Sono passato al ministero dell’Economia. E’ successo il finimondo. Enrico Bondi ha visto cinque dipendenti che stavano fumando nel cortile principale. Li ha osservati e li ha scrutati. Dopo mezz’ora si è accorto che erano ancora lì, allora è andato nel cortile e ha chiesto ai dipendenti che stavano ancora lì a chiacchierare nome e cognome. Ha preso nota e poi ha chiesto all'ufficio del personale di procedere con una sanzione disciplinare.
Non era mai successo.
Forse all’epoca di Quintino Sella vi erano stati interventi di questo genere. Ora sono tutti i fibrillazione. Inutile dire che ormai il cortile di via XX settembre viene attraversato solo a passo di bersagliere.
Dal sito www.ilportaborse.com
3 commenti:
Sicuramente un provvedimento drastico e forse troppo esagerato, ma chi può dire che i dipendenti fossero nel giusto? Nessuno. Ci si è creati nel tempo l'idea di essere in una botte di ferro per il fatto stesso di essere dipendenti del MEF, quindi quasi intoccabili! Errore, bisogna sempre tener presente che si è dei semplici servitori dello Stato, cui devi dare il giusto contributo in temini di lavoro. Punto.
è sicuramente vero, i dipendenti hanno e sbagliato, ma i dirigenti responsabili dov'erano?
non mi risulta che al MEF i dirigenti siano sottodimensionati e sottopagati anzi! e cosa fanno come dirigono i loro uffici? come utilizzano le risorse umane a loro assegnate?
Il provvedimento disciplinare andrebbe fatto prima a chi pur profumatamente pagato, non è in grado far funzionare la pubblica amministrazione e un secondo dopo punire i dipendenti.
non ci posso credere che sia successa una cosa del genere, ma vi pare che Bondi scenda e chieda i nomi alle persone??? E poi nel Mef cosa rappresenta??? Non è nessun dirigente ne direttore generale, comunque noi al Mef non abbbiamo sentito nulla....
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