L'Associazione "Amici di Marco Biagi", in collaborazione con FPA, ha elaborato, in occasione di un nuovo Governo e una nuova Legislatura, un "Rapporto sulle Pubbliche Amministrazioni in Italia" che inviamo alla community di FPA.
Clicca qui per scaricare il rapporto.
blog assolutamente non ufficiale con spigolature, notizie e norme della nostra P.A.
martedì 17 luglio 2018
lunedì 16 luglio 2018
Consip, società non paga, stop buoni pasto Qui!
Stop ai ticket restaurant della società Qui!, diffusissimi tra i dipendenti pubblici.
La Consip ha deciso la risoluzione della convenzione in Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta, Lombardia e nel Lazio, "per reiterato, grave e rilevante inadempimento delle obbligazioni contrattuali".
Numerose imprese della ristorazione convenzionati con Qui!Group, sottolinea Consip, hanno infatti segnalato il mancato pagamento da parte della società - confermato anche dalle relative verifiche ispettive - delle fatture relative ai buoni pasto della p.a..
venerdì 13 luglio 2018
Dirigenti statali, si cambia: rigore e gi udizi dei cittadini
L'intervista di Andrea Bassi al ministro Bongiorno pubblicato Il Messaggero
Ministro Giulia Bongiorno quale sarà il suo primo provvedimento da titolare della Funzione pubblica?
«Voglio affrontare il tema della dirigenza pubblica. Anticipo la risposta alla sua prossima domanda: sì, sarà molto complicato, complicatissimo».
Il precedente governo ci si è schiantato. Qualcuno è arrivato a sostenere che il tentativo fallito di riforma dell'alta burocrazia sia stato tra i motivi della sconfitta del referendum costituzionale.
«Me lo hanno detto. Chi tocca i fili della dirigenza muore. Ma io voglio toccarli lo stesso. Il mio impegno politico e quello come ministro hanno senso se incido sulla pubblica amministrazione altrimenti potevo tranquillamente continuare a fare l'avvocato».
Ministro Giulia Bongiorno quale sarà il suo primo provvedimento da titolare della Funzione pubblica?
«Voglio affrontare il tema della dirigenza pubblica. Anticipo la risposta alla sua prossima domanda: sì, sarà molto complicato, complicatissimo».
Il precedente governo ci si è schiantato. Qualcuno è arrivato a sostenere che il tentativo fallito di riforma dell'alta burocrazia sia stato tra i motivi della sconfitta del referendum costituzionale.
«Me lo hanno detto. Chi tocca i fili della dirigenza muore. Ma io voglio toccarli lo stesso. Il mio impegno politico e quello come ministro hanno senso se incido sulla pubblica amministrazione altrimenti potevo tranquillamente continuare a fare l'avvocato».
giovedì 12 luglio 2018
La vergogna dei conferimenti degli incarichi
Ricevo dalla UILPA e pubblico evidenziando la vergogna della gestione degli incarichi alla RGS.
Dopo pochi giorni dalla nota della scrivente O.S. sul tema dell’ “Ufficio incarichi” e da quella relativa alle “particolarità” che hanno caratterizzato la conferma del Direttore dell’ufficio di gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze con d.P.C.M. del 28 febbraio 2018 – nota inviata anche alla Procura della Repubblica, alla Procura della Corte dei Conti e all’ANAC – ci vediamo costretti a scrivere nuovamente sul delicato tema del conferimento degli incarichi nei Collegi di revisione di enti e di società partecipate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Sembrerebbe , infatti, che con decreto firmato a fine maggio dal Ministro Padoan, al Direttore dell’ufficio di gabinetto del MEF è stato conferito l’incarico di membro del Collegio dei revisori dei conti dell’Autorità garante concorrenza e mercato, in “sostituzione” della dirigente di RGS già nominata su quel posto, senza però che l’incarico della stessa fosse scaduto.
per leggere l'articolo completo clicca qui
mercoledì 11 luglio 2018
indagine conoscitiva sulla spesa pubblica al Senato
Proseguono i lavori in commissione Bilancio al Senato per deliberare un'indagine conoscitiva sulla spesa pubblica. Secondo il presidente, Daniele Pesco (M5s), i focus dell'indagine dovranno essere:
- i nuovi meccanismi di definizione degli obiettivi di spesa previsti dalla legge di contabilità e finanza pubblica;
- la definizione delle priorità di spesa e il grado di raggiungimento dei risultati conseguiti dalla amministrazioni nel perseguimento delle priorità delineate;
- le linee di intervento individuate e perseguite per migliorare l'efficienza, la produttività e l'economicità delle strutture amministrative e l'enucleazione dei casi di maggior successo registrati;
- gli adeguamenti normativi e amministrativi ritenuti opportuni, con particolare riguardo alla versione dei processi organizzavi e alla soppressione o all'accorpamento di enti o strutture.
Fornita anche una prima lista di possibili audizioni: Governo, Corte dei conti, Banca d'Italia, Upb, Istat, dirigenti responsabili di strutture amministrative e di società a partecipazione pubblica, come Mef (con particolare riguardo alla Ragioneria dello Stato, altri ministeri e Consip).
martedì 10 luglio 2018
Giovanni Tria promuove Andrea Rivera come dg del Tesoro
Franco Bechis su Libero Quotidiano
Per il governo di Giuseppe Conte sembra oramai cosa fatta: ad ore verrà ufficializzata la nomina di Alessandro Rivera alla direzione generale del ministero dell’Economia e delle Finanze guidato da Giovanni Tria.
Un dirigente relativamente giovane (classe 1970) che era già stato in pole position per quel ruolo nel 2015, quando premier era ancora Matteo Renzi. Sulla carta una nomina spendibile per quello che ama chiamarsi “governo del cambiamento”: Rivera non è mai stato particolarmente alla ribalta, e anche se il fratello è un dirigente pubblico di peso (alla Regione Abruzzo), non ha il curriculum macchiato da appartenenze politiche.
lunedì 9 luglio 2018
Quel magistrato non entra a via XX settembre
Il divario tra il premier, Giuseppe Conte, e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, cresce giorno dopo giorno. La comune provenienza accademica non sembra avere alcuna incidenza nello spread che si sta ampliando plasticamente, da quando si è insediato il governo, tra l' inquilino di Palazzo Chigi e il numero uno di via Venti Settembre.
Questione di esperienza e non solo. Con Conte politicamente impalpabile, spinto nell'angolo dai suoi vice (il pentastellato Luigi Di Maio e il leghista Matteo Salvini), Tria sta facendo venir fuori un carattere da cavallo di razza.
Non è un caso che il ministro sia apprezzato dal capo della Bce: a Mario Draghi piace il suo equilibrio e soprattutto la sua visione europeista che vuole l' Italia saldamente nell'area euro.
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