Articolo di M.D.B. pubblicato su L'Espresso
Non è ancora tempo di pensione per Mario Canzio. Con una mossa fulminea, Giulio Tremonti ha confermato per altri tre anni il potente ragioniere generale dello Stato che dal 2005, dopo aver sostituito Vittorio Grilli, controlla i cordoni della disastrata spesa pubblica italiana. Salernitano, 64 primavere, 40 anni di servizio al ministero dell'Economia, tecnico bipartisan, Canzio sembrava destinato a lasciare l'ambita poltrona per raggiunti limiti di anzianità seguendo lo stesso destino di altri grand commis di Stato messi a riposo in questi mesi.
Per la sua sostituzione, da un po' di tempo, si faceva il nome di Francesco Massicci, ispettore generale per la spesa sociale, super esperto di pensioni. Sarà per un'altra volta. Un'altra conferma, nell'area delle strutture amministrative di stretta collaborazione tremontiana, sta per arrivare all'Agenzia delle Entrate.
Per almeno altri due anni Attilio Befera, 65 anni, anch'egli teoricamente pensionabile, dovrebbe continuare a controllare il fisco italiano dando la caccia agli evasori. Il cambio della guardia, di cui pure si è molto vociferato, è stato accantonato: entro l'anno parte il nuovo redditometro e la macchina tributaria, secondo Tremonti, non deve essere toccata.
M. D. B.
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NdR: Forse Canzio non ha ancora concluso la sua missione di azzerare il dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato!
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