martedì 2 agosto 2011

Sentenza del TAR su riqualificazione

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1330 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla signora Stefania Troiani e dai soggetti indicati nell'allegato elenco, rappresentati e difesi dagli avv.ti Ugo e Gea Sgueglia, con domicilio eletto presso il primo di essi in Roma, via Ottorino Lazzarini 19;

contro

il Ministero dell'Economia e delle Finanze, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi 12;


nei confronti di

Cristina Biancofiore e Marco Varriale;


per l'annullamento

del provvedimento con cui li si è esclusi dalle prove orali previste nell'ambito della procedura selettiva finalizzata a consentire il transito di 407 soggetti dall'area "B" a quella "C";



Visto il ricorso, ed il successivo atto di "motivi aggiunti", con i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Economia e delle Finanze;

Visti gli atti tutti della causa;

Relatore, nell'udienza pubblica del giorno 15 luglio 2011, il dott. Franco Angelo Maria De Bernardi e uditi - per le parti - i difensori come da verbale;

Ritenuto e considerato quanto segue.




FATTO e DIRITTO

Ritenendolo illegittimo sotto più profili, 43 dipendenti del Ministero dell'Economia e delle Finanze hanno impugnato (unitamente agli atti ad esso presupposti, connessi e consequenziali) il provvedimento con cui li si è esclusi dalle prove orali previste nell'ambito della procedura selettiva finalizzata a consentire il transito di 407 soggetti dall'area "B" a quella "C".

All'esito della discussione svoltasi nella pubblica udienza del 15.7.2011, il Collegio - trattenuto il relativo ricorso (nel frattempo, debitamente istruito) in decisione - ne constata la sostanziale fondatezza.

Al riguardo; premesso

-che, in un primo tempo, l'Amministrazione intimata aveva detto ai candidati che - per le prove scritte (programmate per il 20 e il 21 maggio 2008) - non avrebbe potuto esser prevista (per "ragioni di omogeneità dei criteri di valutazione" delle stesse) alcuna sessione di recupero;

-che, poco dopo aver espresso un tale intendimento, si è invece deciso (irritualmente) di fissare un'apposita sessione d'esame: riservata (per di più) non solo alle concorrenti che - a tali date - si trovavano (o si sarebbero, presumibilmente, potute trovare) in "astensione obbligatoria per maternità" ma (più in generale) a tutti coloro che non avessero potuto partecipare alle cennate prove per gravi e comprovati motivi,

si osserva

-che (innanzitutto) non è mai stato specificato in che cosa questi motivi consistessero realmente;

-che, di una tale facoltà, non risulta (comunque) esser stata data formale comunicazione a tutti coloro che potevano (in astratto) aver interesse a giovarsene: ma solo ai soggetti (che, lo si rileva incidentalmente, hanno poi superato "in blocco" la prova "de qua") previamente individuati dalla resistente;

-che, in ogni caso, la prefissione (disposta con queste modalità) di più tornate di prove scritte (ha)altera(to) - stante la diversità, e non omogeneità, dei quesiti oggetto d'esame - la "par condicio" tra i candidati. (Ed è, pertanto, palesemente illegittima).

Per le suesposte (assorbenti) considerazioni, il ricorso in esame deve ritenersi - appunto - fondato: e, per ciò steso (con ogni conseguenza in ordine alle spese di lite), meritevole di accoglimento.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza)

-accoglie il ricorso indicato in epigrafe e, per l'effetto, annulla il provvedimento costituentene oggetto;

-condanna la resistente al pagamento delle spese del giudizio: che liquida in complessivi 4000 euro.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorità amministrativa.

Così deciso in Roma, nella Camera di Consiglio del giorno 15 luglio 2011, con l'intervento dei magistrati:



Bruno Amoroso, Presidente

Domenico Lundini, Consigliere

Franco Angelo Maria De Bernardi, Consigliere, Estensore

L'ESTENSORE IL PRESIDENTE


DEPOSITATA IN SEGRETERIA

Il 28/07/2011

IL SEGRETARIO

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Dipartimento del personale E’ DA CHIUDERE !!!

Guardate la graduatoria delle progressioni economiche -AREA 3 F1- n. 630 posti

Risulta al 482 posto: DELLI CARRI Anna Maria punteggio 48.3

La collega è un ex A.E.F. riqualificato alla posizione ex C1 nella precedente riqualificazione; non aveva quindi il requisito dell’anzianità nell’ultima qualifica per poter partecipare all’attuale processo di progressione economica.

Doveva essere esclusa ma è sfuggita al gruppo di lavoro!!!

Chissà quanti errori ci sono…….!!!

Ripeto il Dipartimento del personale

E’ D A C H I U D E R E !!!

Anonimo ha detto...

Sentenza da contestare e, spero che l'Amministrazione provveda immediatamente. Su quali basi il TAR ha accolto il ricorso di dipendenti non passati agli scritti? Esclusi da cosa...si sono esclusi da soli. Tra l'altro il bando riporta chiaramente (art. 8-assenze e rinunce)che l'Amministrazione si riserva di prevedere una sessione supplementare di esami. Vediamo come andrà a finire!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Esclusi da soli? adesso contesta anche il Consiglio di Stato caro anonimo :))))
"sono state violate le più ELEMENTARI regole della par condicio"
Mi domando chi paga questi idioti, sapete quanto ci è costata questa operazione gestita da questi incompetenti super salariati? Vi ricordo che prendono in un mese quello che voi prendete in un anno (forse).
Ovviamente selezionando i loro simili per continuare la specie...