Le manovre di riduzione della spesa spesa pubblica hanno portato, come per altro avvenuto in altri Paesi europei, a introdurre misure straordinarie di contenimento della spesa per il personale (oggi intorno ai 167 miliardi l'anno) attraverso il blocco delle retribuzioni e dei contratti collettivi. L'attuale contesto economico potrebbe, pertanto, indurre a pensare che le relazioni sindacali vengano di fatto sospese o che non ci saranno più fino a quando non vi saranno i rinnovi contrattuali con le abbondanti risorse del passato. Una visione, a parere di chi scrive, errata.
Dal punto di vista normativo il quadro è mutato fortemente negli ultimi anni. Di recente l'intesa promossa dal ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione del maggio 2012 si era posta l'obiettivo di definire un «nuovo modello di relazioni sindacali», che avrebbe dovuto trovare attuazione attraverso una legge delega.
Leggi tutto l'articolo di Francesco Verbaro pubblicato su Il Sole 24 Ore