giovedì 13 maggio 2010

Dlgs 150: una riforma in mostra

di Carlo Mochi Sismondi, presidente di FORUM PA - anticipazione dello Speciale FORUM PA pubblicato su Gpi n. 5
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Quando nel '90 cominciammo l'avventura di FORUM PA era in preparazione quella che è stata forse la prima legge di riforma della PA in senso moderno, la legge n. 241/1990 sulla trasparenza e l'accesso alla documentazione amministrativa. Allora volemmo sottolineare quella coincidenza con lo slogan "una legge in mostra" che accompagnò la prima edizione del FORUM PA.
Oggi, passati più di vent'anni e tante leggi di riforma, di nuovo potremmo caratterizzare la prossima edizione del FORUM PA, che si aprirà alla Fiera di Roma dal 17 al 20 maggio, con la proposta "Una riforma in mostra". La riforma Brunetta infatti, che lo scorso anno aveva appena visto la luce con la legge delega n. 15/2009 e le prime bozze di decreti delegati, ha ormai una sua organicità normativa e una sua effettiva cogenza, almeno per le amministrazioni centrali dello Stato.
Ma che vuol dire mettere al centro di una manifestazione complessa come FORUM PA una riforma legislativa come quella proposta dal Dlgs n. 150/2009 e dai provvedimenti sull'azione collettiva, sulla valutazione, sulla contrattazione, sulla digitalizzazione della PA?
Tre saranno gli obiettivi in questo campo per altro centrale nella manifestazione: fornire gli strumenti per conoscere e per applicare la riforma; proporre luoghi e momenti per il confronto e per la discussione, anche critica, sui punti più controversi della normativa; far toccare con mano cosa si è già fatto e cosa è possibile fare nell'azione di modernizzazione della PA. Vediamoli uno per uno.
Riforma Brunetta: istruzioni per l'uso
Due saranno i mezzi principali con cui presentare la riforma della PA in forma chiara e soprattutto utile. Il primo sarà la consegna di un "kit" rappresentato da una memoria Usb da 2 gigabyte in cui sarà inserita, con un menu di immediata e facile comprensibilità, tutta la documentazione aggiornata sulle leggi e i relativi manuali d'uso; la presentazione delle sedici grandi iniziative impostate per la modernizzazione della PA; gli strumenti della riforma, ossia un catalogo di tool informatici, di software, di soluzioni operative che le aziende di Ict hanno immaginato per l'applicazione delle norme e delle procedure ad esse connesse (valutazione, obiettivi, sviluppo delle risorse umane ecc.).
Un secondo mezzo sarà dato dai seminari di presentazione dei vari aspetti della riforma che saranno svolti dagli stessi soggetti che la riforma hanno scritto (si veda il box sui convegni della riforma). Parleremo così del ciclo della performance e della premialità, della nuova disciplina della dirigenza, della trasparenza e della customer satisfaction coinvolgendo anche la nuova Commissione indipendente per la valutazione e la trasparenza.
Fare il tagliando alla riforma
Comunque la si voglia giudicare, anche i più tenaci denigratori devono ammettere che la riforma Brunetta segna una decisa discontinuità. Ma se è il punto di arrivo di un complesso processo normativo, deve essere anche il punto di partenza per successivi aggiustamenti e miglioramenti che la delega stessa consente. In questo senso è opportuna, a sei mesi dalla sua entrata in vigore, una revisione critica dei temi più controversi. Chiamiamo quindi a "fare il tagliando alla riforma" tutte le componenti interessate: i sindacati in primis, poi le autonomie locali e funzionali, le regioni, la sanità.
Il dibattito, che si svilupperà sia in alcuni appuntamenti congressuali, sia sul web, potrà essere da guida per i futuri provvedimenti migliorativi.
Far toccare con mano la nuova PA
Una grande "piazza dell'innovazione" accoglierà i visitatori di FORUM PA che potranno così avere un'immediata e concreta visione di cosa sta cambiando con il processo di modernizzazione in alcuni campi chiave. Presenteremo quindi iniziative, progetti e realizzazioni sulla giustizia digitale, sulla sanità digitale, sulla scuola digitale, sull'azione di dematerializzazione della documentazione amministrativa per una PA senza carta. E ancora si potrà direttamente portare a casa una casella di Posta elettronica certificata per una comunicazione più facile e diretta con la PA, si potrà capire direttamente come usare i nuovi motori di ricerca per la PA e così via.
Insomma, a nostro parere, "mettere in mostra una riforma" vuol dire farla uscire dalla cerchia dei giuristi e degli specialisti, porla sotto gli occhi di tutti, rendere comprensibile cosa cambia e per chi, proporre critiche e suggerimenti, dar conto di esperienze positive e negative. In una parola metterla al centro di un processo democratico e partecipativo perché sia la PA sia le leggi che la modernizzano non sono appannaggio dei politici, ma sono "beni comuni" al servizio del Paese.
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