Avevamo appreso con soddisfazione le notizie che finalmente il potente Vincenzo Fortunato lasciasse il suo incarico di capo gabinetto in via XX settembre. Era un bel segnale: dove non era riuscito o voluto Mario Monti ci riesce Fabrizio Saccomanni.
Ma ieri abbiamo saputo quale è stato l'incentivo concesso per agevolare l'uscita di scena. L'ormai l'ex ministro dell'Economia Vittorio Grilli, poco prima di lasciare il suo incarico, ha firmato il decreto di costituzione della Sgr che gestirà il "fondo dei fondi" e contestualmente ha nominato il consiglio di amministrazione.
Sarà proprio il suo capo di gabinetto Vincenzo Fortunato a guidare la sgr. Eugenio Bruno e Marco Rogarigli su Il Sole 24 ore ripercorrono la storia del dominus del nostro ministro: "Capo di gabinetto del Mef già nel 2001, dopo una parentesi alle Infrastrutture con Antonio Di Pietro, il 57enne grand commis era tornato a ricoprire quell'incarico nel 2008. Ed era rimasto al suo posto anche con il passaggio dal governo Berlusconi all'esecutivo dei tecnici. Senza risentire dell'avvicendamento tra Giulio Tremonti e Vittorio Grilli".
Promoveatur ut removeatur?
Comunque riteniamo scorretto che un ministro uscente (peraltro tecnico) nomini un consiglio di amministrazione di 5 persone! Riusciremo mai a diventare un paese normale?
PS: dopo il capo gabinetto ci aspettiamo qualche cambio anche alla guida dei dipartimenti...Forza Fabrizio
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