso di provvedimenti disciplinari;
· modifica della struttura dell’accordo, fortemente incentrata sui risultati del SIVAD.
L’Amministrazione ha accolto parzialmente queste richieste lasciando però inalterato il sistema di rilevamento basato sul SIVAD per individuare gli obiettivi ai quali corrispondono le percentuali di attribuzione del salario accessorio ai lavoratori ed operando un aggiustamento dell’1% sulle quote di ripartizione tra dirigenti e personale delle aree.
Questo spostamento dell’1%, in particolare, ha scatenato le peggiori pulsioni sociali di parte delle rappresentanze dei dirigenti che hanno protratto per ore la durata di questa pur povera riunione.
La USB MEF ha respinto l’accordo in questione così come è sempre avvenuto negli anni precedenti, ad eccezione della sottoscrizione del 4 novembre 2010 resasi necessaria a causa dell’esigenza inderogabile di attenuare i danni provocati dal D.L. 78/2010 che prevedeva, fino al 2013, il tetto salariale al livello di quanto corrisposto nell’anno 2010.
La nostra Organizzazione Sindacale ritiene, infatti, che quest’accordo non solo implichi l’accettazione di riduzioni salariali particolarmente pesanti ma perpetui altresì meccanismi di differenziazione salariale immotivati e consacri sistemi di verifica e quantificazione della produttività (oggi SIVAD, domani SIVAP) funzionali all’espropriazione dei diritti collettivi e della dignità dei lavoratori.
La USB MEF reputa, inoltre, che le vicende connesse alla storia recente di questa parte di salario accessorio siano emblematiche di quello che succederà nei prossimi mesi: riduzioni generalizzate di tutti i diritti, compresi quelli economici, e contrazione degli spazi democratici di rappresentanza.
Nella giornata di oggi si terrà l’incontro concernente l’analisi e la verifica della sperimentazione del SIVAP.
A tale proposito, la nostra Organizzazione Sindacale ha ricevuto poche ore fa dall’Amministrazione una corposa e pregevole informativa consistente in ben 36 pagine contenenti 4 grafici e 24 “torte”.
Noi porteremo le candeline…
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