giovedì 5 novembre 2009

Cartolarizzazione

Ricevo e pubblico dalla RDB
L'amministrazione con nota n. 1000 del 3 novembre 2009 ha convocato i rappresentanti nazionali delle organizzazioni sindacali il giorno 6 novembre 2009, alle ore 10.00, in merito all'individuazione dei criteri di ripartizione delle somme in attuazione dell'art. 3 del comma 165 della legge 350/2003 (cosiddetta "cartolarizzazione"), di cui al decreto siglato dal Ministro lo scorso 3 settembre 2009 e già registrato dall'organo di controllo.
Nonostante gli incontri informali che si sono svolti in queste ore, le RdB/CUB MEF hanno chiesto ufficialmente all'amministrazione una copia della proposta elaborata dalla parte pubblica al fine di poter compiutamente analizzare concretamente l'impatto economico nelle tasche dei lavoratori.
Comunque, in vista dell'imminente confrontro tra le parti sociali, riproponiamo ai lavoratori alcune considerazioni già segnalate nell'informativa delle RdB/CUB MEF e inviate nello scorso mese di settembre.

Il testo trova fondamento sulle nuove e recenti disposizioni legislative quali l'art. 67, comma 2 del D.L. 112/2008 (convertito dalla Legge 6 agosto 2008 n. 133), l'art. 7-ter, comma 15 del D.L. 10 febbraio 2009 n. 5 (convertito con modificazioni dalla Legge 9 aprile 2009 n. 33) e l'art. 1 del D.P.C.M. 2 luglio 2009.
Insomma, la sua genesi è dovuta all'applicazione delle famose norme "taglia salari" e "antifannulloni" che, in concreto, consentono alle Amministrazioni che sono riuscite ad effettuare maggiori risparmi, di poter utilizzare una parte di questi per reintegrare i fondi di produttività.
Quindi, il fulcro del decreto si incentra proprio sulla "neutralità finanziaria delle risorse", facendo riferimento, quindi, a tre specifici elementi (simulazione applicativa, ricavi propri e altre risorse) e, contemporaneamente, dall'applicazione di una drastica riduzione dei fondi.
Infatti, l'importo "massimo" complessivo da destinare al reintegro dei fondi per la contrattazione integrativa, per l'anno 2008, ammonta a 247.762.526 euro (pari al 75% dell'assegnazione 2008), suddiviso in euro 146.105.401 (agenzia delle entrate, delle dogane, del territorio e monopoli) ed euro 101.657.125 (agenzia delle entrate, del territorio, dipartimento delle finanze, altri dipartimenti MEF e Guardia di Finanza).
Una parte di queste somme, pertanto, sono da considerare come una "partita di giro" tendenti a compensare la decurtazione di 300 milioni di euro attuata in applicazione dell'art. 67, comma 2 del D.L. 112/08 relative alle risorse erogate ai sensi dello stesso comma 165 per l'anno 2008.
Possiamo, di certo, sostenere che ci troviamo comunque di fronte ad una decurtazione di circa 65 milioni di euro rispetto all'assegnazione complessiva dell'anno passato, così ripartito (tra parentesi l'assegnazione predisposta con il decreto del 10.9.2008):
Agenzia delle Entrate 112.787.424 (150.383.232);
Agenzia delle Dogane 29.324.731 (39.099.641);
Agenzia del Territorio 25.377.170 (33.836.227);
Monopoli 3.665.591 (4.887.455);
Dipartimento delle Finanze 14.593.710 (19.458.280);
Dipartimento I, II e IV 47.013.900 (62.685.200).
Ma altri ed importanti elementi devono essere posti all'attenzione dei lavoratori:

1) qualunque maggiore risorsa generata dalle singole amministrazioni, se pur nel rispetto della neutralità ai fini dei saldi di finanza pubblica, non potrà superare la quota limite pari al 75%;
2) ogni singola amministrazione si "impossessa" delle somme prodotte, con ingiustificate diversificazioni anche all'interno dello stesso comparto finanziario;
3) nonostante il DPR 43 del 30 gennaio 2008 e l'intervento del DM 28 gennaio 2009, continua l'assegnazione separata dei fondi per il Dipartimento delle Finanze;
4) risulta mancante la riduzione contemplata nello scorso provvedimento relativa alla quota da attribuire al personale dirigente (due punti percentuali) che fa presagire ad un imminente "assalto alla diligenza" da parte di questa categoria;
5) la quota pari a 15 milioni di euro da destinare al Fondo di assistenza per i finanzieri, grava esclusivamente sulla quota parte (euro 76.607.610) assegnata ai Dipartimenti del MEF, a differenza dello scorso anno che era stata distratta dall'ammontare della somma complessiva: evidentemente, le Agenzie Fiscali e i Monopoli nulla hanno a che fare con le attività operative poste in essere dai reparti della Guardia di Finanza !

L'attacco al salario e ai diritti continua, quindi, senza sosta.
La RdB/CUB MEF ha chiamato alla lotta i lavoratori del MEF fin da maggio 2009, riportando la questione salariale alla centralità dei tavoli di contrattazione con l'amministrazione; ha proclamato lo sciopero generale dell'intera categoria, ha sbloccato i fondi di sede 2008 e imposto l’avvio delle procedure per il pagamento del saldo Fua 2008 e dell’acconto Fua 2009.

Per questi motivi, porteremo al tavolo negoziale di venerdì 6 novembre 2009, i veri bisogni e le istanze dei lavoratori, a partire dalla richiesta di un concreto e consistente recupero salariale.
Riteniamo, pertanto, imprescindibile da parte dell'amministrazione provvedere immediatamente:
al pagamento ai lavoratori della quota del 5% della cartolarizzazione già erogata a seguito dell'accordo del 2 ottobre 2008;
al pagamento ai lavoratori delle somme arbitrariamente accantonate (assenze dal servizio della legge 104, permessi e distacchi sindacali, permessi RSU, infortuni sul lavoro e cause di servizio) derivanti dall'accordo del 2 ottobre 2008;
all'eliminazione di specifiche percentuali di quote destinate a remunerare produttività individuali o al merito;
all'inscindibile legame tra il raggiungimento degli obbiettivi assegnati ai dirigenti e il destino salariale dei lavoratori;
alla drastica riduzione della percentuale di quota (11%) destinata al personale dirigente;
all'armonizzazione dello squilibrio derivante dall'accreditamento dei fondi in relazione alle piante organiche di diritto anzichè di fatto.
Vi terremo informati sull'esito dell'incontro.

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