Ricevo dallaUSB RdB MEF e pubblico
“C’è ancora d’aggiungere, infine, che rimane in vigore il vecchio Dpr 43/08 di riorganizzazione del MEF che, tra le altre cose, prevede la soppressione anche di una parte delle Ragionerie Territoriali dello Stato (art. 20 - costituite nel numero complessivo di 63) e nessuno dei presenti, sia della parte politica e che dell'amministrazione, ha dato risposte chiare e esaustive su questa rilevante questione.” (comunicato USB MEF del 6 maggio 2010)
“
L'USB RdB MEF ha rimarcato la possibilità di ulteriori soppressioni di uffici, stavolta quelli delle RTS secondo quanto previsto dal DPR 43 (decisione questa ancora soggetta a valutazione politica, secondo quanto asserito dallo stesso sottosegretario) ed ha pesato con preoccupazione il significato delle parole dell'on. Giorgetti pronunciate in relazione ad un eventuale flop del transito all'AAMS, una sorte di referendum come alla Fiat di Pomigliano.” (comunicato USB MEF del 12 luglio 2010)
Quello che la USB MEF aveva già ampiamente annunciato e denunciato in occasione della chiusura delle Direzioni Territoriali dell’Economia e delle Finanze è puntualmente avvenuto.
È stato pubblicato, infatti, sulla Gazzetta Ufficiale del 28 ottobre u.s. il DPR 173/2011 recante modifiche al preesistente DPR 43/2008 concernente la riorganizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Ad una prima lettura del provvedimento, oltre alla presa d’atto della soppressione delle DTEF di fatto già avvenuta il 1 marzo 2011, appaiono del tutto inequivocabili i contenuti dell’art.20 comma 2 che quantifica le Ragionerie Territoriali dello Stato “nel numero complessivo non inferiore a 63” e del collegato art.22 che prevede, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del suddetto DPR, l’emanazione di un decreto del Ministro per individuare le sedi territoriali da chiudere tra le 103 RTS ad oggi esistenti.
A fronte di tutto questo, il silenzio dell’Amministrazione e la totale assenza di confronto con le parti sociali in merito a quella che, potenzialmente, rischia di diventare un’altra ecatombe delle strutture territoriali del Ministero dell’Economia e delle Finanze con ulteriori pesanti ricadute sui lavoratori, appaiono del tutto inadeguati.
Questa Organizzazione Sindacale ha chiesto in data odierna un incontro sui contenuti del DPR 173/2011 al fine di ottenere la doverosa informativa sui provvedimenti conseguenti che l’Amministrazione intenderà porre in essere.
La USB MEF ritiene del tutto necessario richiamare alla massima attenzione tutti i lavoratori del MEF per fronteggiare ricadute negative provocate dalla riorganizzazione degli uffici centrali e da un eventuale e scellerato taglio ai residui uffici periferici.
Terremo costantemente informati i lavoratori sugli sviluppi di questa vicenda per essere pronti a dare risposte di mobilitazione immediata.
Infine, informiamo che il Ministro ha firmato il decreto di ripartizione delle somme derivanti dalla c.d. cartolarizzazione.
La USB MEF si riserva di formulare le proprie valutazioni in merito alla quantificazione delle risorse e alle percentuali di ripartizione non appena in possesso del suddetto decreto ufficiale.
USB P.I. - Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle Finanze
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1 commento:
Mi domando quando questa agonia, iniziata con un governo di centro -sinistra, che non ha fatto all'epoca nessun interesse per i lavoratori dipendenti, debba ancora continuare. Mi pare che siamo davanti a delle metastasi che come un tumore aggrediscono il fisico di una persona, senza che il poveretto possa far niente e aspettare la morte. Così è stata la storia di questo Ministero. All'epoca del Padre della patria(sic) Ciampi con la pennacchi nel 1997, si mise mano ad una prima riforma, poi arrivò il governo berlusconi e nel 2002 mise mano di unuovo ad un riassetto organizzativo. Sembrava che questo pericolo fose passato ed ecco: arriva prodi con padoa Schioppa che riorganizza il Ministero con perdita di tanti posti di lavoro. Poi è arrivato tremonti che sulla falsa riga della sinistra ( sono sempre i riformisti di sinistra a prenderci per il culo) chiude le direzioni terrioriali mettendo in mobilità il personale nelle sedi periferiche delle istiutende SAgenzie dei Monopoli ( ha un anno che i colleghi bivaccano senza mezzi logistici e senza nulla da fare). Adesso, grazie sempre a quel disastroso disegno del fu Padoa Schioppa ( senza che la CGIL abbia alzato una sola parola a difesa del personale)è arrivato il momento di chiudere 40 sedi delle RTS- Buona giornata Italia. Mi vergogno di essere italiano!
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