venerdì 30 luglio 2010

siglato l'accordo sui passaggi di posizione

Nel pomeriggio del 28 luglio 2010 è stato raggiunto l’accordo tra la delegazione di parte pubblica, presieduta dall’On. Giorgetti, e le OO.SS: CGIL, CISL, UIL e UNSA, per la definizione degli sviluppi economici all’interno delle aree.

per richiedere il testo dell'accordo scrivete a notiziedalmef@gmail.com

giovedì 29 luglio 2010

BUONE VACANZE


Vi lascio per il periodo estivo con due sondaggi.

BUONE VACANZE

martedì 27 luglio 2010

Il cetriolo globale

martedì 20 luglio 2010

45 gradi in ufficio

ritorno domani in ufficio dalle ferie e oggi mi trovo nella mia posta questo messaggio:

Alla dott.ssa Giuseppina BAFFI
Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Generale,
del Personale e dei Servizi
SEDE

Al dott. Mario CANZIO
Ragioniere Generale dello Stato
SEDE

Al dott. Paolo CECCHERINI
Direttore Generale
Dipartimento dell’Amministrazione Generale,
del Personale e dei Servizi
SEDE

Al dott. Vincenzo AMBROSIO
Direttore Generale - Ufficio Centrale del Bilancio
presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze
Via Lucania, 29 – 00187 - ROMA

Oggetto: UCB presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’Unione Sindacale di Base RdB MEF denuncia i ritardi e le gravissime reiterate inadempienze dell’Amministrazione che, anche quest’anno, costringono i lavoratori in servizio presso l’Ufficio Centrale di Bilancio presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze a prestare la propria opera in condizioni ambientali intollerabili.
L’edificio di Via Lucania 29, caratterizzato per l’impossibilità strutturale di aprire le finestre, in questi giorni di caldo torrido, stante l’ormai cronica inefficienza dell’impianto di condizionamento, si è trasformato in un vero e proprio forno.
Il calore insopportabile ha cagionato, a molti lavoratori, ripetuti episodi di malore che li ha costretti a rivolgersi al presidio sanitario.
L’Unione Sindacale di Base RdB MEF, considerata la perdurata violazione delle condizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in attuazione a quanto predisposto dal D.Lgs. 81/08 e successive modificazioni, in particolare dell’allegato 4 - 1.9 microclima (1.9.1. aerazione dei luoghi di lavoro chiusi; 1.9.2. temperatura dei locali), dell’allegato 34 video terminali, punto 2 (ambiente) lettera E - parametri microclimatici, chiede l’immediata chiusura dell’UCB MEF di Via Lucania 29 - Roma, sino al ripristino delle condizioni di agibilità del luogo di lavoro.
L’USB RdB MEF si riserva, comunque, ogni idonea azione a tutela della salute dei lavoratori.

Roma 19 luglio 2010
USB RdB Pubblico Impiego
Alberto De Cristofaro
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Ca..o sono 12 anni che non funziona e ogni anno spendono fior di quattrini del contribuente per stare sempre a 45 gradi!! INCAPACI nel migliore dei casi

venerdì 9 luglio 2010

Trasmissione telematica dei contratti all’ARAN e al CNEL

Nota del 6 luglio 2010 del URS del Piemonte


L’art. 40 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 quale risulta modificato dall’art. 55 del decreto legislativo 27.10.2009 n. 150 al comma 5 testualmente prevede: “ai fini dell’articolo 46, comma 4, le pubbliche amministrazioni sono tenute a trasmettere all’ARAN, per via telematica, entro cinque giorni dalla sottoscrizione, il testo contrattuale con l’allegata relazione tecnico-finanziaria ed illustrativa e con l’indicazione delle modalità di copertura dei relativi oneri con riferimento agli strumenti annuali e pluriennali di bilancio. I predetti testi contrattuali sono altresì trasmessi al CNEL”.
La suddetta nuova disposizione prevede in sintesi l’obbligo per le “pubbliche amministrazioni” di trasmettere per via telematica all’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e al CNEL (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro)” il testo contrattuale (della contrattazione integrativa – NdR) con l’allegata relazione tecnico – finanziaria
e illustrativa e con l’indicazione delle modalità di copertura dei relativi oneri.”

Ciò premesso, le istituzioni scolastiche, in quanto amministrazioni pubbliche, ai sensi dell’art. 1 comma 2 del Dlgs 165/2001, sono tenute ad inviare all’ARAN e al CNEL i propri contratti integrativi d’istituto, previsti dall’art. 6 del vigente CCNL comparto scuola del 29/11/2007.

Poiché le disposizioni in questione sono entrate in vigore dal 15 novembre 2009, quindici giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del d.lgs. 150/2009, devono essere trasmessi anche i contratti d’istituto relativi all’a.s. 2009/10, siglati dopo detta data.
L’ARAN, con un comunicato del 17 marzo 2010, ha informato le pubbliche amministrazioni di aver attivato una specifica casella di posta elettronica certificata (contratto.integrativo@pec.aranagenzia.it) alla quale trasmettere la documentazione richiesta dalla legge.
Qualora le istituzioni scolastiche non disponessero ancora di casella di posta elettronica certificata, l’invio all’ARAN potrà essere effettuato all’indirizzo:
contrattointegrativo@arangenzia.it.

Anche il CNEL ha attivato la specifica casella di posta elettronica trasmissionecontratti@cnel.it alla quale fare riferimento per questo adempimento.

Si fa ancora presente come il citato art. 40 bis comma 5 si ponga quale norma per il raggiungimento delle finalità dell’art. 46 comma 4 del d.lgs 165/2001 di cui ad ogni buon fine si trascrive il testo: “l’ARAN effettua il monitoraggio sull’applicazione dei contratti collettivi nazionali e sulla contrattazione collettiva integrativa e presenta annualmente al Dipartimento della funzione pubblica, al Ministero dell’economia e delle finanze nonché ai comitati di settore, un rapporto in cui verifica l’effettività e la congruenza della ripartizione fra le materie regolate dalla legge, quelle di competenza della contrattazione nazionale e quelle di competenza dei contratti integrativi nonché le principali criticità emerse in sede di contrattazione nazionale e integrativa.”
Si richiama infine l’attenzione delle SS.LL. sulle pesanti conseguenze in caso di mancato adempimento alle prescrizioni del citato art. 40 bis comma 5 previste dall’art. 7 di cui di seguito si trascrive il testo:
“In caso di mancato adempimento delle prescrizioni del presente articolo, oltre alle sanzioni previste dall’art. 60,comma2, è fatto divieto alle amministrazioni di procedere a qualsiasi adeguamento delle risorse destinate alla contrattazione integrativa. Gli organi i controllo previsti dal comma 1 vigilano sulla corretta applicazione delle disposizioni del presente articolo.”

Firmato Contino

martedì 6 luglio 2010

Assenteismo? Il calo è reale

di Alessandra Del Boca e Maria Laura Parisi pubblicata il 06 luglio 2010 su lavoce.info

A due anni dall'introduzione della legge 133, nella pubblica amministrazione le assenze si sono ridotte significativamente. Riflessi indiretti si sono avuti anche nel settore privato, riducendo la tendenza a comportamenti opportunistici. Nel privato le assenze sono contenute dalla necessità di confrontarsi con il mercato. Nel pubblico, la nuova norma ha dato un prezzo al giorno di assenza, introducendo una regola chiara in un sistema frammentato per qualifiche e settori.

Una commissione chiamata a dare una valutazione indipendente di una politica pubblica non ha molti precedenti. Per valutare l’impatto della legge e delle sue successive modifiche Alessandra Del Boca e Maria Laura Parisi stimano con un modello che la legge riduce le assenze del 16-20 per cento nel pubblico impiego rispetto al privato, a parità di caratteristiche.

A due anni dalla legge 133, le assenze si sono ridotte significativamente nella P.A., ma riflessi positivi indiretti si sono anche riscontrati sul privato, riducendo la tendenza a comportamenti opportunistici. Nel settore privato le assenze sono contenute dalla necessità di confrontarsi con il mercato. Nel settore pubblico, la legge 133/2008, con i suoi disincentivi, ha dato un prezzo al giorno di assenza, introducendo una regola chiara in un sistema frammentato per qualifiche e settori.

lunedì 5 luglio 2010

PASSAGGI ECONOMICI: l'incontro del 1 luglio 2010

Ricevo e pubblico da RDB MEF

Nel pomeriggio del 1 luglio 2010 si è tenuta la riunione con l’amministrazione per la costruzione delle procedure inerenti lo sviluppo economico all’interno delle aree.
La parte pubblica ha illustrato alle parti sociali un'ipotesi di procedura consegnando una bozza di accordo nazionale specificando, però, che tale elaborazione era semplicemente una possibilità di lavoro suscettibile di cambiamenti, anche profondi.
La struttura della procedura si sviluppa essenzialmente su 2 criteri base: il primo riferito all’esperienza professionale maturata con la quantificazione dell’anzianità di servizio, diversificandola in fascia retributiva di appartenenza MEF e in quella nella PA e/o MEF; il secondo, sui titoli di studio, culturali e professionali.
I punteggi complessivi di queste due macro aree si equivalgono; ossia max 50 punti per l’esperienza professionale e max 50 punti per i titoli di studio, culturali e professionali.
In quest'ultima, sono ricompresi anche 10 punti per l’idoneità conseguita nelle precedenti procedure di riqualificazioni in ambito MEF.
Sono previsti, come elementi di esclusione dalla procedura, i provvedimenti disciplinari gravi mentre, quelli lievi, determinano una riduzione del punteggio complessivo ottenuto dalla sommatoria dei punti derivanti dalle due macro aree.
Ai contenuti sintetici e semplificativi della bozza c’è da aggiungere anche la dichiarazione, da parte dell'amministrazione, di aver calibrato l'intero impianto con l'obiettivo di garantire lo sviluppo economico a tutti gli esclusi a vario titolo dalle precedenti riqualificazioni e che si stavano ultimando i conteggi per la quantificazione del numero complessivo dei passaggi.
La delegazione trattante dell'USB RdB MEF ha preso atto delle dichiarazioni della parte pubblica che, in parte, recepiscono la battaglia che la nostra organizzazione sindacale porta avanti da anni sul passaggio economico per tutti, riservandosi una valutazione complessiva sulla bozza di procedura elaborata, solo dopo la definizione di alcuni punti di criticità, in particolare dopo l’acquisizione dei dati numerici mancanti.

Nel merito, l'USB RdB MEF ha esposto alcune considerazioni e richieste:
- la rimodulazione del criterio inerente l’anzianità di servizio sia nella sua diversa tipologia che nell’attribuzione del punteggio annuale, in modo da rendere prioritaria l’anzianità nella posizione economica;
- una diversa articolazione del punteggio inerente i titoli di studio e professionali per ottenere una più equa incidenza tra i diversi titoli di studio;
- una maggiore omogeneità tra le diverse aree e una riproporzionalizzazione a favore del criterio dell’anzianità di servizio;
- la revisione dell’incidenza dei provvedimenti disciplinari e, comunque, l’abolizione totale della riduzione del punteggio complessivo dovuta a causa delle infrazioni disciplinari lievi.

L'USB RdB MEF ha posto, inoltre, una serie di interrogativi di natura tecnica, ma con risvolti importanti, concernenti la decorrenza degli inquadramenti e dei requisiti, così come le modalità di scorrimento della graduatoria.

La riunione si è conclusa in serata ed è stata riconvocata per il prossimo 7 luglio.
L'USB RdB MEF intende proseguire il percorso iniziato per ottenere un passaggio economico per tutti, depotenziando gli effetti discriminatori e iniqui della distribuzione del salario accessorio e annullando le conseguenze nefaste delle norme derivanti dal DLgs 150.
L’obiettivo, che l'USB RdB MEF vuole raggiungere, va in questa direzione: sanare una parte delle ingiustizie derivanti dalle scorse riqualificazioni.
Ma per raggiungere tale risultato, è fondamentale costruire la mobilitazione di tutti i lavoratori sugli obiettivi di settore e sulle battaglie generali.
La partecipazione, il coinvolgimento e l'adesione dei lavoratori all'USB RdB MEF è indispensabile; sarà sempre meno possibile trovare soluzioni alle vertenze in ambito aziendale se non ci sarà la capacità di coniugarle con quelle complessive in difesa dei diritti, della dignità e del salario dei lavoratori pubblici.