martedì 10 settembre 2013

Il dipendente paga anche per il danno all'immagine

Il dipendente pubblico che commette un illecito deve risarcire sia le spese che la propria amministrazione ha sostenuto per accertare le violazioni, sia l'eventuale danno all'immagine dell'amministrazione per il discredito arrecato presso l'opinione pubblica.
A fornire questi interessanti principi è la Corte dei Conti, sez. giur. del Friuli, con la sentenza n. 46 depositata lo scorso 2 settembre.
A seguito di un procedimento penale un maresciallo della GdF, accusato di truffa, falsità materiale e falsità ideologica patteggiava la pena in sede di udienza preliminare. Conseguentemente la Procura regionale chiedeva alla Corte dei Conti la condanna del finanziere al pagamento, in favore del ministero dell'Economia e delle finanze, del risarcimento per:
a) i danni patrimoniali derivanti dall'attività di accertamento degli illeciti contestati;
b) il danno all'il danno all'immagine ed al prestigio dell'amministrazione causato per la gravità degli illeciti e per il rilievo che gli stessi, divulgati dagli organi di informazione, avevano avuto presso l'opinione pubblica.
 
Leggi l'articolo completo di Antonio Iorio e Stefano Sereni - Il Sole 24 Ore 

venerdì 6 settembre 2013

Programma Annuale 2013 (periodo settembre – dicembre )

Prot. 5944 del 3 settembre 2013

All’Istituzione scolastica xxxxxxxxx

e, p.c. Al revisore dei conti per il tramite dell’istituzione scolastica

Si comunica che è in corso di predisposizione la nota recante istruzioni per l’aggiornamento del Programma Annuale 2013 (periodo settembre – dicembre ) che sarà tempestivamente inviata con mail massiva , nella quale, tra l’altro, sono fornite

• alle scuole con organico accantonato di collaboratori scolastici per l’a.s. 2013/14, specifiche istruzioni amministrative e finanziarie sulla proroga dei contratti per servizi esternalizzati di pulizie per il periodo settembre – ottobre 2013, nelle more della conclusione della gara europea finalizzata a definire la convenzione quadro per l’acquisto dei servizi di pulizia ed altri servizi ausiliari, curata da CONSIP,

• alle scuole dove prestano servizio soggetti con contratti co.co.co. le risorse per la remunerazione di detto personale per il periodo settembre – dicembre 2013 , fermo restando che per il periodo gennaio agosto 2014 si provvederà con la nota recante istruzioni per il programma annuale 2014 .

IL DIRETTORE GENERALE
(Marco Ugo Filisetti)

mercoledì 4 settembre 2013

Norme in materia di trattamento economico dei Ministri e Sottosegretari di Stato

E' stata pubblicata la Circolare del 26 luglio 2013, n. 33 emanata dalla RGS relativa al divieto di cumulo tra trattamento previsto dall'art. 2 legge 212/1952 ed indennità parlamentare o indennità ex lege n. 418/1999.

martedì 3 settembre 2013

DURC. Recapito del documento esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC)

L'Inps, con il messaggio n. 13414 del 23.8.2013,  comunica che a partire dal 2 Settembre 2013 la trasmissione dei DURC può avvenire esclusivamente tramite lo strumento della PEC. Contestualmente sarà obbligatorio, all'atto dell'inserimento nella domanda, la valorizzazione del campo relativo all'indirizzo PEC al quale il Documento, sulla base dell’indicazione effettuata dal richiedente, verrà trasmesso.  


lunedì 2 settembre 2013

Chiarimenti in ordine al contenuto informativo del Registro dei revisori legali

Con la determina del Ragioniere Generale dello Stato del 21 giugno 2013 vengono definite le modalità di invio dei dati relativi alla "prima formazione" del registro dei revisori legali. Tutti i revisori iscritti nel Registro sono pertanto tenuti entro il termine del 23 settembre 2013 ad aggiornare i propri dati e ad inserire gli eventuali incarichi di revisione legale, previo accreditamento personale all’area riservata secondo le modalità contenute nel documento tecnico allegato alla citata determina 

 Da leggere subito
 • Circolare del 7 agosto 2013, n. 34 

 Approfondimenti
 • www.revisionelegale.mef.gov.it

lunedì 12 agosto 2013

Interrogazione del M5S sull'opportunità di Milanese alla SSEF

L'articolo di Stefano Sansonetti (La Notizia del 2 agosto scorso) che denunciava il ritorno di Marco Milanese (condannato a Roma a 8 mesi (pena sospesa) per finanziamento illecito a un singolo parlamentare e rinviato a giudizio a Napoli per associazione a delinquere, corruzione e rivelazione del segreto d'ufficio) alla SSEF, è stato sicuramente letto dal deputato del M5S Andrea Colletti che ha immediatamente presentato un'interrogazione al ministro dell'Economia. 
Il deputato chiede a Fabrizio Saccomanni “se il ministro dell’economia sia a conoscenza dell’entità dei compensi erogati ai docenti della Scuola superiore dell’economia e delle finanze e se sia nelle sue intenzioni adottare un provvedimento per ridurre tali emolumenti che appaiono del tutto incoerenti con la situazione economica generale e le necessità di risanamento del bilancio dello stato”e “se sia coerente con la lotta al malaffare e con l’etica pubblica avere all’interno della Scuola di alta specializzazione appartenente allo stesso ministero una persona condannata in primo grado e imputata per molti e gravi reati connessi alla pubblica amministrazione".

Attendiamo con pazienza una risposta...




mercoledì 7 agosto 2013

Tesoro, il ritorno di Milanese. A 194 mila euro l’anno

Stralcio dell'articolo di Stefano Sansonetti pubblicato su La Notizia

Chi pensava che fosse uscito di scena ha sbagliato di grosso. Nonostante le indagini di diverse procure, un rinvio a giudizio e una condanna a 8 mesi (pena sospesa), Marco Milanese è riuscito a tornare dalle parti del ministero dell’economia. 
Il quale, a quanto sembra, lo ha accolto a braccia aperte, tanto da garantirgli uno stipendio lordo annuo da 194.332 euro. L’ex deputato, già consigliere dell’allora ministro dell’economia Giulio Tremonti, ha ripreso servizio presso la Scuola superiore dell’economia e delle finanze, direttamente controllata dal ministero di via XX Settembre. 
(...)
E chissà se il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni, e i suoi due uomini di fiducia, ossia il capo della segreteria Francesco Alfonso e il capo di gabinetto Daniele Cabras, sono al corrente della situazione. Anche perché nei mesi scorsi hanno fatto piazza pulita di tutti gli ex collaboratori di Tremonti al Tesoro. 
Adesso, in qualche modo, si ritrovano in casa l’ex consigliere dell’allora numero uno del dicastero. 

Naturalmente all’interno della Scuola superiore dell’economia e delle finanze Milanese sarà in buona compagnia. L’ex consigliere di via XX Settembre, rinviato a giudizio a Napoli con l’accusa di associazione a delinquere, corruzione, rivelazione d’ufficio e condannato dal giudice di Roma a 8 mesi (pena sospesa) per finanziamento illecito a un singolo parlamentare, ritroverà l’ex capo di gabinetto del ministero dell’economia, Vincenzo Fortunato, anche lui da tempo immemorabile professore dell’istituto. Così come ritroverà Marco Pinto, già vicecapo di gabinetto dello stesso ministero. 

(...)
Per Fortunato, tra l’altro, si prospetta un cumulo di stipendi tale da coprire di ridicolo qualsiasi tentativo di mettere tetti agli stipendi dei grand commis di Stato. Basti pensare che non è soltanto docente alla Scuola, ma anche liquidatore della Stretto di Messina e presidente di Invimit, la società del Tesoro che dovrebbe valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico. 

Certo è che stipendi come quelli percepiti dai mandarini della Scuola delle finanze non hanno eguali nel mondo accademico. Una recente ricerca sugli emolumenti percepiti nelle quattro più importanti università private americane (Harvard, Mit, Yale, Stanford) dimostra che un professori ordinario percepisce al massimo 178 mila dollari all’anno. Un paragone disarmante. E meno male che tempo qualcuno ha cercato di abolire la Scuola dicendo che era un ente inutile.

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