«Caro Presidente,
sono reduce dall'importante incontro, tenutosi questa mattina, con la delegazione della Commissione europea e della Banca Centrale europea, relativo ai quesiti formulati a seguito della lettera sull'Agenda Europa, così come richiesto dall'ultimo Consiglio europeo. La riunione è andata molto bene e forniremo comunque tempestivamente tutte le risposte. Devo però, con molto rammarico, rappresentarti la situazione estremamente grave nella quale sono stato posto dal Ministero dell'Economia e Finanze in relazione al predetto incontro, alla preparazione della riunione odierna e agli adempimenti richiesti. Infatti, soltanto ieri pomeriggio abbiamo avuto notizia che quest'incontro si sarebbe svolto stamattina.
Ma la cosa più grave è che la documentazione e i quesiti sottoposti dall'Europa all'Italia e, per competenza, a questo Ministero, pur essendo stati inviati al Ministero dell'economia il giorno 4 novembre, ci sono stati trasmessi solo ieri sera 8 novembre alle ore 20.47, per un incontro che si sarebbe svolto oggi alle 9. Ti prego, pertanto, di voler quanto prima, al più tardi nel prossimo Consiglio dei Ministri, provocare un chiarimento su questo punto che, come è evidente, non ha nulla di meramente formale. Il momento è cruciale ed è necessario assicurare una risposta tempestiva, completa e collegiale del Governo italiano all'Europa.
Una risposta che, sappiamo tutti, l'Italia è pienamente in condizione di dare».
Ma la cosa più grave è che la documentazione e i quesiti sottoposti dall'Europa all'Italia e, per competenza, a questo Ministero, pur essendo stati inviati al Ministero dell'economia il giorno 4 novembre, ci sono stati trasmessi solo ieri sera 8 novembre alle ore 20.47, per un incontro che si sarebbe svolto oggi alle 9. Ti prego, pertanto, di voler quanto prima, al più tardi nel prossimo Consiglio dei Ministri, provocare un chiarimento su questo punto che, come è evidente, non ha nulla di meramente formale. Il momento è cruciale ed è necessario assicurare una risposta tempestiva, completa e collegiale del Governo italiano all'Europa.
Una risposta che, sappiamo tutti, l'Italia è pienamente in condizione di dare».
Firmato
il ministro della Pa e Innovazione
Renato Brunetta
Renato Brunetta
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