LO SCAMBIO TRA UNA PROFESSIONISTA DELLA GESTIONE DEI RAPPORTI DI IMPIEGO PUBBLICO E IL SINDACO DI FIRENZE
Carteggio email tra Sylvia Kranz, Dirigente dell’Ufficio Associato Interprovinciale Prevenzione e Risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro del Comune di Cesena, e Matteo Renzi, sindaco di Firenze, svoltosi tra il 18 luglio e il 22 luglio 2011 –
MESSAGGIO DI SYLVIA KRANZ, 18 LUGLIO 2011
Sindaco buongiorno, anzi buonasera, (chiedo scusa ma sono in servizio da stamattina con mezz’ora di pausa pranzo).
Ho letto su la Repubblica il suo intervento a proposito dei dipendenti del Comune che un quarto d’ora prima delle 14 sono davanti all’orologio marcatempo col cappotto.
Ho anche letto che a suo parere non è possibile sanzionarli in quanto sarebbero protetti dai sindacati.
Mi permetto di dissentire, sebbene io convenga che i sindacati ormai difendano troppo spesso cause perse con grave danno per i lavoratori onesti.
Sono dirigente di un Ufficio associato che si occupa di procedimenti disciplinari per conto di 66 Comuni dell’Emilia Romagna. La dotazione organica del mio Ufficio è composta da me e da una persona per il 10% del suo tempo lavoro. I 66 Comuni sono dislocati dalla provincia di Piacenza alla provincia di Rimini. E sia chiaro è l’ufficio ad andare dal cliente non viceversa.
Veniamo al tema.
Se un dipendente smette di lavorare un quarto d’ora prima è sanzionabile eccome.
Viola per intenderci le disposizioni di servizio nonché l’orario di lavoro oltre che passibile di contestazione per negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati (la sanzione prevista in astratto varia dal richiamo verbale alla multa fino a 4 ore di retribuzione) la recidiva in alcuna di queste mancanze comporta l’applicazione della sanzione più grave prevista per queste tipologie (per la serie la prima volta ti faccio un richiamo, la seconda volta ti detraggo 4 ore di stipendio, la terza volta si passa alla sospensione fino a 10 giorni dal lavoro e dallo stipendio e così recidivando).
Il suo dirigente che non “VEDE” svuotarglisi l’ufficio è sanzionabile per tolleranza di irregolarità in servizio, di atti di indisciplina, di contegno scorretto dei propri collaboratori (sanzione prevista sospensione da un minimo di tre giorni ad un massimo di tre mesi).
INOLTRE è punibile per omesso avvio di procedimento disciplinare a carico del lavoratore che commetta le suddette irregolarità (sanzione prevista sospensione fino a tre mesi e decurtazione dell’indennità di risultato fino a sei mesi, in proporzione alla sanzione che teoricamente sarebbe spettata al lavoratore che sia stato “graziato”).
Quindi i sindacati hanno le loro colpe ma siamo sicuri che la funzione disciplinare è adeguatamente presidiata nelle pubbliche amministrazioni?
Mi scuso se mi sono permessa ma per esperienza trovo che la funzione disciplinare è la funzione per eccellenza che tendenzialmente si cerca di evitare di esercitare.
Perché è stressante avviare un procedimento, e poi come si fa e cosa bisogna fare e chi è competente…queste le domande. Allora meglio lasciar fare e che sarà mai…tanto così fan tutti (mi scusi non volevo essere irriverente).
No le assicuro che non tutti lo fanno. E comunque non è un’attenuante anche fosse vero che MOLTI lo fanno.
Occorrerebbe un Ufficio TERZO, indipendente, lontano da rapporti di colleganza stretta. Estremamente competente. In grado di gestire i procedimenti senza correre il rischio di farseli annullare dal giudice per violazione di un termine o di un passaggio procedurale e ritrovarsi un lavoratore che se ne va in giro bello pacioso a ridere di chi lo ha sanzionato. Che è il massimo del danno organizzativo ed al benessere lavorativo.
Ci pensi Sindaco. Firenze potrebbe costituire un Ufficio unico disciplinare per molti comuni della sua Provincia.
Il mio Ufficio costa ai miei Comuni (per la sola funzione disciplinare, perché in realtà svolgo anche altre funzioni specialistiche più o meno direttamente collegate al contenzioso del lavoro. Gli enti che aderiscono possono optare per una, due o tre delle funzioni svolte dall’Ufficio) 15 euro/a dipendente/l’anno. certamente avete la professionalità necessaria. Se investita della responsabilità di molti Comuni sarebbe imparziale, professionale, competente, e costerebbe pochissimo.
Se vuole posso illustrarle meglio la nostra esperienza.
La saluto cordialmente augurandole…di non vedere più cappotti davanti all’orologio alle 13,45.
Buona serata e buon lavoro
Sylvia Kranz
LA RISPOSTA DI MATTEO RENZI, 22 LUGLIO 2011
Cara Sylvia,
grazie di avermi scritto. Quello che dice è molto interessante e dettagliata nei contenuti. La proporrò ai miei collaboratori per vedere come comportarsi. Sono convinto che i lavativi, nella pubblica amministrazione, non siano così tanti, e che anzi ci siano molte persone in gamba, responsabili e attente al proprio lavoro.
Proprio per loro mi sono permesso di scagliarmi contro chi non fa niente: è importante isolare i comportamenti sbagliati e stigmatizzarli per renderli sempre più circoscritti. Credo che oltre alle pratiche disciplinari esista e si possa creare un sentimento etico capace di indurre le persone che non si impegnano a sentirsi in stretta minoranza e a riflettere sulle proprie mancanze. Quando tutti i dipendenti pubblici capiranno che la mia è una battaglia che vuole premiare la qualità del loro lavoro anziché svilirlo potrò dire di aver avuto successo nel mio intento. Il quarto d’ora in meno trascorso davanti alla timbratrice è la dimostrazione palese di qualcosa che va eliminato alla radice e che si chiama mancanza di responsabilità nel proprio lavoro.
Soprattutto noi che lavoriamo negli uffici pubblici abbiamo il dovere di metterci a servizio dei concittadini, dobbiamo sentirne l’impegno e, perché no, l’onore. Non si può ridurre sempre tutto a una questione economica: riprendiamoci il senso della dignità.
Grazie ancora delle sue parole e del suo contributo.
Un caro saluto
Matteo Renzi
LA REPLICA DI SYLVIA KRANZ, 22 LUGLIO 2011
É davvero un piacere per me leggerla.
Non so se abbia colto nel mio messaggio: É conoscendo perfettamente ciò che si può/deve reprimere che io rendo pienamente il mio servizio a favore dei tanti dipendenti che lavorano con passione e si ritengono “premiati” non tanto da quei pochi euro di salario accessorio ma da un grazie sincero dell’utente cui hai risposto presto e bene.
Lei non ci crederà, penso, ma il mio obiettivo di gestione é “avere poco lavoro” e lo perseguo facendo un gran lavoro di formazione ai 5500 dipendenti dei miei 68 enti. Alla fine se non hai capito il messaggio e continui a infilarti il cappotto e presentarti all’orologio marcatempo un quarto d’ora prima beh non ti lamentare del destino cinico e baro.
Avere un Ufficio disciplinare efficiente e competente significa saper prevenire. Allora sì che nel suo Comune potrà avere la sala ping pong e la parete per il climbing. Sarà salito al livello superiore in cui in quella sala si impiegherà il tempo per la creatività, ossia per individuare soluzioni non banali ai sempre più complessi problemi che la scarsità delle risorse e l’esigenza di conservare servizi ai nostri cittadini ormai quotidianamente ci assillano.
Ormai lei lo sa bene una risposta tradizionale tecnicamente perfetta é una mezza risposta. Non basta più. Buon lavoro e ricordi che sono a disposizione per una chiacchierata con i suoi tecnici.
Mi creda dai Comuni intorno a Firenze mi arrivano richieste di aiuto cui io non posso rispondere direttamente. Occorre che sia Firenze a mettersi a disposizione dei Comuni vicini costituendo uffici associati, ripartendo la spesa tra tutti. In questo consiste una possibilità di collaborazione cui le accennavo, aiutando a costruire reti istituzionali tra noi. Costare meno lavorare meglio e più felici.
Auguri Sylvia Kranz
pubblicato su www.pietroichino.it
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