Condivido le valutazioni sulla riforma di Brunetta di Giuseppe Pisauro e Stefano Visalli pubblicato il 04 giugno 2009 su Lavoce.info
Gli autori scrivono che Trasparenza e valutazione sono i due principi guida della riforma Brunetta. Il limite è l'idea che la produttività dipenda innanzitutto dagli sforzi degli individui e dalle norme di legge, ma non dai modelli organizzativi, dagli obiettivi e dalla distribuzione delle risorse sul territorio.
E' vero il contrario. Occorre dotarsi di sistemi di contabilità industriale che misurino la produttività anche nella Pa, con modelli specifici per ciascuna amministrazione.
E in questi casi il principale incentivo per gli individui non è la gratifica annuale, ma il percorso di carriera.
Per l'articolo completo http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001143.html
Evidenzio tre passaggi chiave:
1. il dubbio che un sistema così centralizzato, che dovrebbe governare un mondo così variegato come quello delle amministrazioni pubbliche, possa funzionare;
2. la critica all'enfasi posta non sulla valutazione dei risultati delle amministrazioni, ma sulla valutazione dei singoli dipendenti ;
3. il principale incentivo per gli individui, comunque, non dovrebbe essere una gratifica annuale ma il percorso di carriera.
Sante parole.
Santissime, ma difficili da far capire all' "uomo della strada". Nel pubblico impiego, poi, ci si riempe la bocca con i percorsi di carriera "trasparenti", e nessuno che dica che ancora più importanti sarebbero percorsi di carriera "coerenti".
RispondiEliminaA chi interessa sul sito Lavoce.info i consiglieri del ministro Brunetta hanno risposto alle critiche dell'articolo.
RispondiEliminahttp://www.lavoce.info/articoli/pagina1001181.html
Grazie della segnalazione, che ha confermato una mia impressione iniziale: dietro Brunetta c'è una folta schiera di tecnocrati-burocrati della SSPA et similia, i quali, sulla base di qualche bel testo edificante di management pubblico, hanno costruito una riforma su carta che servirà, principalmente, a piazzare in qualche ruolo dirigenziale ex-dottorandi in diritto del fuoco fatuo e assimilati.
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