Grandi manovre si sono registrate anche in altre riserve di caccia della vecchia nomenclatura di centrosinistra.
Per esempio all' Agenzia delle entrate, guidata da Ernesto Maria Ruffini, il «tecnico» che ha calpestato il palcoscenico della Leopolda renziana a partire dalla sua prima edizione.
L'ultimo arrivato nel suo regno è il capo ufficio stampa Salvatore Padula. Dopo le elezioni del 4 marzo, Ruffini aveva chiamato nella sua squadra il direttore degli Affari legali Laura Salvati e il direttore della divisione Servizi Valerio Barbantini, dirigenti che resteranno sul groppone del suo successore.
Padula, assunto con un contratto da esterno per tre anni a partire da maggio, è andato ad affiancare il portavoce di Ruffini, Giovanni Bartoloni (un altro esterno, che vanta anche un incarico come assistente del parlamentare europeo Enrico Gasbarra del Pd) e l' ex capo ufficio stampa Sergio Mazzei, passato al sito Web e ai social media. Prima dell' arrivo di Bartoloni e Padula, Mazzei faceva da solo quello che ora fanno in tre, il che si traduce per noi cittadini in due stipendi in più sopra i 100 mila euro da pagare ai due esterni Padula e Bartoloni
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