venerdì 30 marzo 2012

Modalita’ e tariffe dell’incarico di RSPP

Ai sensi degli articoli 8 e 8bis del Decreto Legislativo 19 Settembre 1994, n. 626, il Dirigente Scolastico - fermo restando la propria diretta responsabilità collegata alla figura di Datore di Lavoro (Decreto Ministeriale 21 giugno 1996, n. 292) - designa, nell'ambito del personale in servizio, il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), in possesso di idonei e certificati requisiti previsti dalla legge sempre che egli non intenda assumere direttamente tale funzione qualora il numero dei dipendenti, dell'istituzione scolastica o educativa, con esclusione degli allievi, sia inferiore alle duecento unità.

La scelta del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) rientra, dunque, nei poteri del Dirigente scolastico. In assenza di risorse interne idonee e disponibili è possibile il ricorso alternativo all'esterno. Va comunque sottolineato che, anche in questa eventualità, resta in ogni caso a suo carico la responsabilità dell’organizzazione del servizio di prevenzione e protezione, configurandosi l'apporto esterno come un'integrazione del servizio, così come sottolineato dallo stesso Consiglio di Stato nel parere reso sul Regolamento. Più in particolare detto regolamento prevede che venga prioritariamente presa in considerazione la possibilità di utilizzare risorse interne all'istituzione medesima provviste di idonea capacità adeguatamente comprovata da iscrizione ad albi professionali attinenti all'attività da svolgere e che si dichiari a tal fine disponibile. 

giovedì 29 marzo 2012

Numeri dell'inventario

QUESITO
Le Categorie n. I e n. III dell' inventario dello Stato: i numeri sono cronologici dal 1 in poi per ogni categoria o devono essere previste due  numerazioni distinte per categoria?
Ho questo dubbio in quanto il programma  in uso crea due registri  distinti con due numerazioni, e per me è una novità in quanto ne ho sempre gestito uno ma con due categorie e con numeri cronologici senza distinguo tra numeri della cat I o III.
L'unico registro a parte che tengo è quello dei libri con cat. II e numerazione distinta.

RISPOSTA
Le categorie vanno registrate su un solo inventario (con eccezione della categoria II che costituisce, in realtà, un inventario a sé stante, pur mantenendo la denominazione già esistente per ragioni di continuità), secondo un'unica numerazione progressiva e ininterrotta. (nota MIUR n.8910 del 2 dicembre 2011).

giovedì 22 marzo 2012

l'articolo 18 nella P.A.

Non solo ai dipendenti pubblici si applica l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, ma è già stato introdotto il licenziamento per ragioni economiche, così come il licenziamento individuale. La modifica dell'articolo 18 proposta dal governo non farebbe altro che coordinare meglio le norme e dettare una convergenza tra disciplina del lavoro privato verso quella del lavoro pubblico, che per una volta è stata più rigorosa. A meno che nel testo definitivo non sia prevista una specifica deroga per il pubblico impiego. Ed è appunto questa la domanda che rivolgiamo al ministro.

Leggi l'intero articolo di Luigi Olivieri

martedì 20 marzo 2012

Ventiquattro miliardi persi nei derivati, di chi è la colpa?

31 miliardi di dollari, circa 24 miliardi di euro al cambio attuale, che l’Italia ha perso dal 1994ad oggi per errate manovre sui prodotti derivati (a tutto vantaggio di un ristretto manipolo di banche estere tra cui primeggia Morgan Stanley) non sono una cifra di poco conto. 24 miliardi di euro equivalgono a più di una delle tante manovre di aggiustamento dei conti pubblici che i governi di Silvio Berlusconie di Mario Monti hanno propinato al paese nel tentativo di salvarlo da una situazione per molti versi simile a quella di altri paesi europei. Con 24 miliardi di euro si potrebbero ridurre tasse e accise sulla benzina, si potrebbero aumentare gli ammortizzatori sociali, si potrebbero assumere i 10.000 insegnanti precari che stanno sospesi, tanto per restare ai fatti più eclatanti. In questa vicenda sorprende il fatto che poca attenzione sia stata dedicata dai media e dalle forze politiche e sociali a chi dovrebbe assumersi la responsabilità del danno la cui entità riportata da Bloomberg, 24 miliardi di euro, non è stata sino ad oggi smentita. Chi nel lontano 1994 ha preso la decisione di affidarsi ai prodotti derivati, con le più lodevoli intenzioni, speriamo, portandoci ai risultati di cui sopra? 
Chi in questi 18 anni non ha fatto nulla per uscire da un contratto che si rivelava sempre più un salasso per le finanze nazionali? 

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venerdì 16 marzo 2012

Italia: $3,4 mld a banca per cancellare derivati

Quando in gennaio Morgan Stanley ha annunciato l'intenzione di ridurre la sua esposizione netta all'Italia, non ha spiegato ai mercati di averlo fatto perche' convinta da una somma ingente di denaro. Secondo quanto riferito a Bloomberg da una fonte vicina al Tesoro, l'Italia avrebbe versato 3,4 miliardi di dollari all'istituto di credito americano per chiudere i contratti.L'Italia, il secondo paese piu' indebitato dell'Unione Europea, avrebbe sborsato la somma per dismettere derivati risalenti agli Anni 90 che si erano rivoltati contro la nazione. Roma ha perso $31 miliardi sui derivati.  

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mercoledì 14 marzo 2012

Consiglio d'istituto e bilancio della scuola

Riceviamo un quesito e rispondiamo

D: Salve sono un direttore dei servizi di una scuola, vorrei porre un quesito. Il Consiglio d'istituto, puó entrare nel merito rispetto alle spese effettuate da una scuola ? Puó chiedere in qualsiasi momento il rendiconto delle spese effettuate dalla scuola una volta che viene approvato il programma annuale? E se si in che termini? Puó non approvate il consuntivo una volta acquisito il parere favorevole dei Revisori dei Conti? 

R: Per quanto riguarda il Consiglio d’Istituto, il D.I. 44/2001 è abbastanza chiaro. Le spese sono previste dal P.A. ma decise dal DS. Il Consiglio, però. Tramite il POF interviene prima, per definire gli “indirizzi generali per le attività della scuola e per le scelte generali di gestione e di amm.ne” e poi, dopo l’elaborazione del Collegio dei Docenti, per l’adozione. Non può esserci elaborazione senza la delibera preventiva di indirizzo e di scelta e non c’è POF senza adozione. Il Consiglio di Istituto approva il programma annuale proposto dalla Giunta esecutiva. Tale approvazione ha carattere di autorizzazione alla spesa. Il Consiglio verifica, entro il 30 giugno, le disponibilità finanziarie e lo stato di attuazione del programma annuale, per eventuali modifiche sulla base di apposito documento del DS Pertanto credo sia inutile (e non so fino a che punto legittimo) un rendiconto delle spese una volta approvato dal Consiglio stesso il P.A. . credo che questo compito dovrebbe essere svolto dai revisori. Per quanto riguarda il consuntivo, il CI può non deliberarlo, se lo ritiene opportuno. In tal caso, dopo 45 giorni, il DS dovrebbe effettuare apposita comunicazione all’USR per la nomina del Commissario ad acta. Credo sia necessaria, ovviamente, una relazione che motivi la mancata approvazione.

martedì 13 marzo 2012

Beni degli enti locali nelle scuole

Ricevo e pubblico

Durante un incontro formativo sull'inventario, che ho seguito nella mia città, il relatore ha evidenziato  che l'istituzione scolastica deve avere una copia dell'inventario dei beni presenti nei plessi di appartenenza dell'ente locale (comune, provincia..). 

A quale articolo di legge fà riferimento, in quanto dal D.I. 44/2001 non viene fatta menzione di questo registro dato che si provvederà a farne richiesta ai comuni precisando i riferimenti di legge. 
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 Gentile dot.ssa xxxx l'art.23, comma 2, del D.I. 44/2001 stabilisce che i beni di proprietà dello Stato e degli enti locali sono iscritti in appositi inventari. 


lunedì 12 marzo 2012

Giarda: dalla revisione della spesapiù risorse per diminuire le tasse

Ministro Giarda, che contributo può venire dalla «spending review» al risanamento dei conti pubblici?

«La revisione della spesa è una procedura che dovrebbe costituire un dato permanente - risponde il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, che ha ricevuto dal presidente del Consiglio, Mario Monti, la missione di rivedere una per una tutte le voci di spesa -. La nostra attenzione è concentrata sulle risorse impiegate per il finanziamento dei servizi delle amministrazioni centrali, nel complesso quindi circa 100 miliardi di euro destinati alle spese di personale, di funzionamento e ai consumi intermedi.

leggi l'intero articolo di Enrico Marro

lunedì 5 marzo 2012

/Patroni Griffi: «Elimineremo gli enti inutili. Maxistipendi? Tra i burocrati poca trasparenza»

 «Il tetto agli stipendi dei manager pubblici? E’ solo il primo passo. Ora dobbiamo iniziare ad affrontare il sottobosco della burocrazia, un lavoro complesso dove l’errore più grosso sarebbe quello di puntare su tutto e subito». Filippo Patroni Griffi, ministro della Funzione Pubblica da 100 giorni, non è uno da grandi proclami donchisciotteschi. E’ un quotato giurista, e pensa che per (tentare di) squarciare il groviglio di leggi e interessi che avvolge la burocrazia italiana il fioretto spesso è più utile della spada. 
 Leggi l'intera intervista suil Messaggero

giovedì 1 marzo 2012

La questione sulla RTS Milano

Ricevo dalla UIL PA e pubblico

In data odierna è stata trasmessa alla scrivente Organizzazione Sindacale Nazionale, da parte del dirigente sindacale UIL P.A. MEF Sig. Nicola Barbato, una nota a firma del Dott. Tommaso Lucia in data di sabato 25/2/2012 (ore 21,17), indirizzata, a dire il vero, al “Sig. Nicola Barbato”. 
Risulta di tutta evidenza come tale nota voglia costituire riscontro alle doglianze espresse dal citato dirigente sindacale UIL P.A. MEF nei confronti del Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato di Milano, Dott. Guido Vitelli, per il ritardo con il quale è stata fornita la prescritta informativa relativa alla circolare n° 13256 del 1/2/2012.