mercoledì 31 agosto 2011

società Seneca

La Direzione Centrale per i servizi al Personale - ufficio IX con nota n° 115633 del 4 agosto scorso, a firma del capo dipartimento dott.ssa Baffi, ha comunicato che

a partire dal 18 agosto p.v., la convenzione per la fornitura dei servizi di gestione delle trasferte di lavoro, stipulata in data 18 luglio 2008, tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Seneca S.p.A., avrà termine.
A tal proposito, a decorrere dal giorno 19 agosto p.v., sarà disattivata la sola funzione di prenotazioni on-line tramite l’applicativo Siap – Missioni, in attesa che venga perfezionata la convenzione con il nuovo tour operator selezionato all’esito di una gara attualmente in fase di conclusione.
Pertanto, durante il periodo transitorio, il personale che si dovrà recare in missione, potrà provvedere autonomamente alle prenotazioni di viaggio e pernottamento, nei limiti consentiti dalle vigenti disposizioni.
Sarà cura dello scrivente comunicare tempestivamente ulteriori notizie al riguardo, invitando gli Uffici in indirizzo, a dare ampia diffusione della presente informativa a tutto il personale interessato.


martedì 30 agosto 2011

I: Lettera circolare 12 agosto 2011, prot. n. 118884. Part-time, assenze, onerosità visite fiscali.

Con la lettera circolare n.118884 del 12 agosto scorso del IV Dipartimento – DCSP – Ufficio VI sono state fornite alcune direttive in relazione alle innovazioni apportate dal Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98, modificato in sede di conversione ed al D. Lgs. 18 luglio 2011, n. 119.

La nota fa anche riferimento ai contenuti della circolare DFP n. 9 del 30 giugno 2011, concernente il rapporto di lavoro a tempo parziale.


lunedì 29 agosto 2011

Metodo Boffo anche sul Mef. Fango sui dipendenti per colpire Tremonti.


Il gentilissimo Enrico mi ha avvertito del vergognoso servizio trasmesso dal TG 1 del 21 agosto delle ore 20.00.
Il conduttore Francesco Giorgino introduce il servizio sui dipendenti del Mef enfatizzando il record di assenze nei nostri uffici "proprio di quelli che dovrebbero essere in prima linea per le valutazioni della manovra anti crisi".
La giornalista Marina Nalesso riesce in meno di due minuti a toccare il fondo costruendo un servizio contro noi dipendenti per colpire (possiamo immaginare chi sia il mandante??) il ministro Tremonti affermando palesemente il falso: ".....parliamo dei fortunati dirigenti e dipendenti del Ministero dell'Economia, i più pagati dell'intera macchina amministrativa pubblica,............anche i più assenteisti" ....ci sono le vacanze a cui gli italiani non possono rinunciare......

Il servizio, in perfetto metodo "Boffo", è palesemente lesivo della nostra dignità di lavoratori e inviterei il Ministro Giulio Tremonti di citare in giudizio il direttore del Telegiornale (come fece con la trasmissione Report) per difendere l'onore di migliaia di dipendenti.

Potete guardare il video cliccando qui (dal minuto 12.25 al 13.50)

domenica 28 agosto 2011

Iter semplificato per i documenti in formato digitale

Pubblicate il 7 agosto scorso in consultazione sul sito web di DigitPA le nuove regole tecniche per la creazione, gestione e conservazione dei documenti informatici, regole che danno attuazione al Cad (Codice dell'amministrazione digitale).

Le regole tecniche predisposte da DigitPA e dal ministero dell'Innovazione tecnologica introducono una vera e propria rivoluzione che influirà anche sui soggetti che già da tempo sono soliti gestire e conservare informaticamente documenti e scritture.
In effetti, i provvedimenti, da una parte, rispondono alla nuova filosofia di semplificazione che informa il Cad, secondo le modifiche introdotte nel Codice dalla legge 235/2010 e, dall'altra, abrogano, sostituendola, la delibera Cnipa 11/2004, la quale è alla base di tutte le soluzioni legali e informatiche che attualmente sono sul mercato.

L'intervento normativo è di particolare delicatezza e ha un impatto forte sul settore: proprio per questo l'amministrazione ha deciso di proporle, prima della loro emanazione definitiva, in consultazione pubblica per recepire tutti i contributi che dovessero arrivare da imprese, professionisti e operatori informatici.
Le regole in fase di emanazione disciplinano contestualmente il documento informatico, il documento amministrativo informatico e i fascicoli, i registri e i repertori informatici della pubblica amministrazione. Per ognuno di questi documenti il provvedimento definisce le caratteristiche, il processo di formazione e di chiusura degli stessi, nonché il rilascio di copie, duplicati e estratti. Nel complesso ne scaturisce una perfetta equiparazione sul piano probatorio tra documento informatico e documento cartaceo.
Molto importanti sono le caratteristiche del documento informatico. In effetti, il documento informatico può essere originato:
  • dall'acquisizione dell'immagine di un documento analogico ricevuto per via telematica o su supporto informatico;
  • dalla sua creazione digitale attraverso strumenti software;
  • dall'insieme di dati, provenienti da una o più basi dati, raggruppati anche in via automatica. Questo documento informatico deve essere, però, memorizzato e reso immodificabile attraverso la sua chiusura e/o il suo invio in conservazione.
Un ulteriore profilo di interesse è costituito dalle modalità con cui il gestore del documento può produrre copie, duplicati ed estratti, allegando, se necessario per la natura del documento, l'attestato di conformità del notaio o del pubblico ufficiale a ciò autorizzato.
Vengono inoltre ridefiniti i ruoli dei soggetti che intervengono nel processo di conservazione ponendo una chiara distinzione tra chi produce il documento e chi lo conserva. Inoltre diviene obbligatoria la redazione del manuale della conservazione. Documento attualmente creato su base volontaria e, per lo più, redatto non in modo conforme a quanto ora indicato dall'articolo 9 del provvedimento in commento. Infine, vengono esplicitate le modalità di esibizione del documento conservato, esibizione che può avvenire anche in remoto con procedure del tutto informatizzate.

Articolo di Alessandro Mastromatteo pubblicato su www.ilsole24ore.com

sabato 13 agosto 2011

Arrivederci a Settembre

BUON FERRAGOSTO
E
ARRIVEDERCI A SETTEMBRE

venerdì 12 agosto 2011

tracciabilità per i pagamenti PON

Ricevo e pubblico un quesito per i revisori

Egregio dottore,
l'Istituto cassiere della Scuola in caso di pagamenti PON chiede di indicare la tracciabilità dei pagamenti con accredito agli aventi diritto, delle somme dovute, sui conti correnti (postali o bancari) degli interessati.
Qualora una persona fisica, creditore di un importo dovuto dalla scuola, non possiede alcun conto corrente come dobbiamo comportarci nell'operazione di accredito della somma ?
Resto in attesa di cortese riscontro.
Grazie

giovedì 11 agosto 2011

Dirigenti statali a concorso da ottobre

I ministeri e le altre pubbliche amministrazioni centrali, compresi gli enti pubblici non economici e gli enti di ricerca, hanno tempo fino al 31 ottobre per bandire i primi concorsi pubblici per reclutare i dirigenti di prima fascia. Lo stabilisce la direttiva 11/2011, diramata ieri dalla Funzione pubblica, con cui il ministero guidato da Renato Brunetta prova ad accelerare sull'attuazione della riforma che cambia la strada d'accesso verso i vertici amministrativi.

La novità è quella dettata dalla riforma del pubblico impiego (Dlgs 150/2009, articolo 47), che prevede il concorso pubblico per il 50% dei nuovi dirigenti di prima fascia nella Pa centrale. La platea dei posti da mettere a concorso, come specificato dal Dpcm emanato il 26 ottobre scorso, va calcolata sulla base delle caselle che si liberano nell'organico con le cessazioni dai lavoro dei vecchi dirigenti di vertice. Il passaggio essenziale, quindi, è la programmazione: le amministrazioni dovranno calcolare i posti che si liberano nel triennio 2011/2013 (o, se preferiranno in sede di prima applicazione adottare un orizzonte più ampio, nel quadriennio 2011/2014), e indicarle in una relazione da inviare a Palazzo Vidoni entro fine ottobre. La disciplina è quella del concorso pubblico per titoli ed esami per cui, nel bando, andranno specificati, oltre ovviamente al numero dei posti, l'orizzonte temporale di riferimento e i criteri e la tempistica per l'utilizzo della graduatoria e per gli eventuali scorrimenti, nel caso si liberassero ulteriori caselle. Senza questi elementi, avverte la direttiva, il rischio di impugnazioni è concreto; è possibile bandire anche posti a tempo determinato, che sono riservati però a funzioni che richiedono particolari professionalità da descrivere nel bando.

articolo pubblicato su www.ilsole24ore.com

Come si governano i dipendenti pubblici

LO SCAMBIO TRA UNA PROFESSIONISTA DELLA GESTIONE DEI RAPPORTI DI IMPIEGO PUBBLICO E IL SINDACO DI FIRENZE

Carteggio email tra Sylvia Kranz, Dirigente dell’Ufficio Associato Interprovinciale Prevenzione e Risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro del Comune di Cesena, e Matteo Renzi, sindaco di Firenze, svoltosi tra il 18 luglio e il 22 luglio 2011 –

MESSAGGIO DI SYLVIA KRANZ, 18 LUGLIO 2011

Sindaco buongiorno, anzi buonasera, (chiedo scusa ma sono in servizio da stamattina con mezz’ora di pausa pranzo).

Ho letto su la Repubblica il suo intervento a proposito dei dipendenti del Comune che un quarto d’ora prima delle 14 sono davanti all’orologio marcatempo col cappotto.
Ho anche letto che a suo parere non è possibile sanzionarli in quanto sarebbero protetti dai sindacati.

Mi permetto di dissentire, sebbene io convenga che i sindacati ormai difendano troppo spesso cause perse con grave danno per i lavoratori onesti.
Sono dirigente di un Ufficio associato che si occupa di procedimenti disciplinari per conto di 66 Comuni dell’Emilia Romagna. La dotazione organica del mio Ufficio è composta da me e da una persona per il 10% del suo tempo lavoro. I 66 Comuni sono dislocati dalla provincia di Piacenza alla provincia di Rimini. E sia chiaro è l’ufficio ad andare dal cliente non viceversa.
Veniamo al tema.

Se un dipendente smette di lavorare un quarto d’ora prima è sanzionabile eccome.

Viola per intenderci le disposizioni di servizio nonché l’orario di lavoro oltre che passibile di contestazione per negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati (la sanzione prevista in astratto varia dal richiamo verbale alla multa fino a 4 ore di retribuzione) la recidiva in alcuna di queste mancanze comporta l’applicazione della sanzione più grave prevista per queste tipologie (per la serie la prima volta ti faccio un richiamo, la seconda volta ti detraggo 4 ore di stipendio, la terza volta si passa alla sospensione fino a 10 giorni dal lavoro e dallo stipendio e così recidivando).

Il suo dirigente che non “VEDE” svuotarglisi l’ufficio è sanzionabile per tolleranza di irregolarità in servizio, di atti di indisciplina, di contegno scorretto dei propri collaboratori (sanzione prevista sospensione da un minimo di tre giorni ad un massimo di tre mesi).
INOLTRE è punibile per omesso avvio di procedimento disciplinare a carico del lavoratore che commetta le suddette irregolarità (sanzione prevista sospensione fino a tre mesi e decurtazione dell’indennità di risultato fino a sei mesi, in proporzione alla sanzione che teoricamente sarebbe spettata al lavoratore che sia stato “graziato”).

Quindi i sindacati hanno le loro colpe ma siamo sicuri che la funzione disciplinare è adeguatamente presidiata nelle pubbliche amministrazioni?
Mi scuso se mi sono permessa ma per esperienza trovo che la funzione disciplinare è la funzione per eccellenza che tendenzialmente si cerca di evitare di esercitare.

Perché è stressante avviare un procedimento, e poi come si fa e cosa bisogna fare e chi è competente…queste le domande. Allora meglio lasciar fare e che sarà mai…tanto così fan tutti (mi scusi non volevo essere irriverente).
No le assicuro che non tutti lo fanno. E comunque non è un’attenuante anche fosse vero che MOLTI lo fanno.

Occorrerebbe un Ufficio TERZO, indipendente, lontano da rapporti di colleganza stretta. Estremamente competente. In grado di gestire i procedimenti senza correre il rischio di farseli annullare dal giudice per violazione di un termine o di un passaggio procedurale e ritrovarsi un lavoratore che se ne va in giro bello pacioso a ridere di chi lo ha sanzionato. Che è il massimo del danno organizzativo ed al benessere lavorativo.
Ci pensi Sindaco. Firenze potrebbe costituire un Ufficio unico disciplinare per molti comuni della sua Provincia.
Il mio Ufficio costa ai miei Comuni (per la sola funzione disciplinare, perché in realtà svolgo anche altre funzioni specialistiche più o meno direttamente collegate al contenzioso del lavoro. Gli enti che aderiscono possono optare per una, due o tre delle funzioni svolte dall’Ufficio) 15 euro/a dipendente/l’anno. certamente avete la professionalità necessaria. Se investita della responsabilità di molti Comuni sarebbe imparziale, professionale, competente, e costerebbe pochissimo.
Se vuole posso illustrarle meglio la nostra esperienza.
La saluto cordialmente augurandole…di non vedere più cappotti davanti all’orologio alle 13,45.
Buona serata e buon lavoro
Sylvia Kranz

LA RISPOSTA DI MATTEO RENZI, 22 LUGLIO 2011
Cara Sylvia,
grazie di avermi scritto. Quello che dice è molto interessante e dettagliata nei contenuti. La proporrò ai miei collaboratori per vedere come comportarsi. Sono convinto che i lavativi, nella pubblica amministrazione, non siano così tanti, e che anzi ci siano molte persone in gamba, responsabili e attente al proprio lavoro.
Proprio per loro mi sono permesso di scagliarmi contro chi non fa niente: è importante isolare i comportamenti sbagliati e stigmatizzarli per renderli sempre più circoscritti. Credo che oltre alle pratiche disciplinari esista e si possa creare un sentimento etico capace di indurre le persone che non si impegnano a sentirsi in stretta minoranza e a riflettere sulle proprie mancanze. Quando tutti i dipendenti pubblici capiranno che la mia è una battaglia che vuole premiare la qualità del loro lavoro anziché svilirlo potrò dire di aver avuto successo nel mio intento. Il quarto d’ora in meno trascorso davanti alla timbratrice è la dimostrazione palese di qualcosa che va eliminato alla radice e che si chiama mancanza di responsabilità nel proprio lavoro.
Soprattutto noi che lavoriamo negli uffici pubblici abbiamo il dovere di metterci a servizio dei concittadini, dobbiamo sentirne l’impegno e, perché no, l’onore. Non si può ridurre sempre tutto a una questione economica: riprendiamoci il senso della dignità.
Grazie ancora delle sue parole e del suo contributo.
Un caro saluto
Matteo Renzi

LA REPLICA DI SYLVIA KRANZ, 22 LUGLIO 2011
É davvero un piacere per me leggerla.
Non so se abbia colto nel mio messaggio: É conoscendo perfettamente ciò che si può/deve reprimere che io rendo pienamente il mio servizio a favore dei tanti dipendenti che lavorano con passione e si ritengono “premiati” non tanto da quei pochi euro di salario accessorio ma da un grazie sincero dell’utente cui hai risposto presto e bene.
Lei non ci crederà, penso, ma il mio obiettivo di gestione é “avere poco lavoro” e lo perseguo facendo un gran lavoro di formazione ai 5500 dipendenti dei miei 68 enti. Alla fine se non hai capito il messaggio e continui a infilarti il cappotto e presentarti all’orologio marcatempo un quarto d’ora prima beh non ti lamentare del destino cinico e baro.
Avere un Ufficio disciplinare efficiente e competente significa saper prevenire. Allora sì che nel suo Comune potrà avere la sala ping pong e la parete per il climbing. Sarà salito al livello superiore in cui in quella sala si impiegherà il tempo per la creatività, ossia per individuare soluzioni non banali ai sempre più complessi problemi che la scarsità delle risorse e l’esigenza di conservare servizi ai nostri cittadini ormai quotidianamente ci assillano.
Ormai lei lo sa bene una risposta tradizionale tecnicamente perfetta é una mezza risposta. Non basta più. Buon lavoro e ricordi che sono a disposizione per una chiacchierata con i suoi tecnici.
Mi creda dai Comuni intorno a Firenze mi arrivano richieste di aiuto cui io non posso rispondere direttamente. Occorre che sia Firenze a mettersi a disposizione dei Comuni vicini costituendo uffici associati, ripartendo la spesa tra tutti. In questo consiste una possibilità di collaborazione cui le accennavo, aiutando a costruire reti istituzionali tra noi. Costare meno lavorare meglio e più felici.
Auguri Sylvia Kranz

pubblicato su www.pietroichino.it

mercoledì 10 agosto 2011

La beffa della riqualificazioni

Ricevo e pubblico

Salve, mi chiamo xxxxxxxxxxx e sono un ex xxxxxxxx, Area IIIF1, transitata in AAMS dal 01/03/2011. Vorrei illustrare la mia situazione e quella di una mia collega per sapere se, sei a conoscenza di casi analoghi.
Abbiamo entrambe partecipato al corso-concorso di riqualificazione nell’ormai lontano 2004, per accedere da ex-C1 alla posizione economica ex-C2 (area III >F3). Siamo risultate idonee e siamo rimaste nel limbo per tutti questi anni con >la speranza di passare nel frattempo alla posizione C1Super a causa dello scorrimento delle graduatorie, ma quando era quasi giunto il nostro turno lo scorrimento è stato bloccato per effetto del CCNL 2006/2009 (Ciò almeno è quanto ci hanno riferito i colleghi al ministero).

LA BEFFA OLTRE IL DANNO
La riqualificazione del 2010, anziché sistemare prima le situazioni di tutti gli idonei, ha permesso di accedere alla qualifica immediatamente superiore, così ci ritroviamo ad essere superate da colleghi che , pur avendone titolo, non hanno voluto partecipare al corso-concorso del 2004, ma che essendo più anziani nel frattempo hanno conseguito la posizione economica ex-C1 SUPER e ora, anche per effetto dell’ulteriore allargamento dei posti, accedono alla posizione ex-C2 (Area III F3).
Noi invece accediamo alla posizione ex-C1SUPER ora Area III- F2 con l’utilizzo dei 10 punti (peraltro inutili perché saremmo passate comunque) dovuti alla idoneità conseguita nel 2004.

ALLA FACCIA DELLA MERITOCRAZIA!!!... termine di cui tutti si riempiono la bocca…….
A cosa è servito partecipare al corso–concorso, 5 settimane di corso, ore di studio da conciliare con figli piccoli e lavoro, e il superamento di ben due prove scritte ed un orale?

E’ UNA VERA INGIUSTIZIA!!!!!!
Almeno potevano farci accedere alla AREA III F3 CON L’UTILIZZO DEI PUNTI DI IDONEITA’.

Sai se ci sono altri colleghi nella nostra stessa situazione? Potresti inviarmi i nomi e l’eventuale mail vorremmo contattarli per intraprendere un’ azione legale se ce ne sono i presupposti.

Grazie mille per la collaborazione e scusa lo sfogo, saluti.

Autore - NB: se volete mettervi in contatto con la collega scrivete a notiziedalmef@gmail.com e inoltrerò il vostro messaggio.

martedì 9 agosto 2011

Riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e potenziamento dell'attività di analisi e valutazione della spesa

Nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 179 del 3 agosto 2011 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 30 giugno 2011, n. 123 recante la “Riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e potenziamento dell'attività di analisi e valutazione della spesa, a norma dell'articolo 49 della legge 31 dicembre 2009, n. 196”.

lunedì 8 agosto 2011

L'avanzo diventa «spia» del debito

L'imputazione nell'esercizio in cui l'obbligazione giuridica scade va attentamente valutato nella programmazione pluriennale in termini di rappresentazione negli stanziamenti di competenza. Apparentemente, avere a disposizione l'intera provvista finanziaria, e per contro impegnare la relativa spesa per la sola quota che scade, pone non poche conseguenze con un altro principio contabile: quello dell'equilibrio di bilancio.
Il vincolo al pareggio complessivo pone un necessario raccordo con la modalità di contabilizzazione (e previsione) che i principi gestionali, previsti dall'articolo 36 del decreto, dovranno sciogliere.
In particolare, andrà rivisto il significato che oggi è dato all'avanzo di amministrazione. Nei fatti, quando sarà operativo il nuovo sistema contabile, l'avanzo di amministrazione non rappresenterà più l'insieme delle economie registrate in sede di rendicontazione da poter applicare al bilancio di previsione. Al contrario, il risultato contabile rappresenterà l'indicatore degli impegni assunti negli anni precedenti, e la sua applicazione al bilancio di competenza indicherà l'effetto potenzialmente negativo in termini di indebitamento della Pa locale quando matureranno i pagamenti.

Tra le opportunità offerte da questo nuovo sistema di contabilizzazione, c'è senza dubbio quella di una maggiore trasparenza dei bilanci locali. La contabilità finanziaria proposta dal decreto, infatti, consente già in sede di previsione di conoscere lo stato di avanzamento delle opere e dei lavori pubblici programmati, riducendo al contempo in modo drastico la formazione dei residui passivi. Questo fenomeno, più volte emerso nel dibattito sui vincoli di finanza pubblica, è, molto spesso a ragione, considerato come una sorta di patologia della contabilità pubblica: una volta programmata e finanziata, l'opera pubblica è data come realizzata senza preoccuparsi del giusto peso economico e patrimoniale che ne consegue.

Il decreto, inoltre, detta una nuova disciplina degli schemi di bilancio, del piano dei conti integrato e dell'affiancamento della contabilità economico-patrimoniale a quella finanziaria. Sarà un Dpcm in autunno (previsto dall'articolo 26) a definire nel dettaglio le modalità di applicazione del nuovo sistema contabile, che entrerà a regime in tutti gli enti dal 2014.

venerdì 5 agosto 2011

Aumenti derivanti dalle progressioni economiche

Il sindacato Sindieconomia ha inviato una nota con cui comunicava gli aumenti delle retribuzioni per le progressioni economiche.




Inoltre, il sindacato evidenzia che le graduatorie non comprendono i posti riassegnati con l’accordo ultimo del 26 luglio, che saranno attribuiti solo successivamente alla certificazione degli uffici di controllo.

giovedì 4 agosto 2011

La riforma dei bilanci accorcia la competenza

Dopo un'attesa di oltre un mese, il 26 luglio è stato pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» il Dlgs 118/2011, sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, Province e Comuni.

Nonostante lo scarso successo «mediatico», il provvedimento modificherà in modo sostanziale i bilanci di Regioni, Province e Comuni, già dal 2012 per coloro che si candideranno per l'attuazione della fase sperimentale prevista dal l'articolo 36.
Il decreto attua l'articolo 2, comma, comma 2, lettera h), della legge 42/2009 che, tra gli altri, stabilisce il principio della raccordabilità dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli enti territoriali con quelli adottati in ambito europeo nella procedura per i disavanzi eccessivi.

Sotto il profilo sostanziale, la novità più significativa per dirigenti e amministratori locali è senza dubbio la nuova definizione di competenza finanziaria. L'articolo 36, infatti, stabilisce che la sperimentazione (della durata di due esercizi finanziari) sia fondata sulla base di una nuova configurazione della competenza finanziaria. Il nuovo principio, pur essendo (come gli altri) mutuato dai principi contabili emanati dal l'Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali, ha subito modifiche tali da stravolgere il modo attuale di contabilizzazione degli enti locali.

Accanto alla definizione secondo cui la competenza finanziaria costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni), e al carattere autorizzatorio degli stanziamenti del bilancio di previsione, è previsto che tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate sono registrate nelle scritture contabili imputandole all'esercizio in cui l'obbligazione viene a scadenza.

Per quanto riguarda l'entrata, non è più possibile accertare somme che scadono in esercizi futuri. Parallelamente, non possono essere riferite a un determinato esercizio finanziario le spese per le quali non sia venuta a scadere nello stesso esercizio l'obbligazione giuridica.
Di fatto, la contabilizzazione dei fatti gestionali è, con questa nuova impostazione, imputata negli esercizi finanziari "a valle" del processo di acquisizione delle entrate e di effettuazione delle spese.
La contabilità finanziaria, con questo nuovo principio, non anticipa più la registrazione dei fatti gestionali, ma li contabilizza in un periodo molto più prossimo alla fase finale del processo, ossia alla movimentazione di cassa.
Il mutamento nella contabilizzazione presenta alcune criticità potenziali, ma anche molte opportunità, soprattutto in riferimento alla trasparenza dei bilanci e al governo della finanza pubblica.

Le principali criticità derivano dalla corretta contabilizzazione delle spese di investimento e dalla gestione della transazione tra un sistema contabile e un altro. Con il nuovo principio della competenza finanziaria, infatti, le modalità di contabilizzazione cambiano radicalmente, soprattutto in riferimento alla gestione delle spese per investimento: l'impegno dell'opera che si è programmato di realizzare non è registrato nell'anno in cui sono stati reperiti i mezzi finanziari ma, al contrario, in base alla maturazione degli stati di avanzamento lavori negli anni successivi.
Il nuovo principio si preoccupa in ogni caso di prevedere, al momento della progettazione dell'opera, di aver predisposto la copertura finanziaria per tutto l'investimento, pur senza registrare nello stesso anno l'impegno di spesa. Acquista, così, molta valenza la pluriennalità dei documenti di programmazione che oggi non pare al centro del processo decisionale (politico) e gestionale (tecnico).


Che cosa cambia
01 | COMPETENZA FINANZIARIA
Il decreto legislativo modifica il principio della competenza finanziaria, che guida i bilanci degli enti locali. Entrate e uscite possono essere iscritte a bilancio solo nell'esercizio in cui viene a scadere la relativa obbligazione giuridica, accorciando drasticamente l'intervallo tra iscrizione in bilancio ed effettiva realizzazione del movimento di cassa. Questo determina la necessità di una più attenta programmazione dei flussi, e prova a risolvere il nodo dei residui
02 | CONTABILITÀ ECONOMICA
Tra le novità della riforma, c'è l'affiancamento della contabilità economico-aziendale a quella finanziaria, caratteristica attuale dei bilanci degli enti locali. Il bilancio di contabilità finanziaria andrà quindi affiancato da quello di contabilità economica, ricalcolando le poste di entrata e uscita. L'obiettivo è quello di arrivare a consolidare il bilancio degli enti con quelli delle società e degli organismi controllati e partecipati, in modo da rappresentare l'azione complessiva
03 | LA SPERIMENTAZIONE
Tutte le novità entreranno a regime a partire dal 2014, ma saranno precedute da una sperimentazione progressivamente più ampia, per verificare i primi effetti delle nuove regole (in particolare sulla spesa per investimenti). Soprattutto per quel che riguarda il nuovo principio della competenza economica, la sperimentazione dovrebbe essere ampia fin dall'inizio, coinvolgendo Comuni di diverse fasce demografiche in tutte le aree territoriali del Paese

Articolo di Alessandro Beltrami pubblicato su il sito de Il Sole 24 ore

mercoledì 3 agosto 2011

Qualche domanda?

Come al solito dall’estero ci guardano sbalorditi. Il Financial Times si chiede come un ministro dell’economia possa ammettere di pagare un affitto di migliaia di euro al mese in contanti in un paese dove l’evasione fiscale e proprio il denaro sonante costituiscono uno degli ostacoli più grossi alla crescita. Ma ormai anche oltreconfine si sono rassegnati, e nonostante il quotidiano rosa dica che Tremonti “non è indispensabile”, le sue dimissioni potrebbero costituire un pericolo ora che siamo bersaglio della finanza.

Che dite se nel frattempo, in questo mare di rassegnazione, non indirizziamo noi qualche domandina al nostro ministro, che da tutta questa storia esce meno che limpido e che in un paese normale dovrebbe come minimo rispondere davanti a una commissione, un parlamento o un programma tv con i controfiocchi (no, non intendevo Unomattina)? Cominciamo noi nella speranza che gli altri ci seguano?

Giulia Innocenzi su www.ilfattoquotidiano.it

martedì 2 agosto 2011

Sentenza del TAR su riqualificazione

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1330 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla signora Stefania Troiani e dai soggetti indicati nell'allegato elenco, rappresentati e difesi dagli avv.ti Ugo e Gea Sgueglia, con domicilio eletto presso il primo di essi in Roma, via Ottorino Lazzarini 19;

contro

il Ministero dell'Economia e delle Finanze, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi 12;


nei confronti di

Cristina Biancofiore e Marco Varriale;


per l'annullamento

del provvedimento con cui li si è esclusi dalle prove orali previste nell'ambito della procedura selettiva finalizzata a consentire il transito di 407 soggetti dall'area "B" a quella "C";



Visto il ricorso, ed il successivo atto di "motivi aggiunti", con i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Economia e delle Finanze;

Visti gli atti tutti della causa;

Relatore, nell'udienza pubblica del giorno 15 luglio 2011, il dott. Franco Angelo Maria De Bernardi e uditi - per le parti - i difensori come da verbale;

Ritenuto e considerato quanto segue.




FATTO e DIRITTO

Ritenendolo illegittimo sotto più profili, 43 dipendenti del Ministero dell'Economia e delle Finanze hanno impugnato (unitamente agli atti ad esso presupposti, connessi e consequenziali) il provvedimento con cui li si è esclusi dalle prove orali previste nell'ambito della procedura selettiva finalizzata a consentire il transito di 407 soggetti dall'area "B" a quella "C".

All'esito della discussione svoltasi nella pubblica udienza del 15.7.2011, il Collegio - trattenuto il relativo ricorso (nel frattempo, debitamente istruito) in decisione - ne constata la sostanziale fondatezza.

Al riguardo; premesso

-che, in un primo tempo, l'Amministrazione intimata aveva detto ai candidati che - per le prove scritte (programmate per il 20 e il 21 maggio 2008) - non avrebbe potuto esser prevista (per "ragioni di omogeneità dei criteri di valutazione" delle stesse) alcuna sessione di recupero;

-che, poco dopo aver espresso un tale intendimento, si è invece deciso (irritualmente) di fissare un'apposita sessione d'esame: riservata (per di più) non solo alle concorrenti che - a tali date - si trovavano (o si sarebbero, presumibilmente, potute trovare) in "astensione obbligatoria per maternità" ma (più in generale) a tutti coloro che non avessero potuto partecipare alle cennate prove per gravi e comprovati motivi,

si osserva

-che (innanzitutto) non è mai stato specificato in che cosa questi motivi consistessero realmente;

-che, di una tale facoltà, non risulta (comunque) esser stata data formale comunicazione a tutti coloro che potevano (in astratto) aver interesse a giovarsene: ma solo ai soggetti (che, lo si rileva incidentalmente, hanno poi superato "in blocco" la prova "de qua") previamente individuati dalla resistente;

-che, in ogni caso, la prefissione (disposta con queste modalità) di più tornate di prove scritte (ha)altera(to) - stante la diversità, e non omogeneità, dei quesiti oggetto d'esame - la "par condicio" tra i candidati. (Ed è, pertanto, palesemente illegittima).

Per le suesposte (assorbenti) considerazioni, il ricorso in esame deve ritenersi - appunto - fondato: e, per ciò steso (con ogni conseguenza in ordine alle spese di lite), meritevole di accoglimento.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza)

-accoglie il ricorso indicato in epigrafe e, per l'effetto, annulla il provvedimento costituentene oggetto;

-condanna la resistente al pagamento delle spese del giudizio: che liquida in complessivi 4000 euro.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorità amministrativa.

Così deciso in Roma, nella Camera di Consiglio del giorno 15 luglio 2011, con l'intervento dei magistrati:



Bruno Amoroso, Presidente

Domenico Lundini, Consigliere

Franco Angelo Maria De Bernardi, Consigliere, Estensore

L'ESTENSORE IL PRESIDENTE


DEPOSITATA IN SEGRETERIA

Il 28/07/2011

IL SEGRETARIO

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)